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La fine della console war?

Analisi dell'attuale situazione nella console war tra Sony, Microsoft e Nintendo e breve sguardo al futuro di Playstation, Xbox e Switch.

SPECIALE di Peter Vogric   —   15/08/2020

Negli ultimi decenni abbiamo visto le tre principali aziende concorrenti del settore gaming sfidarsi a suon di esclusive, console, servizi ed accessori. Sony, Microsoft e Nintendo si contendono insieme un mercato enorme, ma c'è effettivamente ragione di pensare che siano in diretta competizione tra di loro? O se preferite: esiste ancora la così detta "console war" tra questi brand? Analizzando la situazione attuale, cercheremo di capire come procede questa battaglia nell'industria del gaming e chi sta effettivamente vincendo con le strategie messe in atto dalle aziende.

Tre diverse strategie

Mentre in passato Sony, Microsoft e Nintendo stavano combattendo per acchiapparsi lo stesso ristretto bacino di utenza, proponendo un'offerta simile ai propri clienti, da qualche anno la situazione è nettamente cambiata. Grazie ad una notevole crescita del mercato con la quale sono emerse esigenze diverse da parte dei consumatori, è stato possibile osare e puntare su nuovi modelli di business. Al giorno d'oggi infatti si può vendere il software in digitale, creare servizi in abbonamento e proporre i videogiochi in streaming su un qualsiasi dispositivo connesso ad internet.

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A partire dal 2017, Nintendo fu la prima ad intraprendere un'altra strada con il lancio di Nintendo Switch. La console ibrida aveva tutt'altre ambizioni rispetto alle concorrenti Playstation 4 e Xbox One. A qualche mese dal lancio di Playstation 5 e Xbox Series X invece possiamo dire con certezza che la strategie adottate da Sony e Microsoft per la prossima generazione di console sono completamente diverse e puntano a conquistare target di utenza differenti. Insomma, le tre aziende credono in diverse filosofie con le quali conquistare la fiducia di noi videogiocatori. In seguito andremo a vedere quali piani hanno Sony, Microsoft e Nintendo per il futuro e la conseguente possibile evoluzione della "console war" nei prossimi anni.

Nintendo

Nintendo ha completamente abbandonato la concorrenza nella ricerca e sviluppo dell'hardware più potente per le proprie console. Da anni la sua forza era il mercato delle macchine da gioco portatili, ma avevano registrato ottimi risultati anche con Nintendo Wii per la sua diversa tipologia d'interazione. Per questo motivo hanno deciso di unire i due mondi, creando la console ibrida Nintendo Switch. La mossa si è rivelata vincente, infatti in soli tre anni Nintendo ha venduto oltre 50 milioni di console in tutto il mondo, pur non potendo competere direttamente con Microsoft e Sony a lato hardware. Nintendo ha intrapreso una strada diversa, rendendo l'acquisto di Switch complementare e non sostitutivo a quello di una Playstation 4 o Xbox One. Molti possessori delle console Microsoft o Sony si sono dimostrati interessati a Switch proprio per la sua diversità, oltre ad un ampio parco titoli di tutto rispetto. Grazie al suo essere una console ibrida, quindi allo stesso tempo fruibile sia in soggiorno che in portabilità, ha permesso a Nintendo di unire gli sforzi di sviluppo e di marketing in un'unica macchina. Mentre prima gli sviluppatori dovevano progettare titoli sia per le console portatili che per quelle da salotto, ora possono concentrare il lavoro su una piattaforma.

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Questo impegno di Nintendo ha portato subito a grandi risultati. Dopo un primo anno veramente eccezionale, con l'arrivo di titoli del calibro di Zelda: Breath Of The Wild e Super Mario Odyssey, Nintendo continuò a sfornare altri videogiochi interessanti, seppur con frequenza minore. Arrivarono infatti titoli come Pokémon, Xenoblade Chronicles, Animal Crossing, Super Smash Bros e molti altri, capaci di sfruttare al massimo la versatilità di questa console. Al giorno d'oggi quindi il Nintendo Switch gode di piena salute, ignorando completamente l'arrivo di Playstation 5 e Xbox Series X con le quali non può e non vuole competere. Nintendo ha fatto la sua scelta e non possiamo certo criticarla visti i risultati ottenuti. Siamo sicuri che in futuro continuerà a sostenere la sua console ibrida con nuovi capolavori come l'attesissimo prossimo capitolo di Zelda. Tra qualche anno si sentirà la necessità di presentare una nuova console per aumentare le prestazioni dell'hardware, mantenendo probabilmente questa natura ibrida. Insomma, Nintendo è uscita vincitrice dalla sua personalissima battaglia, delineando una nuova filosofia e creando qualcosa di unico nel mercato, capace di attirare l'attenzione di molti nuovi videogiocatori ed altri veterani del mondo videoludico.

