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Inkulinati, abbiamo provato il pazzo strategico medievale di Yaza Games

Abbiamo testato la versione in accesso anticipato di Inkulinati, una produzione dai toni orgogliosamente scanzonati, che si è mostrata in tutta la sua originalità.

Inkulinati, abbiamo provato il pazzo strategico medievale di Yaza Games
PROVATO di Giulia Martino   —   25/01/2023

"Un videogioco in via di sviluppo da settecento anni ha finalmente una data d'uscita". È con queste parole che lo studio polacco Yaza Games ha annunciato la data di uscita di Inkulinati in accesso anticipato su Steam e in Game Preview su piattaforme Xbox e Game Pass il prossimo 31 gennaio. Il trailer-reveal della data di lancio univa le immagini dei "marginalia" medievali - disegni spesso divertenti sul bordo delle pagine dei manoscritti - con quelle del gioco, senza soluzione di continuità. Questo perché Inkulinati, un po'come l'apprezzatissimo Pentiment, pesca a piene mani da un immaginario antico centinaia di anni, capace però di dimostrare l'ironia e la vivacità di persone vissute molto tempo prima di noi, ma non per questo da considerarsi meno umane di chi ci è contemporaneo.

Abbiamo affrontato tutte le modalità di gioco dello strategico di Yaza Games e possiamo affermare che si tratta di un ottimo punto di partenza per il percorso che condurrà i maestri Inkulinati e le loro bestie d'inchiostro verso la loro versione finale. Pur con alcune perplessità legate al bilanciamento - di cui vi parleremo nel dettaglio a breve - siamo rimasti favorevolmente impressionati dalla capacità degli sviluppatori di creare un mondo vivo, coerente e pieno di piccoli dettagli, talvolta un po' soverchiante, specialmente nelle fasi iniziali di gioco, nella sovrabbondanza di poteri delle bestiole, effetti degli attacchi e avvenimenti casuali sui campi (rigorosamente pergamenacei) di battaglia.

Ve ne parliamo nel nostro provato di Inkulinati.

Altro che tomi polverosi…

In Inkulinati i coniglietti possono mostrare il sedere ai nemici per bloccarli o causare un calo dei loro parametri
In Inkulinati i coniglietti possono mostrare il sedere ai nemici per bloccarli o causare un calo dei loro parametri

Il nome scelto da Yaza Games per il suo videogioco non può che creare una certa ilarità nei videogiocatori italiani. La sua origine va ricercata nella parola inglese "ink" ("inchiostro") e nei colori brillanti dei manoscritti cosiddetti "illuminati", pieni di illustrazioni e meravigliose decorazioni. Se i libri di storia spesso raccontano delle meravigliose abilità degli amanuensi e degli artisti responsabili di queste opere d'arte, è invece raro sentir parlare dei "marginalia", disegnini talvolta buffi e irriverenti, non in linea con gli argomenti austeri tradizionalmente associati alla letteratura religiosa e filosofica che era protagonista dei manoscritti risalenti al Medioevo e ai primi periodi dell'Età Moderna.

Yaza Games prende questi scarabocchi e soffia in loro nuova vita: dalle pagine polverose del passato ecco spuntare coniglietti muniti di spada, lumache mangione, diavoli con la testa sul didietro e... asini scoreggioni! L'idea è vincente innanzitutto dal punto di vista concettuale e poi da quello estetico: in primis perché gli sviluppatori riescono con successo a mostrare al mondo una nuova prospettiva sugli amanuensi del passato, mostrando il lato giocoso e birbante della (spesso fin troppo) magniloquente storia dell'arte; poi perché lo stile artistico adottato è coerente e curato fin nei minimi dettagli. Ecco, allora, che la Morte colpisce le nostre bestie d'inchiostro con una mano scheletrica, utilizzando un'armata di non morti tratti dalle celebri Danze Macabre tanto diffuse in epoca medievale, mentre Dante non fa altro che disegnare demoni provenienti dai gironi più profondi del suo Inferno. Non tutti i maestri Inkulinati che ci troveremo ad affrontare sono così ben caratterizzati, ma in linea generale possiamo affermare che Yaza Games ha svolto un lavoro capace di affascinare il giocatore, strappandogli, nel frattempo, ben più di un sorriso.

Ave, maestro Inkulinati!

Tra i maestri Inkulinati che affronteremo nel corso del Viaggio troveremo anche Ildegarda di Bingen, celebre scrittrice e teologa tedesca
Tra i maestri Inkulinati che affronteremo nel corso del Viaggio troveremo anche Ildegarda di Bingen, celebre scrittrice e teologa tedesca

Protagonista dell'offerta ludica di Inkulinati è certamente la modalità Viaggio, anche se è opportuno dedicarsi in via preliminare ad apprendere le nozioni fondamentali nell'Accademia. Sotto l'egida di un maestro Inkulinati, signore delle bestie disegnate grazie al mitico inchiostro vivente, muoveremo i primi passi sui margini di un manoscritto che narrerà le azioni dei duellanti su schermo. Una piccola nota: Inkulinati è graziato da una curatissima traduzione in lingua italiana, ma è un peccato vedere che questa non comprende i testi generati nel corso dei Capitoli dei vari scontri, volti a riassumere quanto avviene e a tracciare la "storia" della battaglia. Questi testi, infatti, sono rimasti - almeno al momento - in lingua inglese.

