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Final Fantasy 16, tutte le informazioni dal PAX East

Naoki Yoshida ha portato Final Fantasy 16 sul palco del PAX East per riepilogare tutto quello che sappiamo sul gioco e svelare alcune interessanti novità.

Final Fantasy 16, tutte le informazioni dal PAX East
SPECIALE di Christian Colli   —   28/03/2023

Il PAX East è stato il posto giusto in cui Naoki Yoshida ha potuto confrontarsi coi fan, i curiosi e tutti gli altri comunissimi videogiocatori che stanno aspettando Final Fantasy 16 con tanto entusiasmo e un pizzico di scetticismo. Yoshi-P non è uno che si nasconde dietro slogan e social network; a lui piace rispondere alle domande coi fatti, ed è proprio per questo che preparato una presentazione molto schietta, e anche un po' irriverente, insieme al suo collaboratore storico Michael Christopher Koji Fox, che ha diretto la localizzazione, fra le altre cose, di Final Fantasy XIV. Ricordandovi che Yoshida produce soltanto, e che a dirigere i lavori è Hiroshi Takai, quello dietro a Final Fantasy 16 si potrebbe definire un vero e proprio "dream team": comprende anche lo sceneggiatore Kazutoyo Maehiro (Final Fantasy XIV e Final Fantasy XII) e il direttore artistico Hiroshi Minagawa (Final Fantasy XIV e Final Fantasy XII), il disegnatore del sistema di combattimento Ryota Suzuki (Devil May Cry, Dragon's Dogma) e il compositore Masayoshi Soken (Final Fantasy XIV).

Insomma, il minimo comune denominatore sembrerebbe essere proprio quella cosa lì, Fantasy, che poi sia Final o meno poco importa, e Yoshida e Koji Fox avevano tutta l'intenzione di dimostrare anche ai più scettici che Final Fantasy 16 potrebbe essere veramente il capitolo definitivo della saga sotto ogni aspetto, nonostante una deriva action molto criticata. Cerchiamo quindi di sintetizzare la presentazione di Final Fantasy 16 al PAX East, un intervento che Yoshida ha voluto dividere in quattro parti, ognuna dedicata ai quattro differenti pilastri che sorreggono l'intera opera: narrativa, personaggi, grafica e combattimento.

La narrativa e i personaggi di Final Fantasy 16

Final Fantasy 16, i personaggi sono stati caratterizzati con attenzione
Final Fantasy 16, i personaggi sono stati caratterizzati con attenzione

Chiunque abbia giocato Final Fantasy XIV si sarà reso conto che a impreziosire la sua narrativa non è tanto l'intreccio, che è già straordinariamente curato di per sé, ma la caratterizzazione dei personaggi che coinvolge: mai lasciata al caso, stratificata, adulta e credibile nonostante il contesto fantastico e immaginario. Final Fantasy 16 seguirà la stessa strada, a detta di Naoki Yoshida: calcherà la mano sui personaggi, raccontando le motivazioni che li spingono a combattere per il mondo di Valisthea, divise dalla risorsa limitata che è l'energia sprigionata dai cristalli madre. La storia si concentrerà soprattutto sui Dominanti. Questi personaggi, che i trailer hanno soltanto accennato, possono attingere ai poteri degli Eikon che li possiedono, ma non tutti sono considerati eroi sovrumani e alcuni di loro sono persino alla mercé della nazione che rappresentano.

I Dominanti possono assumere la forma dei loro Eikon, raggiungendo centinaia di metri in altezza come fa Titano: come questo sia possibile, chi o cosa li abbia scelti per diventare Dominanti e quali siano le ragioni che li muovano sono tutte domande che attendono risposte, e Yoshida ha promesso che quelle risposte saranno fondamentali nella costruzione della narrativa. L'intenzione è sempre stata quella di tornare alle radici della serie e di esplorare tematiche importanti passando per i conflitti e gli intrighi politici.

Clive Rosefield, il protagonista, è il Dominante di Ifrit. È anche un caso particolare, poiché sappiamo che può impadronirsi dei poteri elementali degli altri Eikon per usarli in battaglia, ma come riesca a farlo è un altro mistero che solo il gioco in uscita a giugno potrà risolvere. La storia di Final Fantasy 16 attraverserà tre fasi della sua vita: comincerà quando Clive è ancora un adolescente, proseguirà intorno ai vent'anni e continuerà nella trentina. Nel frattempo, il personaggio si evolverà attraverso le sue esperienze e i suoi rapporti con gli altri personaggi, che cambieranno la sua prospettiva nei confronti del mondo: il viaggio che comincerà in cerca di vendetta si trasformerà progressivamente in qualcosa di più importante.

Al contempo, Yoshida vuole rappresentare Clive come una sorta di metafora dell'ingresso nella vita adulta con cui spera di parlare a tutti i giovani che si avvicinano alla sua età e cominciano a scoprire quanto il mondo possa essere spietato ma anche pieno di meraviglie e positività. La sua storia, ha precisato, sarà anche quella del fido cane Torgal che, contrariamente a quanto si temeva, non sarà soltanto un meccanismo del gameplay, ma un vero e proprio personaggio cui sarà impossibile non affezionarsi.

