Che ne sanno i 2000, verrebbe da dire dopo aver provato la versione ad accesso anticipato del nuovo Comanche. Probabilmente nulla, visto che questo è il quinto capitolo ufficiale della saga nata nientemeno che nel 1992 ad opera di NovaLogic. Si trattava di un sim/arcade ispirato all'elicottero, all'epoca ancora in fase prototipale, RAH-66 e fu il primo titolo ad utilizzare l'avveniristico engine proprietario Voxel Space. Il primo Comanche ebbe un successo strepitoso, tanto da meritarsi tre seguiti (tutti di elevata qualità) sino a far perdere la propria posizione dai radar nel 2001. Del resto, anche il modello che puntava a simulare fu cancellato qualche anno più tardi dalla difesa americana, visto che il costo del progetto era completamente fuori controllo (nonostante i 7 miliardi di dollari spesi sino a quel momento ne furono realizzati soltanto due modelli). La software house californiana seguì lo stesso triste destino (l'ultimo titolo è il catastrofico Delta Force: Xtreme 2 del 2009) sino ad essere acquisita, assieme alle relative IP, da THQ Nordic nel 2016. Così alla Gamescom dello scorso anno il nuovo capitolo della saga si è mostrato in un teaser trailer, senza però convincere del tutto i nostalgici a causa della premessa che si sarebbe trattato di un titolo multiplayer a squadre.
Tornare sui propri passi
Fortunatamente i ragazzi dello sviluppatore tedesco NUKKLEAR hanno ascoltato le lamentele della comunità che, pur non essendo foltissima, è ancora molto forte, e hanno impiegato questi mesi per aggiungere la tanto desiderata modalità single-player che tuttavia rappresenta solo una metà dell'offerta del nuovo Comanche.
La versione in accesso anticipato è ancora piuttosto acerba: i menù sono scarni e abbiamo avuto l'impressione che anche le schermate che ci introducono alla storia siano provvisorie. La trama prende spunto da un avvenimento realmente accaduto: il 5 dicembre 2011 un RQ-170 (celebre drone da ricognizione di Lockheed Martin) fu abbattuto nei pressi di Kashmar, in Iran. Tuttavia, subì solo dei minimi danni e l'esercito dell'allora presidente Ahmadinejad, grazie ad un processo di reverse-engineering, riuscì a realizzare dei propri UAV sulla base del Sentinel. A questo punto il governo degli USA decide di riprendere in mano il defunto progetto RAH-66 che diventa un'implacabile macchina da guerra: peccato che i sistemi informatici del Pentagono siano un colabrodo e che i soliti infiltrati riescano a far fuoriuscire i progetti dell'elicottero-spia dando vita ad una nuova minaccia globale.
La campagna si divide in tre atti di cui è disponibile, al momento, soltanto il primo; i rimanenti verranno rilasciati nelle prossime tappe dell'Early Access. Per portare a termine la missione di scorta che si svolge tra le gole della giungla indiana servono un paio d'ore: poche, ma sufficienti per riaccendere l'entusiasmo per il ritorno del Comanche. Nonostante nessun programmatore della vecchia guardia sia stato richiamato al fronte (almeno per quanto ne sappiamo), il nuovo gioco riprende in modo convincente le dinamiche sim-arcade che avevano decretato la fortuna dei titoli precedenti, rifacendosi in particolare al terzo con cui condivide molte caratteristiche dell'hud. Una volta presa confidenza con i controlli di volo (serve un po' di pratica ma l'accoppiata mouse/tastiera, con tutti gli aiuti attivati, se la cava dignitosamente) l'azione scorre fluida anche se la libertà di movimento, nello scenario provato, è un po' limitata dalla conformazione geografica della mappa (si vola all'interno di un canalone scavato tra le montagne).
Un amico in più
Il Comanche dispone del classico cannoncino rotante, che rappresenta il fuoco primario, e dei razzi (più potenti, ma con minor cadenza di fuoco) che si attivano col tasto destro del mouse. I missili teleguidati sono in assoluto la soluzione definitiva: non solo sono tanto potenti da eliminare la maggior parte degli ostili con un singolo colpo, ma è sufficiente mantenere nel mirino l'obbiettivo per il tempo necessario per poi lasciare il lavoro sporco a queste potentissime armi, che forse andrebbero un po' bilanciate. C'è poi un pulsante che attiva la mira assistita, grazie alla quale i colpi tradizionali andranno a segno anche dopo aver bevuto due pinte di birra; per fortuna si può utilizzare solo per pochi secondi.
La vera novità del quinto capitolo della saga è rappresentata dalla presenza di un drone che ha un raggio di azione che si estende sino a circa 1000 metri dalla posizione dell'elicottero e il cui utilizzo è fondamentale non solo per le operazioni "chirurgiche", come la distruzione di piccole mine, ma anche per poter proseguire in certi punti impervi dello scenario, come l'interno di basi militari. Le sezioni a bordo dell'UAV, complici i controlli immediati e l'impareggiabile precisione in volo, sono davvero riuscitissime e rappresentano un gradevole arricchimento all'esperienza di gioco complessiva.
Graficamente il titolo, che a prima vista potrebbe apparire già a buon punto, necessita di un lavoro di rifinitura; questo è evidente soprattutto quando ci si avvicina al terreno, quando il livello di dettaglio non è così elevato come ci si aspetterebbe. Oltre all'RAH-66 sono presenti altri elicotteri "di fantasia" che al momento non è ancora possibile provare, così come non siamo stati in grado di entrare nelle lobby per il multiplayer, nonostante questo sia stato indicato come il vero cavallo di battaglia del quinto Comanche, probabilmente a causa di un numero limitato di acquirenti. Nell'attesa che la situazione migliori speriamo che gli sviluppatori proseguano con più convinzione nella strada del single player perché i primi passi sono incoraggianti.
Ci sono alcuni elementi promettenti in Comanche, a partire da un gameplay che risulta nel complesso ben bilanciato e, speriamo, possa dare il meglio di sé all'interno di una campagna ben studiata. Non sarà un capolavoro e soprattutto non sarà per tutti, però potrebbe regalare qualche gioia a fan nostalgici e curiosi.
CERTEZZE
- Un bel mix tra simulazione e azione
- Le sezioni con il drone sono ben realizzate
- La campagna parte bene
DUBBI
- Tecnicamente acerbo
- Multiplayer da verificare
- Ad oggi il single player sembra solo di supporto