Mutant Year Zero è stato, a detta dei suoi autori, un "moderato successo". Lo strategico post-apocalittico di The Bearded Ladies aveva ricevuto ottime recensioni e un discreto numero di vendite e download, ma a sorprendere il team svedese è stato un pubblico del tutto inaspettato. "Avevamo realizzato il gioco con in mente i fan di XCOM", ci ha spiegato il CEO Haraldur Thormundsson durante un incontro alla Gamescom 2022. "Invece abbiamo scoperto che la maggior parte di quelli che hanno apprezzato Mutant sono appassionati di giochi di ruolo e non di strategici. Anzi, i più critici alla fine sono stati proprio i fan di XCOM, che non hanno amato le differenze tra Mutant e XCOM".
La vera doccia fredda è arrivata però con la mediocre accoglienza di Corruption 2029, uno stealth tattico identico per meccaniche a Mutant Year Zero, ma con un cast di personaggi assolutamente anonimo.
Il team di sviluppo aveva dimostrato di cavarsela con le regole e le dinamiche dei giochi à la XCOM, ma il successo del loro primo gioco era in buona parte legato al fascino dei personaggi e del mondo in cui era ambientata la storia.
Nato con questa consapevolezza, Miasma Chronicles è il progetto con cui lo studio vuole rimettersi in carreggiata. "Questa volta abbiamo creato qualcosa pensato proprio per i fan di Mutant Year Zero, che strizza l'occhio al genere RPG e punta ancora di più sulla storia e sui personaggi", spiega Thormundsson. Per scoprirlo, abbiamo provato la demo di Miasma Chronicles alla Gamescom 2022.
Storia e personaggi
Se Mutant Year Zero era ambientato in un mondo post-apocalittico popolato da mutanti antropomorfi, Miasma Chronicles non si allontana poi molto da quell'idea. In un futuro prossimo, il pianeta è stato completamente devastato da una forza cataclismatica chiamata Miasma, che ha consumato intere città, trasformato animali in mostri ripugnanti e cristallizzato gran parte della popolazione umana all'interno di una sostanza oscura.
È in questo scenario che è cresciuto Elvis, un giovane che è stato abbandonato da sua madre e che ha deciso di cercarla grazie all'aiuto di un grosso robot di nome Diggs. Curiosamente, prima di essere abbandonato Elvis ha ricevuto in dono da sua madre un guanto meccanico che sembra essere la chiave per scoprire qualcosa in più sulle origini del Miasma.
La demo giocabile alla Gamescom era ambientata nelle fasi iniziali dell'avventura, con Elvis e Diggs che si dirigono nella città mineraria di Sedentary nel tentativo di riparare il guanto danneggiato. Diventata una città rifugio per gli umani sopravvissuti al Miasma, Sedentary è piena di persone con cui scambiare quattro chiacchiere e negozi dove fare acquisti (in Miasma la plastica raccolta per strada è la valuta del gioco). Tuttavia, non solo sarà possibile uscire dai confini del Kentucky e visitare altri stati di New America, ma nel corso dell'avventura il Miasma continuerà la sua avanzata, trasformando i luoghi visitati e le persone che li abitano.
"Rispetto a Mutant Year Zero c'è molto più spazio per approfondire i personaggi, le cinematiche saranno numerose e i dialoghi verranno tutti interamente doppiati", racconta il producer Mark Parker. Mentre Elvis e Diggs attraversano una serie di uffici divorati dal Miasma, si notano le figure cristallizzate di persone attorno a una scrivania, qualcuno era al telefono accanto a una finestra, mentre altri due si erano appartati in un'altra stanza. Come in una moderna Pompei, gli ambienti del gioco raccontano le piccole storie di chi è vissuto negli attimi prima del cataclisma.