L'Accademia fornisce un ottimo tutorial per comprendere come funzionano gli scontri, limitati a spazi tutto sommato risicati, con la possibilità di disegnare un massimo di cinque creature per volta per ogni schieramento. Il tutto avviene tramite l'inchiostro vivente, di cui troviamo l'indicatore in alto a sinistra sullo schermo; è possibile trovare inchiostro anche sul campo di battaglia o ottenerlo tramite Talenti speciali in determinate situazioni di gioco. Ogni creatura ha un determinato costo in termini di inchiostro, più basso per le unità di base - come i conigli con l'arco - e più alto per le bestie più potenti, tra cui la pericolosissima lumaca, capace di inghiottire in un sol boccone gli avversari... per poi emettere un sonoro ruttino. I "soldati" a nostra disposizione sono brillantemente caratterizzati, e le loro animazioni sono un'autentica gioia per gli occhi; peccato solo che nelle fasi iniziali del Viaggio ci si senta un po' sopraffatti dal grande ammontare di azioni, poteri ed effetti particolari che caratterizzano ogni unità, anche a seconda della categoria cui appartiene. In questo senso, possiamo dire che Inkulinati diventa più godibile con l'aumentare delle ore che si dedicano all'avventura, man mano che si comprendono le meccaniche di gioco e le caratteristiche dei nemici che ci troviamo ad affrontare.

I campi di battaglia di Inkulinati sono spesso a più livelli, aggiungendo così un notevole grado di complessità alle strategie da adottare
I campi di battaglia di Inkulinati sono spesso a più livelli, aggiungendo così un notevole grado di complessità alle strategie da adottare

Seguito il tutorial, è naturale indirizzarsi verso la modalità Viaggio. Peccato per l'editor del nostro maestro Inkulinati, dotato di pochissime opzioni di personalizzazione e di nessuna differenziazione nei poteri iniziali dei personaggi a disposizione. Aumentando il proprio Prestigio nel corso delle partite, tuttavia, si sbloccherà un maggior numero di opzioni di scelta per le creature iniziali, a conferma del fatto che Inkulinati si "apre" sempre di più ai giocatori all'aumentare delle ore che vengono dedicate al percorso del proprio maestro. È possibile selezionare quattro livelli di difficoltà, e al proposito segnaliamo che, almeno al momento in cui scriviamo, l'avventura di Yaza Games non è affatto clemente: i livelli di difficoltà più elevati sono davvero crudeli, e accade spesso di impuntarsi in scontri in cui le forze nemiche si fanno davvero soverchianti, magari anche a causa di eventi casuali sfortunati. Le mappe del Viaggio sono generate proceduralmente, con scontri, negozi e santuari a fare da preludio alle battaglie contro i maestri Inkulinati avversari: da Dante Alighieri a Ildegarda di Bingen, passando per la Morte danzante, questi personaggi forniscono gli scontri più intensi e impegnativi di tutto il Viaggio.

La pratica rende perfetti

Asini puzzoni, lumache affamate e gatti vescovi: in Inkulinati c'è davvero di tutto e di più
Asini puzzoni, lumache affamate e gatti vescovi: in Inkulinati c'è davvero di tutto e di più

Dicevamo della generazione procedurale delle mappe che, anche dopo molte partite, continuano a regalare sorprese e incontri inaspettati. È molto difficile concludere il Viaggio la prima volta: le vite del maestro Inkulinati sono rappresentate da Piume d'Oca che è molto difficile ottenere del corso dell'avventura, e che diminuiscono progressivamente a ogni sconfitta subita sui margini dei manoscritti medievali dove si svolgono le battaglie. Niente paura, perché è possibile fuggire dagli scontri più difficili, proseguendo così nel Viaggio (salvo per le battaglie alla fine di ogni mappa) o chiedere una Rivincita, così affrontando il nemico già indebolito in precedenza. Si può anche scegliere di cambiare il proprio roster, composto da cinque tipologie di creature e modificabile prima di ogni scontro: la selezione sarà più efficace dopo aver ben compreso le abilità delle bestie e dei demoni che ci troveremo di fronte, sempre esposte in comode schede esplicative reperibili nella fase preliminare alla battaglia e nel bellissimo Bestiario presente nella schermata d'avvio di Inkulinati.

