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Final Fantasy 7 Rebirth, analizziamo il trailer della Summer Game Fest

Il secondo capitolo della trilogia Remake di Final Fantasy 7, Final Fantasy 7 Rebirth, si è mostrato con un trailer durante la Summer Game Fest 2023.

Final Fantasy 7 Rebirth, analizziamo il trailer della Summer Game Fest
SPECIALE di Christian Colli   —   09/06/2023

Preceduto da uno strano conto alla rovescia sui social, Final Fantasy 7 Rebirth si è finalmente mostrato con un trailer che ci ha catapultato in quel mondo che avevamo lasciato in sospeso, pieni di incertezze, alla fine di Final Fantasy VII Remake: il titanico rifacimento di Kazushige Nojima e Tetsuya Nomura, attesissimo da anni, si concludeva con una giravolta che ha fatto impazzire i fan dell'originale, nel bene e nel male, e il secondo capitolo della trilogia sembra proprio continuare il "viaggio ignoto", l'unknown journey che è diventato un po' lo slogan dell'operazione Remake.

Alla fine della prima serata di Summer Game Fest 2023, il buon Geoff Keighley ha presentato un primo, vero trailer: alcuni mesi fa avevamo avuto solo un piccolo assaggio, attraverso la nostra analisi del trailer di Final Fantasy 7 Rebirth cercheremo di mettere in luce alcune caratteristiche interessanti del gioco che uscirà su due dischi all'inizio del 2024.

La storia di Final Fantasy 7 Rebirth

Il viaggio ignoto continua in Final Fantasy 7 Rebirth
Il viaggio ignoto continua in Final Fantasy 7 Rebirth

Il trailer di Final Fantasy 7 Rebirth comincia in un modo stranissimo, mostrandoci una Midgar in subbuglio dopo il passaggio di un gigantesco tornado che avrebbe investito alcuni settori della città, mietendo numerose vittime. Le immagini sono come trasmesse da un notiziario e le telecamere inquadrano quattro individui in particolare: Barret, Tifa, Red XIII e Aerith. Non si capisce bene se siano vivi o morti, su quelle barelle, ma il modo in cui Tifa rilassa il braccio e le fauci socchiuse di Red ci fanno propendere per la seconda ipotesi. Non si vede Cloud da nessuna parte, eppure questa scena ha un senso perverso perché in una vecchia intervista era stato lo stesso Nojima a rivelare che in una delle sue prime idee per la conclusione di Final Fantasy VII tutti i personaggi principali sarebbero morti al loro ritorno a Midgar. Tutti tranne Cloud e il party scelto dal giocatore.

Che Nojima e Nomura abbiano impugnato la narrativa, per farla diventare una specie di parco giochi in cui sbizzarrirsi con tutte le idee che hanno avuto per Final Fantasy VII, e che solo in parte sono riusciti a concretizzare nei vari prequel e spin-off, a questo punto dovrebbe essere abbastanza chiaro: già i Numen - che poi sono probabilmente il "tornado" che ha devastato Midgar e ucciso i nostri eroi - sono stati interpretati da una buona parte dei giocatori come una potenziale soluzione meta-narrativa che rappresenta i fan più nostalgici, quelli che non vogliono toccati i loro ricordi e che forse avrebbero voluto un remake 1:1 del Final Fantasy 7 originale.

Sia come sia, la scena introduttiva del trailer suggerisce un'ipotesi che molti giocatori hanno fatto sin dalle ultime battute di Final Fantasy 7 Remake: la linea temporale si sarebbe moltiplicata in direzioni differenti, come quella in cui Zack Fair sopravvive agli eventi di Crisis Core e raggiunge Midgar insieme a Cloud, quella in cui i nostri muoiono nel suddetto tornado e quella in cui, invece, proseguono il viaggio come nell'originale, ma con le dovute differenze, e non è detto che questa linea temporale non sia proprio quella in cui Zack è sopravvissuto.

Insomma, la faccenda si fa sempre più complicata, e solo Rebirth riuscirà a sciogliere questo nodo. Zack, però, in questo trailer proprio non si vede, per lo sconforto di chi lo credeva giocabile almeno in una linea temporale. Tenete presente che Square Enix ha mostrato solo poche scene, montate ad arte, di un gioco spalmato su due dischi, quindi è assai probabile che stia riservando tantissime sorprese per i prossimi mesi.

