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Luna Abyss: abbiamo provato un FPS per chi non vuole troppe complicazioni

Abbiamo provato uno sparatutto in prima persona che si concentra sull'azione e il divertimento e non vuole troppe complicazioni: Luna Abyss.

Luna Abyss: abbiamo provato un FPS per chi non vuole troppe complicazioni
PROVATO di Andrea Maderna   —   22/04/2023

La prima cosa che ci ha colpiti nell'avvicinarci alla postazione di prova per Luna Abyss è l'estetica. Lo sparatutto in prima persona sviluppato da Bonsai Collective ci proietta dentro costruzioni verticali dalle dimensioni infinite, cupe, opprimenti, immerse in un'atmosfera straniante, che fanno venire in mente tanti punti di riferimento. Di primo acchito, c'è venuto in mente Blame, il manga di Tsutomu Nihei a cui si pensa osservando queste grotte e questi edifici dalle altezze vertiginose e le varie creature che le popolano, con le loro figure grottesche, dark, i loro volti virati al bianco che spiccano fra le ombre.

Il rappresentante del team di sviluppo presente alla nostra prova durante la Game Developers Conference 2023 ha confermato Blame come fonte d'ispirazione e ha pure rilanciato buttandoci dentro Neon Genesis Evangelion, richiamato da certi spunti tematici di ciò che racconta il gioco, ma anche dalla forma che assumono alcuni boss. Ma alla radice di Luna Abyss non c'è solo il Giappone e, per esempio, Bonsai Collective confessa una forte ispirazione agli ambienti di Destiny 2 e al modo in cui ti guidano nei loro spazi ridotti per poi proiettarti improvvisamente su aperture enormi, soverchianti, ma che danno anche un'impressione di solidità, concretezza, di luoghi vissuti.

Gironzolando per quei luoghi e massacrando nemici, poi, ci è venuto in mente anche Doom 3, un classico di vent'anni fa che prese per la serie di id Software una direzione abbastanza diversa da quella del reboot uscito nel 2016. Quando lo menzioniamo, risulta chiaro che rimandare a un modo differente di fare FPS è parte dello spirito alla base del progetto. Provando Luna Abyss abbiamo pensato ad uno sparatutto in prima persona per chi ama Doom, ma si è sentito sommerso dalla complessità, abbondanza, frenesia di Doom Eternal e vuole qualcosa di più semplice, diretto, approcciabile. E in che modo cerca di ottenere questo risultato? Tramite il lock della mira, ma soprattutto tramite un'altra fonte d'ispirazione: il bullet hell.

Pioggia di proiettili

La pioggia di proiettili che ci viene scaricata addosso in Luna Abyss è significativa, ma il bello è che viene voglia di lanciarsi nel macello, invece di correre a nascondersi
La pioggia di proiettili che ci viene scaricata addosso in Luna Abyss è significativa, ma il bello è che viene voglia di lanciarsi nel macello, invece di correre a nascondersi

Semplificando un po', si può dire che i bullet hell siano quegli sparatutto bidimensionali, per lo più giapponesi, in cui l'astronave viene sommersa da proiettili e il cuore del gioco sta nell'imparare a schivare tutto. È un genere che ha fra l'altro influenzato diverse produzioni di vario tipo e forse l'esempio più "grosso" recente è quello di Returnal. Luna Abyss si iscrive al club ma, come detto, lo fa tramite alcuni accorgimenti particolari. Nel gioco di Bonsai Collective, la mira non è completamente libera: basta avere lo sguardo piazzato nelle vicinanze di un nemico e, quando si preme il tasto di fuoco, il mirino va a piazzarsi in lock sull'avversario. Non stiamo quindi parlando di un gioco in cui bisogna essere abili, rapidi e precisi nel abbattere i nemici. Non siamo di fronte a Doom Eternal. Questo rende l'azione più approcciabile e immediata, ma allo stesso tempo apre le porte a quello che è il vero cuore degli scontri.

Lo scrollarsi di dosso l'esigenza di prendere la mira in maniera precisa, infatti, permette di concentrarsi sul movimento, sui salti, sugli spostamenti laterali, sulle schivate, eventualmente anche sull'uso di coperture (che, comunque, sembrano essere meno importanti rispetto a quanto accade negli FPS tradizionali). Ed è importante farlo perché i nemici, anche quelli più deboli e "standard", possono scatenare raffiche di proiettili piuttosto corpose e diventa quindi fondamentale sapersi muovere per schivare i colpi, il tutto mentre si continua a sparare sui nemici.

