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Final Fantasy 7 Rebirth, l’analisi della versione PC

A quasi un anno dall'uscita su PS5, l'ultimo capitolo della saga firmata Square Enix approda anche sulla piattaforma Windows: ecco la nostra analisi della versione PC di Final Fantasy 7 Rebirth.

SPECIALE di Tommaso Pugliese   —   22/01/2025
Cloud Strife in Final Fantasy 7 Rebirth
Final Fantasy VII Rebirth
Final Fantasy VII Rebirth
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L'emozionante viaggio di Cloud Strife e dei suoi amici prosegue dopo gli eventi di Final Fantasy VII Remake Intergrade, segnando un'altra importante tappa con l'approdo di Final Fantasy 7 Rebirth su PC, nell'ambito di una conversione che promette di consegnarci ancora una volta l'esperienza definitiva del pur discusso rifacimento prodotto da Square Enix.

Avremo dunque l'occasione di visitare i suggestivi e sconfinati scenari di Gaia, affrontare nemici apparentemente imbattibili, cimentarci con mille attività collaterali e seguire le coinvolgenti vicende di un manipolo di personaggi assolutamente iconici, con tutto il carico di nostalgia che inevitabilmente si portano dietro.

Siete pronti a partire?

Il gioco

Come avrete letto nella nostra recensione di Final Fantasy 7 Rebirth, la seconda parte del rifacimento del classico per PlayStation trasforma in maniera sorprendente gli scenari bidimensionali originali in suggestivi panorami in tre dimensioni, che donano fascino e spessore a luoghi in precedenza ben poco elaborati, esplorabili liberamente grazie a una struttura open world che si rivela fin da subito particolarmente ricca di spunti e contenuti, specie per chi desidera fruirne.

Così, in costante equilibrio fra azione e narrazione, pur al netto di alcuni meccanismi di interazione che immaginiamo siano volutamente legnosi e datati, il titolo Square Enix porta sullo schermo sequenze di grandissimo impatto e consolida l'eccellente sistema di combattimento ibrido introdotto ai tempi di FF7 Remake, aggiungendo ulteriori substrati strategici a un impianto già brillante e dotato di un grado di sfida non banale.

La forte caratterizzazione di ogni singolo personaggio, tanto sul piano narrativo quanto in termini di approccio alle battaglie, la direzione artistica di altissimo livello, una colonna sonora per larga parte maestosa e un comparto tecnico capace di trasportare le soluzioni introdotte in precedenza all'interno di una struttura sostanzialmente più ampia contribuiscono a dipingere il quadro di un prodotto straordinario.

L'open world di Final Fantasy 7 Rebirth che si apre per la prima volta
L'open world di Final Fantasy 7 Rebirth che si apre per la prima volta

Com'era lecito attendersi, inoltre, questa nuova edizione incorpora fin da subito alcune delle novità introdotte con l'aggiornamento dello scorso dicembre, pensate per velocizzare la progressione... in tutti i sensi, inclusa la possibilità di far avanzare più rapidamente le sequenze di intermezzo.

Le impostazioni della versione PC

Com'era lecito attendersi, su PC Final Fantasy 7 Rebirth riesce a esprimere appieno il proprio potenziale visivo, senza limitazioni e senza i ben noti compromessi della versione PS5, a patto chiaramente di disporre di una configurazione hardware in grado di supportare appieno tutte le funzionalità che il titolo Square Enix mette a disposizione.

Le impostazioni consentono di spingere al massimo la grafica del gioco, peraltro impreziosita da alcune migliorie, raggiungendo una risoluzione di 2160p effettivi e fino a 120 frame al secondo sulla base di una gamma di regolazioni che appare piuttosto completa e include sincronia verticale, qualità generale (basso, medio, alto) e due valori relativi alla risoluzione dinamica (con percentuale massima e minima).

La lista delle opzioni include poi la precisione degli sfondi (fino ad altissima), delle superfici marine, dei personaggi e degli effetti, la risoluzione delle texture, la qualità delle ombre e della nebbia, la tecnologia di antialiasing utilizzata (TAA, TAAU e DLSS: al momento non sono supportati FSR né XeSS), la quantità dei personaggi visualizzati su schermo e la distanza delle loro ombre.

Alcune delle sequenze di intermezzo con Tifa in Final Fantasy 7 Rebirth risultano particolarmente intriganti
Alcune delle sequenze di intermezzo con Tifa in Final Fantasy 7 Rebirth risultano particolarmente intriganti

Una dotazione adeguata, insomma, che però inciampa in un paio di svarioni abbastanza clamorosi, anche e soprattutto sul piano della leggibilità delle impostazioni stesse. Ad esempio il gioco funziona solo in finestra o in finestra senza bordi, e per modificare la risoluzione bisogna necessariamente alternare l'una e l'altra. Inoltre mancano i preset tipici del DLSS (qualità, bilanciato, prestazioni), sostituiti dalle percentuali della risoluzione dinamica (66%, 50% e 33%).

