Appena un paio di mesi fa Ubisoft ci aveva concesso l'opportunità di provare Assassin's Creed Valhalla su PC in streaming comodamente da casa e con tutta la tranquillità di una sessione di gioco supervisionata a distanza, con tanto di acquisizioni in presa diretta per aggirare le inevitabili storture della compressione legata alla trasmissione a distanza.
Già in quell'occasione avevamo espresso le nostre considerazioni sul gioco, approfondendo nel dettaglio gli elementi che ci avevano convinto e quelli che ci avevano lasciato maggiormente dubbiosi in merito a questa sorta di capitolo conclusivo della trilogia "antica" del franchise, ambientata prima dell'Assassin's Creed originale. Un terzetto di titoli che ha saputo rilanciare con forza la serie osando dove era possibile, ma mantenendo sempre un certo grado di familiarità con il passato, così da non allontanare eccessivamente i fan della vecchia guardia.
Evidentemente non contenta di quell'unica occasione di copertura, Ubisoft è tornata sul luogo del delitto offrendoci una nuova sessione di hands-on di Valhalla, stavolta ancora più libera e soprattutto corposa visto che per 8 ore abbondanti abbiamo potuto giocare l'intero arco narrativo di una regione inedita, vedere finalmente come funziona l'insediamento, una delle grandi novità di questo capitolo finora rimasta avvolta nel mistero, e poi svagarci con le attività secondarie che affollano l'Inghilterra ricreata in questo capitolo e che dovrebbero rappresentare l'ossatura dell'esplorazione libera. Non ultimo siamo tornati a provare anche qualche raid, giusto per essere certi delle considerazioni espresse in precedenza.
A questo proposito, prima di lanciarvi in questo nuovo articolo, vi consigliamo di leggere nel dettaglio la precedente prova di Assassin's Creed Valhalla così da sapere ogni cosa sulla storia, il gameplay e l'aspetto tecnico del gioco, visto che qui ci focalizzeremo sulle novità appena scoperte.
La nuova regione
Questa volta la prova era focalizzata su quella che dovrebbe essere la seconda regione incontrata durante la campagna; in realtà potrebbe essere il primo territorio dove Valhalla si apre in tutte le sue feature e peculiarità visto che, probabilmente, dopo una parte introduttiva tra i territori del Nord e magari una sorta di tutorial non appena sbarcati in Inghilterra, è proprio in questa zona che il giocatore dovrebbe essere lasciato completamente libero.
Siamo nella regione Mercia con il territorio che prende il nome di Ledecestreshire, una contea rigogliosa e moderatamente lussureggiante, piena di saliscendi in quella che si prospetta essere una zona collinare e parzialmente rocciosa sulla falsariga di quella incontrata nella nostra precedente prova, l'East Anglia. Il livello indicato come consigliato è il 20 e la nostra sessione di prova si apriva con l'insediamento già costruito e anche decisamente potenziato. Su quest'ultimo aspetto torneremo nel prossimo paragrafo.
Dopo aver ripreso confidenza con i comandi e aver esplorato in lungo e in largo l'avamposto, abbiamo accettato la quest principale che ci portava verso l'interno della regione dopo un lungo viaggio in barca, utile ad ascoltare e conoscere la situazione della contea e soprattutto le ragioni per cui era essenziale portarla dalla nostra parte. Come già detto in molteplici occasioni, Assassin's Creed Valhalla abbandona la strada della lunghissima quest principale in favore di tutta una serie di archi narrativi verticali che ci permetteranno di scoprire, conoscere e poi "liberare" le varie regioni che compongono l'Inghilterra con l'obiettivo ultimo di favorire l'avanzata vichinga e conquistare un territorio piagato dalle faide interne e dai conflitti sociali.
Chiaramente ci sarà una trama orizzontale di respiro più ampio ma, un po' come ci hanno abituato gli MMO alla World of Warcraft e alla Final Fantasy XIV, ma anche il secondo capitolo di The Division per rimanere in casa Ubisoft, avere più storie autoconclusive in grado di stimolare il giocatore all'esplorazione e fargli prendere maggiore confidenza con i personaggi principali, può aiutare a tenere il filo della trama e a sentirsi maggiormente coinvolto nelle decine di ore che, probabilmente, saranno richieste per portare a termine Valhalla.
Esattamente come per l'East Anglia, anche la storia del Ledecestreshire vede Eivor, il nostro protagonista, alle prese con un regnante che andrà obbligato ad abdicare in favore di un nostro protetto, accettato dalla popolazione della zona e più incline a venire incontro alle necessità vichinghe. Tutto l'arco narrativo ci porterà quindi a scarrozzare per la regione nel tentativo di trovare un modo per assaltare l'ultima roccaforte del re attuale, per poi lanciarci al suo inseguimento dopo aver scoperto il nascondiglio segreto dove si era rifugiato non appena l'esito dello scontro aveva iniziato a volgere in nostro favore.
