Quando un team di appassionati si cimenta con il proprio genere preferito, solitamente quello che viene fuori è un prodotto solido e interessante, ricco di dettagli e funzionalità di cui magari si sentiva la mancanza. Potrebbe essere appunto il caso di Broken Roads, il gioco di ruolo sviluppato da Drop Bear Bytes.
Ambientato in un'Australia post-apocalittica, tanto violenta e aspra quanto desolata, il gioco ci mette al comando di un mercenario (unica classe disponibile nella demo) che viene assoldato da una piccola comunità per portare a termine una missione, ma che rimane poi coinvolto in una serie di dinamiche che lo spingeranno a porsi delle domande e prendere delle decisioni.
In occasione dello Steam Next Fest abbiamo provato Broken Roads, e benché la versione dimostrativa fosse piuttosto breve, ci ha dato quantomeno un'idea di ciò che questa produzione si pone l'obiettivo di offrire ai fan degli RPG di stampo tradizionale.
Creazione del personaggio e bussola morale
La novità più rilevante di Broken Roads la si scopre già nei primissimi minuti, quando ci si accinge a creare il proprio personaggio. La grafica disegnata a mano limita la scelta per quanto concerne l'aspetto del proprio avatar a quattro varianti, due maschi e due femmine, ma poi arrivano i dettagli relativi alla bussola morale, un sistema che punta ad aggiungere spessore e sfaccettature a questo specifico aspetto dell'esperienza.
Sono quattro le inclinazioni filosofiche a cui potremo attingere con le nostre parole e le nostre azioni durante la campagna: umanista, dunque solidale e premuroso, per cui la dignità delle persone è sempre al primo posto; utilitarista, che guarda al lato pratico e mette il bene comune al di sopra di quello individuale; machiavellico, freddo e calcolatore: focalizzato sul proprio gruppo rispetto agli altri; e infine nichilista, un individuo che pensa solo a se stesso e non si cura di nessun altro.
Dopodiché l'editor sfocia nel classico, fra attributi (forza, agilità, determinazione, consapevolezza, intelligenza e carisma) e abilità, con queste ultime che spaziano dall'attitudine a combattere, sia a mani nude che con le armi da fuoco, alla capacità di riflettere e agire da leader, cogliere al volo le opportunità e accorgersi di ciò che ci accade intorno, ma anche magari reggere bene l'alcol e prendersi dei rischi che potrebbero ribaltare una situazione difficile.
Durante la demo ci siamo affidati un po' al caso, lasciando fosse il sistema ad assegnare automaticamente i punti disponibili, ma ritrovandoci poi con un personaggio decisamente in difficoltà tanto nei confronti verbali quanto in quelli fisici, praticamente privo di precisione di tiro (sbagliavamo i colpi anche a bruciapelo!) e abituato a non spuntarla in nessun caso: non proprio il ritratto dell'eroe che avremmo voluto essere, ma magari nel gioco completo andrà meglio.
Struttura e risvolti narrativi
Trattandosi di un RPG narrativo, Broken Roads punta parecchio sui dialoghi e le interazioni che li innescano, imponendoci in alcuni momenti di fare conoscenza con i membri di una comunità e scoprire in questo modo se ci sono incarichi principali o secondari che è possibile sbloccare per portare avanti la progressione, e che vanno ad affollare l'immancabile lista degli obiettivi.
Il gioco è completamente in inglese, dal parlato ai sottotitoli, e ciò appesantisce inevitabilmente un elemento chiave dell'esperienza, che speriamo da qui al lancio venga localizzata anche nella nostra lingua proprio per evitare situazioni in cui, complice la generale lentezza del gameplay, si tendono a saltare porzioni di testo che magari hanno un peso e un ruolo specifico all'interno della storia.
Strutturalmente sembra tutto piuttosto semplice e lineare: nella demo il nostro personaggio arriva nel villaggio che lo ha assoldato e parte insieme ad alcuni compagni per una missione di recupero, salvo imbattersi in una tragedia che si è consumata a pochi chilometri dall'insediamento, occuparsi di un branco di sgherri e incontrare infine l'uomo che gli è stato chiesto di scortare, sullo sfondo di una nuova città apparentemente pacifica.
