La stagione competitiva di League of Legends è ricca di eventi, regionali e internazionali. Ogni lega, durante il corso degli split primaverili ed estivi, definisce le migliori squadra che andranno a rappresentarla per la lotta ai due trofei più importanti: MSI e Mondiali.
MSI è l'acronimo di Mid-Season Invitational e come tale rappresenta un torneo giocato a cavallo dei due split, proprio nel mezzo dell'anno competitivo, in cui le squadre che hanno vinto le rispettive leghe regionali si scontrano per ambire alla vittoria. È un mondiale in miniatura, è un'occasione per permettere ai team e ai giocatori di tutto il mondo di comprendere lo stato della scena competitiva internazionale, le differenze di gioco tra regioni e lo stato di forma delle stesse.
L'MSI 2022 punta sulla narrativa a tema "Take Notes". Invita a trovare nell'espressione del gioco dei rappresentanti più forti di ogni singola regione quegli elementi che possono indicare la strada agli altri team per accedere ai Mondiali a fine anno. L'evento si è tenuto a Busan, seconda città della Corea per numero di abitanti, ma storicamente legata agli eSports e alla storia di LoL.
Un anno importante
Siamo in un anno incredibile per la scena competitiva del MOBA Riot. Quasi a 13 anni dall'uscita del gioco, il titolo eSports più noto gode di un retaggio che lega il presente a rivalità storiche di team e personali, tradizione e novità. Europa, Corea, Cina e tutti gli altri seed, hanno portato più di un semplice quintetto di giocatori a sfidarsi e con queste premesse ripercorreremo le fasi che ci hanno portato alla finale tra T1 e RNG a cui abbiamo assistito.
Ancora prima che le danze dell'MSI avessero inizio, le aspettative per questo torneo erano molto alte. La Corea portava in palmo di mano il suo team più storico, i T1, reduci dallo split dei record, terminato con 18 vittorie su 18 partite. Il gruppo, guidato dal leggendario Faker, ma rinforzato da risorse giovani ed estremamente promettenti, su tutte la bot-lane formata da Gumayusi e Keria, sembrava inarrestabile nella sua corsa alla vittoria.
L'Europa, galvanizzata dai playoff dei G2, che dopo una stagione altalenante erano arrivati a risalire il lower bracket della fase a eliminazione a suon di 3-0, era sicuramente un contendente per la finale. Anche loro si presentavano con un team completamente rinnovato nel 2022 grazie all'introduzione di Flakked, Targamas e dal Nord America Brokenblade: un team costruito sull'esperienza del jungler Marcin "Jankos" Jankowski e sulle meccaniche del mid-laner Rasmus "caPs" Borregaard Winther non a caso spesso chiamato baby-Faker, entrambi sul tetto del mondo nell'MSI 2019, e in questo torneo pronti a ripetere.
Infine l'ultima grande regione, la Cina, consegnava all'MSI gli RNG. Il team, campione in carica della competizione, non è stato straripante né in fase di split, nè in fase di Playoffs nella propria lega regionale, ma dalla sua ha giocatori di grande esperienza, come Xiaohu e Ming, rispettivamente nella squadra dal 2015 e dal 2016, ed estremamente performanti, come i giovani Gala e Bin che preannunciavano grandi battaglie sulla landa degli evocatori. Per motivi legati alle regolamentazioni Covid la rappresentante cinese ha giocato in remoto e per questo si è deciso di fissare il ping del server per le partite a 35ms fissi su tutti i client, per rendere equo lo svolgimento del torneo.
Con queste premesse siamo arrivati al momento dei Group Stage, la prima fase a gironi del torneo.
Group Stage - Una serie monodirezionale
I Group Stage hanno inquadrato uno scenario monodirezionale. I pretendenti alla corona del torneo si sono affrontati in partite Best of 1, andata e ritorno. I gruppi A, B e C hanno mostrato il trend fisso in cui le regioni più forti hanno dominato, nonostante il gioco di ciascuna squadra abbia messo in campo diverse sfumature del gioco e del meta.