Chiaramente incontreremo sia comprimari della stessa stirpe di Eivor, uno dei quali assolutamente folle e brutale, Ivarr, sia tutta una serie di figure legate al re da destituire e che ci faranno sudare sette armature di cuoio per tentare di portarli dalla nostra parte o, almeno, di rivelarci informazioni cruciali alla prosecuzione della storia.
Questa idea di narrativa adottata da Ubisoft indubbiamente funziona, è più fluida e naturale seppure molto più lineare rispetto allo stile dei capitoli precedenti e permette di scoprire il territorio e di vivere quindi l'avanzata in Inghilterra in modo più graduale anche se chiaramente il giudizio in fase di recensione dovrà tenere conto della varietà di questi archi narrativi e di come il gioco li legherà tra loro nel passaggio da una regione alla successiva. Passaggio che, per il momento, sembra legato a una sorta di mappa tattica presente nel quartier generale dell'insediamento, dove potremo vedere l'avanzata delle nostre forze e indicare la zona successiva da visitare, una volta conclusa la trama di quella attuale.
L'insediamento
Tra le principali novità di questo capitolo troviamo l'insediamento di Assassin's Creed Valhalla: una sorta di ritorno ai possedimenti del giocatore che avevano caratterizzato alcuni dei capitoli più vecchi della serie, su tutti la Monteriggioni di Assassin's Creed II. Anche se durante la prova non abbiamo potuto spingerci molto oltre i confini dell'avamposto, questa volta l'area gestita dal giocatore sembra essere direttamente amalgamata nell'open world, non confinata all'interno di una istanza. Il territorio dove è posizionato l'accampamento di Ravensthorpe è il Grantebridgeshire e sembra essere la primissima zona incontrata e colonizzata da Eivor una volta sbarcato in Inghilterra.
Il concetto di fondo è immediatamente chiaro: investendo le risorse raccolte durante i raid, potremo prima costruire e poi potenziare una serie di edifici che ci daranno accesso a venditori specializzati, una sorta di storico dell'arte che ci ricompenserà con dei collezionabili portandogli gli artefatti romani ritrovati sulla nostra strada, uno specialista della poesia in rima, utile per allenarsi in questo minigioco, e anche una manciata di personaggi con cui poter interagire per modificare l'estetica di Eivor e dei suoi soldati. Sempre all'interno dell'insediamento potremo allenarci all'Orlog, il gioco dei dadi che probabilmente sarà uno dei minigiochi più elaborati con cui potremo svagarci in Valhalla, e visitare il quartier generale con cui impostare la regione da visitare per la prosecuzione della trama principale.
Le possibilità di interazione sono davvero moltissime man mano che costruiremo gli edifici: potremo comprare e utilizzare un nuovo cavallo per gli spostamenti rapidi o l'iconico corvo fondamentale per le ricognizioni dall'alto; potremo modificare completamente l'aspetto della nostra imbarcazione; potremo anche potenziare ogni singolo pezzo di equipaggiamento. E un ampio spazio riguarderà la personalizzazione del protagonista e del suo principale alleato.
Da quel poco che siamo riusciti a vedere girovagando per l'insediamento infatti, sarà possibile interagire con due forme di personalizzazione estetica: una completamente relativa a Eivor con cui modificare capelli, barba e tatuaggi su tutto il corpo, un'altra che ci permetterà invece di impostare le fattezze fisiche del suo secondo in comando che ci accompagnerà durante i raid, il Jomsviking. Da quanto abbiamo potuto vedere sarà possibile non solo configurarlo esteticamente ma anche nel vestiario e nell'armamentario con conseguenze che potranno probabilmente avere risvolti sul gameplay e sulle battaglie garantendo, magari, bonus ai nostri alleati per renderli più efficienti in battaglia.
Giusto a titolo informativo, nella nostra sessione di gioco, l'insediamento era di livello 3 su un massimo di 6 e potenziando 2 edifici e costruendone uno nuovo lo abbiamo portato a un passo dal quarto livello. Le risorse con cui bisognerà fare i conti per la crescita dell'accampamento sono 2: i rifornimenti e i materiali grezzi e, da quanto visto, le potremo recuperare in abbondanza solo lanciandoci nei raid con tutti i nostri compagni al seguito, sia via nave che via terra dopo aver suonato il corno in una posizione sopraelevata all'interno del villaggio o della fortificazione da conquistare.
Le attività secondarie
Una volta completato l'arco narrativo principale del Ledecestreshire e aver investito qualche minuto (e un bel po' di risorse) sull'insediamento, abbiamo provato nuovamente a lasciarci guidare dal flusso dell'open world di Assassin's Creed Valhalla: così giusto per gradire e continuare a vedere fino a dove si era spinta la creatività degli sviluppatori.
