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Clair Obscur: Expedition 33, tutte le novità del Developer Direct

Durante il recente Developer Direct di Xbox abbiamo scoperto un sacco di novità sul GDR di Sandfall Interactive, a cominciare dalla data di uscita: ecco tutto quello che sappiamo.

SPECIALE di Christian Colli   —   25/01/2025
I personaggi di Clair Obscur: Expedition 33
Clair Obscur: Expedition 33
Clair Obscur: Expedition 33
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Gli appassionati di videogiochi di ruolo hanno capito subito che avrebbero dovuto tenere d'occhio Clair Obscur: Expedition 33 anche se poteva sembrare una causa persa. Insomma, tutto remava contro Sandfall Interactive: parliamo di uno studio francese, al suo primo gioco, che per di più si cimenta in un gioco di ruolo a turni in stile Final Fantasy, perché anche se non lo nominano quasi mai Expedition 33 questo sembra, un Final Fantasy di altri tempi o, ancora meglio - e qui sappiamo di colpire al cuore i nostalgici - il The Legend of Dragoon del duemilaoggi.

Un'impresa monumentale in cui è ragionevolmente difficile avere fede, se non fosse che, nei mesi successivi all'annuncio, si sono intravisti un talento, una passione e una conoscenza del genere sopra la media. Durante il Developer Direct, quelli di Sandfall Interactive hanno scoperto le carte con una data di uscita fissata per il 24 aprile, anche su Game Pass, e una panoramica su alcune funzionalità e caratteristiche finora taciute. Vediamole insieme.

Come nasce un JRPG

Gli uffici di Sandfall Interactive sono ubicati a Montpellier, in una villetta che sembra uscita dalla Belle Époque in cui è ambientato Expedition 33. È uno dei cofondatori, Guillaume Broche, a raccontare l'improbabile genesi di uno dei titoli più attesi del 2025, che ha ideato tutto solo - e ben prima di appoggiarsi alla tecnologia odierna - ispirandosi ai JRPG a turni con cui è cresciuto: considerando che Broche ha tra i trenta e i quarant'anni e sul sito ufficiale della compagnia elenca, tra i suoi giochi preferiti, GDR nipponici del calibro di Persona 3 e Final Fantasy VIII (ma anche action come Demon's Souls e Devil May Cry) è facile intuire la sua era videoludica di riferimento.

La direzione artistica di Expedition 33 ha dell'incredibile
La direzione artistica di Expedition 33 ha dell'incredibile

Avendo bisogno di aiuto, Broche si rivolge a un giovane programmatore - Tom Guillermin - e insieme butta giù un prototipo del sistema di combattimento reattivo che aveva in mente: le battaglie si svolgono a turni, come nei vecchi Final Fantasy, ma il giocatore può intervenire premendo certi pulsanti al momento giusto per schivare, difendersi, attaccare in sequenza o aiutare i compagni di squadra. Soddisfatti del risultato, Broche e Guillermin si rivolgono a un ex collega di università del primo, Francois Meurisse, il quale intravede una potenzialità che lo spinge a mollare il suo impiego per unirsi al team che sta prendendo forma e che oggi conta una trentina di membri, tra i quali spicca sicuramente il cane Monoco nel ruolo di "happiness manager".

Sandfall è un team piccolo con ambizioni enormi ma sembra avere il cuore al posto giusto e le idee molto chiare. Meurisse ha parlato dei tre cardini di Expedition 33: una storia profonda ed emozionante; un gameplay che innova i classici più amati dai videogiocatori; un mondo inedito, coinvolgente e bellissimo da vedere. Una visione limpida e determinata intorno alla quale, in poco tempo, si comincia a costruire un gioco da sogno.

