Torna il nostro appuntamento con le notizie più importanti della settimana, dominate in questo caso dall'atteso teaser trailer di Call of Duty: Modern Warfare 2 ma anche dalle curiosità che ruotano attorno alla controversa figura di Elon Musk: alle prese con Elden Ring, il fondatore di Tesla ha pubblicato i dettagli della sua build e non sono mancate le critiche.
Si colloca nell'ambito delle curiosità anche il prodigioso recupero di Metal Gear Rising: Revengeance, tornato in auge grazie a un meme, mentre si torna alla classica e immancabile contrapposizione Sony / Microsoft con l'annuncio del nuovo State of Play del 2 giugno e con lo scontro fra Xbox Game Pass e Kokatu dopo le accuse che il sito ha rivolto al servizio in abbonamento.
Elden Ring e i consigli di Elon Musk
Fondamentalmente si tratta del secondo episodio di un'avvincente saga che vede protagonista l'imprenditore americano Elon Musk: in un primo momento il miliardario fondatore di Tesla (nonché possibile nuovo proprietario di Twitter) si era limitato a fornire i propri suggerimenti su Elden Ring a un follower che gli chiedeva che classe e che equipaggiamento utilizzasse nel gioco.
Dopodiché, preso coraggio, Musk ha pensato bene di rivelare la sua build al mondo intero: si tratta di un mago di livello 111 con statistiche di intelligenza, vitalità e mente parecchio sviluppate, ma anche un'attenzione a forza e destrezza di modo da poter utilizzare determinate armi e un paio di scudi per variare la difesa.
Il personaggio in questione indossa un'armatura pesante ma con un Sigillo Piaga che ne diminuisce l'efficacia in favore di un aumento relativo ad altre abilità, apparentemente senza pozioni per la salute fra i comandi rapidi. Scelte che hanno fatto un po' discutere, come già successo in occasione del suo post con i suggerimenti, più che altro perché Elon Musk è una figura parecchio divisiva.
Il principio per cui chiunque può giocare a Elden Ring come gli pare è finito dunque per essere messo in discussione in nome delle solite polemiche e dell'invidia sociale. Peccato, perché probabilmente la notizia vera sta nel fatto che l'uomo più ricco del mondo considera i videogiochi una forma di intrattenimento dotata di assoluta dignità, a differenza di chi ultimamente sta provando a portare avanti le solite crociate.
Il ritorno di Metal Gear Rising: Reveangence
La storia videoludica recente è ricca di situazioni in cui un particolare episodio fa letteralmente esplodere la popolarità di un gioco oppure lo riporta in auge, com'è successo appunto a Metal Gear Rising: Revengeance. Pubblicato nel 2013 su PS3 e Xbox 360, lo spin-off action della serie Konami ha visto decuplicare la propria base di utenti attivi per via di un... meme.
A quanto pare la situazione va avanti dallo scorso gennaio ed è legata ad alcuni meme, appunto, che ruotano attorno ai personaggi del titolo firmato PlatinumGames; come quello di Jetstream Sam che "pensa", e che è diventato virale nel giro di qualche settimana. Fa senz'altro piacere che le persone stiano riscoprendo Revengeance, che è un ottimo titolo, e magari puntare di nuovo i riflettori su Metal Gear Solid porterà a sbloccare la situazione di un franchise fermo ormai da tempo.
Il nuovo State of Play
Ci siamo: Sony ha annunciato un nuovo State of Play che si terrà il 2 giugno alle 23:59, ora italiana: "una presentazione della durata di circa 30 minuti con novità e trailer dei giochi in arrivo su PS5 e PS4", recita il comunicato stampa. Parliamo di un evento maggiore per il marketing PlayStation? Non è chiaro, ma arriverà in un periodo in cui fino a qualche anno fa si svolgeva la celebre conferenza della casa giapponese all'E3.
Non ci sono particolari leak o anticipazioni circa il contenuto dello show, ma i dettagli ufficiali parlano di un focus sulle prossime produzioni per PlayStation VR2 ed è dunque possibile che si approfitti dell'occasione per rivelare qualcosa di più sul nuovo visore per la realtà virtuale di PlayStation 5, magari prezzo di vendita e data di uscita.
Xbox Game Pass contro Kotaku
Il clamoroso rinvio di Starfield e Redfall ha inevitabilmente lasciato degli strascichi, infliggendo un duro colpo all'alone di straordinaria convenienza che Xbox Game Pass ha costruito nel corso degli anni, a maggior ragione dopo l'acquisizione di Bethesda. Parte proprio da questo tema l'attacco che Kotaku ha sferrato al servizio Microsoft, parlando di una evidente crisi e di un valore sensibilmente ridotto rispetto a quanto promesso per i prossimi mesi.
