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Anno 117: Pax Romana, abbiamo provato la Campagna e la modalità Senza Fine

Riuscire a superare il meraviglioso Anno 1800 non è un'impresa facile, ma dopo aver giocato a Pax Romana, pensiamo che non sia nemmeno impossibile...

PROVATO di Francesco Serino   —   16/10/2025
Anno 117: Pax Romana
Anno 117: Pax Romana
Anno 117: Pax Romana
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Il gioco è già lì, nel fidato SSD appollaiato tra luci, ventole e cavi, e ci ho già dato dentro come un pazzo. Non trovo il counter delle ore su Ubisoft Connect ma forse è un bene, dimostrerebbero che negli ultimi giorni non sono certo stato un campione nello sport, ma come governatore romano, tunica e corona d'alloro ben allacciata in testa, qualche cosa potrei davvero insegnarla.

Dopo aver provato la versione contenutisticamente completa di Anno 117: Pax Romana, alla quale manca quindi solo lo strato di pulizia sul quale potrà contare la definitiva, oggi vi parlerò delle prime ore del gioco passate tra campagna e modalità infinita. Appena si fa partire il gioco si notano subito due cose rispetto alla demo, tra l'altro ancora disponibile per il download: la grafica è migliorata ulteriormente e l'interfaccia di gioco si è finalmente evoluta nella sua forma finale che non sarà perfetta, ma non presenta più quelle sbavature e sovrapposizioni viste in precedenza. Ottime notizie per Anno 117: Pax Romana che ha davanti una sfida tutt'altro che semplice: farci dimenticare, almeno per un po', quel capolavoro senza tempo di Anno 1800. Fare un buon seguito di un gioco mediocre è un conto, Pax Romana deve invece superarne uno straordinario ancora all'apice a sei anni dal suo debutto, sia nel gameplay che graficamente.

Ce la può fare? Forse sì.

Campagna Atto Primo

La modalità campagna è la prima che ho selezionato, per curiosità ma soprattutto perché quelle di Anno sono solitamente molto interessanti se non addirittura sorprendenti, proprio come la campagna di Anno 1800 che offre eventi e circostanze che solitamente non trovi in giochi simili. La prima fase dimostra già di essere estremamente curata e, oltre a guidare attraverso i rudimenti del gameplay, ficca il giocatore al centro di un grosso intrigo che alla chiusura dell'arco narrativo ci vedrà partire per il grande nord, dal verdeggiante Latium verso le nebbie impenetrabili e le umide paludi di Albion.

Anno 117: Pax Romana supporta anche il Ray Tracing e i più popolari sistemi di upscaling
Anno 117: Pax Romana supporta anche il Ray Tracing e i più popolari sistemi di upscaling


Il cast è ricco di personaggi, alcuni ben disposti nei nostri confronti e altri più fumantini, inoltre i dialoghi presentano spesso risposte multiple per approfondire ulteriormente la trama o per metterci davanti delle vere e proprie scelte morali, economiche o politiche. In questo primo atto dovremo anche iniziare a ripulire le rovine presenti sulla nostra isola latina, la stessa dove un tempo una rigogliosa città venne spazzata via dalla furia di un vulcano. Per la prima volta la campagna di Anno potrà essere giocata sia nei panni di un governatore che di una governatrice e, fortunatamente, non si tratta di un'opzione tirata via: non cambieranno solo i personaggi, ma anche alcuni dialoghi, oltre naturalmente al doppiaggio. Viene inoltre offerta la possibilità di giocare in coop con un altro utente per dividersi responsabilità e fatiche. Forse un po' troppo prolissa e al momento priva dell'ironia che caratterizzava la campagna di Anno 1800, quella offerta da Anno Pax Romana è comunque sulla buona strada per offrirci grandi cose. Considerate che nel primo atto introduttivo non vengono ancora utilizzati gli eserciti di terra, quindi buona parte delle meccaniche di gioco sono ancora messe da parte.

