Nel bailamme di annunci su next-gen, prossimi tripla A in uscita, speculazioni e la tanto attesa presentazione di PlayStation 5, sembra incredibile che siano passate solo due settimane dall'annuncio di Paper Mario: The Origami King - di cui potete leggere la nostra anteprima. Zitta zitta, Nintendo ha piazzato i suoi giochi per l'estate e se proprio in questi giorni possiamo bearci di quella piccola grande perla che è Xenoblade Chronicles: Definitive Edition, il 17 luglio Mario si contenderà il giorno con Ghost of Tsushima. Paper Mario è una serie particolare, con uno stile artistico tutto suo e una storia notevole: sono infatti quasi vent'anni che circola e il suo apporto in generale alla punta di diamante di Nintendo conta ben cinque titoli. Non tutti sono validi allo stesso modo, perciò nell'attesa di scoprire come sarà questa nuova piega origami, abbiamo stilato una lista dei giochi dal peggiore al migliore.
Paper Mario: Sticker Star (2012)
Vorremmo trovare una ragione per salvare Paper Mario: Sticker Star ma davvero, anche a sforzarci non ce ne viene in mente una - e no, la direzione artistica di per sé non basta, sebbene gli vada riconosciuta. Il capitolo per Nintendo 3Ds è stato deludente sotto ogni punto di vista: ambienti noiosi, mancanza di elementi GdR, l'assoluta mancanza di personaggi originali e il dimenticabile Kersti come nostro compagno di viaggio sono giusto alcune delle mancanze di un gioco che, alla fine, non ha saputo restituire la stessa anima e le meccaniche di base offerte dai precedenti titoli della serie.
Paper Mario: Color Splash (2016)
Già piuttosto seccati dalla mancanza di partner in Sticker Star, aver reiterato il problema non ha aiutato molto nella ricezione di Paper Mario: Color Splash. Certo, è un gioco migliore del suo predecessore ma è pressoché l'unica ragione per cui acquistarlo: la scrittura è come al solito valida ma il combattimento si basa ancora una volta sull'utilizzo delle carte e le aree lineari sono le solite, prevedibili ambientazioni. Il problema principale di Paper Mario: Color Splash è lo stesso che affliggeva Sticker Star, ovvero la mancanza degli elementi divertenti che caratterizzavano i vecchi giochi: ciò significa che non c'è niente per cui valga la pena spendere il nostro tempo.
Super Paper Mario (2007)
Probabilmente il capitolo più divisivo della serie, nel senso che spacca l'utenza a metà: da un lato, Super Paper Mario offre i dialoghi più esilaranti mai incontrati in un videogioco e non stiamo affatto esagerando. Permette inoltre di viaggiare con una vera e propria squadra vere e proprie stelle completa di Mario, Bowser, Peach e Luigi, ciascuno dotato di abilità uniche e talenti per superare gli ostacoli di livello in livello. Dall'altro, ancora una volta, le meccaniche GdR alla base degli scontri vengono meno in favore di un ibrido platform-GdR che non offre lo stesso livello di sfida dei titoli precedenti. Per essere stato il primo gioco ad aver preso una direzione differente rispetto agli esordi non è male, tuttavia ci sono alcuni aspetti che non colgono nel segno. Perciò gli dedichiamo una posizione nel mezzo.
Paper Mario (2001)
Non sempre il capitolo d'esordio è il migliore, a dispetto della ventata d'aria fresca e della novità che porta, ma questo non gli vieta di essere comunque un ottimo gioco pur senza raggiungere la vetta. L'originale Paper Mario è un gran gioco al quale dobbiamo il merito di averci introdotto una serie diversa grazie a una struttura complessiva divertente, valorizzata da una scrittura fantastica, un sistema di combattimento semplice da capire ma comunque profondo e un'esilarante serie di partner ad accompagnarci nell'avventura. Il problema di questo gioco non è in qualche mancanza, anzi, è piuttosto nel fatto di esser stato surclassato dal fiore all'occhiello di questa classifica.
Paper Mario: Il Portale Millenario (2004)
Paper Mario: Il Portale Millenario è senza dubbio il meglio del meglio della serie: ha preso quanto di bello e nuovo introdotto dall'originale per portarlo a un nuovo livello. A cominciare dalla trama, che sebbene non possa necessariamente considerarsi la migliore storia mai raccontata, è sempre scritta alla perfezione, con un ottimo ritmo e risate assicurate. Il sistema di combattimento GdR a turni è stimolante ma non manca comunque di divertimento, gli intermezzi con la Principessa Peach che cerca di sabotare il nemico dall'interno sono una piccola perla impreziosita da TEC-XX - il computer che accetta di metterla in contatto con Mario in cambio di poter sapere cosa sia l'amore - e infine l'incredibile varietà di boss da sconfiggere ed enigmi da risolvere rendono non solo Paper Mario: Il Portale Millenario il miglior capitolo della serie ma anche uno dei migliori GdR di tutti i tempi.