Il filone degli shooter in prima persona ambientati durante la Seconda Guerra Mondiale è duro a morire. Dai tempi del primo Medal of Honor e dei primi Call of Duty sono infatti passati circa vent'anni, ma ancora oggi il conflitto tra Alleati e Asse continua a tornare spesso in scena nei videogiochi di questo genere. Uno dei team di sviluppo specializzatisi nell'ultimo decennio in tema di Seconda Guerra Mondiale è Gaijin Entertainment, che dopo IL-Sturmovik: Birds of Prey, Birds of Steel e War Thunder ha deciso di tornare sul campo di battaglia, questa volta rimanendo prevalentemente coi piedi per terra dopo tanto tempo passato tra le nuvole. Per il nostro provato di Enlisted abbiamo approfittato dell'ingresso in fase beta del gioco, destinato ad arrivare prossimamente su PC, PlayStation 5 e Xbox Series X|S. La console di Sony è stata quella prescelta per tornare a sparare sul fronte europeo della Seconda Guerra Mondiale. Per sapere com'è andata in queste prime ore insieme a Enlisted, continuate a leggere!
Campagne storiche
L'obiettivo di Enlisted è quello di ricreare con un approccio realistico le battaglie su larga scala che hanno contraddistinto la Seconda Guerra Mondiale, riproducendo i luoghi dove esse sono avvenute e le caratteristiche delle forze in campo. Ognuna di queste battaglie corrisponde a una Campagna all'interno del gioco, suddivisa poi a sua volta nei diversi scenari disponibili. Nella beta che abbiamo provato erano disponibili la Battaglia di Mosca e l'Invasione della Normandia, alle quali si è aggiunta nelle ultime ore la Battaglia di Berlino, anche se a pagamento.
Tutti gli scontri possono essere naturalmente giocati schierandosi sia tra le forze degli Alleati che tra quelle dell'Asse, prendendo parte a match dagli obiettivi variabili. Nella beta erano disponibili due modalità: Assault, dove le forze in attacco si trovano a dover invadere un territorio avversario appropriandosi di alcuni checkpoint, e Domination, dove invece i due schieramenti si combattono per mantenere per il maggior tempo possibile tre aree dislocate sulla mappa. Considerando che l'obiettivo è quello di riprodurre abbastanza fedelmente la storia così come è avvenuta, Gaijin Entertainment ha ricreato anche armamenti e mezzi presenti nei vari conflitti, permettendo così ai giocatori di notare anche a occhio le differenze tra gli schieramenti, anche tra quelli delle stesse forze tra campagne diverse legate a battaglie tenutesi in anni diversi.
Gioco di squadra
La particolarità principale di Enlisted in termini di gameplay sta nella scelta degli sviluppatori di mettere il giocatore a capo di una squadra di soldati, invece che di un singolo come avviene spesso. Una sezione a parte del gioco sarà in realtà accessibile anche come uno shooter classico, controllando quindi un solo personaggio, ma la modalità principale resterà da quello che abbiamo capito sempre quella che vede impiegate le squadre. Ogni team può essere visto come una sorta di classe, ed è composto da un numero di soldati variabile. C'è per esempio la squadra da assalto e quella maggiormente votata alla difesa, l'immancabile gruppo di tiratori scelti più altre tipologie particolari, come quella dotata di lanciafiamme.
Quando avviene il nostro respawn all'interno della mappa, a "nascere" è quindi l'intera squadra controllata dal giocatore, al quale è data la facoltà di controllare uno dei membri del gruppo mentre gli altri fondamentalmente lo seguono mossi dall'intelligenza artificiale di Enlisted. È possibile impartire anche qualche comando di base per fare in modo che i nostri compagni eseguano le azioni che vogliamo noi, mettendosi per esempio a difesa di un determinato punto. Il problema principale al momento è che la CPU manda spesso e volentieri gli altri membri della squadra un po' troppo allo sbaraglio, rendendoli spesso un bersaglio facile per le forze nemiche. Di conseguenza, allo stesso tempo si nota una netta differenza tra i nemici controllati dall'intelligenza artificiale e quelli controllati da una persona in carne e ossa quando ci troviamo a fronteggiarli.
L'approccio realistico dal punto di vista storico si applica naturalmente anche alla capacità dei soldati di incassare i colpi subiti. Nei casi meno gravi il personaggio controllato finisce per terra con la possibilità di usare il medikit in proprio possesso per salvarsi e proseguire, morendo invece direttamente nel caso in cui a essere colpito sia un punto vitale. Ogni battaglia giocata permette di ottenere punti esperienza, che possono essere poi spesi per migliorare caratteristiche ed equipaggiamento delle singole squadre, potenziabili anche per quello che riguarda i singoli soldati che ne fanno parte. In base al tipo di unità è infatti possibile scegliere tra alcuni perk, adattandola quindi al nostro stile di gioco nel momento in cui ci troviamo nei suoi panni.
Grafica e sonoro
Prima di occuparci di Enlisted dal punto di vista tecnico, ricordiamo che l'annuncio del gioco da parte di Gaijin Entertainment risale a fine 2016. Il titolo ha poi visto rinvii vari, anche a causa della pandemia, arrivando all'appuntamento con l'uscita nel 2021 quando ormai le console di nuova generazione si trovano già sul mercato. Guardando l'interfaccia si nota che Enlisted è stato concepito guardando al PC come piattaforma principale, rendendo quindi un po' macchinosa la navigazione tra menu su console e anche qualche passaggio di gameplay. La causa in entrambi i casi è l'adattamento del sistema di controllo dall'accoppiata mouse più tastiera al controller. C'è comunque tempo per sistemare questo tipo di problematica.
In termini di resa grafica, sono senza dubbio apprezzabili la profondità della visuale e il numero di fotogrammi al secondo, stabile anche quando ci sono diverse forze in campo. Si fa notare anche qualche buon effetto di luce, in grado di rendere piacevole il colpo d'occhio generale. A corrente alternata invece il dettaglio delle texture, che alcune volte dà l'impressione di avere davanti un titolo di vecchia generazione. Ottimo il coinvolgimento per quello che riguarda il sonoro, che riproducendo perfettamente i rumori del conflitto su larga scala intorno a noi contribuisce a dare le giuste proporzioni al conflitto.
Alla fine di questo primo provato di Enlisted, possiamo dire di essere rimasti complessivamente soddisfatti da quanto visto all'interno del lavoro di Gaijin Entertainment. Trattandosi di una beta è normale che ci siano alcuni aspetti ancora da sistemare prima del lancio definitivo, in occasione del quale terremo senza dubbio d'occhio con particolare attenzione questo titolo. In quanto free to play, il successo di Enlisted dipenderà in larga parte dal modo in cui verrà gestita la monetizzazione, visto che alcuni potenziamenti ed equipaggiamenti potranno essere acquistati con soldi reali.
CERTEZZE
- Impatto notevole sul campo di battaglia
- L'idea di usare le squadre può funzionare
- Riproduzione di alcuni scenari famosi
DUBBI
- Intelligenza artificiale da migliorare
- Interfaccia adattata da PC, scomoda su console
- Come verrà gestito economicamente?