Ciò crea una certa frustrazione nelle fasi iniziali, perché Inkulinati richiede davvero molta attenzione da parte del giocatore, oltre a una profonda comprensione delle sue meccaniche di gioco. All'inizio sarà normale volare giù dal bordo della pagina perché non si è ben pensato alla disposizione delle unità: una spinta da parte dell'avversario, infatti, può portare il nostro maestro Inkulinati a precipitare fuori dal campo di gioco, ove non siano presenti aree vuote tra lui e la fine del rigo. In altre parole, il posizionamento delle proprie bestie e della miniatura del personaggio sono importanti tanto quanto la conoscenza e l'uso dei poteri a disposizione di ciascuna unità, anche perché il campo di battaglia è spesso di dimensioni molto ridotte. Inkulinati si configura come uno strategico che richiede una pianificazione attenta delle proprie mosse, senza che si possa lasciare nulla al caso: non sono possibili ripensamenti su movimenti e mosse, e pertanto bisogna avere le idee chiare sul da farsi, pianificando in anticipo la propria strategia.

Ogni unità a nostra disposizione ha abilità particolari e un'eccellente caratterizzazione, ma bisogna fare attenzione a non disegnare le stesse creature troppo spesso
Ogni unità a nostra disposizione ha abilità particolari e un'eccellente caratterizzazione, ma bisogna fare attenzione a non disegnare le stesse creature troppo spesso

In quest'ottica, è sicuramente opportuna una meccanica che spinga il giocatore a variare il più possibile la tipologia di unità utilizzate, vivacizzando così un sistema che, altrimenti, rischierebbe di poggiare esclusivamente sulle tipologie bestiali più efficaci. Ecco allora la Noia, che aumenta il costo delle unità e ne diminuisce l'efficacia se queste vengono disegnate troppo spesso. Se sulla carta si tratta di un sistema capace di ottenere il risultato voluto, dobbiamo segnalare che, a nostro avviso, sarebbe meritevole di un ripensamento nel corso della fase di accesso anticipato del gioco, in particolar modo nelle battute iniziali del Viaggio: questo perché si inizia il percorso con sole tre unità (a fronte dei cinque spazi disponibili nel roster) e non sempre si ottengono velocemente nuove bestie da disegnare come premio in seguito agli scontri. Di conseguenza, ci è capitato di ritrovarci con un alto indicatore di Noia sulle nostre creature, ma senza altre scelte a disposizione per risolvere il problema, e ne è conseguito un notevole innalzamento del già non banale livello di difficoltà di Inkulinati. Inoltre, potrebbe essere opportuno un ribilanciamento degli scontri con i boss più avanzati, spesso crudeli e segnati da un incredibile numero di power up e vantaggi ambientali in favore dell'avversario. È consigliabile allenarsi nella modalità Duello, dove è possibile svolgere scontri mordi e fuggi contro IA o avversari in carne e ossa in modalità multiplayer, con scelta dei campi di gioco e varie opzioni sulle bestie selezionabili.

Menzione d'onore per la curatissima traduzione in lingua italiana: grazie al talento dei traduttori, le abilità delle bestie d'inchiostro risultano pienamente chiare, e i dialoghi con i maestri Inkulinati che incontreremo nel nostro Viaggio sono sempre godibili e divertenti. Parimenti piacevole è l'accompagnamento musicale, che ci porta indietro nei secoli passati e ci immerge pienamente nelle pagine disegnate dei manoscritti medievali. Nel corso della nostra prova su PC abbiamo avuto esperienza di episodi di micro stutter occasionali, ma per il resto non abbiamo riscontrato glitch o bug; in ogni caso, nella schermata d'avvio del gioco è disponibile una sezione dedicata per segnalare eventuali errori o disfunzioni agli sviluppatori.

Inkulinati inaugura la sua fase di accesso anticipato in forma smagliante. Lottare con le bestie d'inchiostro è un piacere, ed è difficile staccarsi dal proprio Viaggio, segnato da scontri spesso sorprendenti. La progressiva scoperta delle meccaniche di gioco e l'arricchimento del roster a disposizione del proprio maestro Inkulinati segnano il ritmo di un'avventura che rilegge i manoscritti medievali in un'ottica scanzonata e irriverente, mantenendo un tono spassoso e dissacrante. Tra gatti vescovi, scheletri ballerini e coniglietti armati fino ai denti, Yaza Games è riuscita nell'intento di dipingere uno strategico decisamente fuori dagli schemi, dotato però di meccaniche solide. Al netto di alcune questioni relative al bilanciamento di alcuni elementi di gameplay e della difficoltà di alcuni scontri, Inkulinati è fin da ora godibile e divertente, e non mancheremo di seguirlo nel percorso che condurrà i maestri e le loro bestie d'inchiostro fino a tagliare il traguardo della versione 1.0.

CERTEZZE

  • Stile artistico assolutamente meraviglioso
  • Il Medioevo non è mai stato così irriverente
  • Gestionale dalle meccaniche ben strutturate

DUBBI

  • Qualche problema di bilanciamento negli scontri contro i boss
  • La Noia può colpire (troppo) duro nelle fasi iniziali