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Monster Hunter World vs Monster Hunter Generations Ultimate

Abbiamo messo a confronto due generazioni di Monster Hunter per capire com'è cambiata la serie e qual è il gioco che fa al caso vostro

SPECIALE di Christian Colli   —   06/09/2018

L'uscita di Monster Hunter Generations Ultimate ha gettato i neofiti della serie nella confusione più totale: se quello per Switch è uscito soltanto adesso, allora deve essere sicuramente migliore dell'altro per PlayStation 4, Xbox One e PC che gira già da parecchi mesi, giusto? Come sarebbe a dire che Monster Hunter Generations Ultimate ha due anni ed è l'espansione di uno spin-off?! E per giunta è una conversione da Nintendo 3DS?!? Aaargh! Okay, ammettiamo che la questione si è fatta complicata, perciò abbiamo deciso di pubblicare uno specialino che possa fare chiarezza sulle principali differenze tra questi ultimi due Monster Hunter, anche perché si tratta di due esperienze fondamentalmente uguali ma anche drasticamente diverse sotto molti aspetti. Il nostro scopo, beninteso, non è decretare qual è il Monster Hunter migliore, ma sottolineare soltanto i principali punti di distacco: inutile dire che se volete approfondire la conoscenza dei giochi in questione, le nostre esaurienti recensioni vi aiuteranno a farvi un'idea ancora più precisa su di essi.

Il mondo vecchio e quello nuovo

Monster Hunter Generations in verità ha tre anni: è uscito per Nintendo 3DS nel luglio del 2015, col titolo Monster Hunter X in Giappone, e poi è stato localizzato per i mercati occidentali solo nell'estate del 2016. Fin dal principio, Capcom lo ha presentato come uno spin-off, ragion per cui manca di numerazione: nonostante appartenga al corso nato su PlayStation 2, Generations voleva celebrare i primi dieci anni del franchise con un episodio che raccogliesse praticamente ogni mappa, mostro e arma comparsi fino a quel momento, apportando al contempo alcuni cambiamenti significativi alla solita formula con l'aggiunta degli Stili, le Arti e la modalità Cacciamiao. Un anno dopo o poco più, Capcom pubblicava in Giappone un'espansione del gioco, come di consueto, chiamandola semplicemente Monster Hunter XX. Al pari delle versioni G pubblicate in passato, anche questa prolungava l'esperienza con un livello di sfida aggiuntivo - il grado G delle missioni - e altri contenuti. Monster Hunter XX, uscito anche per Switch, ci è rimasto precluso a lungo, finché il successo di Monster Hunter World non ha convinto Capcom e Nintendo a localizzarlo anche in occidente. Monster Hunter World, infatti, è uscito tra i due Monster Hunter Generations, e parecchio tempo dopo il primo che, come abbiamo detto sopra, rappresentava una celebrazione della serie, mentre il nuovo titolo multipiattaforma per PC e per console di nuova generazione voleva essere la tanto attesa - ma anche temuta - rivoluzione. Decisa a svecchiare il brand per renderlo più appetibile al pubblico occidentale, Capcom ha operato una serie di cambiamenti strutturali e tanti piccoli miglioramenti alla qualità della vita mentre ridisegnava da zero il gioco e lo vestiva al passo coi tempi. Non è stato uno sviluppo facile e Monster Hunter World ha pagato come prezzo un bestiario decisamente ridotto rispetto alle precedenti iterazioni della serie, nonché alcune mancanze più o meno importanti che andremo a identificare nelle prossime righe.

