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Il gioco di Topolino, Ghostbusters e Garfield… tutti insieme

La folle storia di Crazy Castle, una serie che aveva come protagonista Bugs Bunny, Roger Rabbit, Topolino, Garfield o gli Acchiappafantasmi a seconda della regione!

SPECIALE di Raffaele Staccini   —   28/05/2024
Topolino, Garfield e i Ghostbusters

Le licenze nei videogiochi sono spesso viste con sospetto. Una tradizione di tie-in poco entusiasmanti, per usare un eufemismo, ne ha intaccato la reputazione, tanto che oggi è piuttosto facile stupirsi quando esce un videogioco legato a un grande film o a un grande libro che non è una ciofeca totale.

Nel passato, però, non era così. In un mondo dove il videogioco doveva ancora guadagnarsi uno spazio come arte "seria", i publisher facevano a gara per ottenere i diritti di questo o quel personaggio, così da dare maggiore visibilità al proprio prodotto. E come probabilmente già saprete persino un mostro sacro come il gioco arcade di Donkey Kong, in origine, avrebbe dovuto avere un protagonista più famoso dell'all'epoca piuttosto anonimo Jumpman, ovvero Braccio di Ferro.

Meno comune, ma comunque possibile, era poi che uno stesso gioco potesse avere protagonisti diversi a seconda della regione di pubblicazione. D'altronde non tutti i personaggi e gli show possono vantare una fama globale, e questo era ancor più vero 20 o 30 anni fa. Per questo talvolta i publisher ne sceglievano uno per l'Europa, per esempio, e un altro per il Nord America, con il gioco che poteva invece uscire con un personaggio originale in Giappone.

In principio fu The Bugs Bunny Crazy Castle... più o meno
In principio fu The Bugs Bunny Crazy Castle... più o meno

Quello che però era ed è davvero bizzarro è che una stessa serie possa finire per cambiare protagonista addirittura 3 volte. E se questo succede con 4 o 5 licenze diverse, beh, allora sì che siamo di fronte a un caso davvero eccezionale. E questo caso si chiama Crazy Castle, gioco realizzato dallo sviluppatore ed editore giapponese Kemco, che i fan Nintendo potrebbero ricordare per la pubblicazione della serie Top Gear. Kemco è un marchio storico e anche Crazy Castle è stato in circolazione molto a lungo.

Il primo gioco risale addirittura al 1989, quando la serie Crazy Castle aveva debuttato su NES con The Bugs Bunny Crazy Castle. Si trattava di un platform a scorrimento laterale, con i classici nemici e oggetti lungo il percorso; non si poteva saltare e i progressi erano gestiti tramite un sistema di password. Ma, come potete immaginare viste le premesse, Bugs Bunny non era il protagonista originale, né l'ultimo a dare il suo nome al gioco.

Roger Rabbit, Bugs Bunny e Mickey Mouse nello stesso castello

Roger Rabbit per Famicom
Roger Rabbit per Famicom

Nella versione giapponese per Famicom le fattezze del protagonista erano quelle di un altro coniglio molto famoso, ovvero Roger Rabbit. In patria, infatti, Kemco aveva acquisito i diritti giapponesi del film del 1988 di Robert Zemeckis, Chi ha incastrato Roger Rabbit, prodotto da Touchstone Pictures e Disney. Dalle nostre parti, però, un tie-in invero piuttosto dimenticabile era in sviluppo presso Rare e quindi il publisher dovette virare sul volto dei Looney Tunes per poter pubblicare in occidente.

Pensate che sia tutto? Ovviamente no, perché per la versione per Game Boy Kemco pensò bene di usare Mickey Mouse con la licenza Disney in Giappone, mentre in Occidente mantenne Bugs Bunny visto che Capcom deteneva i diritti internazionali sulle proprietà Disney. Diritti che, se ve lo foste scordato, ci regalarono giochi indimenticabili come DuckTales e Chip 'N' Dale's Rescue Rangers. Ma se le licenze del primo gioco vi hanno confuso, beh... preparatevi, perché non avete ancora visto niente.

The Bugs Mouse Crazy Castle 2?

Lui è Hugo, sulla cover del gioco Hugo di Kemco
Lui è Hugo, sulla cover del gioco Hugo di Kemco

Il seguito per Game Boy del 1991 non sembra regalarci all'inizio molte sorprese: in Giappone abbiamo infatti un prevedibile Mickey Mouse 2, mentre in Nord America un altrettanto poco originale The Bugs Bunny Crazy Castle 2. Ancora una volta Topolino ha preso le redini nella versione giapponese (chiamata, piuttosto logicamente, Mickey Mouse II).

