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GeForce NOW con RTX 5080: abbiamo provato l'upgrade definitivo che rende il cloud gaming perfetto

Dopo l'anteprima della Gamescom, abbiamo provato a fondo l'aggiornamento di GeForce NOW che porta la GeForce RTX 5080 in cloud.

PROVATO di Riccardo Arioli Ruelli   —   10/09/2025
GeForce NOW
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Nel corso di Gamescom 2025, NVIDIA ha presentato tantissime novità per GeForce NOW, l'ormai celebre servizio di cloud gaming del team verde, già riconosciuto come uno dei migliori disponibili sul mercato. Dopo essere volati a Colonia per provarlo in anteprima, torniamo a parlare di quello che, con tutta probabilità, è l'aggiornamento più ambizioso mai realizzato per questo servizio.

NVIDIA ha infatti introdotto l'architettura Blackwell direttamente nel cloud, trasformando l'abbonamento Ultimate in un servizio che, almeno sulla carta, punta a colmare il divario tra lo streaming e il gaming locale su PC di fascia altissima. Con i nuovi SuperPOD RTX 5080, GeForce NOW eredita le stesse tecnologie della serie RTX 50 ma in una versione ottimizzata per la fruizione remota, aprendo la strada a una nuova generazione di cloud gaming.
Abbiamo passato gli ultimi giorni in compagnia del nuovo servizio, questa volta però in un normale ambiente domestico, con una rete "di provincia" e in condizioni del tutto standard. Siamo quindi pronti a darvi il nostro parere sul nuovo GeForce NOW con RTX 5080 in questo lungo hands-on. Prima, però, diamo uno sguardo a tutte le novità portate in dote dal cloud gaming targato NVIDIA.

Caratteristiche tecniche di GeForce NOW con RTX 5080

Protagonisti assoluti dell'upgrade sono i SuperPOD RTX 5080, i nuovi server equipaggiati con un frame buffer da 48 GB e una potenza di calcolo che può raggiungere i 62 TERAFLOPS.

Si tratta di un balzo piuttosto netto, che si traduce in prestazioni dichiarate fino a 2,8 volte superiori rispetto alla generazione precedente basata su RTX 4080 e più di tre volte superiori a quelle offerte da PlayStation 5 Pro, console che è stata presa come metro di paragone per il lancio dell'aggiornamento. La piattaforma si affida inoltre a CPU AMD Zen 5 e alle SmartNIC NVIDIA ConnectX-7, componenti che contribuiscono a ridurre la latenza complessiva sotto la soglia dei 30 millisecondi grazie anche al supporto delle tecnologie Reflex e Rivermax per il pacing diretto dei pacchetti.

I SuperPOD RTX 5080 permettono un balzo in avanti sostanzioso per il cloud gaming di GeForce NOW
I SuperPOD RTX 5080 permettono un balzo in avanti sostanzioso per il cloud gaming di GeForce NOW

Un aspetto non secondario poi riguarda la rete: NVIDIA ha avviato collaborazioni con operatori come Comcast, Deutsche Telekom e BT Group per implementare standard come DOCSIS a bassa latenza e L4S su reti 5G, così da migliorare la qualità dello streaming in modo uniforme su scala globale. Dal punto di vista grafico, GeForce NOW integra tutte le novità dell'ecosistema Blackwell. Il DLSS 4 con Multi-Frame Generation consente di portare lo streaming fino a una risoluzione di 5K a 120 fotogrammi al secondo, con incrementi prestazionali che nei casi più favorevoli raggiungono un fattore 8x rispetto al rendering tradizionale.

L'aggiornamento di GeForce NOW promette prestazioni triplicate rispetto alla passata generazione
L'aggiornamento di GeForce NOW promette prestazioni triplicate rispetto alla passata generazione

Ray Tracing, Ray Reconstruction e path tracing completano un pacchetto che spinge la qualità visiva oltre i limiti "tradizionali" del cloud, mentre la nuova modalità competitiva consente di raggiungere i 360 FPS a 1080p e i 240 FPS a 1440p, promettendo di mantenere la latenza complessiva a livelli inferiori rispetto a quelli registrati su console di ultima generazione.