I protagonisti incontrano Bugenhagen a Cosmo Canyon
I protagonisti incontrano Bugenhagen a Cosmo Canyon

Il trailer, infatti, prosegue mostrando scene abbastanza familiari, seppur rivisitate con una grafica allo stato dell'arte. Abbiamo riconosciuto alcuni scenari iconici, come il ranch dei Chocobo e la locanda di Kalm, in cui i protagonisti si fermano a fare il punto della situazione e Cloud ricorda quanto accaduto cinque anni prima a Nibelheim: è proprio questo flashback, peraltro, a concludere il trailer con la famigerata scena in cui Sephiroth ferisce Tifa. Si è poi intravisto uno scorcio dello spiegone sul lifestream che il vecchio Bugenhagen fa ai nostri nell'Osservatorio di Cosmo Canyon, confermando la presenza di anche questa parte della storia originale nel secondo volume della trilogia remake. Noi restiamo sempre dell'opinione che Rebirth si concluderà con un famosissimo colpo di scena, momento cliffhanger perfetto che però siamo abbastanza sicuri sarà rovesciato insieme alle nostre aspettative.

Il combattimento col golem ci sembra inedito, ma probabilmente ambientato nella miniera di mithril, dove peraltro compare per la prima volta Elena, il nuovo membro dei Turks che sostituisce il convalescente Reno: l'abbiamo vista brevemente in azione durante questo piccolo anticipo. Nel nuovo trailer, comunque, si intravedono alcune scene più difficili da interpretare: a un certo punto troviamo i nostri che se la vedono con un mostro in cui si è trasformato Sephiroth, un mostro che a occhio e croce sembrerebbe essere Jenova∙BIRTH, un boss che nel gioco originale si combatteva nella stiva della nave che portava da Junon - che intravediamo brevemente da fuori - a Costa del Sol.

Elena è il nuovo membro dei Turks che darà noia a Cloud e soci
Elena è il nuovo membro dei Turks che darà noia a Cloud e soci

Il trailer, però, è montato in modo particolare. Innanzitutto, si vede brevemente Yuffie: personaggio opzionale nel titolo del '97, perciò assente nelle sequenze predefinite della storia, la giovane ninja è stata fatta protagonista del DLC Episode INTERmission. In qualche maniera, Nojima e Nomura l'hanno integrata nella narrativa di Rebirth, e la scena nel trailer con lei che si divincola da Cloud per scappare da Sephiroth sembrerebbe indicare che i nostri ancora non la conoscano ancora bene a quel punto del viaggio: nel gioco originale, infatti, Yuffie poteva essere reclutata anche prima.

L'altro dettaglio interessante di questa scena riguarda Sephiroth, che in quella scena ha anche un look leggermente diverso: nel momento in cui si trasforma, il trailer stacca su uno scenario di combattimento alternativo che sembra una sorta di grotta, e non certo la stiva della nave. La transizione suggerirebbe che sia la stessa battaglia, ma è possibile che la regia voglia trarci in inganno. Non sarebbe strano e non sarebbe la prima volta. Del resto, il trailer si apre proprio con quella misteriosa scena di morte, e si chiude con una battuta di Sephiroth davvero ambigua. Lui dice: "Sai che l'ho uccisa... allora, lei chi è?", riferendosi a Tifa. Sappiamo che Sephiroth confonde e inganna Cloud, quindi potrebbe essere uno dei suoi giochetti mentali, oppure Square Enix che cerca disperatamente di prendere di sorpresa tutti i nuovi giocatori. Oppure siamo davvero sprofondati in un multiverso di Final Fantasy 7 e i due dischi, come qualcuno ha ipotizzato, sarebbero due storie separate tutte da giocare.