"Il tono è molto serio e spaventoso, anche se non mancheranno piccole battute e tanto humor nero", spiega Parker. "Cercheremo di premiare chiunque voglia dedicare del tempo all'esplorazione: sarà possibile trovare sempre qualcosa, che si tratti di missioni secondarie, oggetti oppure dettagli sulla storia e sul mondo". Nel corso del viaggio si farà la conoscenza di altre persone, ma anche se nel menù del party si intravedono al momento otto spazi, in squadra bisognerà sempre avere Elvis e Diggs. Il team è consapevole che più di qualcuno lo troverà limitante, ma l'intenzione è di creare un racconto che sia coerente tra gameplay e cinematiche, con il protagonista della storia sempre presente sia nelle battaglie che nei dialoghi. Thormundsson fa poi notare che "In Mutant Year Zero c'era la possibilità di cambiare liberamente i membri del party, eppure i giocatori finivano per usare sempre e solo Dux e Bormin. Se grazie alla storia si affezionano a Elvis e Diggs non vorranno comunque toglierli dalla loro squadra".
Anima tattica
Quando gli autori dicono di essersi avvicinati agli RPG non fraintendete: alla base Miasma Chronicles resta un gioco tattico a turni, e quando si entra in battaglia il sistema di combattimento è chiaramente una versione rifinita di quella di Mutant Year Zero. Ci si può avvicinare in maniera furtiva, accerchiare i nemici e posizionare liberamente i personaggi in modo da preparare un agguato. Lanciando bottiglie e facendo rumore si possono creare diversivi, mentre utilizzando armi silenziate si può anche mettere K.O. un nemico e allontanarsi senza che il combattimento abbia inizio.
Una volta che gli avversari sono allertati, tuttavia, la formula è quella ormai consolidata nel genere dei giochi tattici. Ogni personaggio ha due azioni per turno, da spendere per spostarsi, attaccare o andare in aiuto dei propri compagni; come Mutant Year Zero, diventa fondamentale fare attenzione alle coperture e cercare il percorso migliore per aggirare gli avversari e conquistare una posizione di vantaggio. Basta un errore, una mossa azzardata, o un colpo di sfortuna e l'intero scontro può finire in disgrazia. Prendendo ispirazione da picchiaduro come Street Fighter, il team ha inserito un indicatore che si accumula man mano che si ricevono danni: "Una volta carico non puoi fare uno Shoryuken", spiega Parker "ma puoi eseguire un colpo che ha il 100% di efficacia".
A questa percentuale si possono poi aggiungere ulteriori danni bonus in base ad altri fattori, tra cui la posizione rispetto ai nemici. Le cose si faranno ancora più interessanti quando si potranno sbloccare abilità sempre più particolari: una di queste consente a Diggs di trasformarsi in uno scudo e fungere da copertura mobile per gli altri membri del party. Tra le personalizzazioni della squadra ci sono anche i Chip Miasma, potenziamenti ispirati ai Materia di Final Fantasy e che conferiscono bonus e abilità speciali alle armi, come la possibilità di rimpicciolire, congelare o fulminare i nemici.
Nonostante la versione provata alla Gamescom fosse ancora una pre-alpha, Miasma Chronicles parte già da ottime basi. The Bearded Ladies si è chiaramente fatto le ossa in questi anni, e il nuovo gioco rappresenta già adesso un progetto più ambizioso e rifinito rispetto a Mutant Year Zero. Soprattutto, Miasma Chronicles pone molta più enfasi sulla storia, i personaggi e l'ambientazione e, sebbene i puristi di XCOM storceranno di nuovo il naso, l'impressione è che lo studio svedese abbia finalmente trovato la sua dimensione.
CERTEZZE
- Tanta attenzione su personaggi e ambientazione
- Sistema di combattimento consolidato e rifinito
- Un buon livello di sfida
DUBBI
- Alcune animazioni ancora un po' grezze
- Riuscirà l'incipit narrativo a evolvere in una trama originale?
- Non sempre l'IA sembra fare la scelta più sensata