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Arkanoid: Eternal Battle, il provato del ritorno di una serie storica

Il provato di Arkanoid: Eternal Battle, titolo che segna il ritorno di una serie storica dei videogiochi, con un pizzico di modernità.

PROVATO di Simone Tagliaferri   —   11/10/2022

Il primo Arkanoid risale al 1986, quando fu lanciato come coin-op da Taito. La fonte d'ispirazione fu chiara a tutti sin dal primo sguardo: Breakout di Atari. L'obiettivo era sempre quello di spaccare dei muri di mattoncini facendoci rimbalzare sopra una palla, ma con tante e tali variazioni sul tema da rendere il gameplay fresco e, a suo modo, originale, tra bonus che allargavano la racchetta o fornivano dei laser, mostri che affollavano i livelli facendo prendere alla palla traiettorie spesso difficili da prevedere e il design stesso degli stage, con i mattoncini usati per disegnare diverse figure. C'era anche un boss finale, Doh, che chiudeva il gioco con uno scontro inatteso per un titolo del genere.

Il successo fu tale che ne fu prodotto un seguito, Arkanoid: Revenge of Doh, nonché moltissimi port casalinghi, alcuni dei quali di grande qualità e successo. Da lì nacque una vera e propria serie, che però non riuscì mai a spiccare il volo. Arkanoid Returns del 1997 non ebbe una grossa eco, così come il bellissimo Arkanoid DS. Anche lo sbarco su mobile, avvenuto in anni più recenti, non ha prodotto chissà quale clamore, nonostante la buona qualità dell'offerta (pensate ad Arkanoid vs Space Invaders). Per questo abbiamo provato Arkanoid: Eternal Battle con una certa curiosità, ponendoci la domanda: riuscirà a ridare lustro alla serie?

Modalità Eternal Battle

La modalità battle royale funziona
La modalità battle royale funziona

La demo di Arkanoid: Eternal Battle, pubblicata su Steam in occasione dello Steam Next Fest, è incentrata sulla modalità Eternal Battle, sostanzialmente quella Battle Royale. Giusto però precisare che la versione finale del gioco, in uscita il 27 ottobre 2022, offrirà quattro modalità complessive: due single player (Neo e Retro) e due multiplayer (Versus e, appunto, Eternal Battle). Abbiamo deciso di specificarlo subito così da rispondere a una delle domande che vi starete sicuramente facendo, soprattutto se siete fan storici di Arkanoid. Del gioco, nel suo complesso, riparleremo in fase di recensione. Ora concentriamoci su Eternal Battle, la modalità che abbiamo avuto modo di toccare con mano.

Come detto, si tratta di una sfida in stile battle royale, in cui venticinque giocatori si affrontano livello dopo livello a chi fa più punti. Chi rimane in coda, esce dal gioco, via via fino a che non è rimasto un solo giocatore, quello vincente. Lo scontro si svolge su dei normali livelli alla Arkanoid, in cui ognuno gioca per conto suo. Su schermo però, si può sempre vedere in quale posizione della classifica ci si trovi, così da rendersi conto dei rischi che si corrono.

Le basi della modalità sono simili a quelle di altri battle royale tratti da videogiochi classici, come Tetris 99, in cui la formula storica del gameplay viene adagiata su di una moderna visione competitiva. Sì, perché ci troviamo di fronte a un Arkanoid vero e proprio, con tutti i crismi del caso. Come nell'originale l'obiettivo è di distruggere dei muri di mattoncini con diverse forme, bisogna gestire i nemici che popolano i livelli e si possono raccogliere potenziamenti per rendersi la vita più facile. Ad esempio si può allargare la racchetta, oppure si può incollare la palla alla stessa, così da poterla mirare meglio nel tiro successivo. Presenti anche laser, moltiplicatori di palline e bonus vari, i quali tornano particolarmente utili, visto che il confronto è sui punti. I mattoncini di loro sono quelli classici: ci sono quelli base, che si distruggono con un singolo rimbalzo, quelli più resistenti, che vanno colpiti più volte, e quelli indistruttibili, che servono a rendere più complicata la struttura dello stage di turno.

Arkanoid: Eternal Battle avrà anche delle modalità single player
Arkanoid: Eternal Battle avrà anche delle modalità single player

Considerate che non è sempre necessario ripulire tutti i quadri, che invece vengono fatti scorrere, in base alle prestazioni dei giocatori, per garantire l'uniformità della sfida e la possibilità di fare punti e non rimanere impantanati, magari con l'ultimo mattoncino che non si riesce a raggiungere per una serie di sfortunate circostanze. Naturalmente è essenziale mantenere la pallina in gioco, che di suo, quando finisce fuori dallo schermo non fa perdere una vita, ma sottrae punti. Quando sono rimasti quattro giocatori, inizia lo scontro finale contro un redivivo Doh, particolarmente etereo e aggressivo. In questo caso l'obiettivo non è quello di distruggerlo, ma di colpirlo per fare più punti degli altri. Alla fine della partita, in base alla prestazione, si ricevono dei punti esperienza che consentono di salire di livello.

Sinceramente non ce lo aspettavamo, ma la modalità battle royale di Arkanoid: Eternal Battle si è rivelata essere una bella sorpresa, che funziona bene e offre un confronto corretto, ma senza rinunciare allo spirito della serie. Rimane da vedere quanto riuscirà a fare presa sui giocatori moderni e in quanti andranno oltre la curiosità iniziale di vedere il ritorno di un classico. Le premesse sono sicuramente buone, il titolo sembra essere ben sviluppato, ma in questi casi non c'è da dare niente per scontato.

CERTEZZE

  • Incredibilmente la modalità battle royale sembra funzionare
  • Arkanoid sembra esserci

DUBBI

  • Quanta presa avrà sui nuovi giocatori?