Uno sguardo a Valisthea

Final Fantasy 16, le mappe esplorabili sono vaste e collegate tra loro
Final Fantasy 16, le mappe esplorabili sono vaste e collegate tra loro

La seconda parte della conferenza al PAX East è stata un po' più polemica, per così dire, dato che Yoshida e Koji Fox sono scesi nel dettaglio della grafica e del sistema di combattimento prendendo come spunto alcune perplessità sollevate nelle ultime settimane, dopo che il gioco è stato provato per la prima volta dalla stampa internazionale. Yoshida ha voluto precisare che quella build era piuttosto antiquata, ma che hanno preferito mostrare quella parte del gioco, seppur ristretta e buia, perché in quel momento era la più completa - essendo una delle prime su cui hanno lavorato - e perché non anticipava troppo sul resto dell'avventura, consentendo agli invitati di provare il sistema di combattimento.

A scanso di equivoci, e per mettere a tacere i malpensanti, Yoshida ha voluto giocare Final Fantasy 16 su PlayStation 5 direttamente sul palco del PAX East con un controller regolarmente collegato alla console Sony. Così facendo ha mostrato meglio il mondo di Valisthea al di fuori degli "stage" in cui si svolgono le missioni della storia: praticamente delle sequenze di gioco predefinite e separate dal mondo vero e proprio, suddiviso invece in quelli che Yoshida chiama "field", cioè le aree normalmente esplorabili.

Final Fantasy 16, la storia segue Clive in tre momenti diversi della sua vita
Final Fantasy 16, la storia segue Clive in tre momenti diversi della sua vita

Dopo aver mostrato una carrellata di scenari esplorabili totalmente inediti - e scandalosamente spettacolari - in un apposito trailer, Yoshida ha preso in mano il controller per dimostrare come il gameplay scorra fluidamente dall'esplorazione all'aperto in quella delle città e dei paesi disseminati per Valisthea, come i Bokland Markets nella Repubblica dhalmekiana, senza caricamenti di sorta: Clive semplicemente rallenta il passo ed entra nella nuova zona, accolto dalle conversazioni dinamiche dei personaggi che, sullo sfondo, ravvivano lo scenario. Yoshida ha anche dimostrato il meccanismo di viaggio rapido, aprendo e svelando per la prima volta la mappa 3D di Valisthea - o meglio, del continente occidentale - che sembra un bassorilievo punteggiato di icone che rappresentano le località presso cui è possibile spostarsi con un caricamento di pochissimi secondi, nella fattispecie soltanto quattro dai suddetti Bokland Markets al paesello di Dravozd nella Dhalmekia del sud.

Abbiamo così scoperto, sebbene ce lo aspettassimo, che Square Enix ha implementato un'impostazione Performance che consente di scegliere se prediligere la fluidità o il dettaglio grafico. Il gioco è stato mostrato sul palco del PAX East in modalità Frame Rate, che dovrebbe impostarlo a 1440p per mantenere i 60 fotogrammi al secondo costanti, ma è possibile scegliere anche un'impostazione 4K che dimezza i fotogrammi, per una pulizia grafica maggiore.

Final Fantasy 16, Clive combatte usando i poteri degli altri Eikon... ma come ci riesce?
Final Fantasy 16, Clive combatte usando i poteri degli altri Eikon... ma come ci riesce?

Yoshi-P ha poi completato questo tour esplorativo nel cosiddetto Hideaway, il nascondiglio di Cid e della sua brigata, dov'è possibile cominciare vari incarichi secondari e sfruttare alcuni servizi importanti. In un certo senso, questo è stato il primo assaggio delle meccaniche GDR di Final Fantasy 16 su cui il produttore ha promesso che Square Enix tornerà il prossimo mese: abbiamo scoperto che Clive può visitare il negozio dell'anziana ma stoica Charon per acquistare armi, accessori e consumabili, oppure la fucina del fabbro Blackthorne, dov'è possibile spendere i materiali accumulati combattendo ed esplorando per costruire nuovi equipaggiamenti o potenziarli.

Il breve tour di Yoshida ha dimostrato che Final Fantasy 16 è un GDR fatto e finito, nonostante il sistema di combattimento action che lo caratterizza. Gli appassionati del genere possono mettersi il cuore in pace perché ci saranno città, personaggi, sistemi di artigianato e tutto quello che ci si aspetterebbe da un JRPG e, soprattutto, da un Final Fantasy. L'approccio è soltanto diverso dal solito, tant'è che in una schermata del menù principale è possibile scegliere tra alcune modalità insolite: l'Hall of Virtue è sostanzialmente un campo di addestramento per chi vuole affinare la propria conoscenza del sistema di combattimento; l'Arcade Mode permette di rigiocare gli stage della storia già completati con tanto di classifica e punteggi; in Stage Replay, infine, si possono rigiocare i capitoli della storia. Esisterebbe anche un'ultima voce contrassegnata da vari punti interrogativi sulla quale Yoshi-P non si è sbottonato.