In poco tempo, relativamente. La scrittrice e produttrice Jennifer Svedberg-Yen racconta di aver lavorato alla sceneggiatura di Expedition 33 per ben quattro anni prima che prendesse una forma finale. A questo punto l'incipit dovreste conoscerlo tutti, ma lo ripassiamo: nel mondo immaginato da Sandfall compare all'improvviso un monolite con una misteriosa pittrice sovrannaturale che ogni anno incide un numero su di esso, cancellando dall'esistenza - à la Thanos, per intenderci - chiunque abbia superato quell'età. Ogni anno il numero diminuisce di un'unità, perciò i morti cominciano a essere sempre più giovani; con l'estinzione della specie umana praticamente alle porte, spedizioni di coraggiosi partono allo scopo di abbattere la pittrice, ma nessuna di esse riesce a tornare. La storia segue quindi le disavventure della Spedizione numero 33, composta da Gustave, Lune, Sciel e Maelle.

Non volendo raccontare una semplice storia in cui il bene combatte il male, gli autori di Expedition 33 si sono concentrati sui personaggi, sul legame che li unisce e sulle loro diverse prospettive, spesso in aperto contrasto, come nel caso di Gustave e Lune che, anticipa Broche, pur essendo determinati a portare a termine la missione, non fanno altro che battibeccare. Scritta in toni adulti e maturi, con una particolare attenzione per la caratterizzazione realistica dei protagonisti, che nel mezzo di una battaglia titanica devono affrontare soprattutto il senso della perdita e il dolore, la storia di Expedition 33 promette anche momenti di leggerezza: il Developer Direct è stato infatti l'occasione perfetta per annunciare un nuovo personaggio che si unirà al cast giocabile.

Sì, Expedition 33 ha anche una mappa 3D in miniatura
Sì, Expedition 33 ha anche una mappa 3D in miniatura

Si tratta di Monoco, una via di mezzo tra un filosofo e un guerriero assetato di sangue che appartiene alla specie dei Gestral, l'unica che, apparentemente, è immune ai poteri della pittrice. Praticamente il Mago Blu - tornando a Final Fantasy - della squadra, Monoco padroneggia il potere di trasformarsi nei nemici sconfitti e usare le loro abilità in combattimento.

Non sarà giocabile, ma si unirà alla Spedizione 33 anche una delle entità più antiche nel mondo di Lumiere: Esquie sarà il mezzo di trasporto dei protagonisti che, usando speciali pietre magiche, potranno esplorare in lungo e in largo una mappa 3D in miniatura, sia a terra che in aria. La presenza di una mappa del mondo navigabile è stata una delle più grandi sorprese dello showcase e ha sicuramente emozionato i fan dei JRPG all'antica, essendo una caratteristica che si vede sempre più raramente nei giochi che sono sempre alla spasmodica ricerca di scorciatoie e realismo.

Arte e violenza

Guidata da Michel Nohra, il lead game designer di Expedition 33, la seconda parte dello showcase ci spiega meglio il sistema di combattimento e il gameplay del titolo Sandfall Interactive. Come abbiamo detto, il sistema di combattimento sarà a turni: le indicazioni a schermo mostreranno i tasti da premere per infliggere più danni e concatenare gli attacchi in stile Quick Time Event, ma anche per neutralizzare i colpi dei nemici, parandoli o schivandoli. Non si tratta di una dinamica rivoluzionaria; i fan del genere l'avranno vista in molteplici titoli iconici, dal suddetto The Legend of Dragoon a Xenogears, passando per titoli meno famosi come Legend of Legaia o anche più o meno recenti, tipo Sea of Stars o Mario e Luigi: Fraternauti alla carica.

I personaggi di Expedition 33 hanno accesso a una pletora di abilità da combattimento
I personaggi di Expedition 33 hanno accesso a una pletora di abilità da combattimento

Sandfall ha cercato di rifinire queste meccaniche, cercando un bilanciamento appropriato quando i primi test hanno rivelato le difficoltà di coloro che sono abituati ai combattimenti a turni con le dinamiche interattive. La soluzione, a cui si è arrivati dopo svariati tentativi, sembrerebbe premiare i giocatori che si sentono sufficientemente abili da correre dei rischi, ma anche quelli che preferiscono ricorrere alla strategia con l'ausilio di oggetti e abilità. Abbiamo infatti appreso che ogni personaggio possiede caratteristiche uniche, enfatizzate da un albero delle abilità in cui si possono spendere i punti guadagnati combattendo e aumentando di livello.