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Il sistema di combattimento

In giro abbiamo letto spesso che il sistema di combattimento di Monster Hunter World è più action oriented rispetto ai precedenti Monster Hunter, ma ciò non è del tutto esatto. In un certo senso è così, ma la verità è che il sistema di combattimento, nei due giochi in questione, è molto simile: i movimenti sono ugualmente rigidi e gravosi, ma questa è una caratteristica precisa di Monster Hunter poiché ogni mossa ha il suo peso e le sue conseguenze. In Monster Hunter World, semmai, il sistema di combattimento si è adeguato a un sistema di controllo più permissivo, allo sviluppo multidirezionale delle mappe e ai pattern comportamentali dei mostri, resi più imprevedibili per ovviare a un campionario più limitato di attacchi e strategie. Ecco che in Monster Hunter World è quindi possibile attaccare balzando da una parete, scivolare mentre si spara e scattare quando si tira con l'arco... ma queste sono tutte mosse che in realtà esistevano già in Monster Hunter Generations Ultimate, seppur limitate ai sei Stili di caccia che il giocatore può scegliere ogni volta che cambia arma.

Monster Hunter Generations Ultimate Shot 03

Ogni Stile dà e toglie qualcosa all'arma corrispondente: lo stile Valoroso, per esempio, limita enormemente le capacità di movimento e di attacco del giocatore finché non si carica l'indicatore apposito, mentre lo stile Aereo perde alcune combo ma ne guadagna altre in volo, potendo infatti usare i mostri come trampolini. Le meccaniche di Monster Hunter World sono quindi più generiche per ogni arma - che si usa in un certo modo e basta - mentre Monster Hunter Generations Ultimate garantisce dinamiche completamente diverse a seconda dell'arma e dello Stile selezionati. Nel titolo per Switch, inoltre, i cacciatori possono scegliere da una a tre Arti, vere e proprie super mosse che consumano un apposito indicatore e hanno gli effetti più disparati. Come avrete intuito, insomma, il sistema di combattimento nei due giochi è pressoché identico, alla base, ma in entrambi si sviluppa in modo differente e necessita di parecchia pratica per essere padroneggiato al meglio.

Monster Hunter World vs Monster Hunter Generations Ultimate

I mostri

Sul bestiario non c'è neanche da discuterne: quello di Monster Hunter Generations Ultimate è nettamente migliore non solo perché conta circa 130 creature contro la trentina di Monster Hunter World, ma anche perché comprende in un sol colpo i mostri più iconici e rappresentativi della serie come lo Zinogre, il Tigrex o il Fatalis. Monster Hunter World, vi ricordiamo, è nato come una specie di esperimento e per questo motivo Capcom ha implementato varie categorie di mostri contraddistinte da forme e strutture ossee molto simili sia tra di loro, sia a certe creature del passato che compaiono in Generations Ultimate ma non in World: è il caso del Ludroth, per esempio, che in World ha una controparte nella forma del Gran Jagra. I mostri di Monster Hunter World sono più realistici, sono più belli da vedere e fanno paura quando sfondano lo scenario per inseguire il cacciatore, mentre quelli di Generations Ultimate sono più fantasiosi, creativi e imprevedibili. Insomma, Monster Hunter World non ha un drago metallico che vola sbuffando fuoco e fiamme da appendici a forma di razzi sulle ali.

Monster Hunter World vs Monster Hunter Generations Ultimate

Un'altra cosa che manca in Monster Hunter World è il grado G di cui parlavamo prima. Questa categoria di missioni è accessibile soltanto a chi ha completato tutte le missioni di basso e di alto livello in Monster Hunter Generations Ultimate o lo ha già fatto in Monster Hunter Generations e ha importato il vecchio salvataggio dal Nintendo 3DS: orientata specificatamente al multigiocatore, la categoria G mette i giocatori contro varianti molto più aggressive e coriacee dei mostri. Qualcosa di simile, in Monster Hunter World, esiste sotto forma dei mostri temprati e arcitemprati, ma nel Nuovo Mondo queste creature sono semplicemente più resistenti e dannosi, laddove il grado G prevede nuovi pattern comportamentali in praticamente ogni esemplare. In Monster Hunter Generations Ultimate, inoltre, si aggirano anche i mostri Devianti, ulteriori sottospecie più ostiche da affrontare, e ognuno di questi mostri è legato a nuovi materiali e, quindi, a nuove armi e armature da fabbricare.

