Nell'ultimo quarto del 2019 i videogiocatori stanno attraversando una piccola età dell'oro: ogni settimana escono titoli capaci di soddisfare ogni tipologia di utente, e alcuni tra i più importanti publisher in circolazione sembrano avere ancora delle cartucce davvero esplosive da parte prima della chiusura della stagione di caccia.
Nintendo, in particolare, sta mettendo in mostra muscoli da culturista vecchio stampo, grazie alla forza erculea dei suoi titoli first party e a svariate collaborazioni da urlo. Nonostante l'eccezionale Astral Chain, un remake di Link's Awakening in arrivo, i robottoni di Daemon X Machina appena giunti nei negozi, un nuovo Pokémon all'orizzonte, e Smash sempre più vicino ad essere il picchiaduro dal roster definitivo, però, molta dell'attenzione resta focalizzata sul secondo dei fratelli Mario. Non c'è infatti stata una fiera dove Luigi's Mansion 3 non abbia catturato chi ha avuto la fortuna di provarlo o osservarlo in azione, e i passi avanti rispetto ai precedenti capitoli della saga sembrano tanti e tali da aver reso il gioco il lavoro più atteso da molti addetti ai lavori in questo gruppo di titoloni. Desiderosi di analizzarlo più a fondo, dunque, siamo andati negli uffici di Nintendo Italia a testare una lodevolissima build del titolo, focalizzata sul settimo piano dell'Hotel Miramostri.
Aspira e spira
Lo abbiamo forse già precisato in passato, ma è il caso di sottolinearlo nuovamente: nel nuovo Luigi's Mansion ogni piano del grosso hotel dove si svolge l'avventura è costruito attorno a uno specifico tema, pertanto il titolo è strutturato in modo da sorprendere costantemente il giocatore con puzzle sempre diversi, costruiti attorno a formule in continua mutazione. Le meccaniche di fondo sono sempre molto simili a quelle dei capitoli precedenti, e vedono il baffuto protagonista alle prese con stanze e corridoi ricchi di puzzle elementi interattivi, su cui è necessario sfruttare le tante abilità del Poltergust - un poderoso aspirapolvere multifunzione - per avanzare; la complessità meccanica di base è però aumentata sensibilmente, così come la fantasia dei vari rompicapo, rendendo il gioco un'assoluta gioia per chi ama le esperienze capaci di divertire e stuzzicare l'ingegno. Noi, in particolare, non abbiamo affrontato una prova particolarmente longeva, eppure il settimo piano esplorato era già ben oltre le fasi introduttive della campagna, e ci ha dato modo di testare da vicino le notevoli potenzialità del gameplay.
In un Luigi's Mansion il Poltergust è da sempre l'anima dell'esperienza, e il terzo capitolo non confina certo il miglior amico dell'acchiappafantasmi provetto in un ruolo secondario, offrendogli anzi molteplici poteri extra fondamentali per "risolvere" le varie stanze del gioco. La capacità di risucchiare i fantasmi nemici e quella di accecarli con un flash rimangono sempre le vostre armi primarie, ma in questo specifico episodio della saga acquista un'enorme importanza anche la chance di sparare delle speciali "ventose", per via dell'enorme interattività di ogni elemento a schermo. Luigi's Mansion 3 è infatti un titolo dotato di una fisica enormemente più complessa rispetto a ciò che è venuto prima, e in molte zone del settimo piano abbiamo trovato ad attenderci elementi distruttibili che andavano demoliti proprio con l'aiuto della ventosa, usando qualche altro oggetto come una sorta di mazza una volta opportunamente cordato.
Pollice verde, partner verde
Per carità, gli enigmi del gioco non girano certo esclusivamente attorno a un Luigi che sventola vasi di ceramica qua e là come un ossesso cercando di distruggere delle vasche: il piano esplorato seguiva il tema del giardinaggio, e ci ha visto inseguire un fantasma particolarmente dedito alla flora per tutto il livello. Avanzando ci siamo quindi trovati a evitare enormi ananas che rotolavano dalle scale, a tagliare grossi rami spinosi con l'aiuto di una motosega, e a far sbocciare fiori col flash, il tutto circondati da fantasmi piuttosto subdoli, dotati di abilità specifiche e non sempre facilissimi da eliminare (uno, protetto da uno strato di foglie sul volto, si è rivelato particolarmente ostico). Le cose peraltro si complicano ancor di più quando nell'equazione entra Gooigi, ovvero la versione ectoplasmica di Luigi richiamabile in qualunque momento. Molti degli enigmi del gioco sono studiati attorno a questo utilissimo compagno - vi sono molteplici aperture e canali attraversabili solo da lui - e in particolare il boss finale ne ha richiesto un utilizzo abbastanza coordinato, perché la motosega sopracitata richiedeva non solo di venir attivata con un flash, ma anche di una "distrazione" per poter eliminare la sua pianta protettiva. Il gioco è quindi sì molto intuitivo e accessibile, ma sa alle volte essere più ostico del previsto (certi puzzle non sono propriamente ovvi, e capire come stendere il boss non è stato facile), tanto che in presenza di un amico in cooperativa locale alla guida di Gooigi le cose si semplificano enormemente durante l'azione. Bello comunque vedere che indipendentemente da come si scelga di giocare il tutto, le cose funzionino assolutamente alla perfezione, a comprovare la presenza di un level design generale brillante.
Tecnicamente il gioco non ci è parso da meno. Dal punto di vista grafico Luigi's Mansion 3 è tra i migliori giochi mai visti su Switch, una qualità indubbiamente facilitata dalla sua struttura a compartimenti, ma comunque non sottovalutabile. Ogni cosa ci sembra congegnata in modo brillante (persino i comandi per i singoli Joycon quando si affronta la cooperativa non risultano in alcun modo limitanti), e l'evoluzione della serie pare più che mai completa. Ora non ci resta che attendere il curioso multiplayer a otto giocatori, e infine il gioco completo per valutare se tutti i piani vantano la stessa cura di quello da noi percorso. Detta con tutta la sincerità del mondo, però, siamo più fiduciosi che mai.
Congegnato a meraviglia, e capace di migliorare ogni elemento dei predecessori, Luigi's Mansion 3 dà già l'impressione di essere un'altra perla nella lineup di Nintendo Switch. Non vediamo seriamente l'ora di esplorare tutti i suoi piani, scoprirne i molteplici segreti, e padroneggiarne a dovere il potentissimo aspirapolvere. Più lo proviamo, e più crediamo sia davvero il caso di tenere d'occhio questo titolo.
CERTEZZE
- Level design notevole
- Gameplay intuitivo ma brillante
- Cooperativa spassosa e ben congegnata
DUBBI
- Resta da valutare la qualità complessiva dei vari piani e del multiplayer a otto