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Call of Duty: Black Ops 6, abbiamo visto in anteprima il nuovo sparatutto di Treyarch

Siamo volati a Los Angeles per un incontro in esclusiva italiana con Call of Duty: Black Ops 6, il nuovo sparatutto di Treyarch che esordirà al lancio su Xbox Game Pass.

ANTEPRIMA di Gianluca Musso   —   09/06/2024
L'artwork ufficiale di Call of Duty: Black Ops 6
Call of Duty: Black Ops 6
Call of Duty: Black Ops 6
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Los Angeles, in questa specifica parte dell'anno, è senza dubbio una delle città più calde del pianeta, anche se i termometri fanno registrare temperature ben più miti rispetto a quelle delle località italiane. I grattacieli della metropoli americana non sono più ricoperti da quei giganteschi manifesti che segnavano l'inizio dell'E3, ma basta farsi un giro nelle lobby degli hotel da Downtown a Santa Monica per scoprire che, anche se la convention losangelina non esiste più, la settimana dell'E3 rimane tuttora un punto d'incontro universale per chi ama, sviluppa, pubblica e racconta i videogiochi.

Questa congiuntura annuale, durante la quale gli astri del gaming si allineano sopra il cielo californiano, non ha però mai riguardato da vicino la serie Call of Duty, che per presentarsi al suo immenso pubblico ha sempre preferito fissare degli appuntamenti indipendenti, specialmente negli ultimi tempi. Quest'anno, dopo un'acquisizione valsa la cifra di 69 miliardi di dollari, tutto il marketing che circonda il nuovo capitolo è però irrimediabilmente legato a quello di Xbox, ecco perché per scoprire tutti i dettagli sul nuovissimo Call of Duty: Black Ops 6 siamo volati a Los Angeles proprio in concomitanza della grande conferenza Microsoft che si sta svolgendo in queste ore.

Accogliendo l'invito di Activision, abbiamo raggiunto in esclusiva italiana gli studi di Treyarch a Santa Monica, dove gli sviluppatori hanno finalmente desecretato davanti ai nostri occhi una valanga di informazioni sulla campagna, sulle novità di gameplay e sui contenuti che saranno inclusi nel nuovo Black Ops. Curiosi di saperne di più? Date un'occhiata a queste informazioni classificate.

Campagna ridotta o completa?

Una buona fetta dell'evento che si è tenuto tra le stanze degli studi di Treyarch non poteva che focalizzarsi sulla campagna di Call of Duty: Black Ops 6, cosa del resto abbastanza prevedibile, dopo le polemiche dello scorso anno. Vi ricorderete che uno degli elementi più critici di Modern Warfare 3 fosse appunto la sua campagna a giocatore singolo, che non solo faceva scorrere i titoli di coda dopo appena 3 o 4 ore, ma che falliva nel capitalizzare l'enorme patrimonio narrativo offerto dai capitoli originali e dalla figura di un personaggio come Makarov.

Una delle immagini promozionali di Call of Duty: Black Ops 6, che suggerisce come il governo sia stato infiltrato fino al vertice della piramide
Una delle immagini promozionali di Call of Duty: Black Ops 6, che suggerisce come il governo sia stato infiltrato fino al vertice della piramide

Bene, grazie a una chiacchierata con Matt Scronce e Yale Miller (rispettivamente Associate Design Director e Senior Director of Production dello studio) abbiamo innanzitutto sgombrato il campo da ogni sorta di equivoco, ricevendo la secca conferma che la componente a giocatore singolo di Black Ops 6 avrà una durata del tutto in linea con quelli che sono gli standard della serie, invece di essere una "campagna a metà" come quella dell'ultimo capitolo. Lo studio ci ha inoltre permesso di dare un'occhiata a un paio di missioni e ha rivelato una discreta carrellata di dettagli sulla storia che, lo sappiamo, si ambienterà agli inizi degli anni '90, in un'epoca di forti contrasti internazionali sullo sfondo della rovinosa caduta dell'Unione Sovietica.

Una storia alla Black Ops, tra deep state e agenti rinnegati

La forbice temporale tra questo e il precedente capitolo non è così ampia, ecco perché è facile presumere che Black Ops 6 sarà un seguito diretto di Cold War, raccontando una storia che si intersecherà con le più importanti crisi internazionali di quel tempo come la Guerra del Golfo, che sarà al centro di almeno una missione della campagna.

