E alla fine è accaduto: Bethesda ha sganciato la sua bomba. Giusto in tempo per stuzzicare i fan di Fallout, che a questo punto seguiranno la presentazione dell'E3 2018 in preda all'eccitazione e perché no, forse anche con una buona dose di ansia: a conti fatti non è nota la natura di questa "bomba", sappiamo soltanto che riguarda l'enigmatico Fallout 76. Non è stato chiarito se sarà il prossimo capitolo della serie principale, se invece rappresenterà un episodio laterale, e in caso quale sia il genere di appartenenza del possibile spin-off: abbiamo appena un breve trailer, la malinconica melodia del mondo pre-guerra e... un misterioso Vault. Facciamo il punto della situazione, e analizziamo gli scenari possibili: cosa possiamo aspettarci da Fallout 76?
I punti fermi
Il trailer di annuncio è sicuramente uno dei più misteriosi che abbiano mai segnato l'apocalittico franchise Bethesda: si parte da una stanza vuota, che potrebbe anche appartenere al mondo in superficie; si passa poi ad inquadrare però oggetti accuratamente posizionati negli angoli, e che richiamano immediatamente la Vault-Tec: abiti blu, cappellini, e poi le ben note stanze suddivise in compartimenti e settori. Non c'è dubbio, siamo all'interno di un Vault: e quel messaggio di invito che recita "Congratulazioni sei stato invitato nel Vault 76" pone un punto fermo sulla questione. I primi momenti del trailer, e l'utilizzo di quello che sembra senza dubbio lo stesso motore grafico, richiamano subito il trailer di annuncio di Fallout 4 , risalente ormai a tre anni fa: entrambi partono da una stanza e da alcuni oggetti, per poi spostare la propria attenzione su altro. Ma mentre il trailer di Fallout 4 passava ad illustrare immediatamente il gameplay, Fallout 76 resta invece volutamente sul vago: lascia intendere alcune cose, senza confermare nulla. Ad essere il vero protagonista non è un sopravvissuto, non è un essere umano e neppure un Supermutante: è il Vault con le sue stanze, ed è questa probabilmente la chiave di lettura dell'intero enigma. Sembra infatti che il nostro alter ego (che compare solo nei momenti finali) abbia ricevuto un biglietto di invito e di sola andata per il Vault 76, uno dei tanti bunker predisposti per la salvezza di un certo numero di individui dalla guerra atomica.
Il Vault 76 non è un Vault qualsiasi, e i fan della serie lo avranno già intuito: in generale ogni bunker atomico possiede le sue caratteristiche precise, alcuni sono sede di esperimenti o presentano modalità di sopravvivenza "particolari". A fornirci le informazioni sul Vault 76 è in parte un terminale della Cittadella, ma anche il personaggio di Giles Wolsencroft nel DLC Mothership Zeta: il bunker si occupa del controllo della zona di DC, in esso risiedono 500 abitanti ed è programmato per aprirsi 20 anni dopo l'impatto delle bombe con la superficie, in modo che i suoi ospiti possano ripopolare la capitale. Tra le mani abbiamo quindi quanto segue: un trailer che concentra la sua attenzione non sul gameplay né su un personaggio in qualche modo significativo, ma su un Vault; il Vault in questione è poi particolare, perché comunque legato al mondo esterno, ha una sua precisa "missione" che può forse dirci qualcosa sulle meccaniche di gioco al momento ignote. Infine la frase di chiusura: "Nel Vault 76 ha inizio il nostro futuro". Ma è un futuro da vivere dentro o fuori dal Vault? Forse sono vere entrambe le opzioni.
The Sims: Fallout Edition
Da quanto visto nel trailer sembra lecito escludere con sicurezza alcune ipotesi: Fallout 76 non è un Fallout New Vegas 2, non solo perché Obsidian ha confermato di non essere coinvolta nel progetto, ma anche perché non è evidente alcun collegamento con atmosfere e tematiche particolari. Fallout 76 non sembra neppure essere la tanto rumoreggiata Fallout 3 Remastered, perché non avrebbe molto senso lanciare un teaser enigmatico su una remastered: inoltre in Fallout 3 il Vault 76 è soltanto citato, mai realmente mostrato. Ed infine Fallout 76 non è neppure Fallout 4 Nintendo Switch Edition, per lo stesso discorso di cui sopra; si può invece escludere con certezza che si tratti di Fallout 5 o alla peggio di Fallout 4.5? Forse sì.
Il buon senso e le tante considerazioni che stanno emergendo nelle ultime ore nella rete puntano in direzione di uno spin off: ed in effetti l'ipotesi è altamente probabile, perché anche in mancanza di conferme di parte di Bethesda è chiaro che il nuovo capitolo voglia proporsi come un'esperienza particolare, di certo non in linea con quanto ci aspetteremmo di solito da un titolo Fallout. Nessuna sparatoria, niente violenza (per il momento), ma neppure neanche uno spiraglio del mondo esterno: solo il Vault, in tutta la sua claustrofobica esuberanza. Anzi, una volta tanto sembra che si voglia proporre il bunker sotterraneo come luogo simpatico e vivace, tutto il contrario di come siamo abituato a conoscerlo; ci sono persino cappellini da festa ovunque, forse sintomo che sta per avvenire una celebrazione importante al suo interno. Uno degli scenari possibili ci sembra quello del gestionale: una sorta di The Sims: Fallout Edition; potrebbe articolarsi come Vault-Builder incentrato anche sulle relazioni tra gli abitanti del Vault, la ricerca del loro benessere, il soddisfare le loro necessità, costruire nuove strutture e in generale gestire l'intera situazione da bravi soprintendenti del Vault (e se fosse proprio la cerimonia d una nuova nomina, quella suggerita dai cappellini?).
Dove abbiamo già visto meccaniche simili? In Fallout Shelter, titolo mobile che ha dimostrato come il franchise sappia adattarsi anche a contesti e meccaniche completamente diverse da quelle abituali. Perché dunque Bethesda dovrebbe completamente gettare via un secondo giro con un Fallout Shelter 2 potenziato e debitamente rivisto? Riflettiamo: le piattaforme confermate sono PlayStation 4, Xbox One e PC, è così impensabile che si tratti di un gestionale magari anche in grado di dialogare un minimo con Fallout Shelter su mobile? Torniamo però a una considerazione già accennata: il Vault 76 non è certo stato scelto a caso da Bethesda; la sua lore è incentrata sul tentativo di ricolonizzazione del mondo esterno da parte degli abitanti del Vault. Potrebbe quindi anche darsi che, se da una parte saremo chiamati alla gestione del Vault, delle sue risorse e dei suoi inquilini, dall'altra dovremo anche inviarli in spedizione sulla superficie per affrontare minacce, incursioni nemiche e in generale trovare materiali utili alla nostra sopravvivenza. In questa direzione potrebbe puntare anche una valida ipotesi che si sta facendo strada nel web: e se Fallout 76 fosse il primo capitolo anche (o completamente) online della serie? Se fosse possibile collaborare con altri Vault o con i nostri amici per colonizzare la superficie e organizzare le spedizioni? E in questo caso, come verrebbe gestito il gameplay: si passerebbe al "solito" Fallout FPS in terza persona all'esterno, per poi tornare a meccaniche più consone una volta all'interno del Vault? L'E3 è alle porte, e la curiosità è davvero tanta: non manca poi molto per scoprire cosa si è inventata Bethesda.
