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Magic: The Gathering - Warhammer 40K, una collaborazione spaziale

Scopriamo alcuni dettagli sulla collaborazione tra Magic: The Gathering e Warhammer 40K, due dei nomi più amati dai fan del fantasy.

Magic: The Gathering - Warhammer 40K, una collaborazione spaziale
SPECIALE di Luca Porro   —   11/12/2022

Magic: The Gathering è ormai diventato leggenda, con i suoi ormai quasi 30 anni di vita. Reinventarsi, continuare a stimolare giocatori e continuare a forgiare una eredità, la cosidetta "legacy" che sicuramente sarà scomoda per chi verrà dopo, non è propriamente facile. Uno dei modi che Magic The Gathering ha trovato è quello di istituire partnership con brand famosi dell'intrattenimento moderno e non solo. Proponendo set di mazzi e di carte uniche in grado di unire universi diversi ma spesso paralleli. Universes Beyond, è dunque questo: un punto di contatto tra diverse realtà. L'ultimo di questi eventi è dedicato a Warhammer 40K, e proprio di questo vorremmo parlarvi dato che abbiamo avuto modo di mettere le mani su uno di questi mazzi.

Ecco dunque alcuni dettagli sulla collaborazione tra Magic: The Gathering e Warhammer 40K.

Space Marine rari e Comandanti mitici

Magic: The Gathering: i quattro Comandanti
Magic: The Gathering: i quattro Comandanti

La struttura della collaborazione è abbastanza semplice: quattro mazzi unici di formato Commander dedicati a 4 generali dell'universo di Warhammer. Forze dell'Imperium, Dinastie Necron, Sciame di Tiranidi e I Poteri Perniciosi, questi i nomi dei quattro mazzi. Nel primo avremo l'Inquisitrice Greyfax, nel secondo Szarekh e Imotekh, nel terzo il Signore dello Sciame e Magus Lucca Kane e infine nel quarto mazzo avremo Abaddon e Be'lakor.

Proprio l'unione della narrativa di Warhammer con le meccaniche di Magic rendono uniche le carte di questi mazzi. Oltre alle consuete parole chiave di Magic come Travolgere, Cautela, Tocco Letale, ecc. infatti, avremo tutta una serie di meccaniche nominate secondo la narrativa di Warhammer. Un esempio è l'abilità peculiare di Abaddon il Distruttore chiamata "Marchio del Caos in Ascesa" la quale attiva sostanzialmente una meccanica già esistente in Magic chiamata Cascata. Questo stratagemma non solo permette una maggiore profondità alle carte, ma supporta l'unicità delle stesse.

Magic: The Gathering: i mazzi
Magic: The Gathering: i mazzi

Per quanto riguarda la pratica invece, la collaborazione e si basa come detto sul formato Commander. I mazzi, dunque, sono composti da 100 carte compreso il Comandante. Le 99 carte presenti sono in unica copia e seguono i colori presenti nella carta Comandante (se quest'ultimo necessita di mana rosso e mana nero, allora tutte le carte saranno di mana rosso, nero o incolori).

Ogni giocatore parte con 40 punti vita, ma se un Comandante infligge a un singolo giocatore 21 o più danni, nonostante i 19 punti vita o meno, la partita sarà vinta da quel giocatore. I mazzi possono essere formati da carte di tutta la storia di Magic e sul campo di battaglia sarà presente la Zona di Comando in cui risiederà il comandante. Una volta distrutto o esiliato il Comandante tornerà qui dove potrà essere riportato in gioco pagando il costo di lancio da questa specifica zona. Un ultimo dettaglio è la presenza della versione Collector's Edition di questi mazzi che presenterà tutte le 100 carte foil anziché solo i due protagonisti del mazzo.

Magic: The Gathering: alcune delle carte
Magic: The Gathering: alcune delle carte

Parlando di carte e livello artistico è indubbio come il livello sia incredibilmente alto. Nonostante ciò, abbiamo notato come i Comandanti siano decisamente molto più ispirati delle carte "normali". Alcune, come Fabbricare o Mandato di Abaddon sono sicuramente di livello, ma la sensazione generale è che comunque si sarebbe potuto osare di più. Da elogiare invece la scelta di proporre quattro varianti (una per mazzo) della celeberrima carta "Sol Ring". Un esempio, di come si sarebbe potuto agire diversamente con alcune carte è quanto annunciato per la collaborazione tra Magic The Gathering e Il Signore degli Anelli. Forse anche in questo caso, optare per una raffigurazione di eventi e/o battaglie avrebbe acuito quella sensazione di epicità che gli artwork di un brand come Warhammer 40K devono trasudare in ogni angolo.