Schivando le tentazioni della colorata Rio de Janeiro, abbiamo raggiunto la Jeunesse Arena prima per provare la nuova Operazione Wind Bastion e poi per assistere in prima persona alle gesta di alcune delle squadre più forti della scena competitiva di Rainbow Six Siege. E siamo rimasti subito sorpresi dal buon afflusso di pubblico pagante arrivato per sostenere le due squadre locali nelle finali della Stagione 8 della ESL Pro League. Lo sparatutto tattico in prima persona targato Ubisoft ė senza alcun dubbio un fenomeno da queste parti, e si può permettere pubblicità sparse un po' per tutta la città carioca e un teatro d'eccezione per queste finali brasiliane. E dire che Rainbow Six Siege ha iniziato il suo cammino zoppicando, in mezzo alle polemiche per l'eliminazione del single player e per la virata eSport. Ma col tempo questa scelta ha dato ragione a Ubisoft, pronta nel supporto e nella correzione del tiro, che ha saputo trasformare il suo titolo in un punto di riferimento della scena competitiva degli sparatutto in prima persona.
Il successo di Raibow Six Siege
La media di 56 mila giocatori su Steam registrata da Rainbow Six Siege negli ultimi trenta giorni segna un lieve calo rispetto ai 73 mila di settembre, ma parliamo della sola versione pubblicata sulla piattaforma Valve di un titolo che va alla grande su console e vanta una diffusione enorme. Siamo consci che dei 40 milioni di giocatori dichiarati non tutti sono attivi e sappiamo che i numeri sono gonfiati dai weekend gratuiti, ma parliamo di 5 milioni di nuovi giocatori i pochi mesi, mentre il Six Invitational 2018 ha fatto registrare 321 mila spettatori in contemporanea, parte di un più ampio pubblico che ha accumulato 6.2 milioni di ore godendosi i match della competizione. E con l'imminente sbarco in territorio cinese è probabile che i numeri crescano notevolmente, anche se nella community infuria la polemica sulle censure pretese dal paese asiatico per accogliere Rainbow Six Siege. Ma Ubisoft conta molto sui numeri cinesi e sul fatto che le polemiche si perdano nel clamore competitivo di un gioco che ha visto organizzazioni come FNATIC, FaZe e Evil Geniuses impegnarsi per creare team all'altezza di un titolo a dir poco impegnativo. Purtroppo per il pubblico brasiliano, nella cornice di Rio mancano i ragazzi del Team Liquid, campioni della settima stagione della Pro League, ma con due squadre qualificate il Brasile è senza dubbio ben rappresentato nella competizione. Ed eccoci quindi nella Jeunesse Arena di Rio, teatro di eventi sportivi e concerti internazionali, circondati da luci stroboscopiche e da parecchi tifosi pronti a godersi l'atto finale della Stagione 8 della Pro League di ESL, con 275 mila dollari di montepremi. A contenderselo otto squadre, le due migliori di quatto macro-regioni che comprendono buona parte del globo, tutte impegnate dai quarti alla finale in un torneo a eliminazione diretta. In ballo ci sono anche i favoriti del team europeo di G2 Esports e i giapponesi di Nora Rengo che si sono fatti notare di recente sconfiggendo nella finale Asia-Pacifico una FNATIC arrivata in Brasile cerca di riscatto. E tra le sorpresa ci sono anche gli Immortals che raddoppiano la presenza brasiliana affiancandosi a FaZe, un team capace e forte di un grosso seguito di pubblico come evidenziato dalle acclamazioni della folla e dal logo del team impresso sulle magliette di parecchi tifosi. Doppia, tra l'altro, anche la presenza del Nord America, rappresentato da Evil Geniuses e dal team Rogue che ci ha abituato a prestazioni ottime e costanti, ma che si presenta a questo appuntamento con qualche cambio nell'organico.
