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Il Trono di Spade, dove eravamo rimasti?

Sta per cominciare l'ultima stagione de Il trono di spade, la serie fantasy più chiacchierata degli ultimi anni: ecco un ripasso della complicata situazione in cui abbiamo lasciato i nostri beniamini.

SPECIALE di Christian Colli   —   04/04/2019

Doverosa premessa: questo articolo non ruba spazio ai nostri consueti appuntamenti col mondo videoludico. La sua pubblicazione non ha compromesso alcuna recensione o anteprima. Sappiamo bene che alcuni lettori non gradiscono che si parli di cinema o televisione sul queste pagine: potremmo ribattere che sul nostro portale pubblichiamo un po' quel che vogliamo, ma la verità è che Il Trono di Spade è diventato un tale fenomeno culturale e multimediale che era impossibile ignorare l'uscita dell'attesissima stagione conclusiva, la ottava, in arrivo su Sky Atlantic a partire dal prossimo 15 aprile. Quindi abbiamo deciso di cominciare la nostra copertura con un riassunto delle puntate precedenti, chiamiamolo così, e di proseguire settimanalmente con le recensioni dei sei episodi che compongono la stagione e chiudono la storia televisiva.

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È importante sottolineare, infatti, che Il Trono di Spade in TV ha ormai preso le distanze dalla storyline descritta nei romanzi che lo hanno ispirato, appartenenti a un ciclo di storie intitolato Le cronache del ghiaccio e del fuoco. A questo punto, il fandom si è sommariamente spaccato in due. C'è chi proprio non può sopportare l'adattamento televisivo, al di là dell'oggettivamente elevatissima qualità produttiva, per ragioni che riguardano il cast, la recitazione e così via. E poi c'è chi invece preferisce la serie TV prodotta da David Benioff e D. B. Weiss ai romanzi originali di George R. R. Martin. Torneremo sulla questione fra qualche paragrafo; intanto, prima di partire col nostro riassuntone, vogliamo rimarcare che in questo articolo troverete anticipazioni e spoiler grossi come case, se è un po' che non seguite la serie TV o i romanzi e intendete recuperare in futuro. Vi abbiamo avvisati...

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La situazione nel Continente Occidentale

Sono tempi duri per il Continente Occidentale - anche detto Westeros per chi preferisce la lingua inglese - dato che il tanto temuto inverno è finalmente arrivato. La settima stagione de Il trono di spade si è infatti chiusa con i primi fiocchi di neve che precipitavano anche su Approdo del re, la capitale del continente. Vi ricordiamo che in questo mondo l'inverno dura anni, rappresentando una minaccia naturale per tutti gli abitanti, soprattutto quelli che vivono al nord, già freddo di per sé. E questo spiega il famoso motto della famiglia Stark, "l'inverno sta arrivando". A questo punto, però, l'inquietante affermazione ha assunto un duplice significato perché il Re della Notte, a capo dell'orda di non morti e di Estranei, ha abbattuto la Barriera di ghiaccio custodita dai Guardiani della Notte e ha cominciato l'invasione dei Sette Regni.

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C'è da dire che gli Estranei, fino ad ora, sono sempre stati considerati una specie di leggenda cui credevano in pochissimi. I Guardiani della Notte erano essenzialmente convinti che al di là della Barriera vivessero soltanto i Bruti, esseri umani normalissimi, seppure selvaggi, che negli ultimi anni continuavano a spostarsi sempre più a sud. Col passare delle stagioni televisive, abbiamo scoperto che gli Estranei non sono affatto una leggenda, ma un'armata di potentissimi esseri soprannaturali che solo l'ossidiana può ferire e uccidere. Sfortunatamente, l'ossidiana - detto anche Vetro di drago - è un materiale estremamente raro, ed è proprio per questo motivo che Jon Snow, proclamato Re del Nord dopo aver sconfitto in battaglia Ramsey Bolton e aver riconquistato Grande Inverno, ha stretto un'alleanza con Daenerys Targaryen, sovrana di Roccia del drago recentemente tornata nel Continente Occidentale dopo il lungo esilio nel continente di Essos.