Come già ci siamo ritrovati a dire più e più volte, questo capitolo di AC rompe con la tradizione del franchise e non propone più una struttura rigida e standard dove alle quest principali si affiancano una lunghissima serie di quest secondarie e attività aggiuntive da "attivare" dialogando con un qualche personaggio non giocante o interagendo con specifici elementi dello scenario. Stavolta tutti gli elementi "accessori" sono parte integrante dell'esplorazione della regione e sono racchiusi in 3 indicatori ben visibili quando si osserva la mappa: ricchezza (o benessere, non sappiamo ancora bene quale sarà la traduzione italiana), misteri e artefatti. Questi indicatori potranno essere incrementati trovando i relativi punti di interesse: alcuni riguardano semplici tesori da recuperare, in altri casi dovremo partecipare a veri e propri eventi all'interno del mondo di gioco che dovremo influenzare con il nostro intervento, talvolta dovremo svolgere quest più classiche che si attiveranno in automatico una volta raggiunto un punto specifico della zona. Il tutto avviene in modo molto naturale e con un risultato che abbiamo apprezzato perché parte integrante di un flusso di gioco che appare ben rifinito e bilanciato.
Ci siamo così ritrovati a dover fare la spola tra un aspirante cantastorie e la sua residenza ormai disabitata per riportargli alcune vecchie canzoni; abbiamo salvato un ragazzo un po' sbadato che aveva ingerito alcune piante che lo avevano reso più rissoso del solito generando molta preoccupazione nella madre; abbiamo dato una mano a un paio di persone ad incendiare la loro vecchia abitazione, salvo poi aiutarli a svuotare la stessa costruzione, ormai preda delle fiamme, in fretta e furia per recuperare alcuni importanti suppellettili; ci siamo goduti un viaggio allucinogeno in compagnia di alcune foche che ci hanno indicato alcuni portali da seguire in un determinato ordine; e non sono mancate alcune interazioni con i monoliti di pietra in stile Stonehenge e con alcune alterazioni dell'Animus che hanno trasformato Valhalla in un platform.
E sia chiaro che vi stiamo solo raccontando le situazioni più anomale perché una buonissima parte di questi punti di interesse da scovare e completare riguardano i combattimenti più disparati e l'esplorazione di accampamenti, villaggi e ruderi spesso sorvegliati da soldati inglesi che non vedono l'ora di tagliarci la testa.
Da questo punto di vista siamo estremamente curiosi di scoprire fino a dove si spingerà Valhalla nel tentare di offrire delle valide deviazioni lungo la strada che ci porterà a svolgere i vari archi narrativi principali, ma già da ora ci sentiamo di dire che sul fronte della struttura delle quest, la soluzione adottata da questo capitolo è sicuramente interessante.
Evitiamo di aggiungere molte parole in merito all'aspetto grafico e tecnico del gioco visto che le nostre impressioni sono rimaste allineate con quanto detto nella precedente prova: Assassin's Creed Valhalla offre un eccellente colpo d'occhio grazie a degli scenari davvero splendidi da vedere e, su PC, il titolo gira fluidamente a una risoluzione di rendering in 4K anche se purtroppo non abbiamo dettagli precisi sulla componentistica che faceva girare il titolo prima di inviarci il flusso in streaming.
A convincerci meno sono sicuramente i modelli dei personaggi, ormai davvero troppo ancorati a uno stile old-gen in termini di qualità, varietà, espressività e conta poligonale con l'unica eccezione del nostro protagonista, e le animazioni. Queste ultime appaiono decisamente sottotono non tanto per la loro qualità e per il feedback restituito al giocatore soprattutto durante i combattimenti, ma per una certa approssimazione sia nelle interazioni e quindi nelle compenetrazioni, sia nei punti di collegamento che spesso restituiscono un effetto poco pulito e fluido. Ci auguriamo che su questo fronte Valhalla possa godere di un'approfondita opera di rifinitura durante il mese che ci separa dalla sua uscita. Il suo arrivo sul mercato è infatti previsto per il 10 novembre su PC, PS5, PS4, Xbox One, Xbox Series X e S, Stadia.
Assassin's Creed Valhalla ha moltissime frecce ben riposte nella faretra di Eivor: la struttura narrativa suddivisi in archi auto conclusivi che stimolano il giocatore a esplorare a fondo ogni territorio prima di passare al successivo, si combina molto bene con la nuova gestione delle attività secondarie meno legate alla classica interazione lineare del "trova il personaggio non giocante, parla con lui, svolgi la quest, ritorna da lui per la ricompensa". E tutto questo è ben circondato dall'approfondita e avanzata opera di personalizzazione che possiamo effettuare sul protagonista e sull'insediamento che vedremo crescere al suo fianco. A questo punto rimane solo da scoprire se il gioco riuscirà a mantenere elevata la sua qualità lungo tutto il percorso necessario al suo completamento.
CERTEZZE
- Tantissimi contenuti innestati in una struttura coerente e ben amalgamata
- I combattimenti sono fisici e divertenti
- Il colpo d'occhio delle ambientazioni è straordinario...
DUBBI
- ...ma continuiamo a non essere convinti dei modelli dei personaggi e delle animazioni
- Quanti riempitivi incontreremo sulla nostra strada verso il completamento del gioco?