Il gameplay segue anch'esso dinamiche tradizionali, con il più classico dei "clicca e vai" (a proposito: il controller sulla carta è supportato ma nella pratica non funziona, dunque mouse e tastiera sono chiaramente un must) che consente anche di interagire e attivare dialoghi che avremo la possibilità di gestire ricorrendo alla già citata bussola morale e alle opzioni che la caratterizzano: sceglieremo di essere umanisti, utilitaristi, machiavellici o nichilisti?
Il problema è che, a prescindere dall'approccio, sembra davvero difficile spuntarla: pur avendo optato nella demo per una serie di comportamenti che ritenevamo adeguati al contesto, ci siamo ritrovati a essere parecchio maltrattati dai personaggi non giocanti, che si trattasse di sconosciuti o dei nostri stessi compagni, al punto da sospettare che in alcune situazioni non sia possibile trovare una soluzione praticabile per evitare di uscirne come dei completi inetti.
È possibile che questo approccio così scontroso faccia parte dei meccanismi che i ragazzi di Drop Bear Bytes hanno immaginato per la progressione del personaggio, che magari a un certo punto diventerà una figura percepita dagli altri come affidabile e rispettabile, ma nella prima ora della campagna si ricevono così tante sberle da demoralizzarsi.
Gameplay: un grande punto interrogativo
Siamo sicuri che la bussola morale messa a punto dagli sviluppatori di Broken Roads sia destinata a produrre un ampio ventaglio di situazioni alternative, ma chiaramente la breve demo disponibile in occasione dello Steam Next Fest non ha reso possibile approfondire la questione. Per il resto, il gameplay non si discosta dalla tradizione degli RPG di questo tipo.
I combattimenti, in particolare, non ci hanno entusiasmato: gestiti da un classico sistema a turni, vedono i personaggi del party muoversi e attaccare, sulla base dei punti azione disponibili, con anche la possibilità di ricorrere ad abilità speciali che possano mischiare un po' le carte in tavola. L'esecuzione lascia tuttavia a desiderare: per il momento sembra tutto parecchio piatto e privo di mordente.
Realizzazione tecnica
Incide da questo punto di vista il comparto tecnico, che se da un lato fa sfoggio di una grafica completamente disegnata a mano, come detto, con alcuni scorci suggestivi, un buon uso dei colori e una grande cura per i dettagli, dall'altro restituisce a una prima occhiata la sensazione di trovarsi di fronte a uno dei tanti mobile game con meccanismi strategici e di city building, anche per via degli scenari di dimensioni contenute e a compartimenti stagni.
Il sonoro invece può contare su alcuni brani notevoli e su dialoghi ben interpretati, con l'eccezione forse della voce narrante e "fischiettante", che anziché far montare l'entusiasmo nei confronti dell'avventura ci ha dato la sensazione di un progetto alla fine dei conti meno solido e promettente rispetto a quelle che erano le nostre aspettative: vedremo cosa cambierà da qui al lancio, previsto per quest'anno.
Broken Roads potrebbe avere le carte in regola per offrire un'esperienza RPG più profonda e stratificata della media, ma la breve demo dello Steam Next Fest non consente ovviamente di verificarlo, limitandosi a offrire un piccolo assaggio della campagna. Il quadro che viene fuori al momento non è purtroppo entusiasmante: in attesa di capire quali saranno le effettive implicazioni della bussola morale e la gestione della progressione, nei primi minuti il gioco appare fin troppo burbero e ostile, evitando di concedere alcuna soddisfazione: non proprio l'approccio migliore, se l'obiettivo era far sì che gli utenti mettessero il titolo nella propria wishlist.
CERTEZZE
- La bussola morale sembra interessante
- Sul piano narrativo il potenziale c'è tutto
- I contenuti non dovrebbero mancare
DUBBI
- Ostile e scorbutico nei dialoghi, manco gli avessimo offeso la madre
- Combattimenti bruttini
- Demo troppo breve per verificare lo spessore del gioco