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Fortnite, il fenomeno ha iniziato a sgonfiarsi?

I guadagni calano, ma la popolarità resta alle stelle. Il fenome potrebbe aver trovato una sua stabilità.

VIDEO di Francesco Serino   —   11/01/2020

Nonostante i numeri da record, per Fortnite è stato un anno in salita. La concorrenza di Apex Legends, la caparbietà di PUBG e un ricambio generazionale che procede a rilento, hanno portato i guadagni a calare più del 38%. Parliamo sempre di cifre mostruose, 1.8 miliardi di dollari non sono affatto pochi, ma indicano che il fenomeno targato Epic si è finalmente stabilizzato.

Come anticipato, ci sono diversi fattori ad aver impedito a Fortnite di registrare un nuovo record. Il primo e più importante è la diminuzione di giocatori disposti a cambiare soldi reali in V-Buck, la valuta del gioco, con un conseguente abbassamento delle vendite di skin e battle pass. A rallentare è il ricambio di giocatori: chi ha smesso con Fortnite non è tornato e sono meno le nuove leve, chi scarica il gioco per la prima volta. Un altro grande problema è una popolazione che nel frattempo è divenuta sempre più abile e che, unita a un sistema di matchmaking alquanto carente, rende la vita quasi impossibile per chi prova ad iniziare soltanto ora.

Fortnite Ladrona Pioniere 1

Niente di tutto questo può sminuire il grandissimo lavoro svolto da Epic per rendere Fortnite il fenomeno che continua ad essere. Non è soltanto questione di engagement, League of Legends registra spesso più giocatori di Fortnite, ma quest'ultimo genere una quantità maggiore di introiti. Nell'anno appena terminato, quest'abilità si è concretizzata nelle diverse partnership, la più importante è naturalmente quella con il brand Star Wars per l'ultimo film della serie, di cui è stato possibile vedere in anteprima un trailer proprio all'interno del gioco Epic. Del resto va sempre così: qualcosa esplode, la stampa si preoccupa perché c'è il rischio che i più giovani diventino matti, e poi quel qualcosa diventa parte dello scenari. Accadrà anche a Fortnite.