Una piccola introduzione per spiegare il titolo di questa puntata: l'articolo non si concentrerà sui giochi che arriveranno su Nintendo Switch in generale, esclusivi o meno che siano, ma su quelli che presenterà (o non presenterà) la stessa azienda kyotese. La tratteremo in sostanza come una"semplice" software house, comprendendo alcuni dei team posseduti al 100% - in breve, Retro Studios e Monolith Soft. Grazie alla Direct primaverile abbiamo tante certezze sull'E3 2019 di Nintendo, che si prospetta, come minimo, molto solido e variegato. Come abbiamo evidenziato qualche mese fa, quest'anno si profila come quello in cui Switch paleserà al mondo, non fosse ancora abbastanza evidente, la sua dimensione portatile.
La vera domanda è se, anche quest'anno, la presentazione Nintendo si focalizzerà su un unico grande gioco, in coerenza a un trend iniziato - ormai tre anni fa - da The Legend of Zelda: Breath of the Wild. In quel caso funzionò alla grande, ma è altrettanto evidente quanto sia speciale quella serie, e quell'opera in particolare; l'effetto è stato (più o meno) preservato nel 2017 con Super Mario Odyssey, e la stessa cosa - nonostante le critiche ricevute - si può dire per Super Smash Bros. Ultimate nel 2018. È vero che a Sakurai è stata concessa una quantità di tempo eccessiva, è altrettanto vero però che la sua creatura è stata la più discussa della fiera. Quelli appena enumerati sono, considerazioni personali a parte, tre pesi massimi, tre episodi storici di altrettanto celebri brand. Quest'anno si potrebbe tornare alla vecchia impostazione, con un focus più pluralista e meno accentratore, vista la mole di giochi che saranno presentati. Tuttavia non è scontato. Innanzitutto Pokémon Spada e Scudo ha ricevuto, qualche giorno fa, una Direct a parte; allo stesso tempo, non è da escludere che Nintendo possa considerare Animal Crossing Switch un degno candidato a "gioco della fiera", un po' come successo ai titoli precedentemente elencati.
EPD 1, 2, 3, 4
Il primo team interno Nintendo è una squadra di supporto e supervisione, e alla fiera sarà certamente protagonista. Sia con Pokémon Spada e Scudo, in cui il loro contribuito è minore, sia - soprattutto - con Fire Emblem: Three Houses. Questa saga strategica è storicamente sviluppata in collaborazione tra Intelligent Systems e Nintendo, e il prossimo episodio, anche considerato il grande balzo tecnologico tentato, non farà certamente eccezione. Difficile invece che si presenti a Los Angeles EPD 2, visto che l'anno scorso è stata molto impegnata: collabora a quasi tutti i Super Mario votati al multiplayer o allo sport - come Mario Tennis Aces - e nel 2018 ha messo lo zampino su tre uscite: è probabile che all'E3 li rivedremo direttamente nel 2020.
Arriviamo quindi a EPD 3, che rappresenta una delle incognite più grandi della manifestazione, essendo la squadra maggiormente ramificata e popolosa. Tra i dubbi esiste una certezza: Daiki Iwamoto porterà in fiera il remake di The Legend of Zelda: Link's Awakening. Tuttavia non è da escludere che questo team sia presente con un altro titolo. Prima di offenderci, date un'occhiata alle tempistiche, e ad alcuni fatti. In primo luogo, Hidemaro Fujibayashi ha iniziato a lavorare "ad altro" subito dopo la conclusione di Breath of the Wild, quindi da marzo 2017 (i DLC li ha diretti Miyanaga). Analizzando le tempistiche della squadra, scopriamo che gli Zelda "home console" sono stati presentati nel 2004 (e pubblicato nel 2006), poi nel 2009 (pubblicato nel 2011), infine nel 2014 (pubblicato nel 2017). Se Fujibayashi, come non sarebbe disprezzabile, stesse lavorando a una nuova IP, allora quest'anno - molto probabilmente - non la vedremo; tuttavia, se si fosse messo immediatamente al lavoro su un seguito di Breath of the Wild (che è l'ipotesi più credibile), allora ci sarebbero serie possibilità che venga annunciato all'E3 di quest'anno, magari come sorpresa a fine Direct. Forse eclisserebbe il remake di Link's Awakening, ma sarebbe una bella garanzia sul futuro della piattaforma (e sappiamo bene quante polemiche ci siano state a riguardo l'anno scorso). EPD 4, nonostante abbia tenuto ritmi serrati fin dal lancio di Switch, difficilmente arriverà all'E3 con un altro prodotto nuovo; dopo 1-2 Switch e i vari Nintendo Labo, forse sarebbe aspettarsi troppo. Il team "casual" dell'azienda tuttavia, prima o poi, potrebbe presentarsi con un seguito/remake di Wii Sports... magari già tra qualche giorno.
