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ASUS ROG Chakram, provato alla Gamescom 2019

Un nuovo mouse fa capolino tra la miriade di annunci di ASUS in questa Gamescom 2019. Si tratta del ROG Chakram, una periferica che cerca di allontanarsi dalla solita guerra dei pulsanti proponendo una feature inedita: un joystick analogico

PROVATO di Pierpaolo Greco   —   21/08/2019

Che il mouse sia rimasta una periferica ancorata a un design desueto e ormai anacronistico è semplicemente un dato di fatto. Grazie all'influenza del mercato console siamo infatti letteralmente sommersi da joypad di ogni forma e dimensione, con decine di funzionalità diverse e linee produttive che permettono di andare incontro a molteplici fasce di utenza. Ma per quello che riguarda i due device di input fondamentali per il gaming PC, tastiere e mouse, una serie di necessità strutturali e di utilizzo hanno fatto sì che la concorrenza si sviluppasse verso direzioni tradizionali e spesso poco innovative. In fin dei conti il design del mouse è ben ancorato nella testa di tutti: deve avere due pulsanti e una rotellina e la battaglia si combatte a suon di ulteriori pulsanti da aggiungere sulla scocca e prestazioni sempre più spinte per quello che concerne il sensore che rileva i movimenti.

Asus Rog Chakram Gamescom 2019 Main

Da quando si è tolta la pallina in gomma (qualcuno se la ricorda ancora?) e al di fuori di una manciata di soluzioni estetiche molto audaci, non ci sono state implementazioni davvero originali sulla struttura classica del mouse. Per questo motivo, abbiamo salutato con grande curiosità e interesse la presentazione del ROG Chakram: un prodotto nuovo di zecca che ASUS ha mostrato nell'evento dedicato alle sue novità organizzato a Colonia con un giorno di anticipo rispetto all'apertura della Gamescom. Si tratta di un mouse che, accanto a tutta una serie di feature più o meno in linea con la concorrenza, implementa una piccola escrescenza che mai ci saremmo aspettati di vedere in una periferica di questo tipo: un piccolo joystick similare agli analogici che troviamo nei joypad.

Le specifiche

Prima di entrare nel dettaglio del joystick, riepiloghiamo le principali caratteristiche del Chakram. Si tratta di un mouse che può essere utilizzato sia in modalità cablata tramite USB-C, sia in wireless utilizzando la connessione 2,4 GHz oppure il Bluetooth (BLE). Può essere ricaricato ovviamente tramite il cavo ma anche attraverso la ricarica wireless QI, un particolare molto interessante che ben si abbina al tappetino Balteus di ASUS che infatti faceva bella mostra di sé sui banchi di prova. Il mouse è in grado di offrire, sulla carta, circa 100 ore di autonomia in modalità Wi-fi e 135 se si utilizza il protocollo Bluetooth con una ricarica super veloce che consente di avere 12 ore di utilizzo a fronte di appena 15 minuti di collegamento a una presa di alimentazione. Montato all'interno dello chassis troviamo un sensore ottico in grado di raggiungere i 16.000 DPI di definizione con una velocità di tracking di 400 IPS e un'accelerazione potenziale di 40g. Il pooling è di 100 Hz. Oltre ai due pulsanti tradizionali, troviamo la rotellina, due ulteriori pulsanti laterali (sono tutti programmabili) e un pulsante specifico per regolare al volo la sensibilità dei DPI. Il peso del Chakram, senza cavo, è di 121,6 grammi. E arriviamo all'introduzione che ha destato la nostra curiosità. Sul lato sinistro del mouse, all'altezza del posizionamento tradizionale del pollice, troviamo infatti un piccolo stick in grado di muoversi liberamente e che può essere configurato e utilizzato in modalità analogica o digitale.

