Annunciato ad agosto, Yakuza Kiwami 2 conferma la strategia di SEGA per quanto concerne il franchise di Ryu ga Gotoku che, sull'onda di una rinnovata popolarità anche in occidente, torna nei negozi con i suoi capitoli classici sotto forma di eccellenti remake. Così, dopo l'ottimo Yakuza Kiwami, siamo tornati a passeggiare per le strade di Osaka grazie alla demo giocabile del rifacimento del secondo episodio, in uscita in Giappone il 7 dicembre. Parliamo anche in questo caso di un prodotto pubblicato originariamente diversi anni or sono, nel 2008 su PlayStation 2, che gli sviluppatori hanno rimesso a nuovo utilizzando il potente Dragon Engine e attingendo agli asset di Yakuza 0 nonché, un po' a sorpresa, di Yakuza 6, l'avventura conclusiva della saga di Kazuma Kiryu. Ci sono infatti tanti elementi nella demo che fanno riferimento alle soluzioni più recenti adottate dalla serie, come ad esempio la possibilità di accedere a negozi e locali senza dover attendere alcun caricamento e persino di sfruttare gli oggetti al loro interno durante i tradizionali combattimenti che si svolgono per le strade della città.
Da Kamurocho a Sotenbori
Dopo gli eventi dell'originale Yakuza, Kazuma Kiryu viene richiamato dal clan Tojo perché intervenga al fine di stabilire una tregua con la famiglia Omi, determinata a espandersi senza guardare in faccia a nessuno. In compagnia del giovane rampollo Daigo Dojima, Kazuma si reca dunque a Osaka per discutere i termini di un accordo che possa evitare un'altra sanguinosa guerra, ed è proprio a questo punto della storia che comincia la demo di Yakuza Kiwami 2. Strutturalmente la versione di prova del gioco è discretamente ricca di contenuti, ma seguendo il solo indicatore della missione principale ci vorranno appena dieci minuti per completarla e toccherà riavviarla per potersi cimentare con le side quest e le attività che diventano fin da subito disponibili nella mappa dell'affascinante città giapponese.
Scordatevi la Osaka degli anni '80 vista nell'episodio Zero, perché lo scenario che troveremo ad accoglierci in questo secondo remake è decisamente più denso e affascinante, dotato di un colpo d'occhio che non vi lascerà indifferenti se avete avuto modo di visitare il posto o vorreste farlo in futuro. Come accennato in apertura, le soluzioni derivanti da Yakuza 6 spiccano in modo netto rispetto al primo Kiwami e, ovviamente, all'originale Yakuza 2, adattando di fatto questo remake alle connotazioni più moderne del franchise. La struttura rimane però la stessa di sempre, con ogni missione che prevede il raggiungimento di uno o più punti sulla mappa e una serie di combattimenti lungo il percorso. A fare da strepitoso collante troveremo anche in questo caso una trama profonda ed emozionante, ricca di dialoghi intensi fra i vari protagonisti; in particolare Ryuji Goda, che a Osaka rappresenta in pratica l'omologo di Kazuma Kiryu e vanta anch'egli un mostruoso dragone tatuato sulla schiena. Ci sarà spazio in città per due figure del genere?
Meno fluido ma più curato
Se Yakuza Zero e Yakuza Kiwami ci avevano abituato ai sessanta frame al secondo, l'esigenza di introdurre una serie di nuove feature e un comparto tecnico di pregio, specie in termini di dettaglio ed effettistica, ha spinto gli sviluppatori SEGA a optare per i trenta fotogrammi per Yakuza Kiwami 2. La differenza si nota, ma non tanto quanto ci si aspetterebbe: complice la grande consistenza del frame rate e un pacing che appare impeccabile, la fluidità dell'esperienza si mantiene molto alta. Peraltro a guadagnare nel processo non è stata solo la ricchezza degli scenari, ma anche l'attenzione per le animazioni, con tanti movimenti inediti che Kazuma mette in bella mostra durante i combattimenti o nella semplice esplorazione, quando ad esempio scavalca un ostacolo che in precedenza avrebbe bloccato il personaggio e richiesto un cambio di direzione.
A mutare è stato poi anche il grado di interazione con l'ambiente: è possibile afferrare liberamente biciclette, cestini o coni stradali per utilizzarli come armi contro i nemici, nell'ambito di un combat system che non prevede più stili differenti ma un sistema di crescita sfaccettato e dal grande potenziale. Si tratta di tanti tasselli che, uniti insieme, formano un puzzle molto convincente, a cui peraltro bisognerà aggiungere le sezioni giocabili nei panni di Majima Goro, un altro elemento inedito per Yakuza 2 che andrà ad aumentare la durata globale dell'avventura. In attesa di un annuncio che finalmente ufficializzi la distribuzione del gioco anche in occidente, magari addirittura prima di Yakuza 6: The Song of Life.
La demo di Yakuza Kiwami 2 conferma le ottime sensazioni circa questo nuovo remake prodotto da SEGA, che mette in campo svariate soluzioni mutuate dall'ultimo episodio della serie per consegnarci una Osaka davvero splendida, ricca di dettagli e abbellita da un'effettistica di pregio. La struttura tradizionale della serie rimane la stessa, ma il sistema di combattimento appare sfaccettato e potrebbe riservare delle sorprese, sebbene i sessanta frame al secondo siano stati sacrificati sull'altare dell'impatto visivo. A rendere il gioco imperdibile per gli amanti del franchise ci penserà naturalmente la trama, con i suoi dialoghi intensi e gli immancabili colpi di scena, ma siamo anche molto curiosi di scoprire gli eventi legati alle inedite sezioni in cui potremo controllare Majima Goro.
CERTEZZE
- Eccellente rifacimento grafico
- La formula di Yakuza rimane affascinante
- Tante novità rispetto all'originale
DUBBI
- Le sezioni con Majima Goro saranno all'altezza?
- I 30 frame al secondo funzionano bene, ma bisogna abituarcisi
- Il lancio di Yakuza 6 potrebbe far slittare l'uscita occidentale