Negli ultimi anni si è detto spesso del ridimensionamento a cui è andato incontro l'E3 di Los Angeles, ancora identificato idealmente come il principale appuntamento riguardante il mercato dei videogiochi, ma di fatto meno totalizzante e trasversale rispetto alle epoche passate. L'ampliamento del mercato, unito alle rinnovate esigenze dei principali attori del settore, ha portato alla nascita di molti appuntamenti distribuiti uniformemente nel corso dell'anno, che in buona sostanza hanno finito per ridurre la portata della fiera californiana. Un'involuzione che potrebbe toccare il suo apice proprio nell'edizione 2019, la prima a non vedere la partecipazione di Sony in oltre vent'anni di storia della manifestazione. Se lo scorso anno la casa giapponese si era limitata a un timido showcase focalizzato sulle principali esclusive della sua line-up, questa volta PlayStation 4 e i titoli first party come The Last of Us 2, Death Stranding o Ghost of Tsushima non saranno affatto della partita.
Prendendo per buone le voci di corridoio e le dichiarazioni d'intenti delle ultime settimane, sarà soprattutto l'E3 di Microsoft, che a quanto è parso di capire sembra voler sfruttare nel migliore dei modi questa vetrina dando fuoco alle polveri. Si parla di 14 giochi first party - tra cui tre nuove proprietà intellettuali - mostrate durante la conferenza, ma anche della possibilità che vengano finalmente svelati i primi dettagli sui futuri hardware e nuove informazioni su Project xCloud. L'apertura della kermesse sarà accompagnata dagli abituali appuntamenti di Ubisoft, Square Enix, Bethesda, e poi Nintendo con il suo Direct, il PC Gaming Show, AMD, ma anche Devolver Digital e la novità assoluta rappresentata dalla prima conferenza di Netflix in ambito gaming. Sembra insomma che anche così il materiale e gli argomenti di discussione non mancheranno, ma prima di scaldare i motori e apprestarci a vivere tutto quello che l'E3 2019 avrà da offrirci, vediamo di fare il punto su chi (oltre a Sony) non sarà presente al Convention Center di Los Angeles.
I sicuri assenti
Parlando di grandi assenti non si può fare a meno di partire da Rockstar. Tradizionalmente la software house fondata dai fratelli Houser ha sempre preferito ritagliarsi i propri spazi per presentare i suoi nuovi progetti, evitando di salire a bordo del grande carrozzone dell'E3 insieme agli altri principali attori dell'industria. Lo studio californiano è ancora alle prese con il supporto di Red Dead Online, di recente uscito dalla fase beta dopo i primi mesi di rodaggio. In rete si è già iniziato a vociferare del possibile annuncio di Grand Theft Auto VI, così come dell'ipotetico sviluppo di Bully 2, ma in ogni caso non ne sentiremo per certo parlare nei prossimi giorni. Confermata anche la mancanza di Rocksteady, da tempo impegnata su un misterioso progetto non ancora svelato ufficialmente. C'è chi vocifera di un possibile nuovo gioco basato sulla saga di Harry Potter, anche se gli indizi più insistenti indicano che dovrebbe trattarsi di Suicide Squad. "Molti di voi ce l'hanno chiesto, dunque volevamo farvi sapere che Rocksteady Studios non sarà presente all'E3 quest'anno. Guarderemo l'evento come fan ma resteremo a Londra, a lavorare sodo sul nostro prossimo, grande progetto. Godetevi lo show!", ha scritto il co-fondatore Sefton Hill in un tweet pubblicato in settimana.
Ubisoft ha in canna la presentazione di Watch Dogs Legion, mentre sappiamo già da qualche tempo che non mostrerà niente di nuovo in merito a Skull & Bones: il gioco multiplayer a tema piratesco è stato infatti posticipato e non arriverà nei nostri salotti prima del 31 marzo 2020. Durante la conferenza organizzata dalla casa d'oltralpe mancherà anche Beyond Good & Evil 2, che peraltro è stato protagonista di una diretta streaming - per inciso poco apprezzata dagli appassionati - lo scorso 5 giugno. Nel loro comunicato ufficiale gli sviluppatori hanno dichiarato che continueranno a occuparsi del programma Space Monkey e che ulteriori aggiornamenti sullo sviluppo del gioco arriveranno "quando sarà il momento giusto". Come detto, Bethesda sarà di nuovo in prima linea con la sua conferenza di domenica notte, ma sappiamo per certo che in questa occasione non ci sarà spazio né per Starfield né tantomeno per The Elder Scrolls VI. Proprio questa settimana Todd Howard ha fatto presente che il primo potrebbe saltare anche l'E3 del prossimo anno, mentre ha ribadito che TES 6 arriverà in seguito. Insomma, chi si aspetta da Bethesda un ritorno su ottimi livelli dopo il brutto tonfo di Fallout 76, dovrà armarsi di pazienza.
