Quando l'argomento sono i giochi PC con la grafica migliore, è necessario tenere a mente che i parametri sono parecchi. Talvolta il colpo d'occhio si sposa con un motore avanzato, sopperisce a mancanze tecniche, lascia il posto al numero di personaggi, alla fisica, alla distanza dell'orizzonte e a decine di altri parametri che possono comunque contribuire a regalarci mondi coinvolgenti e realistici. La resa grafica dipende inoltre dal design, dagli escamotage, dai filtri che su PC diventano vitali per i multipiattaforma e dall'ottimizzazione che può diventare determinante, regalandoci titoli che si distinguono in relazione ai requisiti hardware di riferimento e al framerate. Tutti elementi da considerare in una selezione che, comunque, tiene sempre conto della spettacolarità di quello che appare su schermo.
Nella maggior parte dei casi il biglietto da vista del videogioco è il cosiddetto colpo d'occhio, quella cosa per cui sulle prime non si fa caso al particolare stonato. Altre volte invece dobbiamo tapparci il naso di fronte a un primo impatto non esaltante, per poterci godere elementi che non valorizzano solo la tecnica ma anche il gameplay, come mille astronavi su schermo, diecimila uomini sul campo di battaglia, spazi sterminanti, distanza visiva elevata e fisica sia dei personaggi che degli oggetti. Basti pensare ad Halo che, pur non brillando sempre per il suddetto colpo d'occhio, trova sempre il modo di sorprenderci dal punto di vista tecnologico con trovate sorprendenti che fanno sempre parte dei meriti tecnici.
Ma il comparto tecnico include anche gli escamotage, come nascondere texture imperfette sotto a luci particolarmente intense, o dare l'illusione di un mondo aperto implementando i modo intelligente i confini. Inoltre l'equazione include filtri, dettagli, risoluzione delle texture ed effetti grafici che sono decisamente importanti su PC, laddove spesso la mole poligonale risulta frenata nei titoli multipiattaforma che devono girare anche su console. Ma la possibilità di spingere al massimo post processing, antialiasing, distanze e qualità delle texture garantisce vantaggi, con titoli come Red Dead Redemption 2 che, già ottimo su console, diventa uno spettacolo su PC con alcuni scorci che sono capaci di trascinarci quasi letteralmente nel vecchio quest.
Su PC dobbiamo poi considerare anche il ray tracing, almeno per ora esclusivo delle RTX, che talvolta soffre un'implementazione timida o poco ottimizzata, ma in alcuni casi rivoluziona ombre, luci e riflessi garantendo un balzo in avanti notevole che si presume compirà un altro passo in avanti, in termini di resa complessiva, con l'attesissimo Cyberpunk 2077. Ma non è l'unica strada. Basti vedere la demo dell'Unreal Engine 5 e il livello raggiunto dalle luci precalcolate e dalle texture con i mod di Skyrim e dei vari Grand Theft Auto che grazie ai modder sopravvivono alla grande alla prova del tempo, con The Witcher 3 che solo migliorando le texture risulta un titolo ancora in grado di sorprendere. Vediamo dunque quali sono i giochi PC con la migliore grafica in assoluto, uno per uno.
Anthem
Anthem è un caso particolare. Il controverso titolo Bioware si è mostrato per la prima volta con una veste grafica spaccamascella e promesse altisonanti, per poi arrivare sul mercato in versione ridimensionata e povera di contenuti. Ma il cosiddetto downgrade ha alterato la percezione del pubblico nei confronti di un titolo che su PC risulta comunque un gigante dal punto di vista tecnico. Illuminazione di alto livello e modelli eccellenti, almeno per protagonisti e personaggi non giocanti, valorizzano un combattimento a mezz'aria "alla Iron Man" reso spettacolare da vedute panoramiche mozzafiato, enormi strutture e dettagli elevati, con l'upscaling DLSS, purtroppo nell'ancora acerba versione iniziale, a contenere requisiti hardware piuttosto elevati. Ma una versione più evoluta della tecnologia NVIDIA potrebbe accompagnare l'atteso Anthem 2.0, un revamp completo che richiederà parecchio lavoro e che proprio per questo potrebbe finalmente esprimere il pieno potenziale del titolo Bioware.
