I servizi che consentono di giocare videogiochi in streaming non sono più una grossa novità, visto che da anni ce ne sono già diversi attivi e funzionanti. Molti ancora li guardano con sospetto, ma vanno sempre più affermandosi, soprattutto tra chi dispone di connessioni tali da poterli utilizzare senza problemi. Del resto sono decisamente comodi e, ormai, offrono quasi tutti la possibilità di essere fruiti su schermi di apparecchi molto diversi tra loro. Una volta che ci si è svincolati dalla singola piattaforma, ossia si è respirato profumo di libertà, è davvero difficile tornare indietro.
In molti conosceranno sicuramente Stadia, PlayStation Now o xCloud, tanto per fare qualche nome noto, ma la realtà è che ci sono molti altri servizi di cloud gaming sulla piazza, alcuni dedicati a un'utenza più specifica. Poco più di due anni fa provammo Antstream, un servizio di cloud gaming pensato per il retrogaming. All'epoca la piattaforma era molto acerba e mancava di diverse funzionalità. Inoltre aveva una barriera d'accesso monetaria non indifferente, che fece storcere il naso a più di qualche appassionato di retrogaming. Ora molte cose sono cambiate e, approfittando dell'aumento di giocatori dovuto al regalo fatto dall'Epic Games Store, abbiamo deciso di tornare a giocarci per vedere cos'è cambiato e se la situazione è migliorata.
Insomma, abbiamo provato di nuovo Antstream, per la gioia di quelli che vogliono conoscere meglio questo servizio.
Informazioni base
La prima cosa da notare è proprio il sistema di monetizzazione. Gli abbonamenti mensili e annuali, da 9,99€ e 95,88€ rispettivamente, sono rimasti, ma sono diversi rispetto a com'erano prima, visto che non servono più per avere accesso ai giochi. Attualmente è possibile sottoscrivere un abbonamento gratuito e giocare comunque a tutti i titoli presenti sul catalogo della piattaforma. L'unico prezzo da pagare è quello di guardarsi qualche pubblicità. Le piattaforma supportate ufficialmente da Antstream sono molte: PC, Mac, tablet e smartphone Android, Nvidia Shield, Amazon Fire TV e l'Atari VCS (l'ultima versione della console). Noi lo abbiamo provato su PC e su uno smartphone Android ed è andato benissimo. In più abbiamo installato l'applicazione su di un televisione Android e siamo riusciti a giocare senza problemi collegando un controller Bluetooth (un 8bitdo M30, per amore di cronaca). Questo per dire che ha la stessa versatilità di utilizzo di servizi più noti e blasonati.
Organizzazione dei contenuti
Dal punto di vista dell'utilizzo, Antstream si è rivelato una bella sorpresa. Rispetto a due anni fa, la qualità dello streaming è migliorata parecchio e non abbiamo mai avuto problemi a lanciare i giochi o a giocarli. Gli artefatti grafici si sono manifestati solo nei giochi con la pixel art più complessa (tipo Metal Slug), ma non ci hanno impedito di giocare.
L'input lag è stato sempre tollerabilissimo, tanto che abbiamo potuto giocare anche titoli che di solito richiedono una grossa precisione, come Slam Tilt per Amiga, o degli arcade decisamente ostici e rapidi come Total Carnage. Avviata l'applicazione ci si trova di fronte alla pagina principale, che è organizzata per fasce orizzontali, in modo simile a Netflix. Quindi abbiamo la barra dei menù nella parte superiore dello schermo, dove possiamo accedere a moltissime informazioni, come i dati del nostro profilo, gli obiettivi sbloccati, i tornei attivi (di cui parleremo tra un po'), le classifiche degli stessi e le impostazioni dell'applicazione.
Sempre qui troviamo il pulsante per tornare alla pagina principale e quello della ricerca, che come potrete intuire serve per orientarsi nel vasto catalogo della piattaforma. Quest'ultima è una funzione particolarmente importante, perché è l'unico modo per avere un elenco completo dei giochi presenti su Antstream, che sono davvero molti (più di mille). Considerate che la ricerca consente anche di applicare diversi filtri e dà come risultati anche i nickname degli utenti. Per fare un esempio, cercando Armalyte esce fuori lo sparatutto classico di Thalamus, ma anche un utente che ne ha adottato il nome. Subito sotto alla barra dei menù campeggiano i banner degli eventi principali, in cui sono riportati i tornei attivi e alcuni giochi di spicco.
