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E se i film natalizi diventassero videogiochi?

Avete mai pensato a quale genere videoludico associare le grandi pellicole di Natale? Secondo voi Polar Express sarebbe un ottimo endless runner? Mamma, Ho Perso l'Aereo funzionerebbe come tower defence?

SPECIALE di Luca Mazzocco   —   24/12/2024
Macaulay Culkin in Mamma, ho perso l'aereo

C'è profumo di festa nell'aria. Un profumo che ricorda quello della legna che arde nel camino, di vin brulé caldo e di panettone, mentre in TV trasmettono i grandi classici di Natale. Stiamo parlando di quei film che non vengono mai a noia e che, pur non potendoli definire "perfetti", lo sono in questo preciso periodo dell'anno. Molte di queste pellicole vengono dall'infanzia di ognuno di noi, finendo così ammantate da un velo di nostalgia che le rende, se possibile, ancora più affascinanti. Perché alla fine si tratta sempre di film, ma che rimandano a un'epoca meno stressante. Un'epoca più semplice e nella quale ci si poteva godere qualsiasi opera (persino quelle brutte) senza rendere conto a nessuno, evitando persino di venire bombardati di "pollici in basso" sul vostro sito di videogiochi preferito.

È con questa atmosfera che ci avviciniamo al Natale, proponendovi un gioco divertente da fare tutti insieme. Avete mai immaginato come potrebbero essere i tie-in dei vostri film di Natale preferiti? A quale studio li affidereste, rimanendo coerenti con le produzioni delle varie software house? Noi abbiamo raccolto cinque storiche pellicole e abbiamo provato a fare questo esperimento, noncuranti del fatto che alcune di esse abbiano effettivamente già ricevuto degli spin-off videoludici. Ma quello che conta davvero sono le vostre proposte! Scriveteci una letterina un commento con il film di Natale che vorreste vedere tradotto in videogioco, il team al quale lo fareste sviluppare e, se vi va, qualche idea su come ve lo immaginate. Insomma, facciamo ciò che si dovrebbe fare con l'avvicinarsi del 25 dicembre: condividiamo le nostre passioni e divertiamoci insieme.

Vacanze di Natale

Vacanze di Natale è un film del 1983 diretto da Carlo Vanzina e con protagonisti i maggiori attori della commedia all'italiana di quegli anni come Jerry Calà, Christian De Sica e Claudio Amendola. Uno spaccato del nostro Paese, che in alcuni momenti riesce persino a fare una sana satira della società del tempo, addobbando il tutto con l'umorismo di quelli che sarebbero poi diventati i "cinepanettoni". Ammettiamolo: la commedia è un genere narrativo poco sfruttato all'interno del mercato videoludico. L'idea di vivere una storia basata sui rapporti tra i personaggi, sugli intrighi, i tradimenti e gli equivoci ci entusiasma non poco. Per questo motivo, ammettiamo che ci piacerebbe tantissimo vedere il film di Vanzina trasposto in un'avventura grafica fortemente narrativa in pieno stile Telltale Games.

Un videogioco su Vacanze di Natale potrebbe essere solo l'inizio di un cinepanettoniverse in salsa videoludica
Un videogioco su Vacanze di Natale potrebbe essere solo l'inizio di un cinepanettoniverse in salsa videoludica

Vacanze di Natale potrebbe permetterci di passare da un personaggio all'altro della storia, alternando la storyline del nobile Roberto Covelli (De Sica) con quella del seduttore Billo Damasco (Calà). Prendere alcune decisioni nel corso del gioco potrebbe portare la trama a evolversi di conseguenza, costringendoci a prestare attenzione per evitare la messa in scena dei classici momenti d'imbarazzo presenti in questi film. Il gioco potrebbe poi prevedere diversi finali e varie gag ottenibili esclusivamente tramite alcune azioni specifiche, permettendoci di vivere in prima persona la nostra commedia di Natale personale. Per quanto riguarda la software house da chiamare in causa, trattandosi di un film italiano abbiamo deciso di rimanere nel nostro Paese affidando il nostro sogno a Memorable Games, che solo pochi giorni fa ci ha dimostrato di saper gestire bene i personaggi e di amare il territorio nostrano grazie all'ottimo On Your Tail.

