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Game Pass nel 2024: è stato un buon anno per l'abbonamento di Microsoft?

Arrivati alla fine di un anno molto movimentato per Game Pass, facciamo una panoramica degli eventi e delle novità che hanno caratterizzato questi 12 mesi del servizio Microsoft.

SPECIALE di Giorgio Melani   —   27/12/2024
Il logo di Game Pass

Considerando che il livello qualitativo dell'offerta è rimasto sempre piuttosto costante, si può dire che ogni anno sia stato positivo per Game Pass, ma analizzando il 2024 bisogna tenere in considerazione anche diversi elementi che esulano dalle uscite nel catalogo, che peraltro sono state indubbiamente molto soddisfacenti. La pesante riorganizzazione dei livelli di abbonamento e l'incremento dei prezzi costringono a valutare l'annata da diversi punti di vista, ma in tutto questo una cosa è emersa con ancora maggiore evidenza nel corso di questi mesi: il Game Pass rappresenta sempre più l'elemento centrale dell'esperienza Xbox, una caratteristica distintiva del gaming secondo Microsoft.

Nonostante gli aumenti di prezzo, è facile considerare il Game Pass ancora come il servizio più conveniente tra quelli disponibili al momento sul mercato, e anche di gran lunga. Alla luce di questo, stupisce lo scarso impegno di Microsoft nel marketing del servizio, che al di fuori degli USA e una sporadica campagna per dire cosa è una Xbox, continua ad essere promosso veramente poco e, di conseguenza, non ha raggiunto la notorietà che gli dovrebbe essere riconosciuta.

Anche questo ha contribuito a cristallizzare il mercato hardware delle console, per il quale il Game Pass non è evidentemente riuscito a funzionare da killer application, ma il suo ruolo resta comunque centrale nell'esperienza Xbox, forse ancora di più ora che Microsoft si sta aprendo al supporto multipiattaforma. Vediamo dunque come è stato quest'anno 2024 per il Game Pass.

Aumenti di prezzo e modifiche ai piani

Il primo degli eventi di maggior rilievo del 2024 per il Game Pass è costituito dall'aumento dei prezzi e dalle modifiche ai piani di abbonamento, annunciate e attivate tra luglio e settembre.

Xbox Series X e S e vari titoli del Game Pass
Xbox Series X e S e vari titoli del Game Pass

Il piano più importante si conferma l'Ultimate, il cui prezzo è passato da 14,99€ a 17,99€ al mese, ma continua ad essere probabilmente quello di maggior valore, anche rispetto a un prezzo che inizia a farsi piuttosto alto. L'abbonamento a PC Game Pass è passato da 9,99€ a 11,99€ al mese e la sottoscrizione annuale a Xbox Game Pass Core è passata da 59,99€ a 69,99€. In tutto questo, la variazione maggiore è avvenuta per il tier intermedio, ovvero quello che era il Game Pass per Console, che è stato eliminato e sostituito da Xbox Game Pass Standard.

Quest'ultimo, al prezzo di 14,99€ al mese, non garantisce più l'accesso ai nuovi giochi al lancio ma può contare su un catalogo di titoli scaricabili piuttosto ampio e in costante espansione, oltre ai vantaggi del Core. È chiaro come tutto questo abbia creato una certa confusione e i cambi di nome non aiutano a fare grande chiarezza, in quello che sembra essere un problema ormai tradizionale per Xbox. Aumenti di prezzo e rimozioni di caratteristiche non sono mai una buona pubblicità per i servizi, e questa iniziativa hanno probabilmente avuto qualche influsso negativo sulla visione del Game Pass da parte del pubblico, ma è indubbio che si tratti comunque ancora di un abbonamento decisamente conveniente.

Call of Duty su Game Pass

Il secondo momento fondamentale del 2024 di Game Pass è stata l'introduzione di Call of Duty: Black Ops 6 direttamente al lancio su Ultimate e PC Game Pass, una mossa ardita e i cui risvolti non sono ancora del tutto chiari, ma che se non altro rappresenta una notevole dichiarazione d'intenti da parte di Microsoft.

Un'immagine di Call of Duty: Black Ops 6
Un'immagine di Call of Duty: Black Ops 6

È una delle conseguenze fondamentali della colossale acquisizione di Activision Blizzard e una scelta decisamente coraggiosa, considerando i numeri che normalmente la serie fa registrare sul mercato standard: l'idea era ovviamente di rischiare di vendere meno copie su PC e Xbox ma puntare sul gioco per ottenere un notevole incremento di abbonati a Game Pass. Non sappiamo ancora precisamente se vi sia stato lo sperato incremento di abbonati, ma sembra che Call of Duty: Black Ops 6 abbia fatto registrare un'enorme quantità di utenti attivi al lancio sul servizio.

Qualcuno la considera una mossa da "o la va o la spacca", ma probabilmente si tratta di consolidare una certa visione di Xbox Game Pass Ultimate andando a comprendere al suo interno tutte le produzioni interne di maggior rilievo, dunque inevitabilmente anche Call of Duty. D'altra parte, l'incremento dei prezzi e la rimozione dei titoli al lancio dal livello Standard dimostrano un certo calcolo da parte di Microsoft in modo da non rimanere troppo "scoperta" da un'offerta apparentemente molto vantaggiosa per gli utenti. Va ricordato poi che il fatto che il gioco sia a tutti gli effetti un live service non preclude ulteriori fonti di guadagno, dunque la mossa sembra essere stata ben ragionata, restano solo da scoprire i numeri in termini di abbonamenti, che al momento sono ancora fermi ai 34 milioni che erano stati annunciati all'inizio dell'anno.

