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Chi produce oggi i giochi fisici?

Diamo un'occhiata più da vicino a quelle piccole, ma agguerrite compagnie che si occupano ancora, orgogliosamente, di pubblicare giochi in formato fisico.

SPECIALE di Giorgio Melani   —   28/07/2022

Abbiamo ormai capito da tempo che il futuro risiede nel digitale, per un sacco di buoni motivi, eppure c'è ancora chi punta sul formato fisico fino a farlo diventare una sorta di battaglia ideologica contro la naturale evoluzione tecnologica, armato di nostalgia, passione e anche diversi principi condivisibili.

Mentre il mercato si sposta sempre di più verso il download di beni immateriali e lo stesso concetto di possesso passa in secondo piano rispetto alla semplice fruizione, piccoli e agguerriti publisher come Limited Run, Strictly Limited, Super Rare e iAm8Bit si sforzano di rilanciare l'idea del gioco su supporto fisico, recuperando i principi di questa tipologia di prodotto e puntando su un pubblico di nicchia ma decisamente affezionato.

Sono compagnie nate per motivi diversi ma tutte unite dalla volontà di mantenere in vita il mercato fisico, cercando di proporre dei prodotti che riflettano, nella loro composizione, i principi base di coloro che continuano a preferire il supporto fisico sul digitale: oggetti curati, esteticamente piacevoli e studiati principalmente per essere collezionati.

Certo, parliamo di proposte estremamente limitate in termini di tiratura, spesso collegate a giochi indie e ben lontani dalla diffusione di titoli blockbuster e che hanno scarsa influenza sui numeri globali del mercato, ma hanno un'importanza notevole in termini concettuali. Si tratta di lanciare un messaggio e affermare fermamente la volontà di mantenere in vita, almeno in piccola parte, i giochi su cartuccia e disco, venduti all'interno di una confezione curata. Tra spinte collezionistiche, abilità artigianali e riflessioni sulla preservazione del medium, le case editrici specializzate stanno mantenendo in vita il mercato fisico, proponendo una vera e propria scelta di campo per tanti utenti.

Origini diverse, stesso spirito

Limited Run Games ha ora anche un proprio Store ufficiale, ovviamente fisico
Limited Run Games ha ora anche un proprio Store ufficiale, ovviamente fisico

Le etichette di maggiore rilievo in questo ambito sono emerse tutte in un periodo simile, più o meno verso la metà degli anni 2010, forse con Limited Run Games a fare da apripista a questa nuova tendenza, anche se non è facile stabilire una cronologia precisa vista la gradualità della loro affermazione sul mercato. Partita da una bizzarra iniziativa da parte del team Mighty Rabbit Studios, sviluppatori di Breach & Clear, l'etichetta in questione nacque da una sorta di tentativo disperato di risollevare il progetto in questione dopo che PlayStation Vita venne considerata praticamente una piattaforma morta. Ebbene, le 1500 copie create praticamente "in casa" dalla neonata Limited Run Games andarono esaurite in poche ore, instillando negli sviluppatori l'idea che un'iniziativa del genere poteva essere qualcosa di più di un gioco, o un tentativo disperato di salvare un proprio titolo dall'oblio. Meno di 5 anni più tardi, la piccola compagnia aveva stampato più di 300 giochi diversi, tutti con edizioni particolarmente pregevoli e molto apprezzate dai collezionisti.

Quasi contemporaneamente emergeva anche Strictly Limited Games, iniziativa parallela che, a detta del fondatore Dennis Mendel, è partita da una base più ideologica, incentrata sulla volontà di preservare alcuni giochi dal possibile oblio derivato dall'eventuale chiusura delle piattaforme e dei servizi (in quel periodo, i titoli PlayStation Mobile e PlayStation Vita fornivano un esempio concreto di questi rischi).

Altri publisher, come iam8bit, sono partiti invece dalla produzione di accessori e dall'ambiente legato al retrogaming, per il quale la tendenza a rilanciare vecchi giochi in nuove e lussuose edizioni continua ad avere un notevole successo, con il collezionismo riemerso con forza proprio di recente. Insomma, si tratta di compagnie venute fuori da ambiti diversi e con intenzioni differenti, ma che hanno trovato una strada comune e ora concorrono in questo piccolo ma vivace segmento di mercato.

Tirature limitate

La celebre Collector's Edition di Hyper Light Drifter di iam8bit con cartuccia SNES
La celebre Collector's Edition di Hyper Light Drifter di iam8bit con cartuccia SNES

La caratteristica comune di Strictly Limited, Limited Run Games, Super Rare, Special Reserve e iam8bit è chiaramente il fatto di occuparsi di giochi in scatola, ma anche di contare su dimensioni molto piccole, che si riflettono in tirature particolarmente limitate. Questo in passato poteva rappresentare un problema, ma negli ultimi anni le regole sulla distribuzione retail sono state cambiate, almeno da alcune compagnie, cosa che ha aperto la strada a iniziative di questo tipo che sarebbero state altrimenti impossibili fino a un po' di tempo fa. I produttori delle varie piattaforme ponevano solitamente alcuni limiti precisi, con quantità minime di copie da produrre per poter accedere alla distribuzione retail: per quanto riguarda i publisher oggetto di questo approfondimento, si parla di tirature che vanno dalle 3000 alle 5000 copie per gioco, dunque la loro fattibilità è dipesa da accordi di nuovo tipo emersi con i produttori.