Ma è in Europa che le cose si fanno interessanti: se all'inizio Crazy Castle esordisce con Topolino pubblicando il suo primo Mickey Mouse europeo per Game Boy con Topolino, nel 1995 una rivisitazione targata Laguna Video Games ha inserito in un nuovo Crazy Castle 2 il troll scandinavo Hugo, ribattezzando il gioco Hugo. E abbiamo scoperto che Hugo è un personaggio danese con una fama davvero notevole, almeno a giudicare dalla lista di prodotti a lui dedicati nel corso del tempo.

Mickey Mouse 3 e l'arrivo di Kid Klown

Lui è Kid Klown, protagonista di Kid Klown in Night Mayor World, e forse ora capiamo perché andavano di licenza in licenza invece di usare i propri personaggi...
Lui è Kid Klown, protagonista di Kid Klown in Night Mayor World, e forse ora capiamo perché andavano di licenza in licenza invece di usare i propri personaggi...

Nel 1992 il terzo capitolo introduce il salto e così esordisce su Famicom in Giappone con il titolo Mickey Mouse III: Dream Balloon. Su NES in Nord America, però, ecco che arriva un'altra sorpresa. Il protagonista diventa una creazione di Kemco e il gioco viene pubblicato nel 93 con il titolo Kid Klown in Night Mayor World. In Europa Crazy Castle 3 invece non venne pubblicato. Ma non temete, perché anche da noi la serie avrebbe ottenuto presto un nuovo protagonista.

Acchiappafantasmi e Garfield

Garfield's Labyrinth
Garfield's Labyrinth

Ebbene sì, perché se i giapponesi vivevano beati con un quarto gioco per Game Boy su Topolino intitolato Mickey Mouse IV: Mahō no Labyrinth, e negli Stati Uniti Kemco aveva deciso di puntare sul paranormale con i diritti dei Ghostbusters, in Europa... Beh in Europa il publisher aveva finito per optare per Garfield intitolando Garfield's Labyrinth un platform che rimaneva mediocre in tutte le sue forme, a prescindere da quale sprite venisse adottato per il protagonista del momento.

Mickey Mouse IV
Mickey Mouse IV

Ma non è tutto, perché alcuni elementi di Mickey / Ghostbusters / Garfield sono stati presi di peso da un altro gioco, ovvero P.P. Hammer and his Pneumatic Weapon del 1991 per Amiga e Commodore 64. E uno di questi è proprio il martello pneumatico del protagonista.

Mickey Mouse V

Mickey Mouse: Magic Wands!
Mickey Mouse: Magic Wands!

Con il quinto capitolo, per fortuna, la situazione sembra stabilizzarsi. Kemco acquista infatti ii diritti per pubblicare un gioco di Topolino negli Stati Uniti, e nel 1998 intitola Mickey Mouse: Magic Wands! la versione occidentale del Mickey Mouse V: Mahou no Stick del 1993. E in Europa? Beh, dalle nostre parti Kemco decide di pubblicare il gioco come Mickey Mouse 5, lasciando intendere che la serie avrebbe avuto una progressione come Star Wars o qualcosa del genere.

Il ritorno di Bugs Bunny e di un picchio

Woody Woodpecker in Crazy Castle 5 di Tantalus Interactive
Woody Woodpecker in Crazy Castle 5 di Tantalus Interactive

A questo punto avrete anche voi il mal di testa quindi la facciamo breve. Nel 1997 Kemco ha trasferito Kid Klown in Giappone con un gioco per Game Boy intitolato Soreike!! Kid: Go! Go! Kid, ma nel 99 lo stesso gioco è approdato su Game Boy Color come Bugs Bunny: Crazy Castle 3 in tutte le regioni. E l'anno dopo è uscito anche Bugs Bunny in Crazy Castle 4.

Per l'ottava e grazie al cielo ultimo gioco della serie Crazy Castle, Kemco si è giocata un'ultima licenza, stavolta acquistata direttamente dagli Universal Studios. Parliamo del mitico Picchiarello, che tra il 2002 e il 2003 è arrivato su Game Boy Advance con il Woody Woodpecker in Crazy Castle 5 di Tantalus Interactive. Il picchio piantò il chiodo definitivo sulla tomba di questa serie che potremmo definire... come dire... versatile, e che dopo un gioco per cellulari del 2004, è sparita per sempre.

E voi ne avevate mai sentito parlare? E vi vengono in mente altri giochi con una storia di licenze così contorta e intricata? Diteci la vostra nei commenti qua sotto.