Ebbene, il reparto social di Xbox ha deciso di reagire con un tweet in cui l'articolo del sito viene riportato insieme alla frase "dimmi che ti limiti ai soli giochi tripla A senza dirmi che ti limiti ai soli giochi tripla A". L'intenzione era quella di sottolineare come su Game Pass siano presenti anche tantissimi titoli indie o doppia A di grande qualità, e che il discorso di Kotaku si limita appunto alle produzioni più importanti e blasonate, ignorando tutto il resto. Chi ha ragione?
God of War: Ragnarok, mese di uscita rivelato?
Sono spuntati in rete alcuni prodotti relativi al merchandise di God of War: Ragnarok e molti pensano che la loro uscita sul mercato, fissata al mese di settembre, possa corrispondere a quella del gioco, non ancora annunciata da Sony e Santa Monica Studio. A maggior ragione visto che il periodo appare del tutto plausibile, stando a un mix di rumor e informazioni ufficiali.
Sappiamo infatti che il rinvio di God of War: Ragnarok al 2022 era dovuto alle condizioni del doppiatore di Kratos, Christopher Judge, il che significa che il progetto avrebbe forse potuto fare il proprio debutto già lo scorso anno. In secondo luogo, uno sviluppatore del team ha suggerito il mese scorso che il nuovo capitolo è completo e giocabile. Insomma, mancano probabilmente le ultime rifiniture e un'uscita a settembre sarebbe perfetta.
Horizon, God of War e Gran Turismo diventeranno serie TV
È risaputo che Sony stia puntando a estendere e arricchire i propri franchise di punta verso il mercato cinematografico e televisivo, come accaduto di recente con Uncharted e The Last of Us. Non appare dunque una sorpresa clamorosa l'annuncio dell'azienda giapponese di voler produrre delle serie televisive basate su Horizon, God of War e Gran Turismo.
Per il momento i dettagli sono a dir poco scarsi: sappiamo che lo show di Horizon approderà su Netflix, quello di God of War su Amazon Prime Video mentre per Gran Turismo non ci sono ancora riferimenti precisi. Di certo, però, Sony spingerà per la realizzazione di prodotti di un certo livello, coinvolgendo gli autori dei giochi al fine di consegnare al pubblico un'esperienza il più possibile fedele a quella originale. Qualcuno ha nominato Halo?
PS5 Pro e le nuove Xbox Series, ulteriori rumor
Esattamente come accaduto la settimana scorsa, negli ultimi giorni si è tornato a parlare di PS5 Pro e delle nuove Xbox Series, ovverosia degli upgrade mid-gen a cui teoricamente Sony e Microsoft stanno lavorando per un lancio che tuttavia non avverrà prima di qualche anno. TCL Technology afferma però che queste console debutteranno già nel 2023/2024 e tali parole hanno ovviamente fatto discutere.
L'azienda parla con cognizione di causa, nel senso che è stata coinvolta più o meno direttamente nello sviluppo delle macchine in questione? Non è dato saperlo, ma è lecito immaginare che le cose non stiano così e che dunque l'infografica mostrata nel corso di una presentazione non sia altro che una supposizione basata su quanto accaduto nella precedente generazione. Con il persistere delle difficoltà relative all'acquisto di "normali" PlayStation 5 e Xbox Series X, del resto, il discorso appare decisamente prematuro.
PS4, nuovi giochi da Sony per altri tre anni
Ancora PlayStation e ancora una tematica generazionale, ma stavolta al contrario: stando alle dichiarazioni rilasciate dall'azienda negli scorsi giorni, Sony supporterà PS4 con nuovi giochi per altri tre anni, dunque fino al 2025. Un impegno assolutamente legittimo alla luce dei 117 milioni di PlayStation 4 vendute finora, ma che stride con le parole di Jim Ryan sulla valorizzazione delle generazioni.
Il timore degli utenti PS5 è ovviamente quello di vedere la propria piattaforma sfruttata solo in maniera parziale a causa di progetti cross-gen, che debbano dunque girare anche sull'ex ammiraglia, e del resto Sony non ha fornito parecchi dettagli in proposito. La sensazione è che tuttavia le esclusive più importanti dei PlayStation Studios gireranno solo su next-gen, e che dunque questo supporto di PS4 si limiterà a produzioni più piccole.