Senza Fine

Della modalità Senza Fine che è poi il cuore di Anno 117 Pax Romana e dove i giocatori passeranno la maggior parte del tempo, c'è molto più da dire e raccontare. In modo molto simile ai giochi precedenti, durante la creazione della partita è possibile scegliere tra tantissime opzioni diverse, modificando l'aspetto della mappa e delle isole, la ricchezza dei giacimenti e così via, fino alla possibilità di inserire in partita fino a tre IA diverse o altrettanti giocatori che potranno sia cooperare, sia sfidarsi nel dominio delle due regioni presenti.

Ad Albion si respira decisamente un'altra atmosfera. Qui potremo decidere se rispettare credi e usanze locali o imporre lo stile di vita romano
Ad Albion si respira decisamente un'altra atmosfera. Qui potremo decidere se rispettare credi e usanze locali o imporre lo stile di vita romano

È anche possibile decidere se iniziare nel Latium, più ricco e amichevole, o ad Albion dove la situazione sarà più pepata fin dal principio: soddisfare gli abitanti è più difficile e sapersi difendere via mare e terra diventerà più velocemente una necessità. Tra le opzioni è possibile comunque eliminare quasi totalmente questo aspetto, in modo che chi cerca un builder puro potrà comunque godersi l'elaborato sistema di domanda e offerta proposto da Anno 117: Pax Romana.

Sebbene le differenze tra questo e gli Anno precedenti siano tantissime - per esempio sarà la villa e le sue foresterie a svolgere il ruolo che era dei sindacati in Anno 1800 - gestire la regione mediterranea, almeno nelle prime fasi, non è poi così diverso dal solito. Il primo elemento a cambiare profondamente la pianificazione di una città è la richiesta di acqua fresca, che dovrà essere trasportata e distribuita nei diversi quartieri attraverso acquedotti e fontane che hanno comunque una portata limitata.

Umidità, preghiere e ricchezze

Albion al contrario offre fin da subito un elemento caratterizzante: le paludi, sulle quali potremo inizialmente costruire solo strutture pensate per sfruttarne le particolari risorse e poco altro. Le regole sono più ferree del solito in questo Pax Romana, questo perché una volta costruite le prime scuole si ha accesso al menù delle ricerche che, oltre a sbloccare nuove strutture e unità da costruire, propone anche agevolazioni e scorciatoie nel modo in cui potremo espandere i nostri avamposti. La ricerca è suddivisa in tre alberi: innovazioni economiche, civiche e militari.

Le diverse divinità presenti in Anno 117: Pax Romana offrono benefici di diverso tipo e livello
Le diverse divinità presenti in Anno 117: Pax Romana offrono benefici di diverso tipo e livello

Naturalmente quel che sbloccheremo durante la ricerca avrà effetto in entrambe le regioni. Nel Latium gli abitanti possono raggiungere al massimo il quarto tier di sviluppo, ad Albion sono invece tre. Il sistema religioso è altrettanto importante: più isole dedicherete a una singola divinità e più questa vi offrirà favori, a volte però alcune isole richiederanno un credo specifico per essere sfruttate al meglio. Un avamposto pensato per fornire cibo al vostro impero può fruttare di più se i suoi abitanti pregano per Cecere, mentre quello su cui avrete basato la produzione di unità e risorse marittime avranno grossi benefici erigendo un santuario per Nettuno. Le divinità presenti sono sette, cinque romane e due, Epona e Cernunnos, nordiche. Naturalmente nella modalità Senza Fine sono presenti eventi speciali, opportunità, imprevisti e missioni che cambieranno ad ogni partita, in modo diverso ma non così dissimile da quanto avveniva in precedenza.