Non solo potenza, il nuovo GeForce NOW abbatte la latenza grazie all'implementazione di tecnologie dedicate
Non solo potenza, il nuovo GeForce NOW abbatte la latenza grazie all'implementazione di tecnologie dedicate

Accanto a queste migliorie si colloca una delle novità più importanti, il nuovo Cinematic Quality Streaming: una modalità che punta a rendere più fedele la resa visiva, facendo leva sulla potenza dell'intelligenza artificiale. Il supporto al campionamento colore YUV 4:4:4 a 10 bit permette una maggiore precisione cromatica, la codifica AV1 introduce un'efficienza superiore rispetto all'H.265 con un risparmio di banda fino al 15%, e il bitrate può spingersi fino a 100 Mbps sfruttando le connessioni domestiche più veloci. Inoltre, i filtri AI e lo sharpening dell'interfaccia garantiscono testi leggibili e immagini stabili anche durante le sequenze più frenetiche.

Insomma, NVIDIA porta i vantaggi dei miglioramenti video RTX anche nella "nuvola", con risultati, come vedremo, determinanti.

Install-to-Play e le altre novità

Non meno importante è il debutto della funzione Install-to-Play, una delle novità più rilevanti introdotte con l'upgrade Blackwell. Finora l'ecosistema GeForce NOW si basava sui cosiddetti Ready-to-Play, oltre 2300 giochi già preinstallati sui server e costantemente aggiornati, accessibili con un click e subito pronti allo streaming. Con i nuovi SuperPOD RTX 5080, NVIDIA cambia radicalmente l'approccio grazie a NVMesh, una tecnologia che consente di scaricare i titoli direttamente nello storage cloud, replicando l'esperienza di installazione tipica di un PC locale.

Install-to-Play è una nuova funzionalità che permette di 'scaricare' in remoto i titoli della libreria Steam
Install-to-Play è una nuova funzionalità che permette di "scaricare" in remoto i titoli della libreria Steam

In questo modo nasce la categoria Install-to-Play, che aggiunge oltre 2300 giochi al catalogo, raddoppiando di fatto la libreria disponibile e portandola a più di 4500 titoli complessivi, con un ritmo di espansione che NVIDIA promette di aumentare nel corso delle prossime settimane. La differenza sostanziale è che, una volta installato, il gioco resta legato all'account dell'utente e può essere aggiornato, mantenuto e lanciato come se fosse ospitato su un computer personale. Il supporto, tuttavia, non è automatico: perché un titolo sia disponibile in questa modalità, è necessario che il publisher aderisca allo Steamworks Cloud Gaming addendum, un passaggio che garantisce compatibilità, supporto agli aggiornamenti e allineamento con le versioni PC tradizionali.

La procedura di installazione è immediata e sfrutta la velocità dei server NVIDIA
La procedura di installazione è immediata e sfrutta la velocità dei server NVIDIA

Il servizio offre agli utenti Ultimate e Performance 100 GB di storage per sessione senza costi aggiuntivi, con la possibilità di espandere lo spazio fino a 1 TB tramite storage persistente. Questa opzione permette di mantenere installazioni e salvataggi anche tra sessioni diverse, eliminando la necessità di reinstallazioni e rendendo l'esperienza ancora più vicina a quella di un sistema fisico. Si tratta di un passo significativo perché riduce uno dei principali limiti del cloud gaming, ossia la dipendenza da una libreria predefinita e non modificabile, e apre la strada a un modello più flessibile, dove i giocatori possono gestire i propri titoli in remoto con lo stesso grado di libertà che avrebbero su una macchina locale. Se la risposta degli sviluppatori sarà rapida e consistente, questa nuova possibilità potrebbe ergersi a vero e proprio game changer nel panorama del gaming in streaming.

Il potenziamento non si limita all'infrastruttura, ma riguarda anche i dispositivi compatibili. Su Steam Deck l'app nativa ora supporta i 90 FPS, garantendo una fluidità inedita per il cloud gaming portatile. Su Lenovo Legion Go S si arriva a 120 FPS in 4K collegando un monitor esterno, mentre i TV LG di ultima generazione sono i primi a offrire streaming nativo in 4K a 120 Hz con HDR, senza la necessità di dispositivi aggiuntivi. Anche l'app GeForce NOW per macOS beneficia dell'upgrade, trasformando i computer Apple dotati di Apple Silicon in macchine da gioco capaci di supportare risoluzioni fino a 5K.

