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Lo strano caso della scomparsa di Ms. Pac-Man e dell'arrivo di Pac-Mom

Forse non tutti si sono accorti che Ms. Pac-Man è scomparsa, sostituita all'improvviso da Pac-Mom, cerchiamo di capire cosa sia successo

SPECIALE di Giorgio Melani   —   25/04/2022

In una tranquilla giornata di aprile, dopo un'intensa giornata piena di fantasmi e pillole da ingurgitare, Pac-Man tornava a casa accolto dalla festante moglie e dalla piccola figlia, ma qualcosa di strano - percepibile solo da coloro che conoscono alla perfezione il gioco originale - emergeva dall'altrimenti idilliaco quadretto familiare: Ms. Pac-Man era sparita, sostituita da Pac-Mom. La variazione è emersa il 7 aprile 2022 con il rilascio di Pac-Land nella serie Arcade Archives (visibile al minuto 4:40 del video qui sotto), e sarà ulteriormente confermata con il lancio di Namco Museum+ a maggio.

Non si tratta di un cambiamento di enorme portata, visto che si limita a una variazione nell'acconciatura e nella colorazione principale del personaggio, ma risulta certamente molto strano, trattandosi di riedizioni che dovrebbero essere estremamente fedeli allo storico classico del 1984. Cos'è successo a Ms. Pac-Man? Quali sono i motivi dietro alla sua sostituzione segreta con Pac-Mom?

È emerso che dietro a questo cambiamento non c'è alcun errore, bensì una torbida storia di diritti d'autore, royalties, guerre legali e, ovviamente, denaro. Ok, forse non è poi così torbida ma è certamente curiosa e interessante, soprattutto perché va a colpire dei classici di notevole portata, a causa di una serie di avvenimenti probabilmente poco noti. Di fatto, dietro a questa variazione c'è una decisione ben precisa da parte di Bandai Namco, che ha voluto procedere con una sostituzione coatta per motivi economici e forse anche per una sorta di ripicca nei confronti di AtGames, l'eminenza grigia che in qualche modo deve aver dato così tanto fastidio al gigantesco publisher nipponico da spingerlo a modificare un'icona videoludica per non dover averci più nulla a che fare. Per capire cosa sia successo, bisogna tornare indietro di qualche anno al 2019... anzi, meglio iniziare direttamente dal 1982.

Nascita di un'eroina

Ms. Pac-Man, l'originale del 1982
Ms. Pac-Man, l'originale del 1982

Forse non tutti sanno che Ms. Pac-Man nacque da quella che può essere considerata una delle prime mod ante-litteram della storia videoludica. Nel 1982, un paio di anni dopo il lancio dell'originale, alcuni ragazzi della General Computer Corporation crearono un "modification kit" di Pac-Man per macchine arcade, chiamato Crazy Otto. Questi kit erano piuttosto comuni durante i primi anni dei cabinati: costruire da zero un nuovo gioco richiedeva un notevole sforzo produttivo in termini di software e soprattutto hardware, ma i modification kit consentivano di creare alternative o seguiti veri e propri modificando semplicemente alcuni aspetti marginali di un altro titolo, in modo tale da non dover ricostruire completamente le macchine ma cambiandone solo alcuni aspetti e lanciando in questo modo un nuovo prodotto sul mercato senza stravolgere la catena di produzione.

Scottati da una precedente causa legale avuta con Atari su una modifica di Missile Command, i ragazzi in questo caso decisero di agire con prudenza e proposero il progetto a Midway, che possedeva i diritti su Pac-Man in Nord America, la quale acquistò il progetto e incaricò gli sviluppatori di GCC di creare un vero e proprio seguito per il gioco, che modificò parzialmente il personaggio principale con un altro, caratterizzato da un fiocco rosso in testa e diventato sostanzialmente una femmina, la compagna del protagonista storico.

Ms Pac-Man: Maze Madness, del 2000, è un altro gioco che la vede protagonista
Ms Pac-Man: Maze Madness, del 2000, è un altro gioco che la vede protagonista

Chiamando in causa anche Masaya Nakamura di Namco, i ragazzi diedero forma a un vero e proprio nuovo gioco che venne chiamato Ms. Pac-Man, peraltro da molti considerato anche superiore all'originale, per alcune migliorie applicate al gameplay e al design dei livelli.

La situazione creatasi era chiaramente strana, forse derivata da una certa leggerezza con cui Midway trattò la licenza di Pac-Man nel suo accogliere con entusiasmo il progetto di GCC, ma è anche emblematica di un periodo alquanto romantico e pionieristico dello sviluppo videoludico. In ogni caso, una triplice paternità su Ms. Pac-Man non poteva che generare un caos legale, che infatti ha lasciato strascichi lunghi quarant'anni. L'accordo iniziale prevedeva che Midway versasse delle royalties a GCC, mantenendo però il controllo dei diritti sul personaggio e i videogiochi collegati. Quando l'accordo di licenza tra Namco e Midway si concluse nel 1984, il publisher nipponico si limitò a sostituirsi alla compagnia americana, mantenendo praticamente invariato il rapporto con GCC, che continuava a ricevere le royalties sulla comparsa di Ms. Pac-Man in videogiochi, prodotti su licenza e merchandise. Poi, nel 2019, entrò in scena AtGames.

