Casomai non lo sapeste, Clair Obscur: Expedition 33 è un vero capolavoro. I francesi di Sandfall Interactive hanno sviluppato un JRPG - perché sì, è un Japanese RPG anche se non è giapponese, vi abbiamo spiegato perché qualche tempo fa - che oltre ad avere una fortissima personalità tutta sua, pur essendo radicato in un genere poliedrico, omaggia i grandi titoli del passato e il suo paese d'origine senza vergognarsi, ma anzi giocando con l'utente grazie a una nutrita schiera di citazioni, riferimenti, segreti e tocchi di classe.
C'è più di quel che si vede nella storia della Spedizione 33 e quello che non si vede a volte non c'entra niente con i nostri avventurieri, ma serve solo a far ridere, riflettere o emozionare i giocatori. Clair Obscur è pieno zeppo di chicche squisite e adesso vi diciamo quali sono quelle che ci hanno colpito di più.
Attenzione, però: potrebbero esserci spoiler piccoli e grossi come case nelle prossime righe, quindi continuate a leggere con cautela!
Final Fantasy, mon amour
A parte il fatto che i Sandfall si sono dichiaratamente ispirati ad alcuni capitoli di Final Fantasy (il decimo, in particolare) per sviluppare Clair Obscur, il loro amore per la serie Square Enix traspare anche in ripetuti omaggi, più o meno nascosti nel mondo di gioco. Il più eclatante è sicuramente in una delle zone più avanzate, dove la combinazione di una stalagmite ghiacciata con una vecchia motrice, se guardate da una certa angolazione, forma il logo storico di Final Fantasy VII che Yoshitaka Amano disegnò nei lontani anni '90. Ed è inconfondibile, perché sopra la coda della meteora si può vedere anche una pallina di ghiaccio che rappresenta la Materia nel logo vero e proprio.
Se ciò non bastasse, nel Villaggio dei Gestral potreste imbattervi in due Gestral che giocano una partita a "Double Dyad", un celebre (?) gioco di carte collezionabili che sembrerebbe essere in voga tra questi strani abitanti. Naturalmente si tratta di un divertente riferimento al Triple Triad, il minigioco di carte di Final Fantasy VIII e Final Fantasy XIV (evoluto poi nel Tetra Master di Final Fantasy IX). Oltre a essere un sentito omaggio, sembra essere anche una piccola autocritica metareferenziale, perché in Clair Obscur non ci sono minigiochi di carte e siamo abbastanza sicuri che i Sandfall abbiano immaginato che i loro giocatori si sarebbero aspettati anche un'aggiunta del genere!
La spada nella roccia?
Restando in tema di Gestral, nel villaggio troverete anche un venditore del bazar disposto a separarsi dalla potentissima arma Excalibur per soli 1000 chroma: una cifra che potrebbe sembrare irrisoria, convincendo i giocatori a mettere subito le mani su un'arma verosimilmente leggendaria. In realtà, sborsando la cifra richiesta, ci si ritrova con un oggetto chiave che non sembrerebbe avere nessuna utilità in tutto il gioco: è soltanto un bastoncino di legno. Per quanto ci sarebbe piaciuta una citazione di Fantozzi in Clair Obscur, la Excalibur in questione è sia un po' una fregatura, sia un enorme indizio sulla vera natura dei Gestral e del mondo di Clair Obscur. Se non avete ancora completato il gioco smettete subito di leggere!
Tutte le teorie dei giocatori in merito a questo oggetto sono state sfatate. Non serve a radunare i Gestral perduti di Sastro, né a tirar giù il Gestral pestifero nel villaggio. E sicuramente non serve a resuscitare i morti, poco ma sicuro. E allora? Col senno di poi, è possibile che il piccolo Verso, che ha disegnato il mondo della tela e i Gestral che lo abitano, abbia impugnato il bastone di legno fingendo che fosse Excalibur in una delle tante avventure vissute insieme a Clea quando erano bambini. Il gioco è disseminato di indizi come questo che, in retrospettiva, aiutano a comprendere meglio il delicato collegamento tra il mondo della tela e quello dei Dessendre.
I segreti della Villa
La villa dei Dessendre è un concentrato di easter egg, segreti e omaggi metareferenziali che potrebbero sfuggire a occhio distratto. Solitamente si accede alla villa dalle porte sparse per il mondo: ogni porta conduce a una camera dove troveremo un collezionabile o un diario, prima di tornare all'ingresso e dal portone principale al punto da cui siamo arrivati. In alternativa, abbiamo la possibilità di esplorare la villa anche nell'intermezzo tra l'Atto 2 e l'Atto 3 del gioco, durante il quale si può interagire con l'ambiente per saperne di più sulla famiglia Dessendre. Alcune chicche sono davvero fantastiche. Per esempio, nella sala da pranzo ci sono quattro interruttori che aprono un sottopassaggio segreto accanto al camino; da lì potrete raggiungere una sorta di sgabuzzino e raccogliere una musica per l'accampamento.