Il gameplay

Cloud e Red XIII si avvicinano alla città di Junon
Cloud e Red XIII si avvicinano alla città di Junon

Per quanto riguarda la parte giocata, il trailer di Final Fantasy 7 Rebirth conferma alcune caratteristiche del gioco e al tempo stesso solleva diversi interrogativi. La prima cosa che salta all'occhio è la vastità della mappa esplorabile, ma anche il fatto che molti scenari sembrano delimitati da una geometria naturale che forma dei percorsi molto precisi. È pur vero che nel trailer si intravedono dei combattimenti svolgersi su dislivelli e in spazi molto aperti, il che ci porta a pensare che, no, Final Fantasy 7 Rebirth non sarà un open world, ma offrirà comunque delle mappe molto ampie che creeranno l'illusione di un mondo quasi totalmente aperto. Ora bisogna solo capire se il passaggio da una mappa all'altra avverrà in soluzione di continuità, oppure se ci saranno dei caricamenti a separarle.

La vastità delle mappe sembrerebbe giustificare anche la presenza dei Chocobo e la possibilità di cavalcarli. Al di là del fatto che ci sia il ranch, in una scena notiamo in basso a sinistra un comando "Chiama Chocobo" legato al tasto R1. In groppa ai pennuti, invece, lo stesso comando consente di scattare, smontare... annusare e rovistare? Sembra che si possano cercare dei tesori coi Chocobo, insomma, cosa che sicuramente incentiverà all'esplorazione degli scenari, che sono davvero bellissimi: la ricchezza di particolari, la presenza di una fauna che si muove intorno ai protagonisti e la vastità dell'orizzonte visibile sono quasi commoventi se si pensa ai pochi poligoni con cui tutto è cominciato.

Rebirth eredita le sinergie di Episode INTERmission, cioè gli attacchi combinati
Rebirth eredita le sinergie di Episode INTERmission, cioè gli attacchi combinati

Sul fronte del sistema di combattimento, invece, sembra proprio che Square Enix abbia mantenuto le ottime dinamiche ibride del predecessore, integrando alcune funzionalità di Episode INTERmission, tra cui spiccano senza alcun dubbio gli attacchi combinati introdotti proprio nel DLC con le sinergie di Yuffie e Sonon. Nel trailer ne vediamo almeno tre: Aerith e Tifa, Cloud e Barret, Yuffie e Red XIII.

Sì, perché in Rebirth potremo controllare il felino rosso, che in Final Fantasy 7 Remake era solo un ospite verso la fine del gioco. Il suo stile di combattimento appare scattante e frenetico, come quello di Tifa, e siamo curiosi di scoprire come funziona la sua tecnica speciale, chiamata Vengeance Mode. Considerando che l'Assetto pesante di Cloud in inglese si chiama Punisher Mode, vien da pensare che sia qualcosa di molto simile: forse una postura incentrata sui contrattacchi?

Cloud, Tifa e Aerith combattono una... manifestazione di Jenova?
Cloud, Tifa e Aerith combattono una... manifestazione di Jenova?

Per il resto, Rebirth sembrerebbe giocarsi esattamente come Remake, anche se le scene di combattimento mostrate ci sono apparse sensibilmente più convulse. Non abbiamo dubbi che il nuovo episodio nasconda diverse sorprese e novità, e ne abbiamo intravista anche una: sono le cinque tacche verticali sotto l'ATB, a sinistra della Limit, nelle finestrelle in basso a destra. Alcune sono accese, altre spente, e non abbiamo idea di cosa siano: forse si consumano con le sinergie? Per scoprirlo dovremo aspettare che Square Enix si sbottoni ulteriormente sulle dinamiche di gioco, ma dall'uscita di Final Fantasy 7 Rebirth ci separano parecchi mesi: si parla di un generico inizio del 2024.

Final Fantasy 7 Rebirth sembra quindi un gioco mastodontico. Non c'erano alternative: lasciata Midgar, bisognava alzare l'asticella sull'esplorazione e la narrativa, e da questo punto di vista Remake sembra quasi un esperimento rispetto a quello che ci aspetterà nel secondo episodio. Non possiamo fare a meno di guardare all'uscita con enormi aspettative e qualche preoccupazione per il modo in cui Nojima e Nomura riscriveranno una storia che conosciamo bene. Per adesso non resta che godersi il trailer e rimandare le riflessioni a quando sapremo di più sui contenuti di questo capitolo di mezzo della trilogia Remake.