Life if Strange: True Colors è stata un'esperienza piacevole, un ritorno su quella strada tracciata da Dontnod con il gioco originale e ben ripreso da Deck Nine. La storia di Alex, nella sua semplicità, è tornata a porre la giusta enfasi sui personaggi e la caratterizzazione, come potete leggere nella nostra recensione; tra i tanti, a spiccare particolarmente è stata Steph Gingrich, personaggio secondario in Life is Strange: Before the Storm e qui ripresa con un ruolo di maggior spessore - è, di fatto, uno dei due interessi romantici di Alex Chen.
Abbiamo avuto l'occasione di sederci virtualmente in compagnia proprio della "vera" Steph, l'attrice Katy Bentz, e oltre a lei abbiamo scambiato quattro chiacchiere anche con Mallory Littleton, Senior Narrative Designer. Il focus è stato, naturalmente, sul personaggio di Steph in vista dell'imminente lancio del DLC "Wavelengths" che ci mette proprio nei suoi panni. Nessuno spoiler di cosa succederà, tranquilli, solo curiosità in merito a un personaggio che, partendo da un ruolo secondario, è comunque riuscito a imprimersi abbastanza nella memoria dei giocatori da fare un più che gradito ritorno in Life is Strange: True Colors. Mettetevi comodi, dunque, e buona lettura!
A volte ritornano
Per chi non avesse giocato a Life is Strange: Before the Storm, Steph Gingrich è, come vi abbiamo accennato, un personaggio secondario che sviluppa un interesse sentimentale per Rachel Amber. Steph è un personaggio sicuro di sé al punto tale che la stessa Chloe, nel proprio diario, scrive di non sapere se sia la persona più cool o più nerd di tutta Blackwell. Caratteristica, questa, che viene ampiamente ripresa in True Colors dove, con un sorriso smagliante, Steph accoglie Alex nel suo negozio di dischi attirando fin da subito le nostre simpatie. Decisa, diretta, dice sempre quello che pensa e si dimostra sicura di sé in ogni occasione: la persona giusta al momento giusto, che sa sempre cosa dire o fare. Eppure, in un momento particolare del gioco, scorgiamo una fragilità che contribuisce a renderla più sfumata e profonda. Un tratto appena suggerito da True Colors ma che potremmo invece esplorare meglio in Wavelengths, scoprendo un lato di Steph rimasto celato fino adesso.
Non sbagli quando dici che c'è qualcosa di più, in Steph, di quanto possa sembrare, dice Katy Bentz, confermando la nostra ipotesi. Ed è proprio quello che vedrete in Wavelengths. Già in True Colors siamo stati testimoni di più emozioni rispetto a Before the Storm, questo DLC ci porterà direttamente nella sua testa: si potranno ascoltare i suoi monologhi interiori, vestirne i panni e quindi comprenderla molto di più. Rabbia, tristezza, insicurezza. Steph, come tutti, ha uno spettro emotivo ampio che tutti potranno sperimentare in prima persona.
In termini di caratterizzazione, per quanto tutti in True Colors vantino un ottimo sviluppo, Steph è tra i migliori e il focus su di lei è stato chiaramente voluto anche in virtù del DLC che la vedrà protagonista. In generale, però, l'affetto nei suoi confronti e la volontà di riprenderla dal passato come personaggio nasce sia dalla volontà di Deck Nine di citare il loro precedente lavoro nella serie, sia in particolare dall'affetto che i fan hanno sviluppato per Steph anche in virtù del suo essere nerd.
Chi ha giocato allo spin-off dell'originale Life is Strange si ricorderà sicuramente della sessione GdR da tavolo alla quale si viene invitati, un primo accenno delle passioni di Steph. Un segmento piccolo del gioco, quasi irrilevante se vogliamo, che tuttavia ha avuto una ricezione incredibilmente positiva da parte dei fan, ragion per cui si è pensato di richiamare Steph all'attivo e valorizzare ancora di più questo suo lato dedicando l'intero terzo capitolo di True Colors a una sessione LARP, nella quale gli sviluppatori si sono presi persino il rischio di variare un po' il gameplay trasformandolo, appunto, in GdR.
Dal mio punto di vista è stato fantastico vedere la reazione dei fan ai tempi di Before the Storm, conferma Katy, così come vedere che il team di sviluppo ha ragionato sulla cosa, unito i punti (il pubblico ha molto amato la sezione GdR, apprezza Steph, adora D&D) e deciso di riportare il tutto in chiave decisamente più grande con True Colors.
