Dopo aver provato Endless Dungeon possiamo dirlo: che bello ritrovare Amplitude Studios, i francesi protagonisti di una cavalcata trionfale che si è poi interrotta con la volontà di sfidare nientedimeno che il Re Civilization con l'ondivago e mai completamente convincente Humankind. La loro carriera inizia con il promettente Endless Space, continua con Endless Legends e trova il suo (quasi) capolavoro in Endless Space 2 (che vale assolutamente la pena giocare anche oggi). Tra questi, trova spazio nel 2014 anche un piccolissimo progetto intitolato Dungeon of the Endless di cui questo nuovo titolo è praticamente il seguito.
Tre eroi
Endless Dungeon è pensato per essere affrontato in tre giocatori: online insieme agli amici, oppure da soli ma con due compagni guidati dalla IA e ai quali è possibile impartire i soliti semplici ordini. Il gioco è costruito attorno a dei dungeon procedurali che possono farsi anche piuttosto intricati, ma sempre risolvibili in un lasso di tempo accettabile in modo da garantire sempre la giusta dose di coinvolgimento. Endless Dungeon non è un gioco di statistiche, come può esserlo Diablo, ma trovare nuove armi per costruire diversi setup d'attacco sarà anche qui fondamentale.
Lo scopo del gioco Amplitude è scortare il cosiddetto Crystal Robot lungo i dieci piani che compongono ciascun dungeon. Arrivati alla fine, la partita può dirsi vinta ed è possibile riscuotere i premi previsti. Ogni piano inizia con il robot fermo e in attesa del nostro via; i giocatori dovranno esplorare il livello, raccogliere le risorse presenti e costruire difese in modo che quando il Crystal Robot inizierà la sua marcia potranno difenderlo più efficacemente dalle orde dei nemici che puntualmente si faranno sotto. Spendendo i punti scienza raccolti potremo costruire torrette automatiche e barriere rinforzate, per il momento non abbiamo visto molto altro, su caselle numerose ma predefinite.
I nemici non arriveranno solo quando verrà attivato il robot, ma irromperanno quasi in ogni stanza affamati, impavidi e soprattutto numerosi. Potremo farci largo nel bestiario di Endless Dungeon con tantissime armi diverse, la maggior parte utilizzabili solo da alcuni dei sei eroi con i quali verrà lanciato il titolo.
Per la nostra prova abbiamo optato su uno dei personaggi più voluminosi e in grado di curare sé stesso e l'intero gruppo; le armi di serie comprendevano una mitraglietta agile ma poco potente e l'equivalente futuristico di un bello shotgun che abbiamo trovato decisamente utile quando l'azione si è fatta più personale e ravvicinata. Nella sua semplicità, Endless Dungeon è tutto qui: ben congegnato, divertentissimo, totalmente privo di punti morti. L'unico momento nel quale potremo tirare il fiato è quando visiteremo il saloon, l'hub del gioco in cui verremo rispediti in caso di morte prematura.
Il decimo piano
Pulita, leggibile e colorata la grafica; delizioso il sonoro anche se per buona parte della nostra partita è stato coperto dalle nostre voci. Questi sono giochi di cooperazione stretta: bisogna essere affiatati per scambiarsi di posto, proteggersi a vicenda e costruire quel che serve proprio là dove serve. Durante la prova abbiamo avuto momenti critici eppure siamo riusciti sempre sfangarla, è però altrettanto vero che ci siamo fermati soltanto al quarto piano dei dieci previsti.
Sì, il tempo a nostra disposizione col gioco è stato davvero molto breve, il dover apprendere i suoi meccanismi di base ci ha poi rubato diversi preziosi minuti, quindi non abbiamo potuto approfondire le sue meccaniche, né scoprire se davvero c'è qualcosa da approfondire. Del resto fu proprio la grande semplicità di Dungeon of the Endless a trasformarlo in un piccolo cult multiplayer; Endless Dungeon vuole perfezionare quel concept, senza però stravolgerlo con delle sovrastrutture che appesantirebbero inutilmente il gameplay rendendolo irriconoscibile ai fan, un prodotto diverso.
Piccolo, ma letale
Per Amplitude è un prezioso ritorno ai suoi primi anni di vita, a quando il budget era ancora un problema e l'unica cosa che poteva spingere un prodotto era la sua qualità e, di conseguenza, il passaparola tra gli utenti. Questo non è il prossimo grande progetto della software house francese, fondata tra gli altri da ex Ubisoft, ma un prodotto più piccolo che in parte serve da palestra, e in parte per non far dimenticare allo studio ciò che conta davvero in un videogioco.
Tutti i team che lavorano costantemente a dei blockbuster dovrebbero spezzare di tanto in tanto con qualcosa di diverso e più intimo, specialmente se poi alle spalle hai un gioco grande e grosso come Humankind che però, nonostante la buona stampa, non ha saputo conquistare il pubblico come i tuoi lavori precedenti.
La speranza è che Endless Dungeon sia uno spettacolo da giocare per noi utenti, quanto propizio per il futuro di Amplitude e Sega. La buona notizia è che ha diverse caratteristiche che ci spingono a credere che ce la possa fare. Da giocare è effettivamente divertente, è poi bello da vedere e sembra anche molto pulito dal punto di vista dei bug, ma saprà resistere nel tempo? Di come Endless Dungeon proverà a mantenere il suo pubblico attivo sul medio periodo effettivamente non sappiamo ancora nulla...
CERTEZZE
- Divertente da giocare
- Graficamente pulito e leggibile
- Le meccaniche da tower defense sono interessanti
DUBBI
- Portati a termine un paio di dungeon, cosa ci spingerà a continuare a giocare?
- Speriamo di vedere più varietà nei nemici e in quel che potremo costruire per annientarli
- Da soli con i bot sarà altrettanto divertente che in tre?