Uno scatto di Adler, che farà il suo ritorno in Call of Duty: Black Ops 6
Uno scatto di Adler, che farà il suo ritorno in Call of Duty: Black Ops 6

Treyarch non ha voluto scendere nei particolari per ovvie ragioni, ma ci ha spiegato che, nei panni di una squadra composta da nuovi elementi e da vecchie glorie come Woods e Adler, ci troveremo immersi nella lotta contro un'organizzazione che si è infiltrata ai più alti livelli del governo americano, infettando i vertici dell'esecutivo e delle principali agenzie federali.

Senza alcun punto di riferimento, la squadra non potrà fidarsi di nessuno e si troverà ad agire dall'altro lato della barricata, rinnegando il governo e operando in tutto e per tutto come agenti ribelli. Insomma, niente di più classico per la serie Black Ops, che adora rimestare nel torbido delle teorie deep state e mettere in scena complessi colpi di scena e dolorosi tradimenti. Questa volta, però, Treyarch sembra avere tutta l'intenzione di andare ancora più a fondo, un sospetto che si era innescato fin da quando abbiamo visto nel trailer d'annuncio figure come George H. W. Bush, Margaret Tatcher, Saddam Hussein e Bill Clinton.

Per darvi un'idea, quest'ultimo sarà protagonista di una delle missioni che Treyarch ci ha mostrato in anteprima, in cui i protagonisti si infiltravano in un comizio elettorale nel cuore di Washington, presieduto proprio da Clinton, in corsa per diventare presidente degli Stati Uniti. Non sappiamo che interazioni ci saranno con lui, ma la missione ha dato l'opportunità agli sviluppatori di parlarci del grado di varietà che la campagna saprà proporre, dato che i livelli non si limiteranno ad offrire solo delle semplici sparatorie lineari, ma anche sezioni furtive durante le quali potremo mettere alla prova il nostro talento nello spionaggio, senza sparare un singolo colpo.

Queste fasi non prevederanno mai un solo itinerario di gameplay, ma daranno la possibilità ai giocatori di sperimentare tra diverse alternative, un po' come accadeva del resto in Black Ops Cold War, quando ad esempio ci eravamo introdotti nel quartier generale del KGB, trovandoci a scambiare due chiacchiere con nientepopodimeno che Gorbachov. L'impressione è che Treyarch, nello sviluppare la campagna di Black Ops 6, sia ripartita esattamente da quanto di buono fatto con lo scorso capitolo, e siamo ansiosi di scoprire quali svolte potrà intraprendere la storia, considerato come lo studio ami mettere in scena diversi capovolgimenti narrativi durante le sue campagne.

Treyarch tenta di ridefinire il movimento dei Call of Duty

Naturalmente, parte della presentazione ha invece affrontato quanto di nuovo potremo aspettarci sul fronte del gameplay, che anno dopo anno viene più o meno stravolto in base alle filosofie degli studi che si occupano della serie.

L'Omnimovement di Call of Duty: Black Ops 6 in azione
L'Omnimovement di Call of Duty: Black Ops 6 in azione

Questa volta, senza andare alla spasmodica ricerca di formule magiche, nello sviluppo di questo sesto capitolo Treyarch ha voluto ragionare su ciò che rende un Black Ops un vero Black Ops, individuando nella fluidità e nella rapidità dei movimenti del soldato la caratteristica chiave dei loro amatissimi shooter. Per questo, lo studio ha voluto esplorare fin dove si potesse spingere per rendere ancora più veloce il gioco, e quest'anno introduce una corposa rivoluzione che, se sarà ben accolta dal pubblico, ha tutte le potenzialità per ridefinire i Call of Duty del futuro.

Treyarch ha ragionato sulle possibilità di movimento a disposizione dei giocatori - che comprendono corsa, scivolata e, aggiunto più di recente, anche il tuffo - e si è poi chiesta perché tutte queste funzionalità dovessero essere necessariamente imbrigliate in un'unica direzione. Da questa riflessione è nato l'"Omnimovement", un sistema di movimento che permette di sprintare, scivolare e lanciarsi in qualsiasi direzione si desideri, con l'arma saldamente ancorata suo orientamento iniziale.

A parole potrà sembrarvi strano, ma abbiamo osservato qualche clip di gameplay tratta dal comparto multigiocatore e possiamo assicurarvi che la cosa, almeno all'apparenza, sembra funzionare davvero, abbattendo tutti quei limiti classici che caratterizzavano il sistema di movimento dei Call of Duty. I personaggi sembrano infatti muoversi con estrema fluidità, non è più necessario ruotare velocemente la telecamera dopo un tuffo per sorprende gli avversari dietro un angolo, e in generale si ha molta più libertà per elaborare manovre che possano sorprendere il nemico, scivolando lateralmente per riposizionarsi sulla mappa.