Asus Rog Chakram Gamescom 2019 2
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Nel primo caso avremo un joystick in grado di rilevare il movimento a 360 gradi con una risoluzione xy a 256 livelli. Giusto per darvi un esempio concreto, il mouse poteva essere utilizzato durante l'evento per una partita volante a GTA 5. Avete presente quel setup incredibilmente scomodo con cui ci ritroviamo a giocare il capolavoro di Rockstar su PC? Quando siamo costretti ad affiancare a mouse e tastiera, comodissimi e ultra precisi per le fasi in cui si è a piedi o a bordo di un veicolo, un joypad per riuscire a gestire i velivoli? Ecco con il Chakram potrete tranquillamente passare da un aereo al vostro personaggio senza dover staccare le mani da mouse e tastiera ma assicurandovi la precisione e la reattività tipici di un joypad. Nella seconda modalità di configurazione, quella digitale, il joystick diventa quattro differenti pulsanti in uno: ogni direzione cardinale è un pulsante. Questo setup risulta estremamente indicato per gli shooter in prima persona dove possiamo inclinarci lateralmente oltre un ostacolo o una copertura. Di solito sono funzioni assegnate ai tasti Q ed E della tastiera e costringono il giocatore a staccare i polpastrelli dalla combinazione WASD. Con il Chakram potremo assegnare questi comandi al piccolo analogico e utilizzare il pollice in modo rapido ed estremamente intuitivo, tra l'altro senza il rischio di sbagliare pulsante da premere. Ora è scontato che sarà necessaria una prova approfondita per testare l'effettiva reattività e resistenza del joystick ma è indubbio che, almeno sulla carta e sondando le prime impressioni dei giornalisti presenti all'evento, l'idea di ASUS è apparsa a tutti molto affascinante.

Personalizzazione senza limiti

Ovviamente non potrebbe essere una periferica ASUS senza un qualche grado di personalizzazione estetica o funzionale e infatti il Chakram supporta sia l'illuminazione Aura Sync attraverso il logo posizionato sulla parte posteriore del mouse, sia una serie di "aggiustamenti" meccanici che possono essere effettuati sullo chassis e sui pulsanti. Innanzitutto la scocca che ricopre il mouse può essere sganciata magneticamente e sostituita con una copertura matte che scurisce il logo quasi a renderlo invisibile. In aggiunta entrambe le coperture in plastica che ricoprono i pulsanti principali possono essere rimosse, anche queste magneticamente, per scoprire i micro-switch che regolano la pressione del pulsante sinistro e destro e che possono essere a loro volta sostituiti al volo senza utilizzare cacciaviti o pinze. Quelli montati di default sono Omron di tipo D2FC-F-K(50M).

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Anche il joystick può essere personalizzato: nella custodia che accompagna il Chakram troveremo infatti, oltre a tutta la cavistica essenziale per il suo uso, una manciata di stick di differente spessore e altezza, sullo stile del pad Elite di Xbox One, ma anche uno sportellino che può essere utilizzato per coprire l'alloggio del joystick una volta che questo viene rimosso (azione che può essere svolta molto facilmente a mano), così da rendere il Chakram un mouse "normale". Al momento mancano dettagli precisi in merito alla disponibilità di questo mouse sul mercato italiano ma è assai probabile che lo vedremo distribuito nell'arco dell'autunno a un prezzo che dovrebbe essere compreso tra i 179€ e i 199€.

L'ASUS ROG Chakram ci ha incuriosito e dopo una rapida prova non facciamo fatica a considerarlo un'interessante innovazione all'interno di un mercato, quello dei mouse, particolarmente statico e ancorato a pochi elementi distintivi. L'aggiunta del joystick può davvero offrire quel qualcosa in più che i giocatori più smaliziati e legati a specifici generi stanno probabilmente cercando. Attendiamo quindi con curiosità di poter provare un sample definitivo in fase di recensione.

CERTEZZE

  • Design essenziale, sobrio e funzionale
  • Ottima l'autonomia dichiarata in modalità wireless
  • L'aggiunta del joystick potrebbe essere davvero intelligente

DUBBI

  • È essenziale testare sul lungo periodo il reale uso del joystick nei giochi
  • Nonostante la grande personalizzazione, non è possibile montare pesi nel mouse