Tra i pochi giochi sviluppati dalla Brightrock Games, Galacticare è senza alcun dubbio il prodotto più complesso, completo e sostanzioso. Potremmo quasi azzardarci a dire che, per una software house così piccola, un progetto come questo può rappresentare a tutti gli effetti un punto di svolta. Come gameplay sono andati sul sicuro riprendendo tantissimo, quasi tutto, da Two Point Hospital; l'impegno vero invece sembra essere stato riversato nel caratterizzare malattie, cure e problemi in modo da donare al gioco un suo carattere distintivo.
La sfida più grande di Galacticare è proprio riuscire a scrollarsi di dosso l'inevitabile nomea di clone, anche se in fondo l'idea di un Two Point apocrifo ambientato nello spazio non è poi così malvagia...
Tentacolando il bisturi
Galacticare ci è sembrato un prodotto inaspettatamente ghiotto. Colorati, divertenti e divertiti nonché pieni di invenzioni sceme, gli ospedali di questo gioco sembrano quasi degli zoo per la fauna che ne brulica sale e corridoi, vomitando liquami indefinibili e tentacoli a destra e a manca. L'impianto di gioco è esattamente quello del titolo di Sega: ci vengono dati in gestione degli ospedali orbitanti che vanno rimessi in moto, affrontando tra le diverse malattie anche un obiettivo principale legato a ciascun livello presente. Lo spazio è limitato, ma all'interno dell'area edificabile si ha pieno controllo nella costruzione di muri, stanze, corridoi e sale interne. Lo stesso vale per l'arredamento che contribuirà a fare in modo che il valore di ciascuna area sia all'altezza delle aspettative, e dei gusti, dei pazienti.
Oltre a combattere le malattie più comuni con i fantasiosi rimedi messi subito a disposizione o ricercati dall'apposita divisione, ogni livello sarà legato a una particolare macro-problema. In un livello per esempio l'ospedale orbita intorno a un pianeta colpito da una strana pestilenza che ne sta distruggendo i biomi, in un altro orbiteremo attorno a una stazione adibita a serra le cui piante stanno stranamente morendo. Ogni livello introduce nuove razze aliene sempre più strane ed esigenti, ognuna appartenente ad una determinata cultura che se riusciremo a soddisfare ci concederà importanti bonus ed oggetti speciali consumabili. Nel corso del gioco incontreremo anche diversi alieni speciali come enormi astronauti che busseranno alla nostra porta in cerca di aiuto e andranno curati attraverso boccaporti specifici, e strani prigionieri di un carcere ai bordi dello spazio.
Galattico davvero?
Anche l'interfaccia grafica non fa differenza e chi ha giocato un Two Point si troverà subito a suo agio; inoltre già dalla demo ogni comando sembrava tanto preciso quanto reattivo cosa che non va affatto data per scontata. Anzi, se davvero Brightrock riuscirà ad eguagliare, come sembra, l'intuitività dei menù messi a punto dai veterani di Two Point Studios, sarà già un bel risultato. La cosa più difficile sarà bilanciare la difficoltà del gioco, cosa che peraltro non è riuscita benissimo nemmeno al team di Sega. Anche Galacticare prova a buttarsi nella mischia dei gestionali per tutti, col rischio di non offrire una sfida concreta agli amanti del genere e nulla di nuovo a chi si è già ingozzato con i sempre più numerosi esponenti del genere. Le animazioni che ti strappano un sorriso non te lo strappano per sempre; oltre alla grafica minuziosa deve esserci qualcosa di più come per esempio una bella sfida, o almeno un bell'incastro si gameplay.
Galacticare uscirà su Steam, Gog, PlayStation 5 e Xbox Series nella prima metà del 2024, ha ancora della sua un bel po' di tempo per migliorare, crescere e capire finalmente a che pubblico vorrà davvero rivolgersi. Dalla sua ha un'ottima base di partenza e tutto il folklore portato da questi alieni e le loro strane malattie. Anche la caratterizzazione di ciascun livello ci ha sorpreso in positivo, specialmente per i diversi incontri speciali che potremo fare esplorando, di ospedale in ospedale, lo spazio. Promettente!
CERTEZZE
- Grafica colorata e ben animata
- Gameplay rodatissimo
DUBBI
- Sa decisamente di già giocato
- Riuscirà ad offrire un livello di sfida interessante?