Anche la cucina nasconde quattro interruttori che aprono un altro sottopassaggio. Quest'ultimo conduce a una rete di camere nascoste collegate, dove troverete dei collezionabili - tra cui un'acconciatura per Maelle - e soprattutto un simpatico omaggio agli sviluppatori di Montpellier: una tela che raffigura l'intero team a raccolta. Il team include Monoco, "happiness manager" di Sandfall Interactive secondo il sito web... In pratica il cane della compagnia. Monoco è così importante che, oltre ad avergli dedicato un personaggio giocabile, Sandfall gli ha arredato una camera nascosta dietro una tela! Basta passarci attraverso in puro stile Super Mario 64 per raggiungere una stanza piena di quadri che raffigurano il cagnolino dei Dessendre. Qualche altro segreto nella villa? Provate a suonare il pianoforte di Verso usando differenti personaggi.
Baguette, mimi e imprecazioni
Clair Obscur: Expedition 33 è un gioco profondamente francese. Gli sviluppatori di Montpellier vanno fieri della loro nazione e hanno riempito il gioco di dettagli che ci ricordano continuamente il mondo a cui è ispirato. Nel linguaggio, per esempio, che anche nel doppiaggio inglese include imprecazioni in francese - non sempre localizzate alla lettera in italiano - e nella musica, naturalmente, che include tantissime canzoni in lingua originale. Per quanto riguarda il gameplay, abbiamo i mimi da sconfiggere in anfratti spesso nascosti: una scelta insolita che però non stupisce, se consideriamo che la pantomima moderna ha radici nel teatro francese. I mimi sono dei miniboss particolarmente ostici perché hanno una difesa straordinaria e il modo migliore per sconfiggerli è indurre uno Strappo e riempirli di legnate prima che si riprendano.
I loro attacchi sono abbastanza semplici da memorizzare, ma la caratteristica più importante sono i premi: i mimi ci ricompensano con acconciature e costumi, tra i quali spiccano i francesissimi costumi "Baguette". Per completare il completo vi serve soltanto una pagnotta... e in effetti esiste, ed è uno dei segreti meglio custoditi del gioco.
Nel prologo, e prima del Gommage, potrete spendere i gettoni del festival presso il panificio per ottenere le armi Baguette per i personaggi. Questa interazione non è disponibile finché non si ottiene il primo gettone e, una volta cominciato il festival, non potrete tornare alla boulangerie, quindi dovrete risparmiare i gettoni, completare il gioco e ricominciare una Nuova Partita + per acquistare le Baguette al prossimo giro. Considerando che potete ottenere un massimo di 3 gettoni a partita, dovrete completare il gioco almeno due volte per sbloccare ogni arma Baguette.
I segreti del prologo
Il prologo stesso è pieno di piccoli segreti come quello della Baguette che abbiamo appena menzionato. Dall'inconfondibile latrina di Shrek con tanto di contrassegno - evidentemente i Sandfall sono fan del famoso orco della Dreamworks? - ai cestini della spazzatura sparsi per Lumière con cui è possibile interagire perché, ehi, chi non ha interagito con tutti nei vecchi JRPG anni '90, quando un innocente barile poteva contenere pozioni, guil o chissà che altro? Solo che uno dei cestini dell'immondizia non è vuoto. Continuate a interagire per sbloccare un dialogo con un poveretto che si è nascosto nel cestino nella speranza di evitare il Gommage. Tornate a quello stesso cestino quando rivisiterete Lumièere nell'Atto 3 per ottenere un consumabile.
Un altro segreto, per così dire, riguarda la porta alle spalle di Eloise nella piazza cittadina. Interagendoci scoprirete che non tutti gli abitanti di Lumière hanno deciso di affrontare il Gommage a viso aperto: alcuni si sono rintanati in casa a trascorrere le loro ultime ore in... intimità, ecco. Sophie commenterà i rumori provenienti dall'interno della casa con un'ironica riflessione sulla vita e a quel punto probabilmente penserete che la cosa sia finita lì. Ma se interagite con la porta ben 33 volte, la coppietta interromperà i suoi, eh, affari per consegnarvi un Colore di lumina e liquidarvi una volta per tutte.