Da EPD 5 a Retro Studios
Eccoci alla squadra che potrebbe portare a Los Angeles il protagonista Nintendo della fiera, e cioè Animal Crossing: di cui, oltre all'esistenza stessa del progetto, non sappiamo sostanzialmente niente. In effetti, è addirittura possibile che possa essere rimandato al prossimo anno; tuttavia, la deduzione più credibile è che si riveli il gioco natalizio (2019) Nintendo, e che abbia il ruolo principale durante il Nintendo Direct. In Giappone Animal Crossing è stato fondamentale per cambiare il destino del 3DS, quindi le aspettative sono molto alte: bisognerà vedere se Aya Kyogoku e compagni saranno in grado di attrarre anche chi ha abbandonato la saga da tempo, o se si rivolgeranno - com'è presumibile - soprattutto ai fan storici. EPD 6 sarà probabilmente presente attraverso la collaborazione con Next Level Games, più concretamente con Luigi's Mansion 3.
Di EPD 7 non abbiamo indizi particolari, ma è difficile immaginare che Tomodachi Life e Rhytm Heaven non arrivino su Switch, e uno dei due potrebbe mostrarsi al pubblico quest'anno. EPD 8 è situato a Tokyo, ed è uno dei team più giovani e importanti dell'azienda: sono gli autori - tra gli altri - di Super Mario Odyssey. E costituiscono, ora vi spieghiamo perché, la principale incognita (nintendiana) di questa fiera. Secondo le tempistiche abituali, il 2019 sarebbe l'anno perfetto per un loro progetto secondario tra un Super Mario tridimensionale e l'altro (in stile Captain Toad, per intenderci). Tuttavia tempo fa un rumor suggeriva che la squadra tridimensionale dell'idraulico si fosse unita a quella 2D (che risiede a Kyoto); risultasse fondata la diceria, be', molto probabilmente questo progetto intermedio sarebbe proprio Super Mario Maker 2 (teoria apparentemente avvalorata dalla skin di Super Mario 3D World, sviluppato a Tokyo). E a quel punto EPD 10, che si occupa di Pikmin e dei Mario bidimensionali, sarebbe in fiera con lo stesso progetto; non vorremmo annientare le vostre speranze, e auspichiamo in un nostro errore, ma considerando anche la recente uscita di New Super Mario Bros. Deluxe, è davvero difficile che a Los Angeles si veda Pikmin 4. EPD 9, che abitualmente pubblica ogni tre anni (a lei appartengono Mario Kart 8 ed Arms, entrambi del 2017), è facile che la rivedremo solamente nel 2020. Per concludere citiamo altri due team posseduti interamente da Nintendo, e cioè Monolith Soft - che, stando alle tempistiche canoniche, non sarà all'E3 - e Retro Studios: per i texani è l'ultima possibilità, davvero l'ultima, per presentare qualcosa tra Donkey Kong Country: Tropical Freeze e il futuro Metroid Prime 4. Una loro presenza, o ancor di più una loro assenza, ci svelerà molto su quanto turbolenti siano stati i loro ultimi anni.