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Gli Stark e i loro alleati

Se il Re della Notte ha abbattuto la Barriera è effettivamente un po' colpa di Jon, dato che ci è riuscito grazie al soffio infuocato di Viserion, un drago che l'Estraneo ha ucciso in uno degli episodi più polemizzati de Il trono di spade 7: per convincere nemici e alleati a unire le forze contro gli Estranei, Jon ha condotto una squadra nelle terre del nord per catturarne uno. Finiti in trappola, Jon e gli altri sono stati salvati da Daenerys, ma nella fuga Viserion ci è rimasto secco e il Re della Notte lo ha rianimato, trasformandolo nel suo drago zombi personale. In seguito, Jon ha, ehm, consolato Daenerys per la sua perdita, e i due sono diventati una coppia di fatto. Quello che Jon non sa, ma che noi abbiamo scoperto grazie a Bran Stark, ormai sprofondato nel ruolo di veggente dopo l'addestramento col Corvo coi tre occhi, è che Jon non è affatto figlio di una prostituta come sosteneva suo padre Ned.

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Jon è infatti il figlio di Lyanna Stark, la sorella di Ned, e di Rhaegar Targaryen, il fratello di Daenerys defunto nella guerra che aveva deposto il "Re Folle" molti anni prima che cominciasse la serie TV: morendo di parto, Lyanna aveva affidato il pargolo a suo fratello Ned in modo che lo proteggesse, spacciandolo per un bastardo. Questo significa che Jon - anzi, Aegon - non è soltanto il nipote di Daenerys, ma anche il legittimo erede al famigerato Trono di Spade. Il problema è che questo dettaglio cruciale per il momento lo conoscono soltanto il suddetto Bran e il migliore amico di Jon, Samwell Tarly, che ha intuito tutto leggendo il diario di un Maestro della Cittadella. Ora dobbiamo soltanto capire come reagirà Samwell quando scoprirà che Jon sostanzialmente se la fa con la donna che ha bruciato vivi suo padre - che tutto sommato era un po' stronzo - e suo fratello.

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Per quanto riguarda gli altri Stark, vi ricordiamo che Rob è morto alcune stagioni fa e che Rickon è stato ucciso da Ramsey Bolton nella Battaglia dei Bastardi. Sansa regna su Grande Inverno in assenza di Jon e finalmente si è sbarazzata di Petyr "Ditocorto" Baelish: quest'ultimo, alla continua ricerca del potere, ha cercato di mettere le sorelle Stark l'una contro l'altra, ma è stato sbugiardato da entrambe con l'aiuto di Bran e infine sgozzato da Arya. La ragazzina è infatti tornata a casa dopo aver vissuto numerose avventure nel continente di Essos e aver imparato l'arte dell'inganno e della trasformazione nella Casa del Bianco e del Nero, una specie di setta di assassini. Grazie a queste capacità, Arya ha sterminato Walter Frey e tutto il suo casato, vendicandosi delle Nozze Rosse in cui hanno perso la vita sua madre e suo fratello tempo addietro. Poi è tornata a Grande Inverno e si è riunita a Sansa e Bran poco dopo la partenza di Jon, che quindi non ha ancora rincontrato.

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Per quanto riguarda i comprimari importanti che si sono alleati alla famiglia Stark, Brienne di Tarth non ha fatto granché nell'ultima stagione, limitandosi a ciondolare al fianco di Sansa. Davos Seaworth, ex consigliere del defunto re Stannis Baratheon, è ora il braccio destro di Jon Snow: vi ricordiamo che è stato proprio lui a pregare Melisandre perché riportasse Jon in vita dopo che i suoi confratelli lo avevano assassinato alla fine della quinta stagione. Melisandre, tuttavia, è tornata a Volantis - anche perché se Jon o Davos l'avessero rivista, probabilmente non sarebbe finita molto bene dato che ha bruciato viva la figlia di Stannis - ma sembra che la sua vita sia destinata a concludersi nel Continente Occidentale, quindi è probabile che la rivedremo nei prossimi episodi.