Una donzella contesa

Ms. Pac-Man, un'illustrazione pubblicitaria per il vecchio cabinato arcade
Ms. Pac-Man, un'illustrazione pubblicitaria per il vecchio cabinato arcade

AtGames è nota soprattutto per la serie di cabinati da casa e mini-console "Flashback", in particolare per le famigerate riproduzioni di Sega Mega Drive che non hanno mai funzionato proprio alla perfezione (specialmente in confronto al Mega Drive Mini ufficiale arrivato in seguito), ma ha svolto un ruolo importante anche nella misteriosa sostituzione d'identità imposta a Ms. Pac-Man. La compagnia è entrata in un contenzioso legale quando Bandai Namco l'ha accusata di produrre e distribuire mini-cabinati ispirati a Ms. Pac-Man, all'interno della serie "Arcade Legends", cosa che ha spinto AtGames a una soluzione piuttosto originale: acquistare dai responsabili di GCC i diritti sul personaggio, cosa effettuata nel 2019 dopo una veloce contrattazione. In base ai nuovi accordi, AtGames si è sostituita di fatto a GCC come proprietaria di alcuni diritti su Ms. Pac-Man, potendo in tal modo incassare le royalties da ogni comparsa dell'eroina in giochi e prodotti vari.

Inutile dire che Bandai Namco non abbia preso molto bene l'operazione, ma difficilmente ci saremmo aspettati una reazione netta come quella emersa nei giorni scorsi. La situazione è rimasta ingarbugliata per anni, a prescindere dalla sostituzione dei vari attori in campo: i diritti sulla gestione dei personaggi e dei videogiochi non sono propriamente contesi, visto che appartengono per intero a Bandai Namco che può disporne come vuole, ma di fatto ogni volta che Ms. Pac-Man compare in un videogioco o in un qualsiasi prodotto, il publisher deve versare delle royalties ad AtGames, controparte che evidentemente risulta molto meno gradita a Bandai Namco rispetto alla vecchia GCC, cosa che ha portato a una definitiva rottura.

Addio Ms. Pac-Man, benvenuta Pac-Mom!

Pac-Land, le immagini che confrontano l'originale con Ms. Pac-Man e la riedizione con Pac-Mom
Pac-Land, le immagini che confrontano l'originale con Ms. Pac-Man e la riedizione con Pac-Mom

La soluzione finale è estremamente semplice e veloce, tuttavia colpisce soprattutto perché arrivata dopo 40 anni dall'uscita dell'originale. Tolto il fiocco e gli stivali scarlatti, aggiunto un cappello rosa con guanti ed eleganti scarpe con tacco dello stesso colore e il gioco è fatto: Ms Pac-Man è scomparsa e al suo posto è arrivata Pac-Mom, con una piccola variazione che però significa la chiusura totale dei pagamenti sulle royalties e della condivisione dei diritti d'immagine. Difficile pensare che l'obbligo finanziario fosse particolarmente gravoso per un colosso come Bandai Namco, più facile che la decisione sia stata presa per tagliare i ponti con AtGames, considerando peraltro come il rapporto con questa fosse iniziato da un contenzioso legale e finito poi con un fastidioso obolo da pagare. In effetti, l'ultima apparizione ufficiale di Ms. Pac-Man è stata in Pac-Man Museum nel 2014, ma da allora i rapporti tra le parti sono rimasti sempre tesi.

Il risultato di questa variazione è già visibile nel Pac-Land di Arcade Archives uscito il 7 aprile 2022 e si potrà vedere anche in Namco Museum+ in arrivo il 27 maggio 2022, investendo non solo il personaggio femminile adulto, ma anche la piccola figlia di Pac-Man, coinvolta suo malgrado in questa modifica in accordo con la madre. Fa specie vedere Pac-Man tornare a casa, nella tipica scenetta alla fine di Pac-Land, e non battere ciglio di fronte alla sostituzione della compagna, dopo 40 anni insieme: ci piace pensare che la variazione applicata sia solo un cambio di look per lo stesso personaggio, che da Ms. Pac-Man vuole ora essere conosciuta come Pac-Mom, ma mantenendo sostanzialmente la stessa personalità e anima digitale. Un pensiero sicuramente più piacevole rispetto a una sostituzione coatta che ha stravolto l'armonia di una famiglia (già alle prese con problemi di pillole e fantasmi, peraltro) per motivi finanziari.