Dopo averlo atteso per il mese di settembre, Apple ha finalmente annunciato la data ufficiale dell'evento dedicato ai nuovi iPhone. L'appuntamento è fissato per martedì 13 ottobre alle 19:00 (ora italiana) e si terrà esclusivamente in streaming a causa della particolare situazione che stiamo vivendo. Il nome scelto da Apple per quest'occasione è "Hi, Speed", probabilmente un riferimento alla velocità dei nuovi modem 5G presenti negli iPhone 12, oppure al nuovo performante processore A14. Nelle ultime settimane si sono susseguite diverse voci di corridoio piuttosto affidabili riguardo ai prodotti e servizi in arrivo. Nell'attesa andremo dunque ad analizzare cosa aspettarci dall'azienda di Cupertino per questo evento, ricapitolando anche le specifiche tecniche previste per i tanto attesi iPhone 12.
iPhone 12
I principali protagonisti dell'evento saranno indubbiamente i nuovi iPhone 12. Quest'anno Apple dovrebbe presentare addirittura quattro modelli, ognuno con varie caratteristiche e dimensioni in modo da soddisfare le diverse esigenze sia tecniche che economiche. Cambia anche il design, che dovrebbe tornare ad un forma più squadrata, simile a quella dei vecchi iPhone 4, iPhone 5 e i più recenti iPad Pro. In particolare vedremo la seguente lineup con le rispettive dimensioni del display:
- iPhone 12 mini da 5,4 pollici
- iPhone 12 da 6,1 pollici
- iPhone 12 Pro da 6,1 pollici
- iPhone 12 Pro Max da 6,7 pollici
I primi due modelli da 5,4 e 6,1 pollici saranno nella fascia più "economica", mentre gli ultimi due rientreranno tra gli smartphone premium da oltre mille euro. Le principali differenze tra di loro sono i sensori posteriori delle fotocamere. I modelli "economici" avranno solamente due lenti (wide-angle e ultra wide-angle), invece gli altri potranno contare anche su una terza lente telephoto ed uno scanner LiDAR per l'analisi tridimensionale dell'ambiente circostante.
Un'altra novità piuttosto importante sarà la presenza degli schermi OLED per tutti i modelli della lineup, senza però la tanto attesa tecnologia "Pro Motion". Apple infatti avrebbe preferito non implementare il refresh-rate a 120 Hz per prolungare l'autonomia degli smartphone. Gli schermi OLED dei modelli "Pro" potrebbero comunque avere delle caratteristiche avanzate, come un migliore contrasto e luminosità. Anche il modem per la connettività 5G sarà presente attraverso l'intera linea di iPhone 12 con il supporto alle reti mmWave e sub-6GHz.
Il cuore pulsante degli iPhone 12 sarà il nuovo processore A14, probabilmente affiancato per la prima volta da 6 GB di memoria RAM. Grazie alla nuova tecnologia produttiva a 5 nanometri, il processore sarà più potente e allo stesso tempo molto più efficiente. Questo potrebbe portare le performance ai livelli del MacBook Pro da 15 pollici, un computer portatile dedicato ai professionisti.
Per quanto riguarda la disponibilità e prezzi, i preordini dovrebbero iniziare il 16 ottobre con la consegna prevista dopo qualche giorno. I modelli "Pro" potrebbero non essere disponibili in grandi quantità, quindi potrebbero andare a ruba immediatamente o subire un ulteriore posticipo a novembre. I prezzi dovrebbero aumentare leggermente rispetto ai modelli dello scorso anno, sopratutto per l'iPhone 12 mini e iPhone 12. Ecco il possibile listino per i modelli con il taglio di memoria minimo:
- iPhone 12 mini a partire da 699$ (modello base da 64 GB)
- iPhone 12 a partire da 799$ (modello base da 64 GB)
- iPhone 12 Pro a partire da 1.049$ (modello base da 128 GB)
- iPhone 12 Pro Max a partire da 1.149$ (modello base da 128 GB)
AirTags e AirPods Studio
Oltre agli iPhone 12, Apple potrebbe presentare una serie di altri prodotti e accessori. Finalmente dovremo vedere i tanto vociferati AirTags, dei dispositivi grandi come una moneta da due euro, in grado di comunicare la propria posizione con l'iPhone accoppiato. Inserendoli in un portafoglio o allacciandolo ad un portachiavi, potremo sempre individuare la loro posizione, evitando così di perderli. La parte software verrà gestita dall'applicazione nativa "Dov'è", presente su tutti i dispositivi Apple. Ad ogni AirTag potremo assegnare un'immagine o una descrizione per poterli riconoscere facilmente sulla mappa, oppure tramite la ricostruzione tridimensionale dello scanner LiDAR.
Ad affiancare gli auricolari AirPods e AirPods Pro, potrebbero essere annunciate le nuove cuffie over-ear chiamate AirPods Studio. Grazie alla collaborazione con Beats e la tecnologia Apple, queste cuffie potrebbero competere direttamente con i leader nel settore come Sony e Bose. Il loro design rimane tutt'ora un mistero, così come ulteriori specifiche tecniche. Sappiamo però che sfrutterà una tecnologia simile alle AirPods per l'accoppiamento e la successiva connessione attraverso tutti i dispositivi Apple in nostro possesso. iOS 14 inoltre permetterà un rapido passaggio da un dispositivo all'altro, grazie all'apposita funzione introdotta in quest'ultima versione del sistema operativo.
Apple TV e Apple Silicon
Tra le altre possibili novità presenti all'evento troviamo un nuovo modello di Apple TV. La principale novità potrebbe essere il nuovo processore A14, preso direttamente da iPhone 12 per aumentare le prestazioni del TV box Apple. Il nuovo chip infatti promette di aumentare del 50% le prestazioni in-game, trasformando l'Apple TV in una piccola console da salotto con il supporto Bluetooth ai vari pad. Apple in questo modo punta a spingere il servizio Apple Arcade, perfetto sia in mobilità che stando comodamente seduti sul divano di casa.
Infine, dopo averci dato un assaggio delle loro potenzialità alla WWDC 2020, Apple potrebbe lanciare i nuovi Mac con i processori realizzati da TSMC. L'azienda di Cupertino ha infatti abbandonato i chip Intel per passare direttamente all'Apple Silicon, già utilizzato in maniera ottimale con gli iPhone, iPad, Apple Watch e Apple TV. In questo modo si punta a ridurre i costi, pur mantenendo un livello di prestazioni molto elevato, grazie ad una perfetta comunicazione tra hardware e software. Probabilmente i primi modelli ad arrivare sul mercato saranno quelli di fascia più bassa, come i nuovi MacBook Air e Mac mini, per poi raggiungere anche i desktop e portatili più professionali.