Abbiamo provato in esclusiva italiana Dice Legacy, un interessante gioco sviluppato da DESTINYbit che arriverà nel corso del 2020 su PC Steam e successivamente anche su console. DESTINYbit è un piccolo studio italiano con sede a Ravenna che è riuscito a convincere il publisher francese Firesquid a pubblicare questo curioso ibrido tra un videogioco e un gioco da tavolo.
Questo perché Dice Legacy mescola alcuni elementi tipici dei city builder, con altri presi in prestito a strategici in stile Age of Empires e li gestisce attraverso il lancio di speciali dadi. Se a questo aggiungiamo che lo sviluppo della mappa è "ad anello" capiamo come l'esperienza sia quantomeno molto particolare.
Gameplay: tra city builder e gioco da tavolo
Andiamo con ordine: in Dice Legacy saremo il capo assoluto di un gruppo di persone che hanno deciso di colonizzare una terra al di là del mare. Un luogo misterioso, ricco di risorse, ma anche di pericoli. A nostra disposizione avremo inizialmente una manciata di paesani, ognuno contraddistinto da un dado, il centro cittadino, una taverna e un centro di caccia.
Ognuno di questi edifici ha una funzione e richiede un tipo specifico di dado per funzionare. Il centro cittadino è il deposito delle risorse, ma definisce anche il raggio d'azione della nostra civiltà. La taverna è il luogo dove, al costo di un'unità di cibo, è possibile ricaricare il numero di volte che è possibile utilizzare un dado. Il centro di caccia è un luogo dove è possibile utilizzare un dado di raccolta per ottenere del cibo.
In Dice Legacy, infatti, i dadi (e quindi i nostri paesani) non sono formati da numeri, ma da colori e simboli. I colori determinano il tipo di dado: quelli gialli sono quelli standard, buoni più o meno per compiere tutte le azioni più semplici. Costruendo le caserme sarà possibile trasformarli (spendendo due unità di metallo) in soldati. Con le scuole si creeranno cittadini e così via. Ogni tipologia di paesano può attingere ad una serie di azioni standard (esplorare, lavorare), ma anche altre possibili solo con quella specializzazione. I soldati, per esempio, oltre a combattere possono anche razziare i villaggi nemici. I mercanti possono commerciare con gli indigeni, mentre gli studiosi possono scoprire nuove tecnologie.
Per avanzare nel gioco non basterà semplicemente accatastare queste unità, ma si dovrà sempre bilanciare le scarse risorse: il numero massimo di dadi (e quindi di azioni che sarà possibile compiere in un turno) è limitato ed essendo dadi non è detto che la dea bendata premi ogni volta la vostra strategia. Potrebbe succedere, per esempio, di aver bisogno di dadi per la costruzione o di altri per fare un lavoro, ma la fortuna non ne vuole sapere. In questo caso bisognerà essere bravi ad avere sempre delle "exit strategies" a disposizione (approfittare per caricare i dadi scarichi, farli "accoppiare" per ottenerne uno nuovo) a meno di voler sprecare un giro di dadi.
Col passare dei minuti, poco alla volta, si conquisteranno metri su metri di nuovo territorio sull'anello, incontrando nuove popolazioni con le quali interfacciarsi, commerciare o combattere, scoprendo nuove fonti di risorse nel caso in cui si siano dilapidate quelle di partenza e sviluppando tecnologie sempre più complesse in grado, da una parte, di semplificare alcune operazioni, ma dall'altra di rendere sempre più oculata la gestione delle risorse.
A complicare le cose arriverà l'inverno. In pieno stile George R.R. Martin, infatti, la stagione fredda potrebbe mettere i bastoni tra le ruote. I campi non produrranno più cibo, ma soprattutto i dadi usati lontano dalle fonti di calore si congeleranno fino a primavera. A meno di aver prodotto dell'alcool grazie al quale riscaldare i paesani ghiacciati o di costruire delle caldaie a vapore con le quali rendere alcune aree immuni al freddo.
Potenzialità
Le opzioni sono molteplici e consentono quasi sempre di avere una discreta libertà di azione. Con la giusta combinazione di materiali si potrà mutare la specializzazione di ogni paesano a seconda dell'esigenza, così da avere a disposizione un maggior numero di soldati in tempo di guerra o mercanti e studiosi in tempo di pace e quando c'è la necessità di espandere il proprio territorio. In questo modo ogni partita sarà differente dalla successiva: nonostante le opzioni siano le medesime, ogni campagna dovrebbe avere sufficienti variazioni e sfide da intrattenere anche sul lungo medio-periodo.
Peccato per alcuni aspetti poco sviluppati, come per esempio il combattimento e il commercio, che si limiteranno a chiedere un'unica combinazione specifica di dadi/risorse per essere "risolte".
La build a nostra disposizione, creata grazie all'Unreal Engine, consentiva solo di partire alla conquista di un anello standard. Non sappiamo ancora se e quali opzioni ci potranno essere, come anelli più ampi, diversi livelli di sfida o addirittura diverse civilizzazioni in grado di costruire edifici e unità differenti le une dalla altre.
Stile
Lo stile di Dice Legacy è piacevole, ricco di dettagli, nonostante, per forza di cose cerchi di premiare la visione d'insieme. L'uso dei colori e alcuni modelli poligonali ricordano quanto visto in Empires Apart, il gioco ispirato ad Age of Empires che DESTINYbit ha pubblicato con Slitherine Software. Mancano ancora alcuni elementi grafici per rendere ancora più chiaro il gameplay, come per esempio un'indicazione del periodo dell'anno nel quale ci troviamo (per capire quando arriverà l'inverno) o una maggiore chiarezza per capire dove possono essere utilizzati i dadi o quando una risorsa naturale sta per finire, ma l'ottimizzazione generale sembra già buona. Il frame rate è già stabile sia su un Ryzen 3700u, sia su una 780ti e un i5 6700k. Peccato per qualche crash di troppo.
Essendo completamente assente qualunque tipo di opzione, la capacità di Dice Legacy di adattarsi ai nostri monitor ci ha stupiti. Il gioco di DESTINYbit ha girato senza problemi su di un monitor ultrawide, ma soprattutto su di un pannello messo in verticale. Questa configurazione si è rivelata immediatamente la più comoda, essendo perfetta per mostrare per intero la struttura ad anello della mappa.
Dice Legacy è un interessante esperimento che mescola diversi generi in un'unica esperienza. il gameplay è sufficientemente vario e interessante per interessare anche sul medio e lungo periodo, anche se una maggiore varietà di stili di gioco, civiltà e mappe potrebbe essere la proverbiale ciliegina sulla torta. Che siano tutte cose che lo sviluppatore italiano ha tenuto nascosto nella build finale? Lo scopriremo nella recensione!
CERTEZZE
- Interessante mix di gameplay
- La mappa ad anello
- Compatibile coi monitor in verticale!
DUBBI
- Limitate opzioni di personalizzazione
- Alcuni aspetti strategici sono limitati
- Qualche crash