Sotto ai banner inizia la selezione dei giochi per categorie fatta dalla piattaforma stessa. Così abbiamo i giochi scelti direttamente dai gestori e messi in evidenza. Oppure i titoli da rigiocare. Menzione particolare meritano i "Games with Challenges" che sono uno dei motivi per cui vale la pena provare Antstream.
Di base sono dei giochi con delle sfide generate dalla piattaforma, come ad esempio fare un tot di punti usando una sola vita, finire un livello il più velocemente possibile, e così via. Ogni sfida frutta delle medaglie (bronzo, argento e oro), che danno delle gemme da spendere per partecipare ad altre sfide o ai tornei. Queste sfide, insieme ai tornei (delle sfide specifiche con cui ci si confronta con tutti gli altri giocatori entrati nella competizione), sono la parte migliore del servizio, perché motivano moltissimo a giocare e rigiocare per fare sempre meglio. Volendo si possono anche ignorare, ma sarebbe un peccato farlo, perché è una delle caratteristiche migliori della piattaforma, soprattutto se si ha qualche amico da sfidare. Ma torniamo a noi.
Le altre fasce di titoli selezionati per l'home page riguardano i generi, i giochi del momento, quelli nuovi e così via. Si tratta di un modo molto utile per trovare qualcosa che faccia al caso del giocatore dando un'occhiata veloce alla home page. Quando si è scelto un gioco, basta confermarlo, per farne apparire la scheda. Usando un controller supportato ufficialmente (ma anche con molti di quelli non supportati) iniziare a giocare è davvero facile e immediato: si accede alla scheda del gioco e si preme il tasto play, magari dopo aver letto un po' delle informazioni a supporto, come l'anno di pubblicazione o l'editore originale. Tutti i tasti necessari per giocare sono configurati alla perfezione, sia sui controller che sulla tastiera. Così non c'è bisogno di fare davvero nulla, a parte darsi alla pazza gioia. A questo punto capirete che rimane solo da giocare.
Giochi e piattaforme
Antstream supporta molte piattaforme da gioco. Cercando nel suo catalogo, si trovano titoli per Megadrive, Super Nintendo, Commodore 64 o Amiga, ZX Spectrum, NES e, recentemente, MSX. Mettersi a elencarli tutti ci sembra davvero superfluo, ma un giudizio di massima sul catalogo è comunque possibile darlo. Dal nostro punto di vista si tratta di una buona selezione, che consente di rigiocarsi molti classici senza troppi grattacapi. Ad esempio c'è tutta la softeca dei Bitmap Brothers, o quella di Sensibile Software, tanto per citare due nomi cui sicuramente i più vecchi di voi saranno legati. Rimanendo in tema di classici, cercando si trovano giochi del calibro dei Metal Slug, Bubble Bobble, gli Impossible Mission, Manic Miner, Bad Dude's vs Dragon Ninja e tanti altri ancora. Ci sono anche delle grosso schifezze, come Super Noah's Ark 3D per Super Nintendo, tanto per citarne uno, ma non rovinano l'impressione generale. Inoltre, rispetto al nostro primo provato il catalogo è cresciuto davvero moltissimo, quindi la scelta è anche aumentata. La sostanza è che non ci si può davvero lamentare della quantità di giochi offerti, almeno non sul breve periodo. Peccato per la mancanza dei titoli classici di alcuni editori, come Capcom, che creano delle falle nel discorso storico portato avanti dalla piattaforma.
La nuova prova di Antstream ci ha davvero convinti. Nel giro di due anni il servizio è cresciuto parecchio. Chi lo ha lanciato ha riflettuto sugli errori fatti e ci ha messo una pezza, per dirla in modo colorito, migliorando il migliorabile e togliendo il vincolo dei soldi. Attualmente vale la pena anche darci solo uno sguardo con un account gratuito, quindi perché non farlo?
CERTEZZE
- I servizi extra sono buoni
- I giochi vengono aggiunti a ritmo regolare
- Giocare in cloud non dà problemi
DUBBI
- La mancanza dei titoli di alcuni editori si sente