Microsoft

L'azienda di Redmond è riuscita ad ottenere una buona reputazione nel mercato videoludico durante la generazione dell'Xbox 360. Con il lancio di Xbox One invece, l'interesse nel brand è calato parecchio a causa di scelte di marketing non proprio azzeccate. Microsoft infatti ha faticato a reggere la competizione con Playstation 4, cosa che probabilmente ha spinto l'azienda ad intraprendere un'altra strada, proprio come fatto da Nintendo. L'arrivo di Phil Spencer ha segnato l'inizio di una nuova era per il settore gaming di Microsoft. Non potendo più colmare il divario con la piattaforma Sony in termini di vendite, hanno deciso di puntare su un altro modello di business già sperimentato in altri settori. Il suo nome è Xbox Game Pass (o se preferite solo Game Pass) e si ispira al lavoro fatto da Spotify nel mercato della musica e Netflix nel mercato dei film e serie TV. L'idea è quella di proporre un'ampia libreria di giochi ad un prezzo fisso al mese, comprese tutte le esclusive prodotte da Microsoft stessa. Inoltre, la divisione Xbox ha voluto raggiungere il primato tecnologico nel settore del gaming, avendo tra le mani già il performante mondo PC e proponendo ai videogiocatori le console più potenti a livello hardware. In questo modo ha differenziato l'offerta da quella concorrente, pur restando nello stesso mercato, come dichiarato anche da Phil Spencer. L'hardware potente permetterà ai videogiocatori di giocare al meglio i titoli di terze parti sulle piattaforme Xbox; il Game Pass invece offrirà una notevole libreria di giochi ad un prezzo veramente conveniente. Un pacchetto complessivo piuttosto interessante, che potrebbe attirare anche l'attenzione dei paladini del brand Playstation. Non dimentichiamoci infatti dell'esistenza di Project xCloud, il servizio di gioco in streaming in arrivo quest'autunno sui dispositivi mobile. Tramite esso non servirà nemmeno possedere una macchina da gioco Xbox per godere del parco titoli presente nel Game Pass.

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Cambiando strategia Microsoft ha deciso anche di abbandonare i classici salti generazionali, proponendo una maggiore continuità nel suo ecosistema Xbox. I nuovi giochi Microsoft in arrivo per i prossimi due anni saranno infatti disponibili anche per i possessori di Xbox One e Xbox One X. Oltre a questo ci sarà la compatibilità di tutti gli accessori attraverso ogni piattaforma di gioco e la retrocompatibilità garantita sul nuovo hardware in uscita per i prossimi anni.

Ormai è evidente che a Microsoft interessi principalmente aumentare il numero di abbonati al Game Pass. Che essi giochino su PC, console o in streaming non ha nessuna importanza. Questa strategia ha creato quindi un'altra tipologia di offerta, che potrebbe interessare anche i possessori di Nintendo Switch e Playstation, senza andare a competere direttamente con questi brand. Microsoft confida enormemente nel Game Pass come modello di business per il futuro e spera di poter conquistare l'attenzione dei videogiocatori PC, console e mobile con questo favoloso servizio perfettamente complementare all'offerta della concorrenza.

Sony

Sony dopo anni di esperienza, investimenti e marketing sta attualmente dominando il mercato console. Le vendite di Playstation 4 sono veramente eccezionali, così come quelle del software sia in formato fisico che digitale. Sony si sta quindi avvicinando alla prossima generazione di console con un approccio piuttosto "tradizionale". Avendo delineato un'ottima strategia per l'attuale console, non sente affatto la necessità di stravolgere le carte in tavola in vista della Playstation 5. Sulla prossima console infatti, Sony continuerà a vendere le proprie esclusive a prezzo pieno (al contrario di Microsoft che le includerà direttamente nel Game Pass) e punterà ad una vendita classica del software tramite il negozio digitale e le copie retail. Pure l'evoluzione portata da Playstation 5 sembra voler segnare il classico salto generazionale con l'arrivo dell'SSD e del nuovo DualSense, al contrario della continuità tanto cara a Microsoft.

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Non dobbiamo dimenticarci dell'esistenza di Playstation Now, un servizio simile (e quindi concorrente) al Game Pass. Sony però sembra non volerlo promuovere con la stessa insistenza di Microsoft. Se da una parte il Game Pass rappresenta il futuro del gaming sulle piattaforme Xbox, il Now per come lo si vede oggi, è più una valida alternativa con la quale godere i videogiochi Playstation.

Anche in questo caso quindi troviamo una strategia completamente diversa rispetto alla concorrenza, seppur vecchia, ma sicuramente ben rodata in questa generazione di console. Sony sembra pronta a continuare la cavalcata sulla cresta dell'onda anche con l'arrivo di Playstation 5, confidando nel buon progetto della console e soprattutto sui propri studi di sviluppo.

Conclusione

Abbiamo visto come i tre brand più popolari nell'industria del videogioco abbiano intrapreso strade diverse per continuare a svolgere la propria attività con successo. Tutte le strategie appena menzionate hanno un buon potenziale per il futuro e potrebbero dimostrarsi equamente vincenti. Invece di mettersi i bastoni fra le ruote, i tre brand hanno deciso proporre offerte complementari ai propri clienti. Se durante l'era di Playstation 3 e Xbox 360 tendenzialmente il videogiocatore medio acquistava esclusivamente una delle due console ed eventualmente una portatile di Nintendo, adesso le cose hanno un aspetto completamente diverso. Un consumatore potrebbe optare per compare una Playstation 5 per giocarsi le esclusive Sony, abbonarsi ad xCloud per giocare il parco titoli Microsoft sul proprio smartphone o tablet ed avere un Nintendo Switch come console portatile da portare in giro. L'offerta è cambiata parecchio e la cosa non può che farci piacere, sperando di poter veder crescere in futuro ognuno di questi brand, che negli ultimi anni ci hanno regalato tante belle emozioni.