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Più complicata, invece, la faccenda di Theon, adottato dagli Stark per sancire una tregua coi Greyjoy. Theon ne ha passate di cotte e di crude, nel corso degli anni, e se l'è anche un pochino cercata visto che ha provato a conquistare Grande Inverno in assenza degli Stark, per poi finire sottomesso e torturato dai Bolton. È stato lui, però, a salvare Sansa da Ramsay, cominciando un lungo percorso di redenzione che lo ha condotto di nuovo al fianco di Jon e di Daenerys. Nel frattempo, però, Euron Greyjoy, alleatosi coi Lannister, ha catturato la sorella di Theon, Yara: l'ultima volta che abbiamo visto Theon, aveva riguadagnato finalmente il rispetto dei suoi compatrioti ed era salpato insieme a loro per salvare Yara dalle grinfie dello zio Euron.

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I Lannister e i loro alleati

Ormai la fazione dei Lannister si è ridotta essenzialmente a Cersei, visto che l'hanno praticamente abbandonata tutti nel corso della settima stagione. Ricapitolando, Cersei ha perso tutti i suoi figli - Joffrey è stato assassinato da Olenna Tyrell, Myrcella è stata avvelenata da Ellaria Sand e Tommen si è suicidato - anche se ha lasciato intendere di essere nuovamente incinta, probabilmente di suo fratello Jaime. Cersei, infatti, è salita sul Trono di Spade, diventando regina dei Sette Regni: ci è riuscita facendo una strage di tutti i presenti al processo che avrebbe dovuto condannarla, sbarazzandosi così di praticamente ogni avversario politico e anche di Margery Tyrell, moglie di suo figlio Tommen che, per l'appunto, si è gettato dalla Fortezza Rossa in preda alla disperazione.

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Jaime, che già non l'aveva presa tanto bene, dopo essere tornato brevemente al servizio della sorella, regina e amante, si è rotto finalmente le scatole quando ha scoperto che Cersei stava cospirando con Euron Greyjoy per colpire gli Stark mentre questi montavano una difesa contro gli Estranei. A quel punto Jaime ha lasciato la sorella e Approdo del re per cavalcare verso nord. Il piano di Jon per dimostrare l'esistenza di Estranei e non morti, in effetti, è riuscito in un episodio epocale della settima stagione in cui praticamente tutti i protagonisti della serie si sono riuniti al cospetto di Cersei per stringere un'alleanza contro il nemico comune. Peccato che Cersei abbia soltanto finto di accettare una tregua, anche se ormai le restano pochi alleati su cui contare.

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Veniamo a Tyrion, invece: bisogna dire che l'adorabile Folletto ha avuto un ruolo marginale nel corso della settima stagione. Tyrion è diventato il consigliere di Daenerys tempo addietro, insieme a Jorah Mormont - guarito dal Morbo Grigio grazie a Sam Tarly - e Varys, onnipresente spia e stratega. Nonostante ciò, sono state proprio le sue parole a convincere prima Daenerys a conoscere Jon e poi Jaime a organizzare l'incontro con Cersei. Uno dei ricongiungimenti più attesi dell'ottava stagione riguarda però proprio Tyrion e Sansa Stark: i due sono stati brevemente sposati quando Sansa era ostaggio dei Lannister, ma Tyrion ha sempre trattato la ragazza con grande gentilezza e rispetto.

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Per quanto riguarda i personaggi legati ai Lannister, c'è un duello che tutti attendono con ansia, anche se caschiamo nel campo della fanfiction e potremmo anche non vederlo mai: stiamo parlando del famigerato "Cleganebowl", come lo chiama Internet, ovvero lo scontro tra il Mastino e la Montagna. Sandor Clegane si è unito alla causa degli Stark - per meglio dire, si era unito alla Fratellanza senza vessilli di Beric Dondarrion - e ha accompagnato Jon nella missione oltre la Barriera; Gregor Clegane, invece, ferito mortalmente da Oberyn Martell, è stato trasformato in un mostruoso zombi al servizio di Cersei per mano dell'alchimista Qyburn. I due effettivamente non hanno grandi motivi per incrociare le lame - a parte il fatto che Gregor aveva sfigurato Sandor quando erano bambini - ma il loro scontro sarebbe decisamente epico.

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E i libri?