Una Poltrona Per Due

Ormai lo sappiamo: non c'è Natale senza Una Poltrona Per Due. Diretto da John Landis (The Blues Brothers, Un Lupo Mannaro Americano a Londra) e pubblicato lo stesso anno di Vacanze di Natale, il film con protagonisti Dan Aykroyd, Eddie Murphy e Jamie Lee Curtis è sinonimo ormai di "classico", almeno in Italia. Trattandosi di un'opera basata sul parallelismo tra due personaggi molto diversi tra loro, ammettiamo che ci piacerebbe moltissimo vederlo adattato in un'opera co-op in stile A Way Out.

'Una poltrona per due', al di là del titolo del progetto, potrebbe essere anche uno splendido slogan per pubblicizzare la presenza dello split-screen locale
"Una poltrona per due", al di là del titolo del progetto, potrebbe essere anche uno splendido slogan per pubblicizzare la presenza dello split-screen locale

A livello di meccaniche si potrebbe sfruttare lo split-screen per permettere ai due personaggi di affrontare la stessa situazione, ma attraverso due punti di vista differenti. Da un lato avremmo il Louis Winthorpe III di Dan Aykroyd con i suoi soldi e il suo fascino, dall'altro il carisma e l'ingegno del Billy Ray Valentine di Eddie Murphy. Approcci e meccaniche diverse per raggiungere il medesimo obiettivo. In questo modo si potrebbe "testare con mano" la teoria dei due fratelli Duke alla base della narrativa del film, giocando con l'etica del pubblico e sfidando continuamente la morale dell'utenza. Nonostante la bravura di Hazelight Studios, il team che vorremmo al lavoro su quest'opera sono i ragazzi di Variable State, che con Last Stop hanno dimostrato di saper gestire le storie dove i personaggi si scambiano di ruoli.

Mamma, Ho Perso l’Aereo

Mamma, Ho Perso l'Aereo (Home Alone, in originale) è una pellicola della quale sono già stati realizzati diversi tie-in videoludici negli anni Novanta. Alcuni di questi sono usciti su NES, altri ancora su Super Nintendo e sul primo, storico, Game Boy. In ogni caso l'idea di fondo è sempre rimasta la stessa: Kevin McCallister deve impedire ai due ladri, Harry e Marv, di entrare in casa sfruttando diverse trappole a propria disposizione. Per evitare di realizzare l'ennesimo tower defence, abbiamo quindi deciso di puntare sul multiplayer. Mamma, Ho Perso l'Aereo potrebbe benissimo essere un titolo multigiocatore asimmetrico in stile Evolve, ma con i due ladri al posto dei vari Goliath, Wraith e affini pensati da Turtle Rock Studios. Turtle Rock Studios al quale, comunque, ci piacerebbe affidare questo nostro progetto immaginario.

Rivivere in prima persona la scena della tarantola potrebbe non essere affatto divertente per tutti coloro che soffrono di aracnofobia
Rivivere in prima persona la scena della tarantola potrebbe non essere affatto divertente per tutti coloro che soffrono di aracnofobia

Il giocatore nei panni di Kevin McCallister (Macaulay Culkin) potrebbe avere qualche minuto di vantaggio per scegliere le trappole e posizionarle in casa. I due banditi del rubinetto, invece, dovrebbero approcciarsi alla casa con cautela per evitare di essere visti e di far scattare eventuali allarmi. Una volta raggiunta l'abitazione, ha inizio la vera sfida: il bambino tenta in tutti i modi di impedire che i ladri lo raggiungano, mentre i criminali devono catturare il ragazzino per avere così la casa libera da svaligiare. Per aggiungere varietà al tutto ci potrebbero essere oggetti diversi da utilizzare e, soprattutto, una generazione randomica delle case, in modo da non avere mai due volte lo stesso level design. Se proprio si volesse esagerare, potrebbe essere inserita anche una modalità extra nella quale diversi gruppi di ladri tentano di entrare nella stessa casa. In questo modo il gameplay potrebbe assomigliare a quel Thick of Thieves appena annunciato, rendendo l'azione ancora più adrenalinica.