Il sistema di combattimento

Final Fantasy 16, lo scontro con Garuda è uno dei primi con Clive nei panni di Ifrit
Final Fantasy 16, lo scontro con Garuda è uno dei primi con Clive nei panni di Ifrit

Infine, Yoshida e Koji Fox sono tornati sul sistema di combattimento perché è chiaro che questo aspetto del gioco sta loro veramente a cuore. Il produttore è stato molto sincero, in questo senso, quando ha risposto alla critica più feroce che è stata fatta al nuovo Final Fantasy: secondo alcuni, non sarebbe un "vero" Final Fantasy perché manca dell'Active Time Battle o ATB, cioè il meccanismo che caratterizza i combattimenti a turni nei titoli più popolari della serie. Yoshida si è scusato, ma ha ammesso che al suo staff piacciono anche i giochi d'azione e che volevano provare a svilupparne uno per dimostrare le sconfinate potenzialità di questo marchio. Poi si è affrettato ad aggiungere, rivolgendosi a tutti coloro che non amano gli action, che Final Fantasy 16 è stato pensato anche per loro: come sappiamo, ci sono delle agevolazioni che permettono, per esempio, di automatizzare le schivate facendo equipaggiare a Clive un particolare accessorio.

Nonostante ciò, l'affermazione di Yoshida è stata sottile ma determinata, anche perché il sistema di combattimento si è già dimostrato essere molto più stratificato del previsto, ma effettivamente, con uno come Suzuki alle sue spalle, non sarebbe potuto essere altrimenti. Al PAX East, il produttore e il suo braccio destro hanno sostanzialmente confermato la duplice natura del sistema di combattimento: la maggior parte degli scontri si combatte nei panni di Clive, mentre alcuni boss si affrontano sotto forma di Ifrit.

Final Fantasy 16, gli scontri con gli Eikon saranno molto diversi
Final Fantasy 16, gli scontri con gli Eikon saranno molto diversi

Yoshida, però, voleva assolutamente rispondere alla critica mossa contro i Quick Time Event che sembravano caratterizzare anche troppo il combattimento con Garuda nella demo giocata dalla stampa. Il produttore ha spiegato che non tutte le battaglie con gli Eikon - che ha promesso essere diversissime sia da un punto di vista scenico che strutturale - si risolveranno in questo modo e che quella con Garuda è effettivamente la prima nella campagna, dunque fa un po' da tutorial. A quanto pare, i QTE serviranno solo a mantenere l'attenzione del giocatore sullo schermo durante le cinematiche di transizione tra una fase e l'altro dello scontro, e si divideranno in tre categorie: attacco, schivata e scontro. Tuttavia, non ci sarà Game Over per chi sbaglierà i QTE; la nostra ipotesi è che possano innescare cinematiche consecutive diverse o sbloccare Trofei e ricompense speciali.

Per rafforzare la sua posizione, Yoshida si è limitato a mostrare un montaggio delle battaglie con gli Eikon che ci attendono nel gioco finito: non solo abbiamo constatato una varietà importante di scenari e situazioni, che includono lo scontro con un Titano gigantesco e una sequenza tipo sparatutto nei panni di Fenice, ma abbiamo scorto anche un Eikon che non era stato annunciato precedentemente, e cioè Typhon. Noto anche come Tifone, in italiano, questo mostro ricorre nella serie sin da Final Fantasy VI e, ovviamente, compare anche in Final Fantasy XIV.

Final Fantasy 16, la battaglia tra i due Ifrit resta ancora un mistero da svelare
Final Fantasy 16, la battaglia tra i due Ifrit resta ancora un mistero da svelare

Il dettaglio più importante che abbiamo notato nel breve trailer, tuttavia, riguarda il gameplay. Abbiamo scoperto che Ifrit, via via che si progredisce nella storia, acquisisce un parco mosse tutto suo, non troppo dissimile da quello di Clive, con tanto di schivate, combo aeree e "attacchi speciali". Questo confermerebbe una precedente affermazione di Yoshida riguardo allo scontro tra Ifrit e Garuda nella demo provata dalla stampa qualche settimana fa: quel combattimento sembrava più automatizzato e tendente ai QTE perché è il primo in cui Clive si trasforma veramente in Ifrit, perciò non ha un controllo totale delle sue capacità in forma di Eikon. Col passare del tempo, il nostro protagonista eserciterà un controllo maggiore sui poteri dell'Eikon infuocato, ed è del tutto plausibile che Ifrit abbia persino un albero delle abilità proprio.

Quanto svelato sul palco del PAX East, se possibile, ha acceso ulteriormente il nostro entusiasmo nei confronti della sedicesima Fantasia Finale. Seppur divisiva in termini di gameplay e approccio alla tradizione della serie, l'opera di Naoki Yoshida sembra avere tutte le carte in regola per segnare questa generazione e non vediamo l'ora di giocarla per scoprire tutti i segreti che nasconde.