Battlefield V
La serie Battlefield ci ha abituato a una grafica mozzafiato che ha sfiorato il fotorealismo già con Battlefront II, privo però della distruttibilità e del dettaglio di Battlefield V, un titolo controverso nel bilanciamento e in alcune scelte ma senza dubbio impressionante. Non a caso ha fatto da portabandiera per l'accelerazione ray tracing delle GeForce RTX evidente nei riflessi, seppur applicati in modo imperfetto alle finestre, e nelle rifrazioni della luce sulla corazza dei carri e sull'asfalto. Tra l'altro l'ottimizzazione elevata del titolo permette di goderlo a un buon framerate anche con GPU non eccessivamente costose e senza ricorrere al DLSS, implementato ancora in versione acerba.
Control
Il comparto grafico di Control è fortemente influenzato da ambienti in cemento e metallo che non ne mettono sempre in evidenza le qualità tecniche. Inoltre ha dovuto affrontare un debutto PC problematico tra stuttering e magagne tecnologiche assortite. Ma tra dettagli in quantità, ambienti cangianti, distruttibilità parziale, particellari generosi e stanze piene di oggetti che reagiscono ai poteri, le cose possono farsi altamente spettacolari. Questo senza considerare un'applicazione notevole del ray tracing che sulle GeForce RTX ci permette di godere di riflessi raffinati, con l'immagine della protagonista che si scorge deformata anche nei sulle pareti di legno smaltato, in modo estremamente credibile.
DOOM Eternal
Il pezzo forte del motore id Tech 6 sono luci e ottimizzazione che regalano ai giocatori di Doom Eternal spettacolo ad alto framerate su un gran numero di configurazioni. Certo, con le impostazioni Ultra Nightmare servono oltre 6GB di memoria, cosa che ci porta a preferire schede di fascia medio-alta, ma poche rinunce permettono comunque di godere di un'illuminazione spettacolare che assieme alla directional occlusion ci regala modelli ad alto impatto da smembrare, grazie alla peculiare tecnologia del titolo che permette di eseguire sanguinose fatality nel bel mezzo di un'azione a dir poco concitata.
Forza Horizon 4
Il genere racing include titoli dal colpo d'occhio impressionante come Project Cars 2, ma quando si parla di tecnologia a tutto tondo è impossibile non pensare a Forza Horizon 4, un titolo che unisce una resa grafica notevole con un mondo aperto spettacolare. Il dettaglio non è sempre perfetto, veicoli esclusi, ma a compensare ci sono anche gli elementi distruttibili di uno scenario che alla meraviglia tecnica unisce un'ottimizzazione eccellente, tanto da essere giocabile in 4K su diverse GPU, e un lavoro artistico notevole che porta in vita le spettacolari Highlands scozzesi e l'atmosfera dell'Oxfordshire attraverso diverse stagioni. Il livello di simulazione non è estremo, ma i parametri ci sono tutti e si traducono in un comportamento distintivo per tutti i veicoli e tutti i tipi di terreno, tanto da dare soddisfazione tanto a chi è in cerca di record, quanto a chi vuole semplicemente perdersi girovagando tra innumerevoli eventi.
Metro Exodus
Metro Exodus è un pezzo grosso, meno claustrofobico ed evocativo dei precedenti da una parte, ma più libero e suggestivo negli spazi aperti grazie a una combinazione di luci e ombre di alto livello. Strepitosi poi i modelli, complesse le strutture e decisamente definite e ispirate le texture, pezzo forte di un titolo che tra post processing e particelle ci regala un'atmosfera tangibile, realistica e soffocante anche quando il sole brilla lato nel cielo. A questo vanno poi aggiunti PhysX, Hairworks e, soprattutto, il ray tracing che, purtroppo particolarmente impegnativo per l'hardware nonostante sia limitato alle ombre, incrementa la percezione di profondità di modelli, edifici e oggetti.