Nohra ha spiegato che Maelle, per esempio, può cambiare postura in combattimento, migliorando le sue capacità difensive o aggressive: i giocatori possono quindi scegliere una configurazione più vantaggiosa in un senso o nell'altro. Nohra, per esempio, preferisce usare Maelle come una specie di tank, mentre i suoi colleghi la tengono in attacco, sfruttando le abilità di Gustav per trasformarla in una specie di "cannone di vetro", cioè un personaggio enormemente aggressivo e dannoso, ma anche gracilissimo e tendenzialmente indifeso.

I giocatori avranno la libertà di modellare i personaggi con i poteri passivi chiamati Lumina
I giocatori avranno la libertà di modellare i personaggi con i poteri passivi chiamati Lumina

A complementare le scelte del giocatore ci pensano i Lumina, abilità passive dagli effetti più disparati che ogni personaggio può equipaggiare: una di esse, chiamata Death Bomb, infligge danni ai nemici ogni qual volta il personaggio che la sta usando va KO. Non sappiamo come si otterranno le abilità Lumina, ma Nohra ha menzionato anche le armi, che sembrerebbero possedere abilità o bonus a parte, rientrando a pieno merito in un sistema di personalizzazione apparentemente robustissimo.

La cosa più interessante però è di sicuro la volontà di Sandfall di coniugare un gameplay stratificato, sia strategico che interattivo, con una spettacolarità visiva che si appoggia non solo alle inquadrature dinamiche che riprendono l'azione con piglio cinematografico, ma anche a una direzione artistica straordinaria che fa capo a Nicholas Maxson-Francombe. Quest'ultimo ha mostrato qualche esempio di una visione che impiega i colori e la modellazione 3D per trasmettere sensazioni diverse a seconda dell'esigenza. Nella città dei Gestral, per esempio, si è preferito puntare sul disordine e sui colori più accesi per trasmettere una sensazione di caotica spensieratezza.

Anche il cast dei doppiatori di Expedition 33 è di tutto rispetto, sia in lingua inglese che francese
Anche il cast dei doppiatori di Expedition 33 è di tutto rispetto, sia in lingua inglese che francese

Lo stesso ragionamento si è fatto per i personaggi: il direttore artistico ha parlato di Monoco ed Esquie, il primo immaginato come una specie di buffo scimpanzé antico e il secondo come un buffo pupazzo gonfiabile decorato come un cuscino vittoriano che ricorda parecchio il Baymax di Big Hero 6.

Se c'è un elemento di cui a Sandfall, però, sembrano essere veramente fieri, quello è la mappa del mondo in 3D summenzionata. Si è scelto di implementarla proprio per consolidare la continuità coi Japanese Role Playing Game di una volta, anche se sembrerebbe essere stato durissimo sia da un punto di vista artistico che tecnico. Nonostante questo, Lumiere sembra proprio un mondo vecchia scuola, pieno di passaggi nascosti cui solo Esquie può accedere e di potentissimi boss segreti da trovare e sconfiggere. Già questo, di per sé, dovrebbe bastare a convincere i fan del genere a tenere d'occhio Expedition 33.

Sembra che i boss più potenti del gioco si nascondano nella world map di Lumiere
Sembra che i boss più potenti del gioco si nascondano nella world map di Lumiere

Intendiamoci, ci sono ancora molti dubbi nell'aria, e il fatto che il team di Montpellier non abbia tantissima esperienza è poco incoraggiante, ma il titolo Sandfall Interactive ha sempre avuto un nonsoché di rassicurante, quel potenziale che s'intravede e che sembra brillare negli occhi dei suoi sviluppatori, forse la generazione in grado di camminare nel presente, guardando al passato, di cui questi videogiochi avevano veramente bisogno. Non resta che aspettare il 24 aprile per scoprire se siamo di fronte a un possibile spartiacque o a un buco nell'acqua.