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Ni No Kuni II: il Destino di un Regno e i suoi stravolgimenti

Nonostante il rinvio, manca poco all'uscita del seguito di Ni No Kuni: a Parigi lo abbiamo provato nuovamente

PROVATO di Aligi Comandini   —   20/12/2017

Basta guardare qualche secondo di un qualunque trailer di Ni No Kuni II: il Destino di Un Regno per rendersi conto di quanto Bandai Namco e Level 5 abbiano investito nelle avventure del giovane re Evan. Graficamente il gioco è meraviglioso, e seppur si noti una leggera discrepanza con la direzione artistica del predecessore (il titolo è chiaramente meno legato all'estetica dei film Ghibli, pur mantenendosi vicino a quella cifra stilistica) risulta davvero difficile criticare le scelte fatte dal team. Per quanto riguarda il gameplay, tuttavia, il discorso è leggermente diverso: il primo Ni No Kuni non era certo perfetto, ma il suo sistema incentrato sui famigli era comunque complesso quanto basta da risultare interessante a lungo, e il gioco riusciva a fondere degnamente azione e tattica (anche per la necessità di gestire a dovere gli alleati, la cui intelligenza artificiale era tutt'altro che brillante). Qui Level 5 ha invece puntato molto di più sull'elemento action, eliminando del tutto i famigli e concentrandosi sugli eroi disponibili e sulle loro abilità. Il risultato sembra più che solido, ma ci ha lasciato comunque qualche dubbio dopo il test di una quarantina di minuti che abbiamo potuto affrontare al Level Up di Parigi: ecco la nostra analisi, sperando che i dilemmi che ci affliggono scompaiano non appena avuto modo di testare il titolo completo.

I tanti impegni di un re

Come detto sopra, la demo presente al Level Up era all'incirca quella del TGS: divisa in quattro fasi principali, di cui una dedicata alla modalità "schermaglia" che accompagna le normali sezioni del gioco. Incuriositi dal misto di battaglie in tempo reale e tattica posizionale ci siamo ributtati proprio sulla schermaglia per cominciare, e abbiamo visto le stesse mancanze trovate in passato: la modalità è curiosa (e molto carina da vedere, per via della versione "super deformed" di Evan e delle sue truppe durante gli scontri) ma estremamente semplicistica e basata su un'intuitiva meccanica di rotazione delle truppe che permette di eliminare gli avversari con ben pochi problemi. La debolezza della demo dedicata alla schermaglia, però, derivava in larga parte dalle poche tipologie di nemici: c'è sicuramente una marcata influenza "da puzzle game" all'interno di questi scontri, che potrebbe anche brillare parecchio con truppe in numero maggiore rispetto ai due gruppetti di soldati usati da Evan e alle poche specializzazioni viste. La presenza di "tattiche shock" che rendono temporaneamente invulnerabili i soldati potrebbe poi ribaltare alcune situazioni complesse, e non è detto che gli scontri non si arricchiscano di altri poteri, di fortificazioni resistenti, o di avversari ben più ostici nelle fasi avanzate della campagna.

Ni No Kuni II: il Destino di un Regno e i suoi stravolgimenti

Parlando di nemici ostici, comunque, è il caso di concentrarsi su di un altro grande dubbio: il livello di sfida. Evan sarà pure un ragazzino, ma picchia come un fabbro, e con gli Higgledies a dargli man forte è davvero difficile metterlo KO. Durante la demo abbiamo avuto a che fare con un possente boss drago e con un meno imponente avversario dalle fattezze scimmiesce: nessuno dei due ci ha messo mai seriamente in difficoltà, grazie alle abilità difensive dei piccoli aiutanti elementali del protagonista e alle notevoli migliorie all'intelligenza artificiale dei compagni. Già, perché questa volta i partner di Evan si comportano furbescamente, si scoprono di rado, utilizzano le abilità giuste al momento giusto e non lesinano le cure; il risultato, almeno durante la nostra prova, è stata la quasi automatica eliminazione di due nemici poderosi anche senza conoscere a dovere le meccaniche di gioco.

Ni No Kuni II: il Destino di un Regno e i suoi stravolgimenti

Siamo un po' preoccupati, va precisato. Il predecessore non era particolarmente ostico, ma aveva i suoi momenti duri; un'eccessiva semplificazione degli scontri potrebbe rendere l'avanzamento noioso, nonostante le tante migliorie del sistema di combattimento. Perché Ni No Kuni II, dopotutto, fa un discreto balzo di qualità basando tutto sulle abilità dei suoi protagonisti, e se Evan è un combattente piuttosto classico - che sfrutta la spada e poteri elementali variabili - lo stesso non si può dire dei suoi compagni, più votati alle arti marziali pure o alla magia ad area (in particolare il nuovo trailer ha svelato Cecilius, potente mago, e una ragazza col pallino dell'ingegneria, entrambi dotati di abilità quantomai curiose). Sprecare tanto ben di dio sarebbe davvero un peccato mortale, che non riusciremmo a perdonare agli sviluppatori. D'altro canto, non si può perdere realmente la fiducia in un team nipponico con un pedigree come quello dei Level 5: crediamo in tutta sincerità che il tempo extra che si sono presi verrà dedicato al bilanciamento di nemici e livello di sfida generale, e che a marzo ci troveremo fra le mani un altro grande JRPG.

Il basso livello di sfida della demo ci ha lasciato un po' di amaro in bocca, ma Ni No Kuni II resta un gioco splendido, che con qualche limatura e un ribilanciamento generale della difficoltà potrebbe superare il predecessore in ogni aspetto. Speriamo che i Level 5 non abbiano scelto la pericolosa strada della semplificazione per il loro nuovo nato; sarebbe uno spreco terrificante.

CERTEZZE

  • Artisticamente splendido e una gioia per gli occhi
  • Ottimo sistema di combattimento action, incentrato sul posizionamento e le abilità speciali
  • La schermaglia ha un potenziale interessante se sfruttata a dovere

DUBBI

  • Facile, molto più del primo Ni No Kuni
  • La demo della schermaglia provata era troppo basilare per mostrarne le qualità