Prima giornata: G2 Esports mostra subito i muscoli
Con due squadre locali in gara, la Jeunesse Arena di Rio si è rapidamente popolata di tifosi urlanti, a dimostrazione di quanto l'eSport e Rainbow Six Siege vadano alla grande in Brasile. Una realtà sottolineata con forza durante una cerimonia d'apertura forse fin troppo enfatica, ma per fortuna concisa e seguita a breve distanza dal primo match. La modalità, come di consueto, sono quelle di artificieri. I difensori scelgono dove piazzare due bombe mentre gli attaccanti devono disinnescarne una, ma si vince anche eliminando tutti i nemici, cosa spesso necessaria. Per portare a casa la partita servono sei vittorie, ma sul cinque a cinque scatta l'overtime e prevale chi ottiene per primo due punti. Ed eccoci alla partenza. Sono le 11 di mattina di sabato 17 novembre e tocca ai ragazzi di Mockit, tedeschi con un'iniezione di Svizzera, alcuni alla prima vera prova internazionale. Bandite le mappe e gli operatori si passa alla scelta della composizione. Entrambe le squadre vedono gli operatori scelti dal team avversario, ma possono effettuare un cambio che non viene mostrato. Gli sfidanti sono i ragazzi di FaZe, costanti nelle prestazioni e speranza principale del Brasile vista la mancata qualificazione del Team Liquid. Il tifo si fa sentire subito mentre il primo round va al team europeo che si muove molto bene sulla sua mappa. Ma sul 5 a 1 inizia lo spettacolare recupero di FaZe che sorpassa e vince con un 5 a 7 in un delirio di urla dei tifosi. Una botta a cui Mockit reagisce bene per prendersi la rivincita in Club House, dimostrando di avere tutto il diritto di essere a Rio e lasciando a FaZe due soli round. Ma i brasiliani si riprendono vincendo agilmente i primi due match su Bank. Mockit reagisce agguantando il 2 a 2, ma la quadra di casa, spinta da un tifo selvaggio, allunga il passo e salva la giornata. Arriva quindi il turno di Nora Rengo e Rogue. Questi ultimi partono con un buon passo, ma i giapponesi sono coordinati e riescono ad aggiudicarsi un match equilibrato, dimezzando le forze nordamericane. Forze destinate ad estinguersi contro al team tutto australiano di FNATIC che sulle prime trova una discreta resistenza da parte di Evil Geniuses, ma cambia marcia dopo pochi round guadagnando l'accesso alle semifinali con un eloquente 2 a 0. Lo stesso risultato ottenuto sugli Immortal dal team europeo di G2 Esports che soffre la resistenza dei brasiliani sulla loro mappa, ma la spunta comunque e vince nettamente in casa, strappando un 2 a 0 quando il sole ė tramontato ormai da tempo su Rio.
Semifinali e finali: il Brasile non molla
Secondo giorno, prima semifinale. FaZe si confronta Nora Rengo, il team tutto giapponese che dà battaglia nella prima mappa ma non riesce a spuntarla, subendo una sonora sconfitta nella seconda. La squadra brasiliana si aggiudica la finale mentre FNATIC non regge l'urto con G2 Esports vincitrice netta della seconda e ultima semifinale. Un trionfo schiacciante, e contro una squadra di buon livello, che mette una seria ipoteca sulla finale e sulle speranze di FaZe. Ma siamo in Brasile, con il tifo tutto a favore della squadra di casa che non vuole far rimpiangere l'assenza del Team Liquid. Sulla sua mappa, Bank, FaZe tiene bene. Primo match lento e bilanciato: I brasiliani si portano spesso in vantaggio mentre G2 Esport si trova costretta a inseguire, ma negli ultimi round la skill degli europei emerge garantendo loro una vittoria di misura. Su Coastline sembrano invece prendere il sopravvento da subito , lasciando la platea brasiliana ammutolita di fronte a un primo match fulmineo, ma il quintetto FaZe non molla, si ricompone e si porta sull'uno a uno tra le urla della folla. Urla che si spengono di fronte a un nuovo vantaggio per i ragazzi di G2 Esports per infuriare ancora una volta quando FaZe si riprende. E quando il team europe torna in testa sembra proprio che i brasiliani possano recuperare per la terza volta, prendendo il vantaggio in un match concitato. Ma pur rimasto solo, Kantokaretti, finlandese nella top tre della Pro League, compie un vero miracolo e lancia definitivamente la corsa di G2 Esports che dal 4 a 2 vola rapidamente al 6 a 2, aggiudicandosi il torneo con il terzo 2 a 0 in due giorni che rimarca l'ottimo livello di un team ben coordinato e pieno di talenti. Alla vittoria della compaggine europea, la delusione tra gli spalti dell'arena brasiliana è palpabile, ma il FairPlay regna sovrano con FaZe che può senza dubbio lasciare il palco a testa alta. E ci aspettiamo che torni a mostrare i suoi numeri nelle prossime stagioni della Pro League, spinta come le altre squadre anche da nuove prospettive di guadagno. Ubisoft ha infatti deciso di iniettare nuova linfa nella competizione, facendo si che il 30% dei proventi derivato dalla vendita dei nuovi outfit caratterizzati dai colori dei team di punta finisca proprio nelle tasche di questi ultimi. E squadre come quella di FaZe possono contare su schiere di fan pronti a spendere per tornei, magliette e quant'altro.