Una Promessa è Una Promessa

Dopo un inizio da eroe dei film d'azione, Arnold Schwarzenegger ha preso parte a diversi progetti per famiglie, diventando una sorta di "gigante buono" delle pellicole degli anni Novanta. Ne è una prova Una Promessa è Una Promessa, film diretto da Brian Levant (Beethoven, I Flinstones) e distribuito nel 1996 da 20th Century Fox. La storia vede Howard Langston troppo impegnato con il lavoro per stare con sua moglie e suo figlio. Dopo l'ennesima delusione inferta, l'uomo decide di fare una promessa al bambino: sotto l'albero di Natale troverà di certo Turbo-Man, il giocattolo del momento. Un giocattolo che, però, risulterà davvero difficile da trovare a così pochi giorni da Natale e che sarà oggetto del desiderio di numerosi altri padri di famiglia. Quando si pensa a videogiochi che uniscono i centri commerciali e una miriade di persone la nostra mente va inevitabilmente a quel Dead Rising sviluppato da Capcom nel 2006. Una Promessa è Una Promessa potrebbe essere proprio questo: un titolo d'azione in terza persona dalle atmosfere folli e condito da una grande dose di umorismo.

L'idea di interpretare un Arnold Schwarzenegger armato di bastoncino di zucchero gigante potrebbe valere da sola il prezzo del videogioco tratto da Una Promessa è Una Promessa
L'idea di interpretare un Arnold Schwarzenegger armato di bastoncino di zucchero gigante potrebbe valere da sola il prezzo del videogioco tratto da Una Promessa è Una Promessa

Il protagonista sarebbe ovviamente una versione digitalizzata di Arnold Schwarzenegger, costretto a farsi spazio tra decine di persone per raggiungere l'area dei giocattoli presente nei vari centri commerciali. Se si dovesse decidere di sviluppare un titolo single player, si potrebbe optare per nemici sempre più assurdi che facciano del facile umorismo sulla gente che si trova all'ultimo momento a fare gli acquisti natalizi. Nel caso, invece, si propenda per il multiplayer, potremmo avere diversi giocatori posti a distanze equidistanti dall'unico Turbo-Man presente nel negozio e pronti a darsi battaglia per ottenere l'ambito premio. Una sorta di moderno "rubabandiera" costellato di sfide e azione. Chi potremmo chiamare per realizzare una follia come questa? La nostra scelta è ricaduta su Mediatonic, che con Fall Guys ha dimostrato di saper creare giochi tanto assurdi, quanto divertenti.

Il Grinch

Come per Mamma, Ho Perso l'Aereo, anche de Il Grinch sono stati fatti diversi videogiochi in passato. Titoli che richiamano lo stile grafico delle illustrazioni del libro del Dr. Seuss alla base sia della storica pellicola animata "Come il Grinch Rubò il Natale" che del recente film del 2018 con protagonista Benedict Cumberbatch. La nostra idea, però, è quella di sfruttare il carisma di Jim Carrey per riportare in scena la sua versione del misantropo dalla verde pelliccia.

Immaginate quanto sarebbe bello indossare il vostro visore VR, guardarvi allo specchio e vedere il volto del Grinch di Jim Carrey
Immaginate quanto sarebbe bello indossare il vostro visore VR, guardarvi allo specchio e vedere il volto del Grinch di Jim Carrey

A differenza di quanto visto in passato, non ci piacerebbe mettere le mani su un platform in stile Crash Bandicoot, bensì su un'avventura dalla grande componente stealth in stile Thief. Per aggiungere un tocco extra all'esperienza, saremmo per realizzare quest'opera ipotetica in VR, permettendo così ai giocatori di rubare in prima persona dalle case degli abitanti di Chinonsò.

Il risultato finale potrebbe non essere troppo distante da Hello Neighbor VR: Search and Rescue, ma il tutto accompagnato dal carisma del personaggio interpretato da Jim Carrey. Questa nostra trasposizione de Il Grinch punterebbe davvero molto sul fascino del suo protagonista, inserendo meccaniche di gioco pensate appositamente per strappare un sorriso al pubblico. Meccaniche come la possibilità di fare degli scherzi ai Nonsochì per aumentare la propria malvagità, sbloccando di conseguenza nuove abilità con le quali infiltrarsi nelle case degli abitanti del villaggio. Visto anche la vicinanza artistica al Grinch di Seuss, il team di Steel Wood Studios potrebbe fare proprio al caso nostro, riuscendo a dare vita a un titolo avvincente per tutti i possessori di un caschetto per la realtà virtuale.

Ora, però, tocca a voi! Stupiteci con le vostre idee folli o, ancora meglio, con proposte così assurde da spingerci a interrogarci sul perché non siano ancora state realizzate.