Il trailer di Luna Abyss mostra ambientazioni dal taglio un po' diverso e rassicura quindi su un minimo di varietà
Il trailer di Luna Abyss mostra ambientazioni dal taglio un po' diverso e rassicura quindi su un minimo di varietà

Questa attenzione al lato "difensivo" dell'azione dona agli scontri di Luna Abyss un'identità tutta particolare. Come detto, una volta capita la natura delle battaglie, ci si ritrova a usare molto raramente ripari per proteggersi dai proiettili, perché questi si muovono a una velocità assolutamente gestibile ed è quindi possibile lanciarsi in slalom improbabili fra i colpi mentre si sparano raffiche letali con esiti spettacolari. Ci vuole qualche minuto per prendere il ritmo e levarsi di dosso gli automatismi che ci portiamo dietro da altri giochi, ma provando la demo ci siamo ritrovati a trovare abbastanza velocemente il passo giusto e abbiamo finito per divertirci parecchio. Anche perché c'è una serie di trovate e accorgimenti aggiuntivi che hanno variato l'esperienza e, soprattutto, fanno ben sperare sulla capacità del gioco di mantenersi fresco per tutta la sua durata.

Combinazioni di armi

Quest'arma permette di disattivare temporaneamente gli scudi dei nemici
Quest'arma permette di disattivare temporaneamente gli scudi dei nemici

Nella demo abbiamo avuto accesso a due armi. La prima era una sorta di fucile al plasma, molto tradizionale ma caratterizzato dall'assenza di munizioni. In Luna Abyss, almeno per quanto riguarda la demo, puoi sparare quanto ti pare, anche se c'è un tempo di ricarica di cui tenere conto. Se esageri con la quantità di colpi emessi a stretto giro di tempo, devi poi attendere una ricarica, per altro piuttosto breve. Nella parte finale della demo, però, abbiamo trovato una seconda arma, dal funzionamento simile a un railgun, quindi con colpi singoli piuttosto potenti. La sua particolarità è data dal fatto che permette di abbattere gli scudi dei nemici. Ovviamente, da lì in poi abbiamo incontrato vari tipi di avversari dotati di scudo, che andavano quindi affrontati alternando l'uso dei due fucili. E l'apice, in questo senso, è giunto col boss su cui si concludeva la demo, una sorta di strega nera fluttuante capace di generare scudi e sparare quantità furiose di proiettili, che ha dato vita a uno scontro molto soddisfacente.

Prevedibilmente, le armi sono "coinvolte" anche nelle fasi di esplorazione, con piccoli enigmi che si legano per esempio all'abbattimento di scudi e all'attivazione di meccanismi. L'impressione tratta dalla demo, comunque, è che questa parte del gioco serva soprattutto come strumento per spezzare il ritmo, immergersi nell'atmosfera e portare avanti il racconto tramite piccole scene animate e dialoghi testuali coi personaggi bizzarri che si incontrano in giro. La componente da gioco di piattaforme e gli enigmi non ci sono parsi insomma voler essere assolutamente impegnativi e il cuore del gioco è senza dubbio costituito dalle battaglie.

Lo stile visivo sembra voler mischiare oriente e occidente per trovare una personalità tutta sua
Lo stile visivo sembra voler mischiare oriente e occidente per trovare una personalità tutta sua

Rimane da capire come verrà bilanciato il livello di difficoltà, perché è indubbio che il lock della mira rischia di semplificare molto le cose ai giocatori più esperti, ma è chiaro che dipende tutto dal design di nemici, scontri e livelli, aspetti che andranno valutati nel gioco completo. Per ora, le battaglie sono senza dubbio divertenti e soprattutto paiono saper sfruttare bene le caratteristiche particolari del gioco per dare a Luna Abyss una personalità tutta sua. Ed è forse la cosa più importante: si tratta di una produzione d'esordio, dalle ambizioni limitate, che non può mirare a competere con un Doom Eternal sul piano della complessità, delle dimensioni o della potenza grafica, ma sembra poter fare di necessità virtù e trovarsi un suo spazio fra gli amanti del genere.

Luna Abyss si gioca la carta dell'originalità, tentando un approccio diverso allo sparatutto in prima persona e trovando una formula che, nella nostra breve prova, ci è parsa poter funzionare molto bene. La speranza è che gli sviluppatori abbiano idee a sufficienza nella natura delle armi e in come sfruttarle assieme al level design e ai nemici per regalare un'esperienza fresca fino alla fine.

CERTEZZE

  • Le idee ci sono e sembrano funzionare
  • A livello stilistico fa un bel mix di suggestioni diverse
  • L'approccio "diverso" al genere gli dona una certa freschezza

DUBBI

  • L'ambientazione è un po' a rischio monotonia
  • Da valutare il bilanciamento della difficoltà
  • Non ci si aspetti una mega produzione