Modalità di test

Come abbiamo accennato in apertura, i test sul nuovo GeForce NOW sono stati eseguiti in condizioni del tutto standard, con una connessione persino sotto la media. La ridente cittadina di Recanati, sede delle prove, è infatti conosciuta per il celebre Poeta, ma molto meno per la qualità delle infrastrutture di rete. Nel caso specifico, parliamo di una "fibra misto rame" (con più rame che fibra) con una capacità di picco di 75 Mbit/s in download e 20 Mbit/s in upload, su router standard, tutto reso più complicato da un sistema mesh con collegamento finale via ethernet.

Il nostro test della rete effettuato con GeForce NOW
Il nostro test della rete effettuato con GeForce NOW

Vale la pena segnalare il monitor utilizzato, un Samsung Odyssey G7 con risoluzione 4K e refresh rate fino a 144 Hz, profondità a 10-bit, con supporto a G-Sync e HDR. Meno importanti sono le specifiche del PC, che può contare su un processore AMD Ryzen 7 9800 X3D e scheda grafica NVIDIA GeForce RTX 5090.

Insomma, abbiamo scientemente deciso di utilizzare una connessione mediocre, proprio per mettere alla prova la qualità e la stabilità dei server del team verde, pur rientrando nelle specifiche minime richieste da NVIDIA. Per sfruttare appieno le potenzialità dei nuovi SuperPOD RTX 5080, l'azienda di Jensen Huang indica requisiti di rete piuttosto chiari: per lo streaming a 5K fino a 120 fotogrammi al secondo è necessaria una connessione da almeno 65 Mbps, mentre per giocare a 1440p o 1600p a 240 Hz servono almeno 55 Mbps e per raggiungere i 360 FPS in Full HD è richiesto un minimo di 48 Mbps.

Tutti i parametri messi a disposizione da GeForce NOW possono essere personalizzati nel menu dedicato
Tutti i parametri messi a disposizione da GeForce NOW possono essere personalizzati nel menu dedicato

Al di là della velocità in download, la qualità della linea gioca un ruolo determinante: la stabilità della connessione, la riduzione del packet loss e del jitter incidono direttamente sulla latenza complessiva, che NVIDIA punta a mantenere sotto i 30 millisecondi anche in scenari competitivi. Non a caso viene consigliato l'uso di una connessione cablata tramite Ethernet, mentre le reti Wi-Fi restano un'opzione praticabile solo se dotate di standard moderni e canali a bassa interferenza.

La prova

Prima di iniziare con le analisi, è bene specificare che non tutti i giochi disponibili nel catalogo di GeForce NOW possono usufruire dei vantaggi dei SuperPod con RTX 5080: al momento il supporto è circoscritto a una ventina di titoli, tutti in grado di sfruttare le funzionalità dell'architettura Blackwell. Tra questi spiccano produzioni come Cyberpunk 2077, Indiana Jones e l'Antico Cerchio, Black Myth: Wukong, Baldur's Gate 3, Clair Obscure: Expedition 33, Apex Legends, Overwatch 2, DOOM: The Dark Ages e tanti altri. NVIDIA promette di espandere il supporto a partire dalle settimane seguenti il lancio. In ogni caso, le nuove modalità come CQS e Competitiva si applicano a tutti i titoli, indipendentemente dalla GPU utilizzata dai server.

Il nuovo DOOM è un ottimo punto di partenza per mettere alla prova le novità più interessanti del servizio: lo sparatutto di casa id Software supporta le funzionalità Blackwell come DLSS 4 e Multi-Frame Generation, oltre a rappresentare un genere che necessità di basse latenze e tempi di risposta immediati.
Le avventure dello Slayer sono quindi il teatro ideale per testare il Cinematic Quality Streaming in 4K 60 FPS, con tanto di HDR e filtri IA attivi.