Si comincia a vedere un buon ritmo di uscite

Forse l'elemento più interessante che possiamo cogliere da questo 2024 di Game Pass è l'avvio di un ritmo veramente convincente per quanto riguarda le uscite su Game Pass, con le produzioni Microsoft che stanno iniziando a prendere quota e qualche accordo con le terze parti a supportare la lineup in maniera consistente. Dopo una prima parte dell'anno rimasta piuttosto bloccata, sostenuta praticamente dal solo Senua's Saga: Hellblade 2, nella seconda parte abbiamo iniziato a vedere incrementare il ritmo delle uscite in maniera davvero notevole. Le grandi acquisizioni di Microsoft hanno anche lo scopo di fornire produzioni first party in grande quantità e questo, oltre ad incrementare gli introiti per la strategia multipiattaforma, garantisce anche un apporto costante di nuovi contenuti nel catalogo del servizio.

Le nuove uscite su Game Pass di quest'anno
Le nuove uscite su Game Pass di quest'anno

Il lancio di Call of Duty: Black Ops 6 nel Game Pass ha funzionato anche come avvio di questa nuova cadenza di uscite, seguito a breve distanza da Microsoft Flight Simulator 2024, S.T.A.L.K.E.R. 2: Heart of Chornobyl a novembre e Indiana Jones e L'Antico Cerchio a dicembre. A questi seguiranno poi Avowed a febbraio e diversi altri titoli che sono stati annunciati in uscita nel 2025 come South of Midnight, DOOM: The Dark Ages, Fable, Towerborne e The Outer Worlds 2 per quanto riguarda le produzioni interne, che salvo alcuni possibili posticipi dovrebbero garantire un apporto davvero notevole e continuativo.

Xbox Cloud Gaming continua la sua evoluzione

Considerando il ruolo di leader globale nei servizi cloud, è abbastanza incomprensibile il fatto che Xbox Cloud Gaming resti ancora un cantiere totalmente aperto in quel di Microsoft, ma nel corso del 2024 abbiamo assistito a delle evoluzioni importanti anche su questo fronte, che mostrano qualcosa di quello che dovrebbe essere il futuro del servizio. Avviandoci (forse) verso un'epoca in cui l'hardware da gioco fisico dovrebbe avere un peso sempre minore, una soluzione del genere dovrebbe risultare centrale, ma il sistema offerto dalla casa di Redmond appare ancora piuttosto limitato, soprattutto in termini di performance al di fuori degli USA. Tuttavia, resta un elemento di grande importanza per gli abbonati ad Ultimate e consente l'accesso a un catalogo di giochi veramente enorme, ora ulteriormente ampliato.

Xbox Cloud Gaming
Xbox Cloud Gaming

A partire dal mese di luglio è stata rafforzata la partnership con NVIDIA GeForce Now: se in precedenza questa risultava utile soprattutto agli utenti del servizio NVIDIA, che possono accedere da tempo ai giochi di Game Pass, ora anche da quest'ultimo servizio è possibile sfruttare l'infrastruttura di NVIDIA per lanciare i giochi in remoto, offrendo un'alternativa interessante vista la qualità del sistema in questione. Inoltre, dal mese di novembre, Xbox Cloud Gaming consente anche di avviare e giocare in cloud i titoli che si possiedono al di fuori dell'abbonamento a Game Pass, al momento per quanto riguarda una lista limitata di giochi, ma che rappresenta l'inizio di un'ottima iniziativa che espanderebbe in maniera esponenziale le possibilità di sfruttare il cloud gaming per gli utenti del servizio.

Game Pass come elemento distintivo di Xbox

Non è facilissimo fare un bilancio specifico dell'anno 2024 per quanto riguarda il Game Pass, considerando il misto di novità che hanno caratterizzato il corso di questi 12 mesi. L'aumento dei prezzi ha sicuramente influito negativamente sulla visione del servizio, ma Microsoft è comunque riuscita a dimostrare come si tratti ancora del best deal in gaming solo con la forza dei giochi introdotti nel giro della seconda metà dell'anno. Anche a fronte dell'incremento di costo, resta insomma facilmente il servizio più conveniente e dotato di maggior valore fra tutti quelli presenti sul mercato videoludico al momento e rimane al centro di costanti investimenti da parte della compagnia. Tutto sommato possiamo dunque considerarlo un anno decisamente buono, che peraltro prelude a un periodo che dovrebbe risultare ancora più ricco, sia per quanto riguarda l'uscita di nuovi giochi che per l'espansione e il rafforzamento delle funzionalità e dei servizi.

Un'immagine della campagna 'This is an Xbox'
Un'immagine della campagna "This is an Xbox"

A fronte di evidenti cambiamenti nelle strategie di Microsoft, che ormai da tempo sta spostando l'attenzione dalla produzione hardware a quella di software, quello che risulta ancora più evidente è la centralità assoluta del Game Pass come elemento distintivo dell'esperienza Xbox. La nuova campagna pubblicitaria "This is an Xbox" lanciata da Microsoft, che punta a smaterializzare l'hardware console per rendere Xbox una sorta di entità multipiattaforma che consente un accesso multiplo e diversificato a un catalogo software, si associa perfettamente al concetto di Game Pass, che resta di fatto il prodotto principale su cui Microsoft ha intenzione di puntare, e questo può essere considerato uno dei principali punti emersi dal 2024 di Xbox Game Pass.