La conferma arriva anche da Mallory Littleton, che racconta dell'entusiasmo provato dal team di fronte all'accoglienza dei giocatori ai tempi di Before the Storm. La decisione di espandere questa sezione andando a scegliere un intero evento LARP si lega alla nostra passione per i giochi di ruolo in generale, ma ha voluto soprattutto essere un omaggio a D&D e ai classici JRPG. Il cambiamento è stato grosso, volevamo però evolverci rispetto a Before the Storm e la scelta è nata proprio come l'avete vista in gioco attraverso Steph: ovvero, per come avevamo sviluppato Ethan, ci siamo chiesti cosa avrebbe potuto distrarlo dal momento difficile che stava passando dopo la morte di Gabe. True Colors è un gioco che si appoggia molto sulla comunità e cosa potrebbe fare una comunità per risollevare un ragazzino - con una forte passione per il fantasy, le avventure epiche e i fumetti - dalla sua sofferenza? La risposta è stata LARP e più approfondivamo l'idea, più sembrava adatta, al punto da rielaborare tutto in un piccolo JRPG.
È stato un rischio, ammette Mallory quando le chiediamo se la decisione di cambiare il gameplay sia stata semplice o sia andata incontro a dubbi. Non sapevamo se i giocatori avrebbero apprezzato e in un angolo della mente c'era sempre qualche incertezza pronta a saltar fuori: e se non piace? Magari la sezione diventa troppo lunga? Abbiamo quindi cercato il giusto equilibrio che coinvolgesse i giocatori a sufficienza da far esplorare loro tutto quello che c'era da vedere in quel capitolo, in modo da notare ed eventualmente apprezzare gli sforzi di Steph nei confronti di Ethan.
Da un lato eravamo sicuri che sarebbe stato apprezzato perché era un momento, seppur lungo, bello e divertente nella sua goffaggine, lasciava emergere tutta la volontà di aiutare Ethan in un periodo difficile e il senso di comunità che si respira a Haven Springs. Non posso però negare sia stato rischioso o non ci siano state difficoltà, soprattutto nella scelta dei dialoghi.
A dispetto delle comprensibili incertezze, non possiamo negare che l'intera sessione LARP è stata una graditissima sorpresa e un cambio di passo inaspettato nel gameplay. Semplice ma non per questo brutto a vedersi, anzi, in particolare nella fase conclusiva quando l'ambientazione cambia. Dopotutto True Colors si basa sulle emozioni e quel capitolo è stato un lungo percorso per aiutare Ethan a superare, o sconfiggere per rimanere in tema GdR, quello che lo affliggeva. La soddisfazione di riuscirci, vedere la felicità di Ethan creare un intero nuovo mondo attorno a noi, è stato uno dei momenti più belli del gioco. E dobbiamo ringraziare Steph per questo, un personaggio che ai tempi di Before the Storm non sospettavamo sarebbe stato apprezzato al punto tale da riproporlo con questa forza.
Omosessualità
Una forza, peraltro, che si riflette anche in un altro particolare: la sua omosessualità. Che Steph sia lesbica lo sappiamo fin dallo spin-off ma, per scoprirlo, abbiamo dovuto leggere il diario di Chloe, compiendo dunque un'azione senza la quale forse non sarebbe stato così evidente. Diverso è in True Colors, dove fin dal primo incontro tra lei e Alex è palese l'interesse di Steph nei suoi confronti. Sfacciato ma in senso positivo. Chiaramente non si poteva girare attorno alla questione, o renderla sfumata, perché si sapeva già, ma non bisogna dare per scontato che tutti abbiano giocato a Before the Storm. Abbiamo avvertito quindi un forte stacco tra il modo di presentare e soprattutto gestire una tematica LGBTQ da parte di Deck Nine, una presa di posizione netta, se vogliamo, sul normalizzare qualcosa che di base non dovrebbe mai nemmeno essere messo in discussione.
C'è stato un cambiamento tra i due giochi, conferma Mallory. Siamo stati colpiti dall'apprezzamento del pubblico nei confronti di Steph e gran parte di questo derivava proprio dal suo essere lesbica, dal fatto che chiedesse a Chloe del suo rapporto con Rachel proprio per, nel caso, fare la sua mossa: vedere i fan rispondere in modo tanto netto e positivo verso quell'aspetto del personaggio è stata un'iniezione di fiducia, che ci ha spinto ad andare ancor più nel dettaglio in merito dandogli più attenzione di quanto avessimo fatto in Before the Storm.
L'introspezione di Steph in Wavelengths si prospetta dunque interessante, non solo perché va potenzialmente a trattare di un tema - l'omosessualità - che a volte viene ancora esacerbato anziché introdurlo fluido nella narrazione, esponendolo a facili critiche, ma anche per il percorso compiuto dal personaggio stesso. Da semplice secondario in uno spin-off è diventato uno dei più apprezzati dai fan, nonché punta della narrazione di True Colors. La fiducia in sé stessa, l'affidabilità e il senso di sicurezza che trasmette, nonché il suo background musicale, la rendono uno di quei personaggi virtuali dei quali si vorrebbe senza dubbio essere amici anche nella vita reale.