A rassicurarci per lo spettacolo delle partite a venire, rispetto agli anni passati la scelta delle composizioni e lo stile di gioco si è dimostrata molto più variegata, con gli aggiornamenti a League of Legends effettuati al gioco poco prima dell'inizio del torneo che hanno ottenuto l'effetto sperato.
Un problema tecnico durante le prime giornate dei Group stage ha afflitto la stabilizzazione del ping ai 35ms di cui sopra, e ha portato a rigiocare le prime partite del gruppo B che interessavano la squadra cinese, ma nonostante questo problema, i risultati si sono dimostrati comunque a loro favore.
Senza grosse difficoltà, infatti, T1, G2, RNG hanno vinto tutte le partite, continuando le rispettive serie. Saigon Buffalo dalla lega vietnamita, EG dal Nord America e PSG da quella pacifica, sono stati i più meritevoli tra le altre squadre e, con il secondo posto nei rispettivi gironi, hanno definito le 6 squadre che hanno raggiunto la fase successiva, i Rumble Stage.
Rumble Stage - Scontro fra Titani
Nella fase dei Rumble Stage le 6 squadre si sono sfidate secondo un tabellone a singolo girone distribuito su 5 giorni, in partite sempre Best of 1, andata e ritorno. L'inizio europeo è stato travolgente. Il team dei G2 ha vinto la partita di apertura contro i T1, padroni di casa del torneo fino a quel momento ancora imbattuti, e la partita contro gli RNG, i campioni in carica. I meriti sono indubbiamente delle draft perfette del coach Dylan Falco e della combinazione vincente fra il midlaner caPs e il jungler Jankos in evidente stato di grazia, e la stessa cosa è continuata per il giorno 2. Dal giorno 3 si è invece assistito a un tracollo. I G2 hanno perso tutte le partite tranne quella di chiusura contro il team americano, contro cui durante l'interno torneo la squadra europea non ha mai perso. Il treno inarrestabile dei primi giorni aveva completamente perso la bussola, nonostante le 5 partite vinte, e gli scontri diretti le abbiano consentito di passare come 3a squadra alla fase finale del torneo, quella del Knockout stage.
Faker e compagni hanno dovuto fare fronte allo stress della sconfitta davanti al proprio pubblico e il gioco si è fatto più affaticato e sofferto, nonostante ciò hanno lavorato sodo per superare la sconfitta e per riprendere nelle proprie mani le sorti del proprio gioco. Alla fine del Rumble Stage sono riusciti a portare a casa la vittoria in 7 partite su 10, sconfiggendo nel ritorno sia i G2 sia gli RNG. Gli RNG invece, nonostante la sconfitta contro i G2 sono riusciti a vincere tutte le partite, eccetto il ritorno contro i T1, dimostrandosi il team più solido e costante di tutto il torneo.
GALA in bot e BIN in top hanno dato filo da torcere a tutti, dimostrandosi ingestibili in più di un'occasione, massimizzando il ritorno economico delle due lane, indipendentemente dalle difficoltà incontrate.
In questo quadro gli Evil Geniuses, nonostante la giovanissima età dei giocatori, sono riusciti a superare in vittorie i rivali diretti dei PSG eguagliando i G2, garantendosi così il quarto posto e l'accesso alle semifinali, mentre i Saigon Buffalo, come fanalini di coda, hanno vantato come uniche due vittorie quelle contro i G2 allo sbando.
Semifinali
Dato il primo posto, gli RNG hanno definito le combinazioni di partite per le semifinali, che si sono concretizzate in RNG vs EG e T1 vs G2. In conferenza stampa tutti i giocatori si sono dichiarati pronti a sconfiggere gli avversari, ma il numero di ragazzi alla loro prima competizione internazionale ha lasciato intendere quanto l'emozione potesse incidere sull'andamento delle partite da qui alla finale, ma anche quanto potenziale quest'edizione 2022 dell'MSI mettesse sul campo in funzione della scena competitiva dei prossimi mesi, del prossimo mondiale e dei prossimi anni. Faker, Jankos, Xiaohu, Vulkan, i veterani di questa scena competitiva, stanno coltivando sotto i propri consigli una nuova generazione di giocatori sorprendente e che sembra essere solo al principio della propria parabola.