La risposta a questa domanda potrebbe riassumersi in un sintetico quanto laconico: boh? La stesura del prossimo romanzo nel ciclo de Le cronache del fuoco e del ghiaccio, intitolato I venti dell'inverno, procede a rilento da anni. George R. R. Martin sembrerebbe avere di meglio da fare, come scrivere racconti brevi, aforismi e partecipare a convention su convention: l'ultimo romanzo, La danza dei draghi, risale al 2011, quindi a ben otto anni fa, quando la serie TV era appena cominciata. Si vocifera che il sesto romanzo potrebbe vedere la luce entro l'anno, ma anche che Martin starebbe pensando a scriverne otto, invece che sette come aveva previsto inizialmente.

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In ogni caso, dovremo aspettare. C'è da dire, tuttavia, che la serie TV Game of Thrones, pur differendo in vari punti rispetto all'opera di Martin fin dal principio, diverge sensibilmente a partire dalla quinta stagione: è a quel punto, infatti, che si sono fermati i romanzi di Martin, e dalla sesta stagione in poi i due produttori Benioff e Weiss hanno dovuto improvvisare e inventarsi la storia di sana pianta. I più diffidenti sostengono che Martin stia aspettando che la serie TV si concluda per valutare la reazione del pubblico e apportare le modifiche più convenienti al suo grande disegno, tuttavia bisogna ammettere che il romanzo rimane comunque drasticamente più realistico e imprevedibile.

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Ci sono oltretutto alcune differenze davvero sostanziali rispetto alla serie TV. La più importante riguarda sicuramente Lady Stoneheart, un personaggio che nella serie televisiva non esiste affatto: nei libri è nientepopodimeno che Catelyn Tully, ovvero la madre degli Stark, rianimata dopo essere stata uccisa nelle Nozze Rosse e diventata una specie di zombi alla guida della Fratellanza senza vessilli. Nel romanzo, è Beric Dondarrion a rianimarla, sacrificando la sua stessa vita: nella serie TV Catelyn è morta nelle stesse circostanze ma non è mai tornata, mentre Beric è ancora vivo. Nei romanzi, inoltre, fa capolino un altro personaggio: si tratta di Aegon Targaryen. Creduto ucciso quando era neonato, Aegon era stato tratto in salvo e nascosto per anni. Attenzione, perché questo Aegon non è Jon: Jon è stato infatti assassinato nell'ultimo romanzo, ma non sappiamo se e come verrà rianimato, inoltre Martin non ha mai raccontato la vera storia di di Jon che, a questo punto, potrebbe essere completamente diversa da quella televisiva.

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E i videogiochi?

Il panorama videoludico incentrato su Il Trono di Spade, purtroppo, è quantomai desolante. Abbiamo visto qualche app per sistemi mobile, come Reigns: Game of Thrones, che ha provato a proporre qualcosa di nuovo, come una specie di avventura testuale a risposte multiple con quiz e minigiochi, e altri titoli come Game of Thrones: Conquest che invece sfruttavano meccaniche viste e straviste, cavalcando senza impegno o entusiasmo il successo della serie televisiva. Rimane invece nel limbo Game of Thrones: Seven Kingdoms, un MMORPG annunciato nel 2012 che lo sviluppatore Bigpoint avrebbe dovuto realizzare insieme a HBO ma di cui si sono perse le tracce. Considerando la crisi che sta affrontando il settore MMORPG, abbiamo qualche dubbio che vedrà mai la luce.

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Tristissima, invece, la fine di Game of Thrones, la serie episodica di Telltale uscita con una prima stagione a cavallo tra il 2014 e il 2015. Costituita da sei capitoli, ambientati durante la quarta stagione dello show televisivo, la serie Telltale si concentrava sulla casata dei Forrester, mai apparsa in TV e solo menzionata ne La danza dei draghi, che aveva perso il suo capofamiglia nelle famigerate Nozze Rosse. Si trattava, naturalmente, di una storia di sangue, cospirazioni e intrighi che si intrecciava con le vicende degli Stark e dei Lannister, tant'è che nella serie facevano la loro comparsa alcuni personaggi come Jon Snow, Daenerys e Tyrion. Purtroppo la chiusura di Telltale ha colpito anche lo sviluppo della seconda stagione, perciò la storia è rimasta in sospeso e probabilmente non conosceremo mai la conclusione.

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