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Anche LinkedIn punta forte sui videogiochi: sembra strano, ma funziona e la scienza è d'accordo

LinkedIn sembra tutto che tranne una piattaforma videoludica, ma anche il sito per networking ha i propri videogiochi: per quanto sembri strano, funziona e anche la scienza è favorevole.

SPECIALE di Nicola Armondi   —   07/11/2024
Tre smartphone che mostrano i giochi di LinkedIn

Tutti videogiocano, anche se alcuni non lo vogliono ammettere. Le grandi aziende mondiali però non hanno ignorato la cosa e sempre più compagnie che con i videogiochi sembrano avere poco a che fare stanno testando la temperatura dell'acqua. Ad esempio, LinkedIn ha deciso di prendere coraggio e tuffarsi, proponendo alcuni videogiochi leggeri non troppo dissimili nel concetto da quelli proposti dal The New York Times, ovvero titoli a base di parole e micro-puzzle che si completano in poche decine di secondi.

Molte compagnie propongono videogiochi come "extra", ad esempio Prime Video, Netflix e YouTube, quindi LinkedIn non è una pioniera del settore. Inoltre, potrebbe sembrare strano che voglia proporre qualcosa di così slegato dal proprio settore originale (almeno le altre piattaforme sono comunque parte della categoria "intrattenimento, potreste dire).

La verità però è che LinkedIn ha solo da guadagnare nel proporre videogiochi ai propri utenti e i primi dati a disposizione confermano il successo di questa operazione. Vediamo quindi di che videogiochi si sta parlando e perché la compagnia ha avuto ragione a proporli.

Quali sono i giochi di LinkedIn

All'interno della piattaforma sono presenti quattro giochi. Si tratta di:

  • Queens
  • Tango
  • Pinpoint
  • Crossclimb
La spiegazione di come funziona Queens, uno dei giochi di LinkedIn
La spiegazione di come funziona Queens, uno dei giochi di LinkedIn

Partiamo con Queens. L'idea è che abbiamo una scacchiera le cui caselle sono radunate in gruppi colorati. Ogni gruppo deve avere una corona in una delle proprie caselle, ma al tempo stesso ogni corona non deve averne altre nella stessa riga e colonna. È un po' come fare un sudoku ma dovendo mettere un singolo numero.

Parlando invece di Tango, siamo nuovamente in una scacchiera e lo scopo è riempire la griglia con soli e lune. Di base un simbolo può avere nelle caselle vicine un proprio simile, ma non possono esserci tre volte di fila una luna o un sole. Alcune regole speciali impongono inoltre la presenza di certi simboli in certe caselle.

Un match completo di Crossclimb
Un match completo di Crossclimb

Pinpoint chiede di indovinare la categoria che accomuna cinque parole. Si inizia vedendone una e a ogni tentativo appare la successiva. Essendo un gioco basato sulle parole non è adattato in italiano.

Infine Crossclimb chiede di indovinare delle parole (di nuovo, in inglese) sulla base di alcuni indizi testuali. Le parole sono simili tra loro e, man mano che le si indovina, devono essere messe in ordine, facendo in modo che vi sia una sola lettera di differenza tra l'una e l'altra. Quando si ha fatto questo, ci sono due parole finali legate a una singola definizione.

I primi giochi sono arrivati su LinkedIn nella primavera 2024, con Tango come la più recente aggiunta, dato che è arrivata a ottobre. In generale potremmo dire che si tratta di piccoli puzzle e word game veloci da completare, che difficilmente vi richiederanno più di un minuto.

Perché LinkedIn ha aggiunto dei videogiochi e che risultati ha ottenuto

Perché però inserire dei videogiochi gratuiti su una piattaforma legata al mondo di lavoro? La motivazione è nel suo cuore simile a quella che ha spinto il The New York Times a fare lo stesso: perché le persone vogliono giocare e dare loro accesso a questi passatempo attira più persone su LinkedIn e fa in modo che ritornino regolarmente, spendendo più tempo al suo interno. La testata giornalistica americana, ad esempio, nel dicembre 2023 aveva svelato che le persone spendevano oramai più tempo nella categoria videogiochi che in quella notizie, a dimostrazione della potenza del medium e delle potenzialità di successo di operazioni di questo tipo anche se portate avanti da aziende che con i videogiochi non hanno alcun legame. Innegabilmente LinkedIn vuole ottenere lo stesso risultato.

Daniel Roth
Daniel Roth

Inoltre, lo scopo esplicito di Daniel Roth - Editor in Chief e VP presso LinkedIn - era di dare alle persone una ragione in più per connettersi tra loro, visto che è il modo in cui la piattaforma funziona e continua a propagarsi. Il risultato è stato che sin da luglio i nuovi giocatori hanno interagito con LinkedIn il 20% in più settimana dopo settimana e, inoltre, sono aumentate le conversazioni tra persone dopo aver giocato.

Quando si completa un gioco è possibile vedere quali delle tue connessioni ha giocato e, a quanto pare, in molti sfruttano la cosa per collegarsi con altri. Forse in alcuni casi semplicemente le comunicazioni avvengono tra amici collegati tramite LinkedIn, ma non è impossibile che per qualcuno sia un modo per dare il via a un discorso e cercare così di trovare o proporre un lavoro.

Le regole di Tango, uno dei giochi di LinkedIn
Le regole di Tango, uno dei giochi di LinkedIn

Parlando invece del perché le persone effettivamente continuino a utilizzare i giochi di LinkedIn, vi è una risposta facile e una più elaborata. La più semplice è che sono piccoli passatempo di qualità. Ognuno avrà i propri gusti (ad esempio per noi Pinpoint è mediocre, mentre gli altri sono più che buoni), ma con già quattro giochi diversi a disposizione e la semplicità di utilizzo non è strano che le persone nel corso della giornata abbiano voglia di rilassarsi per pochi minuti con i giochi di LinkedIn.

Passando alla riposta più elaborata, Ryan Douglas - cofondatore di DeepWell Dtx che si occupa di analizzare i collegamenti tra videogiochi e salute mentale - ritiene che una breve distrazione (15 minuti al massimo) tramite un videogioco possa aiutare a difendersi da una spirale di pensieri negativi o approcciare un problema da un punto di vista diverso.

Il gioco Pinpoint di LinkedIn concede cinque indizi
Il gioco Pinpoint di LinkedIn concede cinque indizi

Parlando con Techcrunch, Douglas ha detto: "Se state giocando a Tetris, per esempio, non potete pensare a quanto siete terribili, su quanto fate schifo, a cosa succederà la prossima settimana e così via. Iniziate a imparare a creare nuovi percorsi neurali a un ritmo accelerato e a sceglierli in modo preferenziale a livello subconscio, per poi affrontare questi problemi in futuro. Se si affronta [un fattore di stress] in questo particolare ambiente, si è acquisito un potere. Si ha il controllo".

In questo contesto non vogliamo preoccuparci di approfondire sistemi limbici e metodi di navigazione dello stress, ma la risposta è chiara: giocare aiuta e, che sia voluto o meno, quanto proposto da LinkedIn è esattamente ciò di cui molti hanno bisogno nel mezzo della giornata lavorativa o durante la ricerca di un nuovo lavoro. Se quindi il vostro capo vi becca su LinkedIn a giocare, ditegli che la scienza è dalla vostra parte.