Dopo i due eccellenti horror Detention e Devotion, il team taiwanese Red Candle Games ha deciso di dedicarsi a un progetto differente, un action platform bidimensionale con ambientazione taopunk e un sistema di combattimento ispirato a quello di Sekiro: Shadows Die Twice, in particolare per quanto concerne la capacità del protagonista, una sorta di gatto antropomorfo, di deviare i colpi dei nemici.
L'idea e il trailer con cui è stata presentata hanno avuto subito un ottimo riscontro, tanto che la campagna di crowdfunding del gioco ha ampiamente superato il traguardo minimo e si appresta a sbloccare eventuali stretch goal da qui ai prossimi trenta giorni e poco più di raccolta. Contribuirà in tal senso anche la demo disponibile su Steam, grazie a cui abbiamo provato Nine Sols: ecco com'è andata.
Storia e ambientazione
Come detto, l'ambientazione di Nine Sols è taopunk, ovverosia un mix fra elementi cyberpunk e taoismo che trova forma nello scenario di New Kunlun, un regno abitato da persone devote a misteriose, antiche divinità che ogni tanto esigono un tributo. I prescelti si illudono di varcare i confini di questo mondo per accedere a una sorta di eden, ma la realtà è purtroppo ben diversa.
A rivelarla è Yi, un potente guerriero con le fattezze di un gatto, sconfitto molto tempo prima da uno dei nove re che dominano il mondo ma salvato e rigenerato dal ventre stesso della terra fino all'incontro con Xuan Xuan, un ragazzino che vive nel Villaggio dei Fiori e che diventa il suo unico amico. Un giorno però il giovane viene scelto per il tributo, come accaduto ai suoi genitori prima di lui e Yi decide di agire per evitare che venga ucciso.
Gameplay
Un po' samurai, un po' Stitch, il protagonista di Nine Sols è in qualche modo legato alla razza aliena che controlla New Kunlun e stava aspettando il momento giusto per tornare in azione, ma non poteva assistere impassibile al sacrificio di Xuan Xuan e così anticipa i suoi piani. Distrutto il dispositivo che gli abitanti del villaggio consideravano divino, accede a una struttura sotterranea protetta da guardie e temibili boss.
È in questa fase che ci si confronta con il sistema di combattimento del gioco, che riprende le meccaniche di deviazione dei colpi che abbiamo descritto nella recensione di Sekiro: Shadows Die Twice, ma anche soluzioni tipiche dei soulslike come il dispositivo presso cui è possibile fermarsi a riposare, recuperando così l'energia vitale ma ripristinando al contempo tutti i nemici presenti nei paraggi.
Dopodiché, ovviamente, c'è la difficoltà, che già nella demo chiarisce come l'esperienza di Nine Sols sia caratterizzata da un grado di sfida non banale. Yi è equipaggiato fin da subito con tre fiaschette che gli permettono di ripristinare parte della salute, ma gli attacchi dei nemici fanno parecchio male e bisogna per forza di cose prendere confidenza con il timing richiesto per le parate, diverso in base all'avversario e ai suoi pattern.
Nella demo abbiamo contato quattro tipologie di guardie, che cambiano a seconda dell'arma equipaggiata ma non solo: spada, balestra, lancia e un'unità corazzata, molto più coriacea delle altre. Per sconfiggerle dovremo usare la nostra katana, effettuare lo scatto come una schivata (ma la manovra richiede qualche istante per la ricarica) e padroneggiare, come detto, la parata.
Effettuata con il tempismo perfetto, questa mossa riempie il nostro indicatore dell'energia spirituale e permette di sferrare uno spettacolare doppio attacco, una carica seguita eventualmente da un proiettile spirituale esplosivo. Impossibile procedere senza, come chiarisce bene il boss che incontreremo al termine della versione di prova di Nine Sols.
È un peccato che la brevità dell'esperienza (la demo si completa in circa 40 minuti, cutscene incluse) non consenta di approfondire diversi aspetti del gioco, fra cui il sistema di potenziamento con il suo albero delle abilità focalizzato su salute, resistenza e capacità di attacco. Un interessante extra è però rappresentato da un secondo boss che potremo sfidare in qualsiasi momento dal menu principale, ma che è davvero ostico.
Impressioni preliminari
Al netto di qualche animazione da rivedere (in particolare quando Yi si arrampica sulle corde), la demo di Nine Sols restituisce delle gran belle sensazioni, anche e soprattutto sul piano dello spessore artistico dell'esperienza. I ragazzi di Red Candle Games hanno decisamente imparato a narrare in maniera efficace, introducendo personaggi che diventano interessanti nel giro di una manciata di dialoghi.
L'ambientazione che abbiamo visto per il momento è limitata a uno scorcio del villaggio e alla struttura sotterranea, niente di fenomenale ma si tratta di elementi funzionali al gameplay, con piattaforme e superfici rese in maniera fin troppo tradizionale per il genere platform ma combattimenti intensi e impegnativi, che richiedono sempre e comunque grande attenzione e reattività.
Sembra che l'impianto non abbraccerà una struttura metroidvania, o quantomeno lo skill tree non pare suggerire tale ipotesi, ma il gioco potrebbe reggersi tranquillamente sugli elementi che abbiamo potuto provare, per quanto brevemente, e su di un concetto di sfida che negli ultimi mesi sembra sia stato sdoganato con successo da Elden Ring anche presso il grande pubblico, scatenando auspicabilmente l'interesse nei confronti di questo genere di produzioni.
Oltre alla grafica pregevolmente disegnata e animata a mano, un plauso va assolutamente alla colonna sonora, che ricorre a canti e cori in stile giapponese che contribuiscono a creare atmosfere fantasy davvero interessanti, nonché a caricare le nostre motivazioni quando è il momento d'impugnare la spada e farci largo fra le tante insidie di questa ambientazione taopunk.
Nine Sols è un titolo molto interessante, un soulslike bidimensionale caratterizzato da un comparto artistico di gran pregio, belle atmosfere e un sistema di combattimento accattivante, basato su di una meccanica di deviazione dei colpi che richiede un tempismo perfetto ma ripaga con la possibilità di sferrare uno spettacolare attacco energetico. Il grado di difficoltà è esattamente quello che ci aspettavamo da un prodotto del genere, peccato solo che per l'uscita della versione completa bisognerà attendere il prossimo anno.
CERTEZZE
- Artisticamente molto interessante
- Sistema di combattimento di spessore
- Impegnativo ma appagante
DUBBI
- Qualche animazione da rivedere
- Struttura da verificare nella versione completa
- Manca ancora parecchio all'uscita