Monster Hunter World vs Monster Hunter Generations Ultimate

Le armi, le armature e gli oggetti

In Monster Hunter Generations Ultimate si possono fabbricare letteralmente migliaia di armi e armature, ma l'utilità di molte di esse è severamente limitata, anche perché il gioco per Switch impiega un meccanismo di personalizzazione un po' diverso rispetto a quello di Monster Hunter World: in quest'ultimo, armi e armature conferiscono immediatamente le abilità insite in esse, mentre in Monster Hunter Generations Ultimate bisogna raggiungere un certo punteggio per ogni abilità, indossando varie parti e gli eventuali gioielli. Come se ciò non bastasse, Monster Hunter World ha abbandonato la vecchia filosofia del doppio equipaggiamento: in Monster Hunter Generations Ultimate, infatti, esiste una versione da Spadaccino e da Artigliere per ogni completo, poiché i cacciatori che impugnano archi, balestre leggere e balestre pesanti devono indossare la seconda categoria. In Monster Hunter World questa distinzione ha cessato di esistere: da una parte abbiamo dovuto dire addio a una maggior varietà di armature, dall'altra ci siamo liberati di una restrizione assurda e vincolante.

Monster Hunter World vs Monster Hunter Generations Ultimate

Ma d'altra parte Monster Hunter World è stato pensato per essere più accessibile sotto diversi aspetti. Sbagliare equipaggiamento o arma, in Monster Hunter Generations Ultimate, significa dover abbandonare una missione già cominciata, tornare al villaggio e affrontare tutta una serie di caricamenti prima di ricominciare a combattere. In Monster Hunter World, invece, il cacciatore può cambiare armi e armature tornando alle basi disseminate per le mappe enormi e continue. Capcom ha puntato molto sulla semplicità, in tal senso. Anche raccogliere gli oggetti è molto più facile e veloce, tant'è che alcuni diventano immediatamente munizioni per la fionda senza che si debba fabbricare nulla. Il sistema di artigianato è più snello e il fabbro, in città, consente di smontare le armi costruite per riciclare i materiali, mostrandoci fin da subito le diramazioni nello schema evolutivo di ogni arma. Monster Hunter Generations Ultimate appartiene a una filosofia "trial and error" che ormai si era un po' arrugginita.

Monster Hunter World vs Monster Hunter Generations Ultimate

I Cacciamiao

Un'ultima importante differenza che ci preme segnalare riguarda i compagni felini dei cacciatori, i cosiddetti Cacciamiao, chiamati Felyne in inglese. In Monster Hunter World possiamo creare il nostro partner peloso all'inizio del gioco e quello resta fino alla fine: possiamo fabbricare nuove armi e armature per lui, nonché sbloccare vari gadget che cambiano il suo stile di combattimento, magari orientandolo più verso il supporto che verso il combattimento diretto e così via. La gestione del Cacciamiao, però, finisce lì. In Monster Hunter Generations Ultimate, invece, quello dei Cacciamiao è un mondo a parte, praticamente un gioco nel gioco che può persino disorientare. Tanto per cominciare, i Cacciamiao che ci accompagnano sono due, non uno, a un certo punto il giocatore sblocca il ranch, ovvero un luogo in cui è possibile accedere a vari servizi dedicati soltanto ai Cacciamiao.

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Dal ranch possiamo mandare i nostri mici in missione per conto loro, oppure possiamo reclutare nuovi Cacciamiao, allenare le riserve e cambiare le loro abilità: ogni Cacciamiao, infatti, possiede varie abilità e può impararne di nuove, ma poi sta a noi decidere quale tipo di Cacciamiao portare con noi in battaglia e quali abilità fargli imparare. I Cacciamiao si possono persino scambiare tra i giocatori, inoltre tutta questa microgestione ha un senso ancora più importante: la modalità Cacciamiao, in effetti ci permette di assumere il diretto controllo di un Felyne anche nelle missioni. Questa impostazione cambia drasticamente il sistema di combattimento, spalancandolo a vantaggi e svantaggi nuovi di zecca. Possiamo dirvi questo: un Cacciamiao ben configurato, nella mani di un bravo giocatore, può essere molto più forte di un cacciatore armato di tutto punto.