Armi da affilare

Come avete potuto notare non ho parlato molto di eserciti e guerre. Il problema è che nonostante gli sforzi, arrivare a poter gestire anche tre unità di terra non è affatto facile: servono almeno 40 uomini per assemblare un plotone, accesso alle armi, soldi in abbondanza per mantenerlo. L'unica battaglia di terra a cui ho partecipato è un assalto subito ad Albion, decisamente spettacolare a dire il vero, con cinque grosse navi nemiche che emergono all'orizzonte nel rosso del tramonto affondando le mie scarse pretese difensive con pochi colpi, sbarcando poi con due eserciti che in men che non si dica hanno raso al suolo porto e villa romana, che è poi l'epicentro dell'avamposto e, una volta caduto, comporta la perdita di possesso dell'isola. Forse sono io, che naturalmente ho i miei limiti e devo ancora imparare a giocare a questo nuovo Anno, ma è probabile che ci sia ancora del lavoro da fare nel bilanciamento generale.

Graficamente c'è ben poco da criticare, Anno 117: Pax Romana è davvero meraviglioso
Graficamente c'è ben poco da criticare, Anno 117: Pax Romana è davvero meraviglioso

La cosa migliore di queste prime, ma già tantissime, ore passate con Anno 117: Pax Romana è stato scoprire le numerosissime differenze con Anno 1800. Questo è un gioco diverso, per il peso che inevitabilmente avranno gli eserciti, nel modo in cui la religione cambia le cose, nella grandezza delle città che anche grazie alle nuove isole ora possono, anzi devono, espandersi con molta più libertà, nei cambiamenti più o meno radicali che ha subito la diplomazia, nella possibilità o meno di miscelare tra loro cultura romana e nordica, nel modo in cui il mondo reagisce attorno alle nostre scelte. Al team non è mancato il coraggio, e certamente non è mancata la volontà di stupire tecnicamente e artisticamente la sua utenza, già abituata a grandi cose. Anno 117: Pax Romana è davvero meraviglioso da vedere, da ascoltare, possiede una delle più belle "fog of war" di sempre e a volte si rimane semplicemente senza parole nel vedere le proprie città prendere vita, mutando nel corso del tempo.

Il senato applaude

La prossima volta che scriveremo di Anno 117: Pax Romana sarà in occasione della recensione. A breve Ubisoft ci metterà a disposizione un nuovo aggiornamento, che dovrebbe corrispondere alla versione che potrete acquistare il 13 novembre, e finalmente potremo scoprire cosa si prova ad arrivare al quarto tier nel Latium, quello che ancora nasconde la campagna, ma soprattutto avremo modo e tempo per mettere finalmente mano sugli eserciti, utilizzarli per colonizzare altre isole.

Comunque vada, i fan della serie ne avranno per centinaia di ore...
Comunque vada, i fan della serie ne avranno per centinaia di ore...

La parte city builder ed economica è più bella e ricca che mai, anche grazie alla possibilità di costruire e tracciare strade in diagonale, ma non c'è antico romano senza centurione, non c'è centurione senza un nemico da cui difendersi e da conquistare. Anno 117: Pax Romana punta molto su questo aspetto di gioco, che però deve ancora dimostrare di essere bilanciato, divertente e più o meno fondamentale. Ci fu già qualche tentativo in passato, ma mai totalmente convincente, questa volta andrà in modo diverso?

Le prime ore con Anno 117: Pax Romana sono state letteralmente ipnotizzanti: i nuovi sistemi da imparare, la splendida grafica, gli eventi della campagna che ha tutta l'aria di essere lunga e soddisfacente, non ti lasciano tregua. Il gameplay di Anno, in qualunque modo venga declinato, funziona sempre e non ha ancora rivali, figuriamoci in un'ambientazione così gustosa. Ma questo nuovo capitolo ha ancora tanto da dimostrare, a partire dal funzionamento dei nuovi sistemi proposti, come ricerca scientifica e religione, e c'è da capire bene il peso che avrà il ritorno delle truppe di terra a cui è dedicato un intero albero di possibili scoperte. Le basi per un grande gioco, oltre che di un seguito all'altezza, fortunatamente ci sono tutte.

CERTEZZE

  • Graficamente emozionante
  • Le novità sono tante e intriganti
  • Albion è una regione misteriosa e interessante

DUBBI

  • Come si integreranno gli eserciti terrestri con il resto del gioco?
  • Serve davvero specializzarsi in una religione?
  • Scoperte scientifiche, valida aggiunta o inutile orpello?