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Come vorremmo Playerunknown's Battleground su console

A meno di un mese dalla data di uscita, una piccola analisi su ciò che vorremmo per Playerunknown's Battlegroud su Xbox One

SPECIALE di Giuseppe Latorre   —   15/11/2017

Venti milioni di copie in poco più di 7 mesi: dubitiamo che Playerunknown, al secolo Brendan Greene, potesse solo lontanamente immaginare un successo di tale portata. È proprio lui il creatore di quell'ambiziosa mod di ArmA, capostipite del genere Battle Royale, che tanti consensi ha riscosso e che ha spinto Greene, forte della sua esperienza maturata sul simulatore sviluppato dai ragazzi di Bohemia Interactive, a cimentarsi nella produzione di un vero e proprio titolo stand alone. Record su record sono stati divorati dalla sua creatura, lanciata sul mercato in accesso anticipato su Steam il 23 marzo 2017 e capace di scavalcare nientemeno che l'intoccabile Dota 2 come titolo più giocato sulla piattaforma di Valve con più di 2 milioni di utenti connessi in contemporanea. Adesso il gioco è sulla bocca di tutti, spopola tra le community di videogiocatori e quei volponi di Microsoft non potevano far altro se non saltare sul carro del vincitore e accaparrarsi un'esclusiva potenzialmente capace di risollevare le sorti di Xbox. Fondata quindi la PUBG Corp. e cambiato nome in Playerunknown's Battlegroud: The Ultimate Life and Death Fight, il titolo è pronto per sbarcare su console il prossimo 12 dicembre a 29,99€ in early access tramite Xbox Game Preview. Ma cosa ci aspettiamo da questa versione? E soprattutto, cosa desideriamo venga sistemato, mantenuto o cambiato rispetto alla già rodata edizione PC? Cerchiamo quindi di stilare una lista delle 5 cose che vorremmo in Playerunkown's Battleground su Xbox, desiderosi di conoscere attraverso i commenti cosa invece vorreste voi.

Come vorremmo Playerunknown's Battleground su console

L'importanza del framerate

Sin dalle prime immagini è stato palese quanto la veste grafica di Playerunknown's Battleground fosse superiore a quella degli altri esponenti del genere, grazie soprattutto all'adozione dell'Unreal Engine 4 come motore grafico. Ma altrettanto palese è stata, e lo è tutt'ora, la carenza di ottimizzazione, con un titolo incapace di garantire un framerate stabile se giocato su un PC di fascia media. Durante le vostre partite vi sarà sicuramente capitato, o comunque vi capiterà, di vedere il framerate calare in maniera apparentemente incomprensibile non appena entrati in una casa o durante il bombardamento in occasione della "red zone", fino a scendere sotto i 30fps. Questa condizione diventa frustrante e inaccettabile, considerata la natura competitiva del titolo. I 60fps, o comunque la stabilità del framerate, sono prerogativa essenziale per godere al meglio dell'esperienza di gioco. Di sicuro la situazione su PC andrà migliorando, ma su Xbox pretendiamo un trattamento differente. Ci aspettiamo una versione dal framerate stabile già al lancio, forti degli otto mesi in più a disposizione degli sviluppatori e del supporto, anche economico, ottenuto da parte di Microsoft. Sarebbe bello poter vedere la versione Xbox One girare a 60 frame al secondo in full HD, accontentandoci anche di una draw distance minore o di qualche livello in meno di antialiasing. Su Xbox One X la risoluzione 4K è quasi un obbligo vista la potenza bruta della console e siamo sicuri che Microsoft farà di tutto affinchè questo accada. Del resto l'intera campagna pubblicitaria della console è stata incentrata proprio su questa caratteristica.

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La gestione dell'inventario

Una delle carte vincenti di Playerunknown's Battelground si può individuare nel sistema di "upgrade" delle armi. Abbandonata la componente di crafting tipica di alcuni competitor, Bluehole ha deciso di caratterizzare il gunplay attraverso l'uso di componenti da installare sulle armi raccolte durante la fase di loot. Queste ultime infatti presentano un numero variabile di slot, nei quali installare caricatori estesi, ottiche, compensatori, freni di bocca che andranno a modificare la precisione di mira, rinculo, oscillazione e tanto altro. Tutte queste modifiche però devono avvenire nel minor tempo possibile, perché il minimo rallentamento potrebbe costarvi la partita. Su PC è reso tutto più semplice dall'uso del mouse attraverso il drag'n'drop degli attachment sulle armi, ma su Xbox ci aspettiamo un sistema di gestione dell'inventario differente in modo da velocizzare l'individuazione della componente e la sua installazione. Sarebbe inoltre gradita la possibilità di assegnare ai tasti del pad un determinato oggetto, che si tratti medikit, antidolorifico o granate in modo da ridurre al minimo l'apertura dell'inventario. Il sistema di controllo di Playerunknown's Battlegroud funziona bene su PC e altrettanta cura ci aspettiamo da parte di Bluehole sotto questo aspetto.

Come vorremmo Playerunknown's Battleground su console

Il cross platform

Il CEO di PUBG Corp. ha recentemente dichiarato che entrambe le versioni di Playerunknown's Battlegroud sono sviluppate contemporaneamente pur seguendo roadmap differenti. L'esperienza Battle Royale offerta su Xbox sarà inizialmente diversa rispetto a quella PC ma l'obbiettivo finale è quello di allineare le due edizioni il prima possibile. Inoltre qualche mese fa è stata palesata l'intenzione da parte degli sviluppatori di adottare un sistema cross platform che consenta ai giocatori console e PC di scontrarsi nella stessa partita. A nostro avviso questa scelta potrebbe rivelarsi disastrosa e rischierebbe di rendere l'esperienza di gioco frustrante, specialmente su console: il differente sistema di controllo renderebbe impossibile il bilanciamento della partita.

La mira assistita

I ragazzi di PUBG Corp. potrebbero prendere in considerazione l'idea di equilibrare il tutto attraverso l'uso della mira assistita. Mai scelta sarebbe più sbagliata in un gioco come Playerunknown's Battlegroud, dove la maggior parte della tensione si avverte non sapendo dove si trova il nemico. L'utilizzo di questo espediente potrebbe rivelare la posizione degli altri giocatori, abbassando troppo il livello di sfida e rendendo alcuni momenti di gioco meno complessi e divertenti. In definitiva vorremmo che l'edizione Xbox rimanesse separata da quella PC, abbandonando l'idea del cross platform e che si escluda totalmente l'utilizzo della mira assistita.

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Supporto continuo

Come detto in precedenza, Playerunknown's Battlegroud uscirà su Xbox attraverso la formula dell'Early Access, mentre è stato annunciato che l'edizione PC raggiungerà la fatidica versione 1.0 entro la fine dell'anno. Quello che ci auguriamo è che la stessa sorte possa toccare alla versione console, sperando che non rimanga troppo a lungo nel limbo dell'early access. Vorremmo vedere quindi un supporto costante, con patch ben cadenzate e soprattutto costruite dando ascolto ai feedback degli utenti. Bisognerebbe tenere sotto controllo anche il problema cheaters, che tanto sta condizionando le partite su PC, e che potrebbe fare capolino anche su Xbox. Certo, i metodi per barare su console sono molto più macchinosi e meno alla portata del bimbom... *coff coff* dell'utente medio, ma bisogna comunque tenere gli occhi aperti e cercare di arginare il fenomeno sul nascere. Ma in fondo siamo sereni, perché sotto l'ala protettrice di Microsoft è comunque lecito aspettarsi un trattamento da tripla A.