La scelta di Blanche
Probabilmente tantissimi giocatori si saranno persi il premio di Blanche, il Nevron bianco nel luogo chiamato La Fontana, accessibile dopo aver sbloccato il volo di Esquie nell'Atto 3. Le cose stanno così: il mondo di Clair Obscur include dieci misteriosi Nevron bianchi che vi affideranno degli incarichi non proprio semplicissimi, soprattutto perché non esiste un modo per rivederli, non c'è un diario delle missioni secondarie e dovrete appuntarveli e ricordarvi pure chi vi ha chiesto di fare cosa. E già di per sé questo non è facilissimo, specialmente perché alcuni incarichi si completano in luoghi diversi rispetto dove avete incontrato il Nevron che ve l'ha affidato.
C'è poi un'altra questione: potete uccidere questi Nevron bianchi. Dovete solo scegliere se risparmiarli, e completare gli incarichi corrispondenti, oppure affrontarli in combattimento e sconfiggerli per ottenere delle piccole ricompense. Il fatto è che Blanche reagirà diversamente a seconda delle circostanze. Se avete completato gli incarichi dei Nevron bianchi, ma ne avete ucciso anche soltanto uno, Blanche vi attaccherà e, sconfiggendolo, otterrete qualche materiale per potenziare le armi. Se invece avete completato gli incarichi dei Nevron bianchi, Blanche vi ricompenserà con ben 100 colori di lumina e in più sbloccherete anche un Trofeo/Achievement. Dopodiché potrete scegliere se attaccare Blanche e tornare a uccidere i Nevron bianchi risparmiati per riceverete anche le altre ricompense.
Une vie à t'aimer
Clair Obscur: Expedition 33 può contare su una colonna sonora assolutamente strepitosa, composta dallo straordinario Lorien Testard, che peraltro è omaggiato con un Gestral musicista di nome Lorieniso nel loro villaggio. Un musicista che è stato una vera rivelazione, non solo per la varietà strumentale dei tantissimi brani che costellano le ore di gioco, ma anche per la scelta di raccontare la storia attraverso le canzoni. I testi in francese, infatti, offrono anche degli indizi sulla storia che appaiono molto più chiari dopo il punto di svolta alla fine dell'Atto 2. Una delle canzoni che più ci ha stregato è "Une vie à t'aimer", che possiamo ascoltare durante il secondo scontro con Renoir e prima di affrontare la Pittrice nell'Atto 2.
Al di là del fatto che la melodia è incredibilmente coinvolgente durante questa battaglia all'ultimo sangue, in seguito si capisce meglio il significato del testo cantato da Alice Duport-Percier e Victor Borba, che non è un vero e proprio duetto come può sembrare, quanto più un... conflitto: i due cantanti interpretano infatti un litigio coniugale. Sono Renoir e Aline che cantano insieme e l'uno contro l'altra; lui la supplica di posare il pennello, lasciare la tela in cui si è perduta e tornare da lui per superare il loro lutto, mentre lei chiede al marito di lasciarla in pace nel mondo che ancora custodisce un riflesso del figlio. I versi della canzone esprimono l'amore profondo l'uno per l'altra, incalzano fino a raggiungere un momento di pura rabbia - caratterizzato da un passaggio più frenetico - in cui le grida si sovrappongono come in una discussione autentica, e poi si appianano nell'outro, dove i due coniugi si riconciliano.
Brillante.
Tutti al mare
Nel mondo di Clair Obscur non si combatte soltanto, ma si salta, anche, neanche fossimo in Super Mario. La grande mappa include alcune zone particolari in cui dovremo risolvere dei minigiochi d'azione - anche particolarmente frustranti, va detto - oppure completare dei semplici rompicapi. Le ricompense? Costumi da bagno! Uno di questi minigiochi nella Spiaggia dei Gestral è persino ispirato al popolare Only Up! e dovrete scalare una lunghissima montagna di piattaforme irregolari per arrivare in cima, rischiando di dover ricominciare tutto da capo se doveste sbagliare e finire di sotto. Altri costumi da bagno si sbloccano più facilmente: per ottenere quelli di Verso e Sciel, per esempio, dovrete raggiungere il livello 6 nel legame con Sciel.
Per ogni personaggio esistono più costumi da bagno e naturalmente si tratta di una chicca per chi ama questo genere di collezionabili, tuttavia c'è un segreto nel segreto che probabilmente pochissimi giocatori conoscono: se imposterete i costumi da bagno a tutto il gruppo prima di affrontare papà Dessendre nello scontro finale del gioco, Renoir indosserà un costume da bagno a sua volta! Lo stesso vale per i costumi Baguette, impostateli a tutti i personaggi che li possiedono per combattere contro un Renoir decisamente imbarazzante.