In particolare, pare che Sony e Nintendo siano state più attivamente coinvolte in questo processo, cosa che si riflette infatti nella maggiore quantità di titoli fisici da parte di queste compagnie usciti su PS4 e Nintendo Switch, ma di recente anche Xbox si è unita alla festa. Switch, soprattutto, ha ricevuto grandi attenzioni negli ultimi anni, quando Nintendo si è decisa ad aprire le porte a questo tipo di distribuzione alternativa che ha trovato, nella grande quantità e varietà di produzioni indie presenti sulla console ibrida, enormi possibilità di sviluppo.

Streets of Rage 4, la ricchissima Collector's Edition di Limited Run Games
Streets of Rage 4, la ricchissima Collector's Edition di Limited Run Games

È chiaro come questo tipo di distribuzione si associ perfettamente alle produzioni indipendenti: non solo per il pubblico più di nicchia a cui queste solitamente si rivolgono (sebbene ormai questa concezione sia sempre più lontana dalla realtà) ma anche per una naturale vicinanza di molti di questi titoli all'idea di una distribuzione totalmente "artigianale". Inoltre, le piccole dimensioni dei team rendono più facile il prendere accordi con publisher altrettanto piccoli, con una suddivisione degli introiti che non viene complicata da sovrastrutture complesse come editori di grandi dimensioni o soggetti terzi di vario tipo.

I maggiori publisher specializzati in giochi fisici

I publisher specializzati in giochi fisici stanno aumentando di anno in anno e tra questi si contano anche diversi team di sviluppo ed etichette tradizionali che hanno deciso di lanciarsi nel segmento delle edizioni a tiratura limitata. In ogni caso, quelli riportati sotto sono probabilmente le compagnia più conosciute ed esperite nell'ambito che stiamo considerando:

Tradizione e collezionismo

No Man's Sky, l'edizione super speciale di iam8bit
No Man's Sky, l'edizione super speciale di iam8bit

I nuovi publisher di giochi fisici giocano puntano soprattutto su tradizione e collezionismo, due elementi cardine che portano gli utenti a scegliere di spendere anche qualcosa di più per avere delle copie tangibili, in edizione limitata, di giochi moderni che potrebbero essere acquistati molto più agevolmente in digitale. D'altra parte, non è un caso se alcuni degli stessi nomi coinvolti in questo nuovo segmento di mercato si occupano anche della distribuzione di riedizioni moderne di giochi classici per vecchie console, come NES, SNES e Mega Drive. Il retrogaming si intreccia con lo spirito tradizionalista e collezionistico dei videogiocatori appassionati di retail, per quanto riguarda questo specifico ambito del mercato fisico, che è ben diverso da quello delle grandi produzioni. C'è dunque una distinzione fondamentale da fare tra la vendita nei negozi classica e questa nuova tendenza degli editori indipendenti: gli utenti che comprano i blockbuster in formato fisico lo fanno spesso per vantaggio economico (occasioni in negozio o possibilità di rivendere i giochi), oppure per acquistare qualche costosa Collector's Edition dei nuovi giochi tripla A.

Chi si rivolge a Limited Run, Super Rare e simili è un utente dal profilo diverso, che ama l'oggetto-videogioco e non vuole prescindere dalla sua fisicità, aspettandosi un prodotto confezionato con cura.

Super Rare Games, alcuni giochi Nintendo Switch dell'etichetta
Super Rare Games, alcuni giochi Nintendo Switch dell'etichetta

I publisher specializzati sono ben consapevoli di questo, cosa che innesca un circolo virtuoso di produzioni di alto livello qualitativo, perché alla fine il senso di queste operazioni è legato proprio alla piacevolezza dell'oggetto, tra confezione ed eventuali extra inseriti al suo interno come libretto delle istruzioni e altro, riprendendo la tradizione più classica del mercato videoludico retail. Non potendo contare su ampi magazzini o grandi capacità di produzione, la pubblicazione diventa allora un evento di portata limitata ma gestito con estrema cura, in grado di creare un legame speciale tra editori e utenti, uniti dalla passione per la sostanza fisica dell'oggetto-videogioco. Nonostante l'inesorabile tendenza al digitale, dunque, è lecito aspettarsi che queste iniziative siano destinate a proseguire: magari diventando sempre più di nicchia e forse anche costose, ma al contempo caratterizzate da una cura e una passione sempre più forti, nel loro apparente anacronismo.