Planet Zoo
Il panorama di strategici e gestionali ci ha sempre regalato piccole meraviglie tecnologiche, ma negli ultimi anni le cose si sono fatte dannatamente serie e complesse. Basti vedere il mostruoso livello di dettagli di Cities Skylines che ci regala ancora oggi spettacolari plastici in movimento in cui il traffico diventa un sistema di gameplay a parte. Ma negli ultimi mesi si è fatto sotto un altro gestionale in grado di sorprendere per complessità, sebbene su scala differente. Qua a colpire è la simulazione dei biomi, i teatri in cui si muovono animali simulati quasi alla perfezione, dalla pelle al comportamento sociale per arrivare ai caratteri del DNA. Ma Planet Zoo vanta anche una gestione dell'audio ambientale mozzafiato e un colpo d'occhio notevole, valorizzando il tutto con un'interfaccia di costruzione tanto avanzata quanto intuitiva.
Red Dead Redemption 2
In ritardo sulla versione console, l'edizione PC di Red Dead Redemption 2 ha avuto tempo per maturare e può contare su asset di qualità superiore, regalandoci una fauna mozzafiato e scorci di cielo di qualità cinematografica. Una vera frontiera che dal punto di vista tecnico soverchia qualsiasi altro open world, anche se giochi come Far Cry 5 e Kingdom Come Deliverance regalano scorci mozzafiato e qualcosa l'avrebbe da dire anche Final Fantasy XV. Ma il west di Rockstar si spinge oltre, reclamando la corona di rappresentante degli open world nella nostra selezione, grazie all'incredibile livello di dettaglio e alla ricchezza complessiva del mondo di gioco, con il colpo d'occhio che non serve a celare mancanze ma fa da biglietto da visita per un'impalcatura maestosa, un lavoro titanico, dai toni compassati e non privo di difetti, ma che ha lasciato il segno.
Star Citizen
Il colossal di Chris Roberts, Star Citizen, è un progetto in divenire da ormai parecchio tempo. La versione attuale è ancora lontana da quanto ci è stato promesso nonostante siano passati anni durante i quali Cloud Imperium Games ha continuato a vendere astronavi. Ma quanto realizzato è già spettacolare, tanto da tenere tranquillamente il passo dei tempi dal punto di vista tecnologico, e non solo per la veste grafica mozzafiato. L'universo di Roberts e soci tiene conto di innumerevoli fattori che governano la navigazione, le armi e i parametri di un simulatore spaziale su larga scala che permette di scendere dalla nave liberamente per vagare nello spazio, combattere, visitare città mozzafiato, esplorare pianeti e interagire con stazioni di vario tipo. Inoltre presto sarà implementato finalmente un tool per tagliare determinate superfici, cosa che dovrebbe portarci agli abbordaggi e a un'altra pietra miliare di un progetto che ci farà aspettare ancora parecchio, ma potrebbe valere l'attesa.
L.A. Noire
La nostra menzione d'onore potrebbe andare tranquillamente a The Witcher 3, ancora spettacolare, o a Cyrsis, simbolo dei benchmark su PC per un decennio, ma secondo noi cade comunque bene guardando a un titolo che soffre il peso inesorabile del tempo, ma continua a distinguersi per l'espressività dei personaggi, integrata direttamente nel tessuto di gioco grazie a un motion capture di livello cinematografico, con la scansione di attori attuata attraverso 32 videocamere MotionScan. Purtroppo il costo di queste ultime e di questo tipo di lavorazione si è rivelato estremamente alto, sommandosi alle già eccessive spese di sviluppo di L.A. Noire, cosa che ha impedito a questa tecnologia di diffondersi nel gaming. Ma il lavoro del team Bondi ha evidenziato una lacuna importante del mondo dei videogiochi e ha spinto diversi sviluppatori, come quelli di Hellblade: Senua's Sacrifice, a cercare metodi per ottenere animazioni facciali altrettanto efficaci, più economiche e applicabili anche ad altre tipologie di gioco.