Una scena tratta dal multigiocatore di Call of Duty: Black Ops 6, che potrebbe configurarsi come uno dei più frenetici del recente passato
Una scena tratta dal multigiocatore di Call of Duty: Black Ops 6, che potrebbe configurarsi come uno dei più frenetici del recente passato

Treyarch ha impiegato gli ultimi quattro anni per realizzare un set di animazioni nuove di zecca dedicate all'Omnimovement, e la buona notizia è che queste, paradossalmente, sembrano adesso più autentiche di quelle vecchie, specialmente quando il personaggio è sdraiato al suolo. In passato era necessario ruotare lentamente su sé stessi per spostare l'inquadratura, mentre adesso i modelli cambieranno postura in modo assolutamente naturale, mettendosi con la schiena verso il terreno e puntando il fucile verso le gambe. Certo, prima di ogni giudizio nel merito dovremo giocare in prima persona questo capitolo inedito, ma per il momento siamo sinceramente ottimisti sulla bontà di una ricetta di gameplay che potrà non far felici alcuni, ma che potrà essere apprezzata da chi adora i Call of Duty più frenetici.

Il pacchetto completo

In ultimo, la presentazione si è voluta soffermare su tutti i contenuti che saranno presenti al lancio all'interno di Call of Duty: Black Ops 6, un'offerta di playlist e modalità che ci ha subito riportato ai tempi d'oro della serie sviluppata da Treyarch. Se infatti nel recente passato si era cercato di integrare un'esperienza come Zombie nell'ecosistema Warzone, sarete felici di sapere che - al fianco di una componente multiplayer che includerà un totale di 16 mappe totalmente originali - farà il suo ritorno una modalità Zombie classica, quindi a turni, e dal forte accento narrativo.

Il cast principale della modalità Zombie di Call of Duty: Black Ops 6
Il cast principale della modalità Zombie di Call of Duty: Black Ops 6

Per il momento i dettagli sono ridotti all'osso, ma abbiamo intravisto le due mappe che saranno disponibili con l'uscita del gioco, una più illuminata e ambientata in West Virginia, sui monti Appalachi, e una seconda, più tetra e oscura, sviluppata tra le celle di una remota prigione confinata su un'isola. Sappiamo inoltre che sarà sempre possibile utilizzare tutti gli operatori del multigiocatore per avviare una partita Zombie, ma scegliendo alcuni personaggi avremo delle interazioni uniche, legate alla trama di Zombie. Ah, abbiamo il sottile sospetto che entrambe le mappe saranno colme di easter egg, del resto si tratta di Treyarch, no?

Il tallone d'Achille di Treyarch

Non possiamo nasconderlo, l'unica preoccupazione che ci è sorta durante questo primo contatto con Call of Duty: Black Ops 6 riguarda il suo comparto tecnico, a prima vista decisamente arretrato, rispetto agli altri episodi del franchise. Per Treyarch è un tasto dolente, dato che anche nel caso di Cold War si poteva notare un impatto visivo alquanto sottotono, per gli standard raggiunti da Call of Duty.

L'immagine del modello di uno dei personaggi di Call of Duty: Black Ops 6
L'immagine del modello di uno dei personaggi di Call of Duty: Black Ops 6

Lo studio ha fatto il passaggio al motore grafico proprietario di Activision, unificando finalmente tutti gli asset sulla stessa piattaforma, ma nonostante questo la grafica ci è parsa abbastanza arretrata. Non vogliamo però fasciarci la testa in anticipo, dato che questo feedback potrebbe essere del tutto dipeso dal fatto che abbiamo assistito a delle clip registrate da fasi alpha e beta, per questo aspettiamo qualche nuovo appuntamento col gioco per esprimerci in maniera più netta sulla questione.

Activision non poteva scegliere forse un Call of Duty migliore, per esordire sul Game Pass. Black Ops 6 ha infatti tutto l'aspetto di un tipico sparatutto Activision, condensando al suo interno tutti quegli elementi classici che hanno fatto innamorare milioni di giocatori dei primi capitoli della serie sviluppata da Treyarch. Velocità senza compromessi, una modalità Zombie classica, e una solida campagna a giocatore singolo in grado di coniugare i film di spionaggio con l'esplosività delle pellicole di Michael Bay. Un tempo ci bastava questo per divertirci. Basterà anche agli abbonati Game Pass che non hanno mai provato un Call of Duty?

CERTEZZE

  • La campagna sembra avere la giusta dignità all'interno del gioco
  • Un'offerta di contenuti solida, in linea con le aspettative
  • L'Omnimovement rischia di ridefinire i parametri di Call of Duty

DUBBI

  • La componente tecnica non sembra essere all'altezza della serie
  • Chi preferisce i Call of Duty meno frenetici difficilmente apprezzerà questo