La modalità Cinematic Quality Streaming permette di raggiungere livelli di dettaglio paragonabili alla controparte desktop
La modalità Cinematic Quality Streaming permette di raggiungere livelli di dettaglio paragonabili alla controparte desktop

Una volta impostato il preset Ultra-Incubo, con DLSS Qualità, Frame Generation e path tracing al massimo delle sue possibilità, la differenza con la versione desktop (a parità di settaggi) si riduce ai minimi termini. Sul fronte della qualità dell'immagine, gli artefatti della compressione a cui ci hanno spesso abituato i servizi in streaming, come la comparsa di pixel e una generale degradazione dei dettagli, in particolare per gli oggetti in secondo piano, sono ora mitigati dall'intervento dell'intelligenza artificiale che ricostruisce le informazioni mancanti e restituisce frame molto più simili agli originali. Il risultato finale, per gli occhi meno allenati, è pressoché indistinguibile dall'esperienza su desktop e la differenza tra le due piattaforme va spesso ricercata attraverso lo zoom di zone specifiche dello schermo.

Le migliorie all'infrastruttura di rete permettono a GeForce NOW di offrire prestazioni solide anche con connessioni tradizionali
Le migliorie all'infrastruttura di rete permettono a GeForce NOW di offrire prestazioni solide anche con connessioni tradizionali

La qualità grafica, privata di una rapida risposta dell'input, è però del tutto secondaria. Proprio in questo senso emerge la forza della nuova infrastruttura targata NVIDIA. Con un ping medio di 22 ms e una richiesta effettiva di banda del 75% (circa 55 Mbps), la latenza finale non si discosta troppo da quella in locale. Pad (o mouse) alla mano, il gioco risulta fluido, reattivo e sostanzialmente identico alla controparte desktop. Ci spingiamo a dire che, rispetto alla versione console, il cloud gaming del team verde offre ormai un'esperienza superiore sotto tutti i punti di vista.

La modalità competitiva alza ancora di più l'asticella, al netto di alcuni compromessi grafici: con risoluzione di streaming a 1080p e un frame rate fino a 360 FPS, il nuovo preset riesce ad abbattere ulteriormente la latenza. Al massimo dei dettagli, giochi come Apex Legends o Overwatch 2 si muovono costantemente al di sotto dei 30 ms, aprendo effettivamente le porte al multiplayer competitivo in cloud. In questo caso si deve fare a meno dei filtri IA per ottenere la massima reattività, un compromesso comunque sostenibile considerando la natura dei giochi in questione.

La modalità Competitiva favorisce il framerate e abbassa ulteriormente la latenza
La modalità Competitiva favorisce il framerate e abbassa ulteriormente la latenza

Questi risultati si ripetono su tutti i giochi testati, da Wukong a Cyberpunk 2077, da Assassin's Creed a Hell is Us passando per quei titoli che non possono fare affidamento su RTX 5080. Anche in questi casi la qualità dell'immagine e la latenza raggiungono vette mai viste prime in streaming: Robocop, Call of Duty Warzone, Gears of War Remake, tutti mantengono il frame rate selezionato, sia questo di 60, 120 o più FPS con una reattività pari al desktop.

Il confronto tra la versione GeForce NOW (questa immagine) e la versione desktop (seconda immagine) mette in mostra la qualità dei filtri CQS
Il confronto tra la versione GeForce NOW (questa immagine) e la versione desktop (seconda immagine) mette in mostra la qualità dei filtri CQS
La differenza tra cloud e PC è ridotta ai minimi termini e per trovare le differenze occorre zoomare i dettagli in secondo piano
La differenza tra cloud e PC è ridotta ai minimi termini e per trovare le differenze occorre zoomare i dettagli in secondo piano

Ovviamente, tenendo ben a mente le specifiche dei test, quanto detto è valido in condizioni predisposte per lo streaming. Per quanto efficace, il cloud gaming deve fare i conti con i limiti imposti alla nostra realtà fisica: se la banda viene occupata da download, streaming o altre attività parallele, è possibile incappare in cali della risoluzione, del framerate o in improvvisi lag.

I titoli che supportano i SuperPOD RTX 5080 possono usufruire di funzionalità come DLSS 4 e Multi Frame Generation
I titoli che supportano i SuperPOD RTX 5080 possono usufruire di funzionalità come DLSS 4 e Multi Frame Generation

In mancanza di una connessione decente, la possibilità di personalizzare i parametri dello streaming risulta fondamentale: è possibile impostare manualmente risoluzione, frame rate massimo, filtri attivi, nonché l'intervento di Reflex, l'adattamento automatico della qualità e L4S. Con un po' di pazienza è possibile trovare il profilo adatto alle proprie esigenze, senza necessariamente degradare l'esperienza finale.

