In pieno Halloween, torniamo a parlare dell'offerta Games with Gold per una carrellata sui nuovi titoli annunciati per il mese di novembre 2018, dopo un ottobre che, come abbiamo visto nella puntata scorsa della rubrica, non ha propriamente brillato per titoloni, pur difendendosi bene sul fronte del gameplay grazie a Overcooked e l'ancora abbastanza giovane Hitman: Blood Money. Il mese di novembre appare decisamente più ricco e baldanzoso, con il ritorno a grande richiesta del tipico titolo tripla A per Xbox One e due giochi veramente di grande spessore per Xbox 360, sebbene decisamente datati a questo punto. Si tratta di Battlefield 1 e Race the Sun per Xbox One e poi Assassin's Creed e Dante's Inferno per Xbox 360, ovviamente giocabili anche questi su Xbox One grazie alle funzione di retro-compatibilità.
Il valore monetario dei giochi regalati questo mese può trarre in inganno, poiché in verità Battlefield 1 si trova in forte sconto da qualche giorno a questa parte, ma a caval donato non si guarda in bocca, giusto? Tocca segnalare in ritardo, purtroppo, vista la tempistica di pubblicazione della rubrica, che anche il Premium Pass era gratuito in questi giorni su Xbox Store, dunque scaricando anche quello era possibile avere l'intero e ricco pacchetto dello sparatutto DICE ed EA alla modica cifra di zero euro: speriamo che abbiate potuto approfittare dell'occasione. Anche questo mese non sembra caratterizzato da alcun filo conduttore nella scelta dei giochi, cosa piuttosto strana considerando la presenza di Halloween, che solitamente viene sfruttato per inserire sempre qualche gioco horror, ma forse l'iniziativa collegata intrapresa su Xbox Game Pass ha tolto spazio alla selezione di giochi su Games with Gold. In ogni caso poco male, considerando comunque la qualità dei titoli messi a disposizione.
Battlefield 1 - Xbox One (dal primo al 30 novembre)
Forse non ha molto senso descrivere qui Battlefield 1, trattandosi di uno dei giochi più popolari di quest'anno e ancora molto giocato da una folta community di videogiocatori. C'è da dire che si tratta di uno degli sparatutto in soggettiva più originali visti ultimamente in termini di ambientazione, almeno per quanto riguarda le serie a cadenza annuale o quasi, tanto da farci dispiacere il fatto di abbandonare le atmosfere della Prima Guerra Mondiale per tornare alle ben più consuete scene della Seconda Guerra Mondiale con il prossimo arrivo di Battlefield V. In ogni caso, un po' di rotazione ci vuole e non è detto che questa scenografia non sia destinata a tornare in futuro; ma per chiunque non abbia ancora avuto modo di provare il gioco, questa offerta è veramente da non perdere.
Ancora di più se, come dicevamo sopra, siete riusciti ad arraffare in tempo un Premium Pass gratuito su Xbox Store, cosa che da accesso all'esperienza completa di Battlefield 1, comprese tutte le espansioni uscite in seguito, incrementandone sensibilmente i contenuti. Il rischio maggiore, a questo punto, è che l'incombere di Battlefield 5 possa svuotare velocemente i server del capitolo precedente di giocatori attivi, ma è più probabile che questo sia destinato ad essere un processo graduale: insomma, si prospettano ancora almeno vari mesi di gioco multiplayer online intenso su Battlefield 1 e proprio il suo ingresso nei Games with Gold è destinato probabilmente a dare una nuova spinta all'attività sui server, visto il logico incremento nell'utilizzo che ne verrà fuori. Con 64 giocatori contemporaneamente attivi su una stessa mappa, peraltro, l'esperienza multiplayer di Battlefield è sempre impressionante, come ben sa chiunque abbia mai avuto a che fare con qualche capitolo della serie. Male che vada, c'è sempre la campagna single player da provare, anche se chiaramente ricopre un'importanza nettamente minore nell'economia complessiva.
Race the Sun - Xbox One (dal 16 novembre al 15 dicembre)
Sembra sia un po' calata la mania per gli endless runner che aveva investito il mercato, specialmente quello mobile, qualche anno fa. Nella pletora di imitazioni più o meno riuscite, più o meno mascherate di Canabalt e simili, il concetto della corsa senza fine è stato anche ripreso da alcune produzioni che si sono poi rivelate davvero molto interessanti. Race the Sun rientra in questa categoria, anche se ascriverlo al genere degli endless runner potrebbe essere alquanto riduttivo. In questo gioco ci troviamo a controllare una navetta a energia solare lanciata e folli velocità all'interno di varie ambientazioni dallo stile fortemente minimalista, dove figure solide geometriche si stagliano sul cammino facendo da ostacoli e creando passaggi, spesso trasformandosi e cambiando posizione in modo da costringere a veloci aggiustamenti di traiettoria per non schiantarsi. I livelli vengono costruiti in maniera procedurale sulla base di regioni distinte, ognuna delle quali è caratterizzata da un certo numero di sfide da portare a termine.
