Quella del Nintendo 64 è una storia che prevede solo riflessioni complicate, lunghe contestualizzazioni e sbalzi d'umore. Vuole dire parlare di una console rivoluzionaria, di un hardware avveniristico, del suo formato anacronistico, della presa sul mercato che scivola tra le dita dell'ex monopolista di settore e del fatto che solo la natura "ingiocabile" dell'avversario, PlayStation, attutì il rumore del tonfo (insomma, anche nella migliore delle ipotesi probabilmente non ci sarebbe stato nulla da fare). Eppure il Nintendo 64 ha scritto i primi manuali del game design in un ambiente 3D compiuto, consegnando agli annali un paio tra i giochi più influenti dell'intero settore e anche della già gloriosa Nintendo: Super Mario 64 e The Legend of Zelda: Ocarina of Time.
Non ci sono solo i classicissimi, tra gli oltre 150 titoli selezionati da Sam Dyer per ripercorrere questa arzigogolata vicenda. N64: a visual compendium (Bitmap Books, 2024) segue un percorso cronologico, scandito, come spiega il titolo, principalmente dalle immagini. Siamo all'ottava uscita nella collana dei visual compendium per l'editore inglese, che ha già adottato la stessa formula per Commodore 64 e Amiga, Atari 2600/7800 e ZX Spectrum, Master System, NES e Super NES. Le schermate di gioco sono le assolute protagoniste, con i testi che le accompagnano limitati nell'estensione, ma spesso perfettamente adeguati ad approfondire la conoscenza delle cartucce in esame. A volte ci sono le parole degli autori di quei giochi, a volte ripescate da interviste e interventi dell'epoca, e ci sono sempre le opinioni di giornalisti del settore, di alcuni ospiti e dello stesso Sam Dyer di Bitmap Books.
Nonostante le apparenze, si tratta comunque di un volume che cambia in qualche modo la filosofia alla base della collana. Evidentemente il contrasto è parte di una sorta di destino ricorrente del Nintendo 64. Raccontare per immagini la prima epoca del 3D di massa è possibile, ma sconsigliabile: la confusione visiva e le soluzioni grafiche a bassa risoluzione litigano con l'obiettivo dichiarato di celebrare la "bellezza" estetica dei videogiochi di Bitmap Books e della serie visual compendium. Un'immagine di Zebes in Super Metroid sarà perfetta in eterno, con la scalabilità dei suoi pixel fino a coprire la facciata di un palazzo. Un'istantanea di una gara di Mario Kart 64 è difficilmente digeribile e non lo è da oggi, ma da una vita. Quello della prima generazione di grafica 3D è stato un invecchiamento precocissimo e crudele. Chiedere a PlayStation Classic per ulteriori testimonianze.
Da Mario... a Mario
N64: a visual compendium fa una scelta che può irritare gli appassionati più intransigenti, ma che ha un senso perfettamente comprensibile. Le immagini non sono quelle elaborate dalla console vera e propria. La loro risoluzione e la pulizia rendono evidente che si è intervenuti per farle diventare più digeribili, più nitide, pulite, leggibili. Per chi c'era tra il 1996 e il 2001, nei cinque anni di attività del Nintendo 64, è un modo per avvicinarsi a ciò che ci si ricorda, perché si è sempre in balia delle distorsioni della memoria (che tendenzialmente abbellisce e raramente svilisce). Scegliere immagini riprese direttamente dall'output della console originale, oggi, avrebbe evidentemente reso il libro di Bitmap Books un orrore. Questo non toglie che il risultato possa entrare in conflitto con la consapevolezza che, alla fin fine, i giochi del Nintendo 64 non erano esattamente questi. A onor del vero neanche quello Zebes di Super Metroid era esattamente quello, perché poi la compressione delle uscite video, la scansione dei tubi catodici dell'epoca e... e ci siamo capiti. Si tratta comunque della prima uscita in territori vagamente recenti, per le varie pubblicazioni di Bitmap Books, che fino a oggi non avevano mai oltrepassato il limite delle generazioni a 16 bit. Da qualche parte toccava pur cominciare...
Oltre centocinquanta giochi, si diceva, da Super Mario 64 del 1996 ("era enorme, coloratissimo e strabiliante. Il controllo perfetto e intuitivo", scrive Paul Davies che lo giocò in anteprima nel 1995 per il mensile inglese Computer & Video Games) a Dr. Mario 64 del 2001, che fu l'ultimo gioco di Mario per la console e che qui chiude il libro. Ma anche Wipeout 64 e Doom 64, qualcosa di molto nuovo e qualcosa di già vecchio. Oppure Mortal Kombat Trilogy, che seguiva le lunghe voci che si erano rincorse sulla possibile esclusività di Mortal Kombat 3 per la console di Nintendo (e invece di chi fu? Di PlayStation, naturalmente). Ma anche la serie di Mario Artist per 64DD, l'add-on lettore di dischi magnetici mai uscito dal Giappone, o quella di Mario Party, che aprì l'idea degli spin-off a una nuova dimensione. E diede a qualcuno la scusa per intentare causa a Nintendo: il figlio si era fatto venire delle vesciche così sul pollice, a furia di roteare la levetta analogica del controller.
Sul controller della console ci si sofferma anche all'interno di N64: a visual compendium, che inframmezza la sua lunga sequela di immagini e giochi, con approfondimenti sull'hardware. Spazio anche a uno sguardo ai giochi cancellati e poi a una manciata di interviste lunghe e interessanti. A parlare ci sono Kevin Bayliss di Rare, Scott Remington di Midway (con un bell'approfondimento su Turok: Dinosaur Hunter del 1997) o Julian Eggebrecht di Factor 5 (Star Wars: Rogue Squadron), tra gli altri.
N64: a visual compendium non è il classico volume che tenta l'impresa di dire tutto sulla vicenda progettuale, commerciale e artistica di una console. Si concentra sulle immagini dei giochi e quindi sui giochi, ma si ritaglia sufficiente spazio per un'inquadratura generale dell'argomento che toglie buona parte delle domande e delle curiosità ai neofiti della materia. E poi, dopotutto, la storia è narrata in primis da giochi: da International Superstar Soccer 64 che diede una spallata a tutti gli altri giochi di calcio, da Doubutsu no Mori che forse ricorderete come Animal Crossing, da Conker's Bad Fur Day che si prese il bollino "solo per adulti", da WWF No Mercy che rappresenta la nutritissima schiera di giochi di wrestling di grande successo del Nintendo 64... e da decine e decine di altri.
Chi non ha soppesato con le mani e divorato con gli occhi uno dei libri di Bitmap Books, vorrà sapere della qualità della stampa, del peso della carta, della resa dei colori, dell'affidabilità della rilegatura. E in tutti questi campi siamo di fronte al meglio che il settore possa offrire. Il prezzo non è un deterrente, perché le oltre 430 pagine e la custodia rigida, oltre a tutto quanto appena detto, non spingono il libro oltre i 35,95€ (a cui se ne devono aggiungere circa 11 per l'invio). L'acquisto è disponibile direttamente attraverso il sito dell'editore. Differente è la questione della barriera linguistica: come tutti i volumi proposti da Bitmap Books (a esclusione del visual compendium del Commodore 64, portato in Italia da Mondadori qualche anno fa), è disponibile unicamente in lingua inglese.