La svolta di Install-to-Play

Un paragrafo a parte merita la nuova funzionalità che permette di installare i giochi della nostra libreria Steam in remoto, grazie ai 100 GB a sessione riservati agli abbonamenti Ultimate e Premium, espandibili fino a 1 TB.

In questo modo, i titoli compatibili con lo Steamworks Cloud Gaming addendum possono essere giocati in cloud, senza la necessità di una versione specifica. Il procedimento è facile ed accessibile: una volta sincronizzato il proprio account Steam, basta selezionare la spunta Install-to-Play nel classico menù a tendina dedicato ai filtri per trovare tutti i prodotti supportati. Una volta scelto il gioco, si dovrà cliccare il tasto installa in evidenza per dare il via allo scaricamento. Proprio come l'archiviazione, anche il download avviene in remoto e sfrutta quindi la velocità dei server NVIDIA, che nelle nostre prove non è mai scesa sotto al gigabit. In questo modo l'installazione è rapidissima, quasi immediata, e una volta terminata è possibile giocare sfruttando tutti i vantaggi del cloud.

I filtri IA funzionano anche con i titoli che non utilizzano RTX 5080 (immagine da GeForce NOW)
I filtri IA funzionano anche con i titoli che non utilizzano RTX 5080 (immagine da GeForce NOW)
Il confronto parla, ancora una volta, da solo (immagine da PC)
Il confronto parla, ancora una volta, da solo (immagine da PC)

L'unica nota negativa, se così vogliamo definirla, è che al momento non tutti i titoli disponibili sono di primissima scelta e mancano i "big" che avremmo voluto. Su un totale di 70 giochi a nostra disposizione, solo 4 sono abilitati a Install-to-Play, tutti molto datati.
Il potenziale di questa funzionalità è però indubbio e potrebbe allargare a dismisura la quantità di giochi a disposizione su GeForce NOW.

Segnaliamo, infine, che non abbiamo potuto provare la funzionalità che permette di accedere a Fortnite direttamente da Discord, senza la necessità di creare un account. Il nuovo servizio arriverà infatti più avanti e non mancheremo di aggiornarvi in merito.

Conclusioni

L'aggiornamento di GeForce NOW alza l'asticella del servizio targato NVIDIA e lo fa su tutti i fronti. Le prestazioni vengono incrementate dai SuperPod con RTX 5080, grazie alla maggiore potenza della GPU e a tutti i ritrovati tecnologici dell'architettura Blackwell, in primis DLSS 4 e Multi-Frame Generation. La qualità dello streaming, che si riflette direttamente sulla qualità dell'immagine, aumenta drasticamente grazie alla rinnovata infrastruttura server e all'intervento dell'intelligenza artificiale, che circoscrive gli artefatti grafici e spesso annulla le distanze rispetto al desktop. Ultima, ma forse la più importante, la latenza, ormai paragonabile a quella delle piattaforme locali, tanto da aprire alla possibilità del multiplayer competitivo.

NVIDIA ha promesso una rapida espansione del catalogo a partire dalle settimane che seguiranno il lancio
NVIDIA ha promesso una rapida espansione del catalogo a partire dalle settimane che seguiranno il lancio

Ovviamente, per avere delle prestazioni solide e costanti, non si può prescindere da una buona connessione. Rispetto al passato però, le specifiche minime per usufruire della nuvola sono nettamente più basse: come dimostra la nostra prova, è possibile giocare in tranquillità con una connessione nominale da 100 mbit, ormai disponibile su gran parte del territorio italiano.

Il divario tra gaming desktop e remoto si assottiglia sempre di più ed ormai l'ultimo ostacolo da superare è quello delle consuetudini. Anche l'aspetto economico deve essere preso in considerazione: l'abbonamento GeForce NOW Ultimate, quello da fare per accedere alle RTX 5080, rimane al prezzo di 21,99 euro al mese o 109,99 euro per sei mesi, mentre il piano Performance è disponibile a 10,99 euro al mese o 54,99 euro per sei mesi. Questo si traduce in quasi 5 anni di abbonamento al tier massimo al prezzo di una RTX 5080 fisica.