Oltre alla necessità di schivare gli ostacoli, data la natura solare della propulsione della navetta diventa necessario anche rimanere sempre in contatto con la luce del sole, dunque se si passa per troppo tempo sotto l'ombra il velivolo perde potenza, decelera e infine va in stallo. Colpendo invece qualsiasi ostacolo si incappa nella distruzione della navetta e nella fine immediata della corsa. Quello che colpisce maggiormente in Race the Sun è il senso di velocità, nella corsa costante che caratterizza la navetta che richiede continuamente nervi saldi e immediata capacità di adattamento per portare a termine delle corse pulite. Il tutto rientra nella classica esaltazione adrenalinica da "trench run" di Star Wars, con le ali della navetta che sfiorano in continuazione gli ostacoli, viaggiano velocissimi e a bassa quota fra innumerevoli oggetti, torri, piramidi, pareti e quant'altro. Non mancano ovviamente power-up e bonus da raccogliere sul cammino, in perfetto stile racing arcade.
Assassin's Creed - Xbox One e Xbox 360 (dal primo al 15 novembre)
Eccoci di fronte a un altro caso di gioco che ha bisogno di ben poche presentazioni. In molti probabilmente ricorderanno ancora quando sulle riviste si iniziò a parlare del primo Assassin's Creed e la sorpresa poi di vederlo in azione. A partire dalle prime immagini e dai primi video apparve subito chiaro il fatto di trovarsi di fronte a un titolo destinato a lasciare il segno, sia per la sua particolare ambientazione e storia sia per certe soluzioni tecnologiche e di design che avevano un aspetto particolarmente avanzato, quasi sperimentale. Il fascino del primo capitolo, con il tenebroso e carismatico Altair ad introdurre per la prima volta quella strana e impressionante narrazione fanta-storica di templari e assassini in lotta per contendersi la conoscenza e il dominio del mondo, è rimasto largamente immutato, anche dopo una grande quantità di capitoli che hanno trasformato lo spirito originale facendo diventare Assassin's Creed una serie eclettica ma anche mainstream, qualcosa di ben lontano dall'innovazione dirompente apportata sul mercato dal primo capitolo del 2007.
Anche la stessa ambientazione mediorientale, con la sua particolare magia esotica, rimane una delle più affascinanti nell'ormai variegato universo messo in scena nei vari capitoli della lotta eterna tra templari e assassini, recentemente giunta anche sulle coste della Grecia, dopo essere risalita fino agli antichi egizi. D'altra parte, lo stesso rendering ancora limitato dalla tecnologia dell'epoca sembra ammantare tutto il comparto grafico del primo Assassin's Creed di una specie di alone da classico, facendo pensare tra l'altro che l'impossibilità di trovare un fotorealismo convincente possa stimolare positivamente la creatività dei grafici, in molti casi trovando soluzioni che sembrano anche migliori. Insomma, tornare a giocare al primo Assassin's Creed, seppure datato, può risultare ancora molto interessante, senza considerare che la retro-compatibilità di Xbox One applicata a questo gioco effettua un lavoro veramente egregio nell'ammodernare ulteriormente le caratteristiche dell'impianto grafico.
Dante's Inferno - Xbox One e Xbox 360 (Da 16 al 30 novembre)
Cosa succederebbe se si prendesse il Sommo Poeta italiano e si trasformasse in un combattente crociato, forgiato da mille battaglie tanto da renderlo in grado di lanciarsi all'inferno e combattere contro i dannati a suon di colpi di falce fienaia, strappata alla Morte in persona. Altro che dolce stil novo! Dante's Inferno è contemporaneamente il più grosso affronto alla storia letteraria italiana e anche un modo per rendere decisamente accessibile la Divina Commedia per un pubblico di teenager, cosa che rappresenta già un risultato importante. Il Dante proposto da Visceral Games ed Electronic Arts, gonfio di rabbia, spirito di vendetta e anche amore per la sua Beatrice, si fa largo fra schiere di dannati a suon di botte come il miglior Kratos, avendo tratto in effetti un'ispirazione evidente da God of War. Lasciando perdere la legittima indignazione per il trattamento riservato al Sommo Poeta, bisogna dire che Dante's Inferno è anche dannatamente (parola che capita a fagiolo) divertente: si tratta di un action game in terza persona dallo stile piuttosto classico ma dotato di un'ambientazione molto particolare, grazie al fatto di basarsi sull'inferno dantesco.
Dal punto di vista artistico, il fatto di prendere scene e personaggi dall'Inferno ha consentito la costruzione di una lore veramente originale rispetto a quanto visto finora nei videogiochi, sebbene ovviamente strappata a forza dalla sua collocazione originale, recidendo al contempo tutti i possibili collegamenti storici e culturali che caratterizzano i passaggi del poema in cui i personaggi sono collocati. Rimane dunque solo la potente estetica dell'inferno dantesco originale, filtrata soprattutto attraverso la visione di Gustave Doré, a dire il vero riprodotta in maniera magistrale dall'art direction del gioco. Quello che più conta, in ogni caso, è che Dante's Inferno è ancora godibile e il suo ritorno in retro-compatibilità è un'ottima occasione per riscoprirlo, considerando peraltro la discussa fine del team Visceral e di conseguenza le scarse possibilità che il gioco possa tornare sulle scene in qualche forma ufficiale.