Quello che fino a qualche tempo fa sembrava un rumor, ora è realtà: Joker 2 vedrà la luce e la conferma è arrivata proprio dal regista Todd Phillips. I fan che chiedevano a gran voce il sequel della pellicola che nel 2019 ha conquistato critica e pubblico, consacrando oltretutto con l'Oscar lo sconfinato talento di Joaquin Phoenix, sono stati quindi accontentati.
Sghignazzate insieme a noi in modo inquietante e mettetevi comodi: nonostante molti pareri contrari alla sua realizzazione, oggi vogliamo spiegarvi perché Joker 2 potrebbe invece essere una buona idea. Chissà, magari anche per un videogioco.
Le ragioni del sì
Partiamo dal fattore coerenza: al timone dell'opera ritroviamo infatti Todd Phillips, una presenza che da sola basterebbe a far dormire sonni relativamente tranquilli agli appassionati. Non tanto per la qualità della regia dell'autore newyorkese, comunque di livello assoluto, quanto per la continuità artistica e di sguardo che una conferma simile sarebbe capace di conferire al sequel.
A maneggiare la delicata materia, quindi, ci sarebbe ancora chi la materia la conosce a menadito, avendola già plasmata con profitto nell'opera del 2019. Si tratta di un elemento decisivo e impossibile da trascurare, specie in casi come questo, dove il pericolo di alto tradimento nei confronti dello spirito filmico originale è sempre dietro l'angolo.
Ovvio, non è automatico che una saga cinematografica accusi il cambio di regia dal punto di vista della qualità, com'è vero che "continuità" non è sicuro sinonimo di "successo". Tuttavia, si tratta di un aspetto che va senza dubbio annoverato tra le note positive, poiché, almeno sulla carta, rema a favore della fedeltà e della congruenza: caratteristiche imprescindibili per ritrovare in Joker 2 lo stesso sapore del suo predecessore.
Ma concentriamoci su un dettaglio non da poco: il titolo. Joker: Folie à deux: un nome che, senza troppa fantasia, lascia presagire l'introduzione di almeno un nuovo personaggio nell'universo che gli sceneggiatori hanno creato attorno al folle Arthur Fleck.
Personaggio che potrebbe rispondere al nome di Harley Quinn, ruolo per cui Lady Gaga sembra essere tra l'altro una delle interpreti papabili. Una presenza allettante e per certi versi scontata, quella della spalla di Joker, ma che avrebbe il ben più importante merito di allargare gli orizzonti sulla vita del protagonista e sulla sua backstory, abituati come siamo a considerarlo "vivo" solo dal suo incontro con Batman in poi.
Una prospettiva che permetterebbe di approfondire il personaggio di Fleck mettendolo ancora più a fuoco, regalandoci risposte e quei retroscena che fanno da sfondo alla tormentata esistenza di un villain tanto pazzo quanto misterioso per ciò che concerne il suo passato.
Anche qui: cercare di mettere in pratica un'operazione simile espone al rischio di flop, ed è pur vero che figure così iconiche dovrebbero essere lasciate nel cono d'ombra dell'indefinito, senza voler per forza spiegare tutto. Ma è proprio perché stiamo parlando di un simbolo del crimine così sfuggente e affascinante che sarebbe bello scoprire cosa si cela dietro quel sorriso disturbato.
Videogioco?
Il probabile ingresso in scena di Harley Quinn è però anche un assist perfetto per affrontare un aspetto che a nostro modo di vedere calzerebbe a pennello con Joker: la sua eventuale trasposizione videoludica.
Quella tra il clown psicopatico creato da Bob Kane e il nostro passatempo preferito è una storia lunga e piena di apparizioni memorabili, che vanno dal mitico NES fino alla saga Batman: Arkham. Un titolo interamente dedicato a Joker sarebbe però una miniera infinita di possibilità da esplorare per i giocatori, proprio per merito, o per colpa, dell'instabile mente di Arthur Fleck.
Un action in terza persona in stile Arkham? Un'avventura interattiva che strizza l'occhio a Telltale o Quantic Dream? Sicuramente le strade percorribili sono molte e tutte valide, e questo grazie alla cruenta fantasia garantita dalla psiche malata del personaggio. Sarebbe bello prendere il controllo di Fleck e vederlo scivolare in una spirale di violenza attraverso azioni e decisioni capaci di sancire progressivamente la sua discesa nella pazzia più totale; magari con un'analisi sulla psicosi che riprenda quanto visto in Hellblade: Senua's Sacrifice.
Un gameplay al servizio della metamorfosi da cittadino a criminale, che oscilli tra scelte morali da compiere e dilemmi, sempre in bilico tra la voglia di rimettersi in carreggiata nella società e la tentazione di cedere agli istinti. Un'impostazione che forse potrebbe andare a braccetto più con il primo capitolo diretto da Phillips che con il secondo, considerata la scelta del film del 2019 di raccontare la genesi del personaggio e il suo debutto nel caos.
È per questo che una struttura più votata all'azione, magari sulla falsariga di quanto proposto dalla saga Arkham, sembrerebbe cucita su misura per la vicenda che il sequel potrebbe portare sullo schermo. Un Joker che è già Joker, il cui ingresso nel mondo del crimine è bello che avvenuto: scenario che aprirebbe a un contesto narrativo già più avanzato in termini cronologici.
Caratteristica, questa, che consentirebbe di spingere ancora di più sull'aspetto malvagio della nemesi dell'uomo pipistrello, con l'utente che si troverebbe a seguire le gesta di un efferato delinquente già affermato, fuori controllo, e che non conosce il limite della sua follia.
Follia per due
Ma perché l'introduzione di Harley Quinn in Folie à deux potrebbe rendere il film ancora più adatto a un approdo nell'universo videoludico?
Semplice: l'assistente di Joker contribuirebbe alla creazione di dinamiche di gameplay accattivanti e profonde, che potrebbero spaziare da eventuali missioni in cooperativa fino a una ipotetica sezione di gioco parallela alla The Last of Us Parte II, per intenderci. Una porzione di storia giocabile nei bislacchi panni di Joker, e un'altra affrontabile come Harley Quinn, insomma, con due storyline che magari finiscano pian piano per convergere fino al primo incontro tra i due villain.
Gli incarichi cooperativi avrebbero invece il merito di sottolineare tutta la malsana collaborazione criminale del duo, aprendo in tal caso le porte a una narrazione che potrebbe raccontare un rapporto già consolidato. Chissà. Certo è che un personaggio mitico come Joker meriterebbe eccome un'escursione tutta sua nel mondo dei videogiochi.
Il ventaglio di possibilità è ampio, dunque, tuttavia sul versante cinematografico le preoccupazioni dei fan non si placano. Pare infatti che Joker: Folie à deux sarà in parte un musical, senza contare il timore che possa trattarsi di un progetto figlio di obiettivi esclusivamente commerciali, fattore che a detta di molti potrebbe minarne la qualità.
Voi cosa ne pensate? Qual è il vostro pensiero su Joker 2 anche in un'ottica videoludica? Ditecelo ridendo sguaiatamente nei commenti qui sotto