Il Direct di Nintendo sarà focalizzato esclusivamente sul software, perciò non dobbiamo aspettarci l'annuncio di una nuova versione di Switch. Negli ultimi mesi si è parlato a più riprese di una fantomatica edizione "Mini" dell'ibrida di Nintendo, tuttavia il presidente Shuntaro Furukawa ha escluso che possano esserci novità in tal senso in quel di Los Angeles. Non ci sarà spazio nemmeno per Metroid Prime 4, dopo la conferma che il progetto è recentemente ripartito da zero in collaborazione con Retro Studios. Finora non si era visto nient'altro che un logo e a quanto sembra di capire la situazione è destinata a non evolvere ancora per molto tempo. Dopo l'annuncio che saranno mostrati The Legend of Zelda: Link's Awakening, Luigi's Mansion 3 e Marvel Ultimate 3: The Black Order, sembrerebbe confermata anche l'assenza del nuovo Animal Crossing. Peraltro, nell'elenco degli assenti si annovera anche Turtle Rock Studios, il team di sviluppo di Left 4 Dead ed Evolve. Gli sviluppatori sono attualmente al lavoro su Back 4 Blood, sparatutto cooperativo a tema zombie che si propone come il successore spirituale proprio di Left 4 Dead, ma il progetto non è ancora pronto per essere mostrato alla stampa e al pubblico. Activision sarà presente in fiera, ma diversamente da altre edizioni non avrà un proprio stand sullo show floor del Convention Center. Tra le ipotesi più accreditate, potrebbe esserci il ritorno alla partnership con Microsoft per una presentazione dettagliata di Call of Duty: Modern Warfare durante la conferenza Xbox. Electronic Arts non ha organizzato una vera e propria conferenza di presentazione dei suoi futuri prodotti, tuttavia questa sera è previsto un esteso live streaming della durata di tre ore, nell'ambito dell'evento EA Play che precede l'apertura della fiera. I titoli della line-up sono noti già da alcuni giorni e sappiamo per certo che non ci sarà spazio per il prossimo capitolo di Need for Speed. Di Google Stadia se ne è già parlato in occasione del primo Stadia Connect andato in onda giovedì, perciò non sono attese grandi novità; ciò nondimeno è stato anticipato l'annuncio di ulteriori titoli in arrivo sulla piattaforma.
Altri probabili assenti illustri
Allo stato attuale Platinum Games è impegnata su vari progetti. Oltre ad Astral Chain - previsto per il prossimo 30 agosto - e Bayonetta 3, non va dimenticato nemmeno Babylon's Fall. Rivelato lo scorso anno con un breve teaser trailer, proprio in occasione dell'E3, il progetto si trova ancora nelle fasi embrionali dello sviluppo e perciò difficilmente si saprà qualcosa di nuovo nei prossimi giorni. Wild è ricomparso a sorpresa qualche tempo fa, ma considerando lo stato del progetto è difficile pensare che possano esserci sviluppi durante la fiera californiana. Decisamente troppo presto anche per Dragon Age 4, dopo il teaser mostrato ai The Game Awards 2018. Peraltro è cosa nota che BioWare non stia attraversando un buon momento, come attestano gli interessanti reportage di Jason Schreier di Kotaku sullo sviluppo di Anthem e dello stesso Dragon Age. Tenendo contro dei rumor circolati in questi mesi, è davvero improbabile che si smuovano le acque. Chiudiamo la rassegna citando Twin Mirror, la nuova avventura a episodi realizzata dagli stessi autori di Life is Strange e Vampyr. L'ultimo trailer risale alla Paris Games Week 2018 e da allora non ci sono state ulteriori novità, ma sembra che gli sviluppatori non abbiano in programma di rilasciare nuove informazioni nei prossimi giorni.