Le semifinali, questa volta affrontate secondo lo schema delle Best of 5, si sono concluse in sonori 3-0 a favore di RNG e T1. Della prima partita se ne prevedeva il risultato, ma dall'attesissima sfida tra G2 e T1 ci si aspettava ben altro. Lo scarso stato di forma del team europeo non si è esaurito e ha lasciato che la Corea in piena ripresa rispetto alle defiance della fase a gironi, e più avvezza ai sistemi di partite piuttosto che alla partita secca, ne facesse man bassa.
Faker ha dimostrato che, a dispetto dell'età, c'è un motivo per cui ancora oggi viene considerato uno dei giocatori più forti al mondo e il suo inaspettato pick di Tristana nell'ultima partita, giocato sontuosamente come counter diretto del Galio nelle mani di caPs, ha sancito la fine dell'avventura per i G2, disintegrando la possibilità di replicare la vittoria del 2019.
Il team tedesco torna comunque a casa con la consapevolezza di una squadra dalle grandissime potenzialità e sicuramente spronato per far meglio in previsione dello split estivo e dei mondiali, che quest'anno sono determinati a non voler mancare, al contrario di quanto fatto contro ogni prospettiva nella stagione 2021. Anche il Nord America non torna a casa a mani vuote, gli EG hanno iniziato a far costruire esperienza internazionale ai propri rappresentanti, tra i più giovani dell'intero torneo, e potrebbero farne tesoro già in vista della prossima occasione internazionale, soltanto a pochi mesi di distanza da oggi.
Titoli di coda
Arriviamo così all'ultima propaggine di questo MSI 2022: la finale. RNG vs T1, l'apice della competizione, due mondi che si scontrano, le due regioni più forti che tornano a darsi battaglia per il primato internazionale. L'esport in League of Legends si racconta attraverso la storia dei propri team e può vantare una narrativa che tanti altri titoli devono ancora costruire e questa partita ne è un limpido esempio. Due coppe da una parte e due dall'altra definiscono uno storico di massima caratura: i padroni di casa per conquistare il titolo davanti al proprio pubblico, gli ospiti per cercare di tenere il trofeo nella propria teca; entrambi intenti a diventare il team con più coppe MSI nel proprio palma res.
È un peccato che il lato cinese del palco sia vuoto e sostituito con i giocatori a schermo, ricordandoci come il Covid-19 sia ancora in fase di ampia diffusione in alcune parti del mondo.
A vincere il trofeo alla fine sono gli RNG, dopo una finale molto combattuta arrivata al quinto game, che ha messo in mostra un livello di gioco elevatissimo. Non si sono risparmiati colpi da una parte e dall'altra, ma il gioco della squadra della LPL, partito in carica a una Gwen gargantuesca, pilotata magistralmente dal solito BIN, ha risentito meno della stanchezza e alla fine è riuscito a infliggere l'ultima sconfitta sui T1, che nel quinto match hanno davvero faticato a trovare un buon gioco. Il giovane neo-arrivato Gumayusi, una delle promesse dell'intero torneo, forse l'ADC più forte sulla piazza e la sua Jinx hanno sicuramente contribuito a risollevare il punteggio sulla parità in partita 2 e in partita 4, ma non sono bastati per regalar la vittoria ai padroni di casa.
Il quintetto formato da Bin, Wei, Xiaohu, Gala e Ming, riesce così nell'impresa di rendere gli RNG il team più titolato nella storia dell'MSI e conferma il primato internazionale della regione LPL indisturbato da maggio 2021. Dall'LCK i T1, pur con la pressione di giocare in casa da favoriti, hanno dimostrato di aver intrapreso un percorso in crescita che ha dato modo ai componenti giovani del team di farsi le ossa sulle difficoltà di una competizione internazionale e di poterle affrontare con un secondo posto che sa sì di sconfitta, ma che rappresenta solo uno slancio verso la seconda parte dell'anno.