Il supporto del controller DualSense

Come rivelato nel trailer delle funzionalità della versione PC di Final Fantasy 7 Rebirth, il gioco supporta naturalmente il controller DualSense, ma non si limita a farlo in modalità cablata, come spesso accade, bensì anche in modalità wireless. Ciò significa che sulla piattaforma Windows è possibile godere di un'esperienza del tutto simile a quella disponibile su PS5, senza fili e munita di tecnologie come feedback aptico e grilletti adattivi.

Analisi delle prestazioni

Le peculiarità (chiamiamole così) legate alle impostazioni grafiche della versione PC di Final Fantasy 7 Rebirth hanno un impatto anche sulle prestazioni, che diventano bene interpretabili solo dopo aver compreso il funzionamento di determinati meccanismi. In primo luogo il fatto che passando dalla modalità finestra alla finestra senza bordi la risoluzione torni ogni volta a corrispondere a quella predefinita dello schermo e non al valore selezionato.

Cloud Strife sorpreso dalle impostazioni della versione PC di Final Fantasy 7 Rebirth
Cloud Strife sorpreso dalle impostazioni della versione PC di Final Fantasy 7 Rebirth

Ad ogni modo, in attesa di un aggiornamento che renda più coerenti tutti i vari aspetti tecnici e aggiunga le opzioni che colpevolmente ancora mancano (la possibilità di attivare lo schermo pieno esclusivo, togliere del tutto l'antialiasing e l'introduzione di tecnologie come FSR e XeSS, su tutte), bisogna dire che lato prestazioni ci troviamo di fronte a una conversione decisamente solida, come dimostrano i numeri.

Utilizzando una RTX 4070, infatti, Rebirth gira a 2160p nativi e con tutte le regolazioni al massimo a 50 fps. Non essendoci benchmark integrati parliamo di un valore medio, inevitabilmente soggetto a variazioni in presenza di scene particolarmente complesse (vedi alcuni scontri con i boss), ma generalmente superiore ai risultati che questa scheda video riesce a offrire di solito con i tripla A di ultima generazione.

Le prestazioni di Final Fantasy 7 Rebirth su di una NVIDIA RTX 4070
Le prestazioni di Final Fantasy 7 Rebirth su di una NVIDIA RTX 4070
La configurazione che abbiamo utilizzato per i test
La configurazione che abbiamo utilizzato per i test

Raggiungere i sessanta fotogrammi mantenendo intatto il livello di dettaglio è molto semplice, e vista la presenza del DLSS non è necessario ritoccare le singole regolazioni grafiche rinunciando a qualcosa: basta impostare la già citata risoluzione dinamica al 66% e ottenere in tal modo l'equivalente del preset "qualità" della tecnologia di upscaling targata NVIDIA, andando quindi a renderizzare a 1440p di base e producendo un output indistinguibile dai 2160p nativi.

In presenza di hardware meno prestante nulla vieta di sperimentare con le varie opzioni per trovare quello specifico preset che, una volta modificato, fa salire il contatore dei fotogrammi in maniera evidente pur senza impoverire marcatamente l'esperienza visiva; oppure di giocare con l'upscaling andando ad aumentarne il grado di aggressività.

Una delle prime architetture visibili nella campagna di Final Fantasy 7 Rebirth
Una delle prime architetture visibili nella campagna di Final Fantasy 7 Rebirth

Sempre con una RTX 4070, i risultati che abbiamo ottenuto in tal senso sono pari a circa 80 fps utilizzando una risoluzione di 1440p (o il DLSS in combinazione con lo scaler al 66%) e circa 83 fps utilizzando una risoluzione di 1080p (o il DLSS in combinazione con lo scaler al 50%). Questi ultimi valori sono chiaramente anomali, visto che era lecito attendersi un centinaio di fotogrammi al secondo.

In conclusione

La versione PC di Final Fantasy 7 Rebirth adotta alcune soluzioni bizzarre per quanto concerne le impostazioni grafiche e determinate opzioni mancano ancora all'appello, ma sul piano delle prestazioni il gioco appare già molto ben ottimizzato e potenzialmente scalabile su diversi tipi di configurazione.

Naturalmente, oltre agli aspetti puramente tecnici c'è la grandissima sostanza di un'avventura che sarà senz'altro capace di coinvolgervi per decine e decine di ore, grazie a un comparto narrativo quasi sempre brillante, a un sistema di combattimento ibrido ancora più